Noi, che a scuola ci andavamo da soli e da soli tornavamo.
Noi, che la scuola
durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la
famiglia (si, anche con papà).
Noi, che eravamo
tutti buoni compagni di classe, ma se c’era qualche bullo, ci pensava il
maestro a sistemarlo sul serio.
Noi, che se a scuola
la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2.
Noi, che se a scuola
la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi, che quando a
scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta, tutti felici.
Noi, che avevamo le
tute lucide acetate dell’Adidas che facevano fico, ma erano pure le uniche.
Noi, che la gita
annuale era un evento speciale e nelle foto delle gite facevamo le corna ed
eravamo sempre sorridenti.
Noi, che le ricerche
le facevamo in biblioteca, mica su internet.
Noi, che la vita di
quartiere era piacevole e serena.
Noi, che andare al
mare nei sedili posteriori della 850 di papà o nella 1100 di nonno era una
passeggiata speciale e serbiamo ancora il ricordo di un bagno “pulito” a
Rimini, Rapallo o all’Idroscalo.
Noi, che non avevamo
videogiochi, né registratori, né computer. Ma avevamo tanti amici lo stesso
anche senza facebook.
Noi, che per cambiare
canale alla TV dovevamo alzarci e di canale ce n'era uno solo ... e poi due.
Noi, che andavamo a
letto dopo Carosello.
Noi, che sapevamo che
era pronta la cena perché c'era Happy Days e Fonzie.
Noi, che guardavamo
allucinati il futuro con “Spazio 1999” .
Noi, che se la notte
ti svegliavi e accendevi la TV vedevi solo il monoscopio Rai con le nuvole o le
pecorelle di interruzione delle trasmissioni.
Noi, che ci sentivamo
ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'.
Noi, che i pattini
avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi, che chi lasciava
la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche
andavi in strada non era così pericoloso.
Noi, che dopo la
prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella
della bella della bella …
Noi, che avevamo il
'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi, che giocavamo a
nomi-cose-animali-città.
Noi, che ci
divertivamo anche facendo Strega-comanda-colori.
Noi, che ci mancavano
sempre 4 figurine per finire l'album Panini (celò, celò, celò, celò, celò,
celò, mi manca!).
Noi, che suonavamo al
campanello per chiedere se c'era l'amico in casa, ma che a quelli degli altri
suonavamo e poi scappavamo.
Noi, che compravamo
dal fornaio pizza bianca e mortadella per 100 £ire (= € 0,050!) e non andavamo
dal dietologo per problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a
giocare.
Noi, che bevevamo
acqua dalle fontanelle dei giardini, non dalla bottiglia PET della minerale ed
un gelato costava 50 £ire (pari a € 0,025!).
Noi, che le cassette
se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la Bic.
Noi, che sentivamo la
musica nei mangiadischi sui 45 giri vinile
(non nell’Ipod) e
adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos'è.
Noi, che al cinema
usciva un cartone animato ogni 10 anni e vedevi sempre gli stessi tre o quattro
e solo di Disney.
Noi, che non avevamo
cellulari (c’erano le cabine SIP per telefonare) e nessuno poteva
rintracciarci, ma tanto eravamo sicuri anche ai giardinetti.
Noi, che giocavamo a
pallone in mezzo alla strada con l'unico obbligo di rientrare prima del
tramonto.
Noi, che
trascorrevamo ore a costruirci carretti per lanciarci poi senza freni, finendo inevitabilmente
in fossi e cespugli.
Noi, che ci sbucciavamo
il ginocchio, ci mettevamo il mercurio cromo, e più era rosso più eri fico.
Noi, che giocavamo
con sassi e legni, palline e carte.
Noi, che le
barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o c’è un francese-un
tedesco-un italiano.
Noi, che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi, che la Barbie aveva le gambe rigide.
Noi, che l'unica
merendina era il Buondì Motta e mangiavamo solo i chicchi di zucchero sopra la
glassa.
Noi, che il 1°
Novembre era 'Ognissanti', mica Halloween.
Noi, che il Raider
faceva concorrenza al Mars.
Noi, che a scuola le
caramelle costavano 5 £ire.
Noi, che si suonava
la pianola Bontempi.
Noi, che la Ferrari era
Lauda e Alboreto, la McLaren Prost , la Williams Mansell , la Lotus Senna e
Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote!
Noi, che ci emozionavamo
per un bacio su una guancia.
Noi, che il Ciao e il
Boxer si accendevano pedalando.
Noi, che nei
mercatini dell'antiquariato troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli e
diciamo "guarda! te lo ricordi?" e poi sentiamo un nodo in gola.
Noi, che siamo ancora
qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.
Noi, che vivevamo
negli anni di piombo, in mezzo ad inaudite violenze per lotte sociali e di
classe.
Noi, che votavamo per
i partiti della 1° Repubblica: MSI, DC, PRI, PLI, PSI, PCI, e non per 70
diversi gruppi dai nomi fantasiosi.
Noi, che trovammo
lavoro tutti e subito.
......... noi, che siamo stati tutte queste cose e tanto altro ancora.
Questa è la nostra storia; una storia molto più semplice
e semplicemente più bella … per non parlare poi del turismo, neh!
Vintage che non tornerà ami più
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaTi amo
Renata
:)
Pizzaballa, a me mancava sempre quel Pizzaballa
RispondiEliminail portiere della juventus
@Vincenzo
RispondiEliminaA me Malatrasi del Palermo
Bel revival tutto italiano
Sul turismo sarebbe bene farne un vintage per i posteri
RispondiElimina:-D
Luciano,
RispondiEliminaquanti ragazzi per strada c'erano a quei tempi con sbucciature varie alle gambe, alle braccia, ed anche al volto? ... E quanti ne vedi in giro oggi? ...
Oltre al gioco meno pericoloso che consisteva nel fare girare per più tempo possibile il famoso "strummolo", allora si "pazziava" con il cosiddetto "carruocciolo", autocostruito con una tavola di legno e quattro ruote, per lo più, vecchi cuscinetti a sfera. I due anteriori su asse girevole. Ognuno trascinava il proprio carruocciolo per chilometri su una strada in salita per poi montarci sopra e ridiscendere di corsa in gara a chi arrivava per prima. Se non si ruzzolava per decine di metri sui lastrici in pietra vesuviana, procurandosi escoriazioni multiple, a volte c'era la mamma ad attenderci al traguardo ... per il premio in "lesioni quasi permanenti"... :-D
@Jennaro
RispondiEliminaNoi usavamo i cartoni a mo di bob, e poi giù per i pendii delle colline adiacenti alla mia città.
Due o tre corse poiché dopo i cartoni diventavano un buco completo.
E allora di corsa a cercare degli altri cartoni.
Fantastico