Un tempo quando avevi la disgrazia di graffiare un disco quarantacinque giri al vinile, ecco che a ogni passata sulla puntina si ripeteva all’infinito la medesima nenia: …stanno a dì le solite str… stanno a dì le solite str… stanno a dì le solite str…
Poi un colpetto al giradischi, la puntina saltava e la musica ripartiva con …onzate …onzate …onzate, così che alla fine eri obbligato a cambiare il disco.
Ora non succede più e non so perché o forse lo so, ma ieri quando ho letto le Cinque azioni necessarie per raddoppiare il Pil del turismo da parte di Confindustria (Emma Marcegaglia, J. Daniel Winteler e Giacomo Neri, partner di PricewaterhouseCoopers), un po’ di quelle lagne mi sono ritornate in mente.
A onor del vero, quando una settimana fa seppi di questa “bella riunione”, scrissi qui le innovazioni che avrebbero detto, e infatti non è che sbagliai di molto; anzi.
Comunque sbagliato o no, ecco le disamine dei gran “guru” per risollevare il turismo; quelle che … “meno male ce l’hanno dette, perché sennò non le sapevamo” sono; assenza di un piano strategico che focalizzi le energie e risorse pubbliche e private che ha generato carenze interne in termini di qualità/prezzo dell’offerta, disorganici interventi di riorganizzazione industriale e regolamentare del settore, limitati o inefficienti investimenti infrastrutturali.
Quindi, strutture, destagionalizzazione, sviluppo Sud, sviluppo mercati e grandi eventi.
Ma no, veramente ?
Allora esaminiamo 'ste grandi "novità"… che l’Italia potrebbe avere un notevole spazio per accrescere il proprio posizionamento, se riuscisse ad avvicinare il rapporto Qualità/Prezzo a quello dei competitor ... è da mo che si sa; diciamo vent’anni o giù di lì.
A parte il Bernabò Bocca (Federalberghi) che da sempre sostiene l’incontrario e a cui credo ci voglia più tempo per entrare in possesso di questa "difficile" comprensione.
Sono invece trenta e passa gli anni che sentiamo e risentiamo dire che le strutture, la Governance ma soprattutto la destagionalizzazione sono un problema per l’Italia del turismo, che anche il Giacomo Neri & co. ne è venuto a conoscenza.
Mentre di dare maggior impatto allo sviluppo turistico del Sud, beh; credo che la “novità” sia antecedente alla partenza dei Garibaldini da Quarto (Ge).
Scoperta l’America, l’uovo di Colombo e l’acqua calda segue che bisogna sfruttare eventi esogeni, ad esempio l’Expo, per incrementare le presenze durante il periodo degli eventi; ottenere anche un ritorno di congressisti, per scopo vacanza e turisti in generale negli anni successivi.
Eh si, infatti di questi esempi in Italia non ne avevamo ancora, che è venuta la PricewaterhouseCoopers a ricordarceli un po’.
Dulcis in fundo, la quinta, la più bella, la più eclatante e la più … vabbè, avete capito: focalizzazione su strumenti di analisi della domanda ed attività di marketing sulle specificità e sulle esigenze del target di ciascun Paese, nonché interventi infrastrutturali limitati e specifici.
Un po’ come quello che non molto tempo fa disse il Paolo Rubini, GM dell’Enit, in merito alla faccenda che il mercato tedesco è differente da quello indiano perché i primi vengono anche in auto, mentre i secondi no.
Beh, ma li pagano (?) … e conclusione?
La lascio a voi, io preferisco non offendere nessuno.
Però ho fatto una piccola e personalissima ricerca sulla PricewaterhouseCoopers (PwC) di cui qualcosina già conoscevo e che tra gli associati (tutti importantissimi) annovera anche Banca Intesa S.Paolo, che si dice stia immettendo nel mercato alberghiero nazionale svariati miliardi di euro.
Vuoi vedere che …
Mah, tant’è curioso come sono per le cose che riguardano il settore del turismo, ho trovato di seguito queste in brevissimo tempo (che ce ne siano molte altre?), che forse non c’entrano niente o forse si, boh?
Di certo non sono tanto “gradevoli”: qui … qua … lì … e là.
Ah che nostalgia dei bei tempi, dei 45 al vinile a cui bastava un colpetto per far saltare la puntina e non sentire più la stessa filastrocca, e naturalmente per poter poi cambiare disco.
Almeno speriamo che facciano le cose ben fatte nel rispetto, non solo dei loro soldini che devono per forza guadagnare, ma anche per noi, poareti.
Perfettamente daccordo!!!
RispondiEliminaE POI IRONICO AL PUNTO GIUSTO!!
DAVVERO UN BEL BLOG UTILE A CHI STUDENTE COME ME VUOLE APPROFONDIRE A 360 GRADI QUESTE TEMATICHE.
Utile anche a noi che studenti (purtroppo) non siamo più.
RispondiEliminaCerto che quella PwC (se sono sempre loro) ne ha combinate delle belle.
;.)
Più cerco delle informazioni sul PwC e più trovo delle situazioni poco simpatiche.
RispondiEliminaE' pazzesco!!!
Beh, in definitiva credo che il Sig. Intesa, impegnando quel po po di capitale nel turismo, darà a tutti delle soddisfazioni.
RispondiEliminaObbligatoriamente adesso dovranno partire le infrastrutture, magari qualche agevolazione tassatoria, eccetera eccetera.
Con le Banche non si scherza e se poi pensiamo che gli stessi politici fanno parte di queste nei vari direttivi, il gioco dovrebbe essere fatto.
Però c'è un però, e vale a dire che troppe concessioni produrranno ... vabbè, ve lo dico dopo.
Buongiorno Luciano,
RispondiEliminaseguo da poco questo splendido blog e ... appassionante per chi lavora solo da 10 anni nel mondo del turismo, nelle catene alberghiere.
Grazie!
Volevo aggiungere che mentre confindustria ci da queste linee direttive sulla segmentazione di clientela, in Italia (per non smentirci) sta succedendo qualcosa
THI - Tourin Hotel International... vengono arrestati per un buco da 50 milioni di euro
UNA Hotel ... è sul mercato... e qui rispuntano interessi diretti delle Banche come Fondiaria ecc...
Ps: Avevo letto anche un post che chiedeva news su Metha, ora è Idea Hotel.
@Elle
RispondiEliminaGrazie dei complimenti delle tue preziose informazioni.
;-)
Ottimo Elle, IH !!!
RispondiEliminaBrambilla: 50 milioni di euro per la promozione del turismo del Sud.
RispondiEliminaE i 118 liberati dalla Corte dei Conti?
B. C.
@B.C.
RispondiEliminaI 118 mln che la Corte dei Conti ha rilasciato andranno a premiare e a coprire per il 90% del costo totale, i progetti che, a seguito dell’intesa condivisa dal Ministro del Turismo e dagli assessori regionali, si sono dimostrati i più eccellenti.
E' tutta un'altra cosa, caro mio.
:-D