E io ieri ho visto i due Giuseppe, Mazzini e Garibaldi, fare le spesa al supermercato, vero?
No, non sono diventato matto, ma è praticamente la stessa cosa che mettere d’accordo tutte le Regioni raccontando che gli toglierai tutte le “palanche” destinate al turismo senza per altro mettere mano al Titolo V della Costituzione.
Però tra quei banconi, tra le prelibatezze migliori, non ho notato la presenza di Piero Gnudi, il nuovissimo ministro del turismo (di nomina e non certo d’età) di cui personalmente non riesco ancora a capire (sarà colpa mia?) se lo faccia a tempo perso (in questo caso full-time) o quando gli pare, alla moda del tempo che fa.
Eh no, il ministro era all’assemblea di Confesercenti, e in poche parole (?) per dire che: “ … quando il nostro turisto veniva prevalentemente dall’Europa, fare pubblicità a alla Regione A o alla Regione B aveva senso p perché il tedesco co conosceva la la Regione A la Regione B, ma oggi che il turismo va … i flussi turistci soprattutti i flussi dei turisti del futuro verrànn da zone aafff in cui a mala pena conoscon già l’Italia eehmm noi bisogna che po po cominciamo a promuovere il marchio Italia, cosa che attualmente succede raramente. Anzi i i nnnalcune zone del mondo tipo la Cina bisogna eh eh promuovere i i il marchio Eeuuuuroooopaaa, perché l’alternativa del turism del turissta cinese non è lll talia o la Francia … noi bisogna e e ca capire che nel futuro l lo offerta turistica … è un pro è un progetto complesso eehff che credo non si fa in un anno, si faràn n dieci anno di arco di tempo …”.
Beh, qui mi sono fermato anche perché non trovando alcun aiuto nel traduttore di Google (strano che ancora non l’abbiano pensato) mi ci sono dovuto mettere di buona lena per capire il che cosa aveva detto.
Poi quella che non si fa in un anno ma ce ne vorranno addirittura dieci, beh; in quel momento gli “zebedei” m’hanno toccato di botto il pavimento.
Comunque quello che il Gnudi voleva dire è che a fine anno verrà presentato il piano turistico nazionale.
Per favore, per piacere e per carità; qualcuno gli dica che l’idea è si molto bella, anzi l’aspettavamo da circa trent’anni (cosa che le altre nazioni hanno già fatto da quel dì), ma sono cose di cui tutti i recenti predecessori in quel ministero hanno detto, ridetto e stradetto, ma scontrandosi poi col Titolo V che praticamente dice che non c’è un ca … volo da fare, poiché il tutto è demandato alle Regioni.
Qualcuno può veramente pensare che queste (tutte insieme) “regalino” i loro soldini a lui per fare uniformemente quello che s’ha da fare e che anche le pietre ormai sanno, ma nessuno riesce mai a fare?
In questo caso, e vale a dire quel qualcuno che ancora ci crede, si faccia avanti o mi mandi una sua fotografia poiché vorrei vedere la faccia che ha uno che crede ancora nella Befana (a parte i bimbi di cui la cosa è anche buona e giusta).
E allora, prima di dire ehmm fffhhh … po po … Eeuuuurooopaaaa, pensino all’Italia e cambino quel Titolo V se ci riescono.
Forza!
Poi che ci si mettano di buona lena … ma con gente che disponga delle necessarie “bocce”; gente che non se le facciano raccontare dai “professoroni” di turno che poi sono sempre gli stessi.
Quelli che col loro periodico e perenne bla bla bla, alla fine non cambia mai una benemerita cippa.
Quelli che dispongono di tanta teoria ma che la pratica non sanno manco dove sia.
Quelli che però sanno tutto e a cui non puoi mai insegnare niente; quelli che alla fine non portano mai della produttività.
Su, poche balle, sono i risultati che contano ed è quel segno più (possibilmente a due cifre) messo davanti ai numeri che contano e non solo davanti a quelli delle spese o quell’altri dei costi (che poi sono la medesima cosa ma dove loro riescono anche a dividere in due per poterli moltiplicare).
La questione è di interessi o semplicemente è che non ci capiscono un ca … volo?
Be beh, sstaremm aa vvedere cosa i ip partorirann a alla fine dell’ ehhmm aaannoo e poi giudicheremo in sssanta pascensa ... hei, ma cos’è un virus contagioso che adesso anch’io parlo così?
Preghiamo!
Con ‘sti qui non abbiamo altra speranza … che poi male non fa, diciamocelo!
P. S.: Dall'amico Andrea Rossi un suggerimento ... Yolngu Tourism Masterplan, come a dire: "loro Si mentre noi invece NO" e loro sono questi.
