Caro Massimiliano Lussana, ora dimmi tu se è ancora possibile accettare delle dichiarazioni, dove in caso di sconfitta, si è perso perché pioveva e tirava vento, mentre agli "avversari", nello stesso arco di tempo, è invece toccata una giornata di “sole della Madonna”.
E’ Angelo Berlangieri, assessore regionale al turismo ligure, che a leggere bene, dice proprio così.
Infatti c’informa, e lo scrivi sul tuo di ieri: “Il calo delle prenotazioni nei mesi autunnali e invernali è dovuto alla crisi congiunturale, ma anche ad un po’ di debolezza del sistema ligure che è ancora troppo concentrato sull’offerta balneare.”
Quindi la colpa, che in giro non c’è una benemerita mazza di turista, è in gran parte della crisi, mentre solo “un po’” del sistema ligure eccetera eccetera.
UN PO’ ... un bel corno!
Sarebbe cosa buona e giusta ricordare al "buon" Angelo che anche altre Regioni come le Puglie, il Veneto, il Trentino, la Toscana e poi … stanno vivendo la stessa crisi congiunturale, ma nonostante questa sia la causa dei nostri mali (lui dice), loro hanno saputo mettere quel segno più davanti alle presenze turistiche in corso e molto probabilmente di quelle a venire.
Ma soprattutto non menano il can per l’aia con dei racconti, pari pari a quelli dei tempi della Berta, si quella che filava.
L’Assessore forse dimentica che per ben cinque anni è stato il Direttore Generale del turismo ligure, sotto l’ala protettiva della predecessora Margherita Bozzano.
Quindi?
Che se ne sia accorto solo adesso che oltre a qualche sagra della patata (intendo il tubero), ci resta ben poco da far vedere allo sparuto turista?
Oppure l’offerta balneare è così talmente preponderante che però non ci spiega la desolante visione di una miriade d’ombrelloni chiusi durante i giorni feriali estivi (vedere webcam posizionate su tutto il litorale ligure e confrontarle con altre realtà italiane ed estere).
E pensare che all’atto del suo insediamento ne ero rimasto favorevolmente impressionato.
Infatti dei 13 assessori al turismo nominati in Italia (elezioni regionali), Berlangieri era stato l’unico a sostenere che dovevano emergere le politiche economiche turistiche e non le solite leggi, decreti, eventi e promozioni di un solo territorio periferico.
Finalmente, avevo pensato, ecco qualcuno che oltre ai decreti e i de-cretini, dà “finalmente” risalto alle politiche economiche e non solo limitate a qualche anfratto o periferico luogo.
Non è certo tutto quello che serve per ridar vigore al turismo locale, ma è pur sempre qualcosa.
Però, lette le sue prime risultanze, ecco che tutto torna come prima e c'è da augurarsi che non s’incominci di nuovo col logorroico dire che la Liguria è bella, c’è o sole, c’è o mare … e tira a campà.
Mentre la colpa, per il Berlangieri come per i suoi predecessori, è sempre degli altri, di quelli che c’erano prima, del tempo, della crisi ... e del Re di Tonga (Sua Maestà Taufa'Ahau Tupou IV).
Cosa c’entra il Re di Tonga dirà qualcuno.
Niente, proprio un bel niente, ma è la stessa identita cosa del dire "crisi congiunturale", solo che almeno è una novità.
Consigli?
Il primo (?)… poche parole e lavorare, possibilmente sudando.
Il secondo (?) … innovazione.
Il terzo (?) … beh, adesso vuoi un po’ troppo.
Ciao
Se ti legge si arrabbia.
RispondiElimina;-)
B.C.
@B.C.
RispondiEliminaCorrerò questo "pericolo".
Ma spero che lo legga come consiglio o critica, si quella costruttiva.
A presto....
Rischia la rottura il filo diretto che da tanti anni lega la Liguria e la Baviera, nonostante i tre voli giornalieri diretti dal Cristoforo Colombo di Genova, un circolo virtuoso economico e turistico di primaria importanza, il crescente impegno che con il progetto “Mercati d’Europa”, coinvolge numerosi enti e istituzioni italiani e tedeschi.
RispondiEliminaMotivo: dalla Baviera (e da Roma, soprattutto) arrivano insistenti voci di una possibile chiusura della storica sede Enit- Agenzia Nazionale del Turismo di Monaco di Baviera, appunto. La seconda, per importanza in Germania, dopo la sede di Francoforte.
Per questo, l’assessore al Turismo della Regione Liguria Angelo Berlangieri ha scritto al ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, esprimendo le preoccupazioni degli operatori turistici per una possibile chiusura della sede Enit di Prinzregentenstrasse, 22, punto di riferimento di tutto il flusso turistico del sud della Germania verso la Liguria.
Se reputa che debba essere l'Enit ha fornirgli i turisti, campa cavallo.
RispondiEliminain provincia di Imperia il turismo è morto. Mentre i poveri, piccoli, miopi albergatori superstiti e simili cercano di sopravvivere alla giornata, la regione pensa a promuovere il turismo offrendo soggiorni a prezzi ancor più stracciati chiedendo ulteriori sacrifici e guidando il settore al suicidio. Ma noo, sta legiferando per regolare ancor più in dettaglio l'offerta perfino sugli alloggi vacanza! Dopo averli osteggiati in ogni modo, ora pretende di contargli anche forchette e coltelli! Insegnar loro, che fanno questo mestiere da 50 anni e si sono dotati delle attrezzature richieste dai loro clienti nel tempo, come e quale arredo e corredo inserire... BASTA BUROCRATI! TUTTI A CASA, SI SCELGONO TRA GLI OPERATORI DEL SETTORE QUELLI MENO MIOPI ED OPPORTUNISTI, LI SI PREGANO DI DEDICARE UN PO' DEL LORO TEMPO A RICOSTRUIRE IL RAMO... E SI PREGA CHE CI RIESCANO! E LA POLITICA FUORI!
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaSante parole le tue ma vai a spiegarglielo a codesti "campioni".
Tutti sanno tutto e ognuno è più bravo dell'altro e il risultato di tanta saggezza la riscontriamo ogni anno quando contiamo i clienti.
Poi basta dire che la colpa è di questo o quell'altro e tira a campà...tanto gli operatori sono abbelinati; dicono loro.
Se sei di quelle parti un salutone a Cervo, la mia cittadina natia e Porto Maurizio per i trascorsi scolastici.
Cordialmente