venerdì 3 maggio 2013

... iiiiiiiiiih, che palle


… poi ha sottolineato l'importanza dell'unità della Chiesa.

"Non cediamo mai al pessimismo, all’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno, e allo scoraggiamento. Troviamo ogni giorno il coraggio per portare il Vangelo ai quattro angoli della terra. Forse la metà di noi, siamo nella vecchiaia, la vecchiaia - ha continuato - è la sede della sapienza della vita, come il vecchio Simeone, quella sapienza gli ha fatto riconoscere Gesù. Doniamo questa sapienza ai giovani, come il buon vino che con l’età diventa migliore".
Di Papa Francesco (che adoro!).

Ora, non so se sia stato il diavolo in persona, chi per lui o che diavolo sia (è solo un modo di dire, neh), ma dopo aver letto i nomi del ministro alla Cultura e del Turismo, e quelli dei due sottosegretari, beh; qualcuno, per cortesia, mi aiuti a non esser pessimista, sempre che ci riesca.
Da solo non ce la faccio proprio.

Lui, Massimo Bray, con il soprannome di “camera ardente” non è certo l’augurio migliore per il settore del turismo e non solo.
E per quanto riguarda il pregresso dell’altra “fetta” del suo dicastero, il turismo, che guarda caso, è considerato l’oro del terzo millennio da parte degli esperti di tutto il mondo (e non solo di questo settore), una benemerita cippa lippa di niente.
Allegria!

Loro, i due sottosegretari, Ilaria Borletti Buitoni e Simonetta Giordani, di cui vi consiglio di guardare sui rispettivi nomi (il link) se hanno per caso qualche esperienza del comparto che vada oltre le personali vacanze di qui o di là, chessò; al mare, in collina o addirittura anche in montagna … anche perché non ho trovato niente che a questa parola s’assomigli.
Preghiamo!

Lei, Simonetta Giordani, responsabile dei rapporti istituzionali nazionali e internazionali di Autostrade per l’Italia (ma che c’azzecca col turismo?), una tecnica nominata in quota Renzi sebbene la sua stella abbia cominciato a brillare, anni fa, nell’ambito di quella che è stata forse l’invenzione politica più significativa della carriera di Enrico Letta: veDròil lettiano think net nato per riflettere sulle declinazioni future dell’Italia che ogni anno si tiene a Dro (Tn).
Mentre l’Ilaria Borletti Buitoni, ha “lavorato” come presidente del Fai qualche tempo fa. 
(Da ultimissime notizie apparse sulla stampa, si dice che ... ma non sono fatti che mi riguardano).


Di Massimo Bray si mormora che fosse conosciuto soprattutto per essere il "badante della Montalcini".
Fu lei a piazzarlo alla Treccani, e da lì Amato che ne è il presidente, lo portò nella fondazione dalemiana Italianieuropei.
Del cui comitato direttivo Amato è naturalmente, il presidente.
Automobile vera Audi6 … auto per giurare, una Panda … riporta sulle sue pagine Dagospia.
Va beh, magari l’avrà rotta (Audi6) proprio il giorno prima e per l’occasione se ne sarà fatta imprestare un’altra.
Meditiamo ma continuiamo a pregare!

… come a dire che gira che ti rigira, non c’è niente da fare, e sono sempre gli stessi che vengono oscillati da una parte all’altra come pendoli di vecchi orologi a cucù.
Dando così più importanza alle varie “correnti” che alla logica di quel dicastero.
Si mormora, sempre pregando però.

Che cosa succederà?

Non è difficile immaginarlo, e se la matematica non è un’opinione e se due più due, fa sempre quattro, i tre saranno costretti, sempre che lo facciano e non preferiscano trascorrere le ore per presenziare a destra e a manca qualche bell’avvenimento che fa tanto “chic”, a usare il loro tempo (almeno qualche mesetto) per cominciare a capirci qualcosa … ascoltare i consigli dei “soliti noti” … e giù una marea di tentativi che andranno a sommarsi ad altri esperimenti, manovre etc., le quali non produrranno che il bene di pochi … a favore dei “soliti noti”.

… e poi ci sarà sempre qualcuno che scriverà delle lettere aperte nella speranza d’essere ascoltato, neh!
Dai, scrivetele ancora!

Ma per piacere!

Amen!









12 commenti:

  1. Mi sarei stupita di qualche cognome meno alto, perché qui è di Cultura che andiam dicendo. Politica soprattutto, economica en passant:
    con la fusione di Gemina (Adr) e Atlantia (Autostrade Italia) può esserci un'attinenza con il turismo. Per i Benetton ovviamente: 5mila km di tracciati a pedaggio e 41 milioni di passeggeri a Fiumicino.

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  2. Notato come è scritto bene il CV della Giordani?
    Traduciamo un po', via:
    dal 1996 al 1998 capo della segreteria particolare dell'onorevole Antonio Maccanico, ministro delle Poste nel governo Prodi I.
    E assistente durante la di lui campagna elettorale, obviously.
    ... "collaborando con il Presidente della 1^ Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati."
    E sempre di Antonio Maccanico si parla, eh.
    Come abbia potuto iniziare il percorso lavorativo in qualità di direttore di Civita con una laurea in filosofia e un patentino da giornalista sarebbe forse interessante scoprirlo.
    Va anche detto però che nel 1990 Civita non era certamente quello che è oggi. Ma è da lì che inizia certamente il trampolino di lancio.
    Come e perché sia finita nel 1999 a Wind a fare la Responsabile delle Relazioni Istituzionali credo non sia difficile capirlo, se si considera che Maccanico è il padre della legge n. 249 del 31 luglio 1997 - "Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi di telecomunicazioni e radiotelevisivo".
    Ed infine l'arrivo ad Autostrade per l'Italia, sempre come Responsabile Rapporti Istituzionali nazionali e internazionali.
    E oggi c'è chi la definisce un "tecnico", mentre tra le liste di veDro compare come manager.
    Di cosa io francamente faccio un pochettino fatica a capirlo.

    Quanto a turismo ne sa certamente quanto me, imho (una benemerita cippa).

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  3. @Paola Baldacci

    Ciao Paola, dici bene, anzi benissimo.



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  4. @Frap

    Sarà come dici tu che di turismo non ne capisce (non ci credo) ma almeno hai tanta logica.
    Lei, la signora Giordani, l'avrà?

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  5. Ed è in quel luogo e