... ma non si può farne una sola di quelle proposte?
E' stato presentato ieri al ministro Dario Franceschini il lavoro del TDLAB, e dopo aver attentamente letto tutto il resoconto, moltissime questioni risolutive dei tre Gruppi, ecco che alcune a finire nella Classificazione Alberghiera di Qualità (CAdQ) e nella Classificazione Ricettivo di Qualità (CRdQ) di cui ormai sto parlando e scrivendo qui da anni, risultando così incomprensibilmente frammentate, e originando dei doppioni se non attraverso addirittura delle triplici proposte.
E' stato presentato ieri al ministro Dario Franceschini il lavoro del TDLAB, e dopo aver attentamente letto tutto il resoconto, moltissime questioni risolutive dei tre Gruppi, ecco che alcune a finire nella Classificazione Alberghiera di Qualità (CAdQ) e nella Classificazione Ricettivo di Qualità (CRdQ) di cui ormai sto parlando e scrivendo qui da anni, risultando così incomprensibilmente frammentate, e originando dei doppioni se non attraverso addirittura delle triplici proposte.
Questo
almeno per me ma non credo d'essere il solo a pensarla così.
Quindi
senza stare i rigirarsi i pollici inutilmente vengo subito al dunque.
La
Classificazione Alberghiera di Qualità e la Classificazione
Ricettivo di Qualità
Va
subito detto che la CRdQ deriva dalla CAdQ e questa comprende tutto
il ricettivo nazionale (alberghi “CAdQ”, B&B, agriturismi,
case vacanze etc. … in poche parole tutte quelle realtà che
offrono un alloggio a chicchessia) ed è così fatta …
...
le associazioni, le Regioni, le istituzioni etc. si siedono ad un
tavolo e decidono quei minimi che vanno bene per tutto il territorio
nazionale a cui si aggiungeranno una cinquantina di domande che
definiscono la qualità di quel dato ricettivo [alcune domande
appaiono già nel DDL Art Bonus e sono l'accessibilità (ad es.: Village4all) e il ripristino delle locazioni] attraverso dei
millesimi (mille per ogni stella) concatenati per mezzo di algoritmi
a cui poi s'aggiungeranno un massimo di mille millesimi (stella in
più) laddove le recensioni sono totalmente favorevoli e, come
recentemente richiesto da Taleb Rifai (Segretario Generale UNTWO),
affinché tutte le nazioni adottino questa misura di valutazione …
ma spiegherò dopo il come si fa.
Perché
millesimi?
Primo
perché i millesimi sono l'esatta misurazione della vera qualità
(oggigiorno nessuna nazione ancora lo fa).
Il
Sommerso
Perchè
algoritmi concatenati?
Algoritmi
concatenati con le offerte di locazioni che appaiono nel web, perché
in un attimo smaschererebbero il sommerso attualmente misurabile in
alcune decine di migliaia, le quali non producono altro che
concorrenza sleale, enorme danno all'erario, perdita di manodopera
nel settore e non solo.
Come
si fa?
… io
Stato italiano decido che voi (tutto il ricettivo) mi inviate on line
la schedina giornaliera delle presenze e ti fornisco un semplicissimo
software che dovrai compilare ogni giorno prima della mezzanotte
(presenze, nazionalità e motivo del pernottamento, a cui si possono
aggiungere, come già detto, altre utili informazioni, nominativi
esclusi).
Pertanto
un “Registro delle Strutture Turistiche” sotto l'egida dell'Enit
(mia ipotesi).
Un
indubbio vantaggio per l'albergatore che dovrà trasmettere solo una
volta i dati delle presenze e non due come accade in alcune Regioni
(poi vedremo il perché e il percome) nonché per via dei permessi,
concessioni, lavori di ripristino etc. che verranno tutti elencati e
rinnovabili nel questionario che dovrà compilare.
Flussi
Turistici
Chiaro
è che in un solo momento i flussi turistici sarebbero monitorati in
tempo reale permettendo così il non più necessario utilizzo di
altri fornitori di dati con l'ovvio risparmio sia monetario (visto
che ne esistono un fotio esagerato) che temporale, considerando che
attualmente questi vengono forniti con mesi di ritardo (circa due o
tre) e che attualmente non permettono delle azioni per rimediare agli
eventuali errori di marketing.
Classificazione
ricettivo di qualità e recensioni
Anche
in questo caso non esiste nessuno Stato che ne abbia già provveduto
all'unificazione (ved. qui la spiegazione di Taleb Rifai sul perché
sia così importante e le ricerche sull'eventuale utilità) e nelle
slides sotto spiego il come si fa ad annullare definitivamente le
recensioni false che nel mondo vengono date al 5%, mentre in Italia
dovrebbero essere qualcosina di più.
Attualmente
i dati vengono trasmessi alla PS via https con certificato digitale,
cioè attraverso un meccanismo di crittografia asimmetrica (chiave
pubblica/privata).
Una cosa analoga (ovviamente duplicata) andrebbe fatta per i dati trasmessi ad ENIT.
Una cosa analoga (ovviamente duplicata) andrebbe fatta per i dati trasmessi ad ENIT.
In
questo modo ENIT potrebbe leggere i dati solo a lei riservati, mentre
quelli riservati alla PS risulterebbero per lei criptati ed
intellegibili (la chiave privata PS è nelle mani solo della PS) ed
ENIT dovrebbe semplicemente limitarsi a reinviare alla PS un set di
dati per lei inintellegibile.
A
tali dati sarebbe affiancato un secondo set di dati più o meno
ridotto, dipendendo dal fatto che il turista abbia o meno firmato il
consenso informato per accedere al portale delle recensioni
cerificate nazionali.
Il set di dati complessivo viaggerebbe comunque con protcollo https e sotto crittografia, ovviamente.
Dopo che il turista ha avuto accesso al portale nazionle delle recensioni certificate, ENIT potrebbe rilasciare al turista un certificato digitale "spendibile" su altri siti di recensioni.
Quel certificato potrebbe poi essere autenticato da ENIT, via apposito web service, col risultato che anche siti come TA potrebbero distinguere recensioni certificate e non certificate e pesarle quindi diversamente.
Tutto questo garantisce che le opinioni siano sempre verosimili ed obiettive?
Ovviamente no.
Ma garantisce però che siano scritte da persone che hanno effettivamente soggiornato nella struttura ricettiva.
L'invio falso o mancato dei dati alla PS è già sanzionato; con pene che, potenzialmente, arrivano anche al ritiro della licenza.
Per scrivere false recensioni positive o negative di una struttura sarà quindi necessario soggiornarvi obbligatoriamente (ragionevolmente pagando) e fornire i propri dati identificativi che verranno obbligatoriamente inviati alla PS.
Il set di dati complessivo viaggerebbe comunque con protcollo https e sotto crittografia, ovviamente.
Dopo che il turista ha avuto accesso al portale nazionle delle recensioni certificate, ENIT potrebbe rilasciare al turista un certificato digitale "spendibile" su altri siti di recensioni.
Quel certificato potrebbe poi essere autenticato da ENIT, via apposito web service, col risultato che anche siti come TA potrebbero distinguere recensioni certificate e non certificate e pesarle quindi diversamente.
Tutto questo garantisce che le opinioni siano sempre verosimili ed obiettive?
Ovviamente no.
Ma garantisce però che siano scritte da persone che hanno effettivamente soggiornato nella struttura ricettiva.
L'invio falso o mancato dei dati alla PS è già sanzionato; con pene che, potenzialmente, arrivano anche al ritiro della licenza.
Per scrivere false recensioni positive o negative di una struttura sarà quindi necessario soggiornarvi obbligatoriamente (ragionevolmente pagando) e fornire i propri dati identificativi che verranno obbligatoriamente inviati alla PS.
E' un deterrente sufficiente?
Secondo me sì.
Il gestore che vuol fare il furbo deve sapere che una recensione positiva gli costa il prezzo di una camera e, potenzialmente, il ritiro della licenza.
L'attesa comunque è che questo tipo di recensioni finiscano per pesare marginalmente, soprattutto se si utilizzano meccanismi per invogliare le persone ad esprimere sempre la propria opinione (leggi: concorsi periodici a premi con viaggi in palio).
E' evidente che nel trattare tutti questi dati ENIT dovrà mettersi nelle condizioni, comunque, di avere opportuni meccanismi anti-intrusione.
Non credo di dover anche spiegare i vantaggi derivanti dal poter disporre in tempo reale dei dati effettivi delle presenze nel ricettivo.
Mi limito a ricordare solo che la CRdQ ed un meccanismo di recensioni certificate analogo a quello sopra furono già proposte, tre anni fa, ai consulenti di MVB, tra cui Edo Colombo.
Oggi che anche UNTWO riconosce l'interesse a muoversi verso un sistema di classificazione "integrato" similare (proposta di Frap1964 e mia) dovrebbe acquistare ancora più valore ed interesse, imho.
Basterebbe solo volerla mettere in pratica in fretta, in modo da acquistare il vantaggio competitivo derivante dall'essere i primi al mondo a fare una cosa del genere.
Ci sarebbe la corsa al miglioramento continuo in ogni struttura ricettiva italiana, con riflessi positivi certi nei confronti del nostro mercato turistico.
I
contatti
Nell'ipotesi
che il raccoglitore sia il sito dell'Enit (ma se ne può
tranquillamente creare uno a parte), la somma è presto fatta.
130.000
realtà che giornalmente si collegano col sito preposto, ecco che
maturano 130.000 click che portano il totale annuo a circa 50 milioni
di contatti, a cui vanno sommati quelli dei “curiosi” o di chi
con quei dati ci lavora e ragiona.
Facile
quindi prevedere che siano molti di più.
A
questi vanno poi aggiunti quelli delle recensioni che ovviamente verrebbero gestiti dalo stesso ente… e qui i
contatti si moltiplicherebbero esageratamente.
... e non è mica finita qui con la CRdQ, neh!
Di possibilità ce ne sono ancora e ancora dell'altre ... tipo la tassa di soggiorno che in questo caso andrebbe davvero (percentuale piccola piccola) al marketing del turismo ... algoritmi che se non danno almeno 1.000 millesimi (una stella), ecco che la pensione, l'albergo etc. hanno solo il tempo necessario per mettersi in riga, sennò è rottamazione (mica possono pagare tutti per l'incuria e il non saperci fare di pochi) ... e poi come detto, con la CRdQ si apre una montagna di altre possibilità tutte concentrate sulla qualità del ricettivo.
Di possibilità ce ne sono ancora e ancora dell'altre ... tipo la tassa di soggiorno che in questo caso andrebbe davvero (percentuale piccola piccola) al marketing del turismo ... algoritmi che se non danno almeno 1.000 millesimi (una stella), ecco che la pensione, l'albergo etc. hanno solo il tempo necessario per mettersi in riga, sennò è rottamazione (mica possono pagare tutti per l'incuria e il non saperci fare di pochi) ... e poi come detto, con la CRdQ si apre una montagna di altre possibilità tutte concentrate sulla qualità del ricettivo.
Cosa
aspettiamo?
@Luciano
RispondiEliminaSarebbe proprio una figata pazzesca
:-DD