P. P. S.: Che il Piero Gnudi abbia fatto un viaggetto da quelle parti e ne abbia preso qualche spunto poiché da chi ne sa di più ed è più esperto, c'è sempre da imparare, o no?
P. P. S.: Che il Piero Gnudi abbia fatto un viaggetto da quelle parti e ne abbia preso qualche spunto poiché da chi ne sa di più ed è più esperto, c'è sempre da imparare, o no?
Caro Luciano tu un giorno o l'altro mi farai morire dal ridere.
RispondiElimina:-DDDD
Ah bene, vedo che ti sei già ripreso dal meeting di ieri col Berlangieri e gli altri.
RispondiElimina:-)
Si è svolto a Roma il 6 giugno 2012 un incontro tra Pietro Gnudi, Ministro per gli Affari Regionali il Turismo e lo Sport, e una delegazione di Federcongressi&eventi composta dal Presidente, Paolo Zona, e dal Coordinatore delle attività associative, Giovanni Bastianelli.
RispondiEliminaDurante l’incontro il Ministro Gnudi ha sottolineato l’importanza del settore congressuale per l’economia e l’industria turistica italiane, ribadendo la volontà del Governo di mantenere in vita il Convention Bureau Italia come soggetto autonomo.
In risposta a tale dichiarazione, il Presidente Zona ha presentato la posizione di Federcongressi&eventi riguardo al CBI, riportando quanto definito il giorno prima a Bologna. Qui si è infatti svolta una riunione organizzata da Federecongressi fra i propri soci della categoria Destination marketing & Venues e diversi attori della meeting industry italiana. Secondo quanto riportato da Federcongressi, durante il dibattito i soci della federazione avrebbero manifestato “profonda insoddisfazione rispetto allo scollamento fra le attività portate avanti in autonomia dal CBI e le aspettative degli operatori”. Motivo particolare di discussione, la gestione del CBI che – a detta di Federcongressi – dovrebbe essere portata avanti in collaborazione con le rappresentanze di categoria contrariamente a quanto fatto sin’ora.
Nel riportare la posizione della Federazione al Ministro Gnudi, Zona e Bastianelli hanno quindi rimarcato la necessità rivedere il modello di governante del CBI ascoltando le esigenze delle imprese del settore, e seppur mantenendosi in linea con lo statuto societario. della società. Sottolineata inoltre, sempre da parte dei rappresentati di Federcongressi, la costituzione di un comitato tecnico-strategico del CBI quale organo consultivo del Consiglio d’Amministrazione, come già previsto dallo Statuto della società.
@Luciano
RispondiEliminaMolla tutto e vieni qua!
Dai!
Cosa ci stai a fare in Italia alla tua età, eh?
;-)
PS: abbiamo bisogno di te!!!!!!!!
Vally and friends ti aspettano e non fanno altro che chiedermi quando ritornerai.
RispondiEliminadefinitivamente!
@CptC
RispondiEliminaSe continui così mi metto a piangere, dai.
;-)
Salutoni a Vally and friends
Sai come e dove colpirmi vero?
RispondiEliminaMannaggia a te!
;-)
@Luciano
RispondiEliminaOrmai il tuo più piccolo è grande e perciò non ci sono più problemi.
Eh?
@CptC
RispondiEliminaDai mollala li e ci sentiamo stasera (domattina per te).
A proposito, cosa ci fai ancora sveglio a quest'ora?
Problems?
:(
No nessun problema.
RispondiEliminal'unico sei tu che non vuoi darmi retta.
OK vado a dormire e domattina ritorno alla carica.
Notte
XD
Ops e io?
RispondiElimina@Vinc
RispondiEliminaE tu resti qui con me vicini vicini!
;-)
ha ha ha
RispondiElimina@Sergio
RispondiEliminaMa dai che schifo!!!!!!!!!!!!!!
;-)
E poi senza di noi Luciano non va da nessuna parte.
RispondiElimina:-)
Allora, secondo Patanè Mario Martini sarebbe un "morto vivente". Un uomo garbato, il Patanè. Pieno di brio e di classe. Una penna fine, uno che sa dosare intelligenza e delicatezza. Complimenti.
RispondiElimina@Vinc
RispondiEliminaCreditelo
;-)
Il richiamo del Sudafrica sui viaggiatori italiani non risente della crisi. Lo rivelano le ultime statistiche del South African Tourism, relative al primo bimestre dell'anno.
RispondiEliminaGli arrivi per gennaio e febbraio sono aumentati di 9,9 punti percentuali, mentre il solo mese di febbraio ha fatto registrare una crescita del 9,2 per cento rispetto allo stesso mese precedente, per un totale di 8.520 arrivi.
