mercoledì 7 marzo 2012

Genova, il turismo e la politica da due soldi … manco bucati (perché a fare il buco si fa fatica)


E vabbè dai, ricominciamo e non arrendiamoci!

Secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (World Tourism Organization, un dipartimento delle Nazioni Unite), un turista è chiunque viaggi in paesi diversi da quello in cui ha la sua residenza abituale, al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una notte ma non superiore ad un anno e il cui scopo abituale sia diverso dall’esercizio di ogni attività remunerata all’interno del paese visitato.
In questo termine sono inclusi coloro che viaggiano per: svago, riposo e vacanza; per visitare amici e parenti; per motivi di affari e professionali, per motivi di salute, religiosi/pellegrinaggio ma anche altro.

E a farla in breve senza andare a scrivere il come l’è tutto iniziato (ved. qui), il turismo è un'importante fonte di entrate per molti paesi del mondo e porta denaro alle casse dello stato attraverso la tassazione dei servizi correlati al turismo (per esempio le tasse aeroportuali), oltre che indirettamente attraverso gli incassi dei fornitori di servizi.

Per l'Italia il settore turistico è un comparto economico di prima grandezza con una incidenza nel Prodotto Interno Lordo (ufficiale) del 7/8% e due milioni di occupati. Ogni anno le strutture ricettive accolgono oltre 80 milioni di persone con circa 350 milioni di pernottamenti. (Fonte: Legambiente).
Mentre molto differenti sono i dati del ministro del turismo, Piero Gnudi (e non se ne capisce il motivo), il quale dice che gli occupati sono oltre i 3 milioni (di una spanna) e l’incidenza sul Pil è di oltre il 13% (di una spanna).

Ok, detto questo dovrebbe risultare abbastanza evidente che il turismo è importante.
Però se vai a leggere quello che dicono i candidati sindaci delle prossime amministrative di Genova (maggio 2012) in merito a questa bella fonte di guadagno, socialità, lavoro e chi più ne ha più ne metta; non trovi niente che si riporti alla parola: turismo.
Ora, trovarne uno, che dico, anche solo mezzo che di turismo ne mastichi un po’ (a Genova e non solo) è una cosa ardua e faticosa.
E pochi giorni fa (tanto per farvi un esempio), in una riunione di quel comparto nella mia città, ci fu addirittura una persona che sostenne d’esserne a conoscenza (molto?) di ciò che vuol dire turismo, e alle mie rimostranze atte al non voler perdere tempo coll’ascoltare (da lei) quella dell’uva o della volpe tanto per far capire agli stolti che qualcosa "lei" se ne capisce (c’ho un gran brutto carattere in questi casi), m’ha apostrofato con: “ … ma io ho fatto dieci anni come addetta stampa del quotidiano vattelappesca!”.
Embè ? Abbè! sibbè!

Per fortuna nella stessa riunione ho conosciuto la prima persona (dopo anni d’attesa) che in questa città ne mastica il necessario anche perché nel settore ci lavora con ottimi risultati.
E poi?
E poi niente, se non qualcun altro/a che magari di anni ne ha fatto addirittura undici per il giornalino di chissà quale città o quale Paese.

Oggi hanno intervistato su Il Giornale (sez. Genova) uno dei candidati sindaci, Pierluigi Vinai del PDL, e dopo l’ovvia presentazione di rito sulla famiglia, figli, lavoro e via dicendo, i cinque giornalisti che hanno firmato il “pezzo” (Diego Pistacchi, Monica Bottino, Federico Casabella, Giulia Guerri e Ferruccio Repetti), passano alle domande che sono pertinenti ai punti del suo programma per amministrare nel miglior modo possibile la città di Genova.
La risposta che segue è: “Lavoro, accoglienza e sicurezza”.
Taci che ci siamo,ho subito pensato, infatti ha detto “accoglienza”, e a quale “accoglienza” si poteva riferire se non al turismo?
‘Na mazza!
Perché di seguito scopro che quell’accoglienza era rivolta agli immigrati (niente di male, per carità).
E il “lavoro” che aveva accennato alla prima domanda degli amici giornalisti?
Porto, sviluppo e infrastrutture ma di turismo … cippa!
Poi, leggendo di seguito e come al solito; Moschea, Erzelli, Gronda, Urban lab, Trasporto pubblico, Gassificatore per i rifiuti, Water front e Claudio Scajola che lo “appoggia”.

Si vabbè, tutte cose importanti che soventemente si dicono in questi casi qua (Claudio Scajola a parte, anche perché sarebbe meglio non nominarlo nemmeno, ma contento lui ... ) ma che rimangono negli annali della città … come incompiute e trallallallà.

Alcuni giorni fa avevo letto di Marco Doria (quello che ha fatto fuori la Vincenzi e la Pinotti in un colpo solo alle primarie), candidato del Sel e adesso “forse” sospinto dal PD, che in una intervista sulle sue priorità ha parlato di tutto ma di turismo …
In verità una domanda c’è stata da parte del giornalista su quel settore, e lui (Marco Doria) l’ha ovviata rispondendo che bisognava cominciare a far vedere prima una cosa e poi l’altra al turista che viene a trovarci, e non viceversa.

Embè? Abbè! Sibbè!

8 commenti:

  1. Ragazzi chiedete ai toutoperetor italiani (briefing) che cosa e successo il 6.03.2012 alla itb di berlino.
    una dei dirigenti enit ci ha fatto fare una figura di merda a tutti.

    e rubini gli ha dato ragione
    ma che mondo

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  2. L'importante è che non ti arrendi in mezzo a questa "marmaglia"

    :-)

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  3. Marmaglia o muraglia?

