Potrebbe essere la giornata decisiva per Blu Holding.
Secondo fonti di mercato attendibili, in queste ore l'armatore di Msc Gianluigi Aponte potrebbe decidere se procedere all'acquisizione del gruppo distributivo.
Dopo una lunga serie di rinvii, pare infatti che Aponte voglia chiudere il dossier esaminando per l'ennesima volta la situazione finanziaria di Blu Holding.
Permangono da parte dell'armatore alcuni dubbi, ma secondo molti una decisione dovrebbe essere presa in giornata.
La situazione di mercato, sia sul fronte leisure, sia su quello del business travel, hanno reso prudente Msc: alcuni manager di prima linea dell'azienda avrebbero anche mostrato una certa diffidenza verso l'operazione.
Resta comunque l'urgenza di definire al più presto la situazione di Blu Holding, che in caso di abbandono da parte di Aponte, rischia di avere serie difficoltà sul fronte della continuità operativa.
Parlare bene di Gianluigi Aponte non m’è molto difficile, anzi a ben vedere non si può dire che cose gradite.
Infatti dopo il controllo di Grandi Navi Veloci e dopo la vittoria nella gara per Tirrenia con il consorzio Compagnia Italiana di Navigazione, il patron del gruppo Msc si ipotizzava l’interessamento anche per il controllo di Bluvacanze e Cisalpina Tours, in un'operazione che replicava nei termini e nei modi quella conclusa lo scorso febbraio da Costa Crociere che aveva rilevato da Alpitour il 50% della catena distributiva Welcome Travel.
Msc, si leggeva in un articolo di MF, aveva battuto la concorrenza di altri gruppi dell'industria turistica, italiani e stranieri, ma aveva potuto contare sull'appoggio del fondo Investitori Associati, che fino a ieri controllava Bluvacanze all'85% e che si era rivolto proprio ad Aponte lo scorso ottobre per mettere in sicurezza Grandi Navi Veloci.
L'accordo prevedeva che Msc Crociere salisse al 51% del capitale di Bluvacanze, la rete di agenzie di viaggi che controlla anche il tour operator Going, e dell'operatore di biglietteria per aziende Cisalpina Tours, che fanno entrambe capo a Blu Holding, a sua volta controllata da Investitori Associati IV e dai fondatori ed ex manager, Vittorio e Mario Manzini e Alberto Dal Zilio.
Quindi un botta e risposta con i “rivali” di Costa Crociere che male non fa quando si tratta di leale concorrenza.
Beh, staremo a vedere e speriamo bene.
Di Remo Vangelista e me
Smottamento istituzionale in corso nel turismo: ieri, durante i lavori della 10° commissione di Montecitorio – attività produttive, commercio e turismo –, il ministro del turismo Brambilla ha dovuto ritirare la nomina di Matteo Marzotto alla presidenza dell’Enit: indicato e sostenuto a suo tempo dal Presidente del Consiglio, Marzotto è stato al vertice dell’ente dal 2008, poi a lungo commissario straordinario e ora in attesa di conferma alla presidenza.
RispondiEliminaHa spiegato il ministro Brambilla che «il governo ha ritenuto di ritirare la proposta per accompagnare la sua presentazione dagli approfondimenti su Enit richiesti dalla Commissione. È una forma di rispetto – ha detto – verso il Parlamento».
Di fatto sarebbe la progressiva defezione dalla maggioranza di parlamentari della cosiddetta “fronda scajoliana” a ridurre in minoranza il governo, se non in Parlamento di certo all’interno di alcune delle commissioni parlamentari, come appunto la 10° per le attività produttive (in cui siedono tre dei parlamentari fuoriusciti) dove ora la nomina proposta di Marzotto avrebbe rischiato la bocciatura.
A rischio per il governo anche il controllo sulle giunte per il Regolamento e per le Autorizzazioni, dove l’opposizione è fortemente rappresentata.
Per contrastare le grandi aziende mondiale del turismo bisogna necessariamente aumentare la grandezza delle nostre.
RispondiEliminaQuindi ben vengano queste acquisizioni.