Un ottimo trend, che ricalca quello di gennaio, conclusosi a più 10,5 per cento per quanto riguarda la componente italiana e a più 11,4 per cento negli arrivi totali rispetto a gennaiuo 2011.
"L'inizio di anno è incoraggiante - commenta Lance Littlefield, country manager di South African Tourism Italia - e ci fa ben sperare per il totale del 2012: ci aspettiamo che nei prossimi mesi il Sudafrica continui a crescere e ad affermarsi tra le preferenze degli italiani".
A livello generale da gennaio a febbraio 2012 ci sono stati 1.564.740 arrivi totali, con una progressione del 10,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un buon punto di partenza per superare il record di arrivi del 2011, a quota 8.339.354.
Vola l'incoming negli Stati Uniti. Il trend degli arrivi nel primo trimestre, secondo le ultime statistiche dell'Office of Travel and Tourism Industry, ha fatto registrare un incremento di oltre 10 punti percentuali, superando la soglia dei 14 milioni.
RispondiEliminaSi tratta di un incremento record per il Paese, determinato da tutti i principali bacini di utenza, con punte superiori al 40 per cento, come nel caso della Cina. Netta ripresa anche per quanto riguarda il Vecchio Continente, con performance di rilievo della Germania (+22 per cento).
In controtendenza i flussi italiani: con poco più di 147mila turisti che hanno varcato i confini statunitensi, la Penisola replica i risultati fatti registrare lo scorso anno, scendendo alla dodicesima posizione nella classifica dei mercati principali, superata dall'Argentina.
"il turismo del futuro verrà da paesi dove la gente a malapena sa dov'è l'Italia". Allora tocca sbrigarci, prima che questi sprovveduti capiscano che venendo in Italia dovranno pagare la "tangente"...
RispondiElimina;)
L'assessore al Turismo della Provincia di Rimini Fabio Galli ha affidato ad una lettera inviata al ministro del Turismo Piero Gnudi un appello affinche' sia tutelato il sistema turistico della Riviera romagnola, messo in crisi da "informazioni distorte" diffuse in seguito al sisma che ha colpito l'Emilia.
RispondiEliminaNella missiva a Gnudi, Galli esprime "l'enorme preoccupazione per episodi che, se non adeguatamente monitorati in queste ore e in questi giorni, possono provocare un danno grave al turismo romagnolo e in generale italiano". "La tragedia del terremoto - scrive l'assessore - ha messo in evidenza un'Italia dal cuore grande e solidale ma anche fatto emergere un minoritario 'lato oscuro' che non esito definire rivoltante".
L'appello e' affinche' "una corretta informazione dei fatti non venga distorta sino a minacciare l'economia di territori che vivono sull'accoglienza e ospitalita', i nostri imprenditori sono costretti a 'difendersi' da assalti come quello che, buon ultimo, presenta anche stamattina un sito d'informazione web calabrese"
@Jennaro
RispondiEliminaL'Italia è l'unica nazione al mondo che se ne ritagli il perimetro e lo fai vedere a qualsiasi bimbo, anche quelli di 4 anni e che vivono sull'Altopiano del Tibet, questo te ne dirà immediatamente il nome giusto.
Ma il Gnudi ancora non l'ha capito.
Beh, è giovane e ci vuole tempo.
Però, così giovane è già ministro della Repubblica italiana e proprio del ministero del turismo.
Che dire; una gran botta di ....!
;-)
Circa il piano turistico nazionale:
RispondiElimina''Ci stiamo lavorando - ha detto - e a fine anno presenteremo il piano per il turismo nazionale. Stiamo coinvolgendo tutte le regioni e tutti i soggetti interessati perche' non vogliamo che sia una cosa calata dall'alto''.
Il che è già un risultato, visti i precedenti di MVB.
Quindi presumo che solo a fine anno verrà fatta la Conferenza Nazionale del Turismo. Ma le Regioni non avevano già prodotto il loro documento con le linee strategiche?
Dopodiché tempo tre mesi e si voterà. Sperando che non sii ricominci daccapo ancora. E il tempo passa... e qui non si riesce a finalizzare una cippa.
Per cambiare il titolo V Gnudi avrebbe dovuto cominciare a inizio anno.
Ora i tempi tecnici per una doppia lettura delle camere + l'iter nelle commissioni praticamente non ci sono più.
Meglio puntare ad una vera riforma di ENIT, piuttosto.
Non il mezzo pateracchio che han fatto fin qui (Celli docet).
Siccome docet, indovina chi è stato audito informalmente in X Commissione al Senato tre gg. fa?
RispondiElimina