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  4. Per quel che può valere Roberta Pinotti mi aveva contattata. Ci siamo conosciute per caso ma poi ha chiesto pareri su turismo, web e open data. Mi ha ascoltato e ha appoggiato molte mie idee. Non so se coincidono con le tue ma era solo l'inizio. http://www.youtube.com/watch?v=HSLAZ6xwwAw&feature=related
    Poi è andata come tu hai scritto. La competizione da amministrativa si è trasformata in politica e hanno pesato altri fattori su cui non voglio entrare. Certamente io appoggio il tuo approccio: chiedere ai candidati il programma sui temi specifici perché un sindaco deve (per me) prima di tutto ben amministrare. Sembra banale ma ho scoperto che non lo è affatto.

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  5. Si, avevo visto quella presentazione e ne ero rimasto piacevolmente colpito.
    Finalmente qualche candidato che chiede lumi ad un professionista e non al politico di turno, naturalmente suo amico e che dice d'aver fatto la settimana bianca a Pietra Ligure o via cantando.
    Solo che, e perdonami l'ardire, più che spiegare a 'sti signori la situazione che la va in Liguria e quindi a Genova in questo settore (facilmente riscontrabile attraverso i dati ... "quelli veri"), bisognerebbe inculcare loro (dentro al cuore e al cervello) che l'unica carta che c'è rimasta per toglierci dalla bratta è il turismo.
    E che altro c'è?
    Ed è su questo che bisognerebbe trattare uniformemente e tutti insieme, noi che questo comparto, che oltre a conoscerlo, lo amiamo smisuratamente.
    Solo che alla gente (politici) non frega niente, loro hanno altre mire che è meglio non dire qua.
    Personalmente, dopo anni che lo "meno" a dx e sx (al centro pure) qualcosa o qualcuno sono riuscito a convincerlo (ma Enrico Musso era già predisposto al caso) e il programma sul turismo è di una bellezza senza pari.
    E se lo dico io che sono sempre critico.
    Sul suo sito c'è una parvenza di questo e naturalmente il grosso è depositato in "cassaforte".
    Sono altresì convinto che in questa tornata elettorale, i media chiederanno soventemente la parola "PROGRAMMA" e molte volte toccherà al turismo.

    P.S.: Tempo fa (due mesi) ti ho inviato una mail dove ti pregavo di questo:
    Un medico mio conoscente che vive in Toscana vorrebbe iscrivere la seconda figlia nel campus di Lucca (turismo) e mi chiedeva se quella scelta fosse la più giusta.
    Ne sai qualcosa?
    Grazie!

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  6. Dimenticavo.

    L'unica preferenza politica che ho, l'ho solo ed unicamente per chi questo settore lo vuole porre come alla base per il ripristino di questa città e naturalmente per la Regione.
    Se poi le opinioni politiche collimano, anche meglio, ma non è la mia priorità.
    Al giorno d'oggi ...

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  7. Io ho fatto il tuo stesso ragionamento. Non ho tessere (anche se ho idee politiche ben precise). Ho conosciuto per caso Roberta Pinotti a incontro su "Donne e Lavoro" lo scorso 8 marzo. Io dovevo parlare delle opportunità della Rete. Mi ha subito chiesto il bigliettino, l'indomani mi ha scritto su FB per incontrarci. Voleva capire meglio Twitter (che usa in prima persona e per me questo è un valore). Poi si è parlato di turismo e anche in questo caso si è dimostrata molto molto interessata ad ascoltarmi. Ma alla fine i programmi (nelle primarie)non hanno contato molto, direi nulla. Ha vinto ( a mio parere) la facile demagogia, l'antipolitica e uno scontento generale - motivato sia chiaro - ma cavalcato astutamente. Non sono genovese, non voterò in prima persona. Ma se dovessi farlo, ora, voterei Musso
    PS: Musso e Doria, tutti docenti della stessa Facoltà di Economia, la mia, buffo no?

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  8. "... Ma alla fine i programmi (nelle primarie)non hanno contato molto, direi nulla. Ha vinto (a mio parere) la facile demagogia, l'antipolitica e uno scontento generale - motivato sia chiaro - ma cavalcato astutamente ...".

    Appunto!

    Ma quel che è più grave (per me) è che ho avuto modo di leggere i programmi sul turismo (?) "degli altri". Me li inviano per sapere il come la penso e naturalmente ricevono indietro la verità; educatamente e civilmente, per carità. Ma tu sai che se c'è da dire ... dico, anzi scrivo.
    Banalità su banalità come ad esempio che i vigili debbano sapere almeno l'inglese. Cose che leggevamo già nel secolo scorso e fors'anche in quello precedente, a cui non è stato ancora posto rimedio.
    Il resto poi è scandaloso.
    Altri candidati non l'hanno neanche cominciato a scriverlo e questo la spiega lunga sulla priorità che danno a questo settore così importante nel terzo millennio.
    Poi, infine, c'è quello di Enrico a cui una persona ci lavora da oltre trent'anni (forse 40) rinnovandolo continuamente con le ultime novità del caso, scopiazzandole da tutte le parti del mondo dove queste danno dei risultati eccellenti.
    Ovviamente abbinandole e programmandole per Genova.
    Bisognerebbe che noi, attraverso il web, chiedessimo a dismisura un maggior interessamento dei preposti a sindaco della città per questo comparto, "pregiandosi" di gente che compili "PROFESSIONALMENTE" dei programmi intelligenti e non il solito bla bla bla.
    Mah, io continuerò ad insistere anche attraverso i media (giornali TV e via dicendo) ... e un qualcosa già si muove.

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