sabato 19 marzo 2011

Lo studio dei disabili nelle scuole alberghiere

Ci saranno “quasi” tutti al primo workshop ''Buy Italy for all'', che altro non è che il parlare dei temi del turismo accessibile.
A cui si spera seguano i fatti.
Ci sarà Antonio Tajani, Commissario Europeo al Turismo, Francesca Martini, Sottosegretario al Ministero della Salute, Marino Finozzi, Assessore al Turismo della Regione Veneto, Matteo Marzotto, Presidente dell' Enit-Agenzia eccetera eccetera.
Saranno poi sicuramente presenti Tizio Caio e Sempronio con Mimì e Cocò, mentre non scarseggeranno le varie Grazie e Grazielle … , ma manca la persona che (per me) è la più importante nello specifico caso: Mariastella Gelmini.
Cosa ci vuole a capirlo?
Forse che sia necessario/a un/una cartomante, qualche scienziato esoterico o l’indovino di turno per erudirci che nelle scuole alberghiere è necessario inserire lo studio, almeno le basi, di questa materia?
Primo perché se qualche disabile ha la sfrontatezza di presentarsi “ovunque” per trascorrere delle ore felici, liete e serene in vacanza (e non solo), non c’è mai nessuno che sa che razzo fare.
Si, va bene, ci sono gli accompagnatori; ma la vogliamo dare qualche conoscenza a favore di questa gente che già per conto suo ha diversi problemi?
E poi, non sarebbe forse una buona dose di qualità alberghiera o turistica; cose in cui non eccelliamo di certo?
Secondo, perché sarebbe giusto l’ora, quella di dare la speranza ai portatori di handicap, che un domani gli attuali scolari, diventando adulti, possano osservare con maggior attenzione il dove parcheggiare la propria macchina; tanto per dare un esempio.
Di situazioni scabrose dovute alla negligenza o al non rispetto verso queste persone, se n’hanno a iosa, e quindi è abbastanza stupido il non fare qualcosa per rimediare.
Perché se capitasse a noi o a qualche nostro caro, di certo la si penserebbe diversamente.
Che diamine!
Comunque lode al merito al buon Marzotto per la felice pensata, che quando non parla di dati o statistiche m’è anche simpatico.
Quindi ben vengano gli oltre 50 buyer esteri, selezionati dagli Uffici dell' Enit-Agenzia e provenienti dal mercato europeo, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Danimarca, Belgio, Austria e Polonia che parteciperanno al primo workshop ''Buy Italy for all'', che si terrà nell'ambito della manifestazione Gitando.
Con esposizione di attrezzature, soluzioni di vacanza e di trasporto dedicata al turismo accessibile, in calendario presso i padiglioni dell' Ente Fieristico di Vicenza, dal 24 al 27 marzo prossimi.
Il potenziale mercato del turismo accessibile, che coinvolge le persone con esigenze particolari e i loro abituali accompagnatori (con un fattore moltiplicatore di 2.8) e' di oltre 4 milioni di persone in Italia, 65 in Europa e 600 nel mondo.
''L'accessibilità e' l'assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali, condizione indispensabile per consentire la piena fruizione della vacanza, spiega il Presidente dell' ENIT, Matteo Marzotto, e riguarda persone con esigenze speciali, legate non solo alla mobilità ma a problemi di salute cronici, persone con allergie alimentari ed ambientali, ipovedenti, ipoudenti o persone con disabilità mentali, bambini piccoli e persone anziane. Esse coinvolgono il soggetto portatore e la propria famiglia o nucleo, con un impatto numerico, oltreché psicologico, rilevantissimo.''
I temi del turismo accessibile saranno oggetto di un confronto approfondito in programma alle ore 14,30 del 25 marzo, al Centro Congressi di Vicenza.
Alè, dai!

4 commenti:

  1. Dott. Ardoino, meno male che c'è Lei.

    Gianni

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  2. Contributo dal BTSA 2011 (ma perché annuirà sempre alla fine dei suoi interventi?).

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  3. A mò!

    Ho capito bene: la Brambilla è stata nominata Chairman dell'Untwo per motivi dovuti al suo impegno nel sociale?
    E la richiesta che la medesima ha inoltrato alla segreteria dell'Organizzazione Mondiale del Turismo proponendosi come Presidente ... beh, quella non conta?
    E che la Presidenza è quasi sempre stata data a quelle Nazioni che vogliono emergere turisticamente (vedi l'ultima; il Costa Rica).
    Che anche noi siamo turisticamente considerati alla strenna dei costaricani?
    E poi, se non sbaglio ha detto che il movimento dei BV è un terzo del totale di quello del ministero del turismo?
    Mò m'informo!
    ;-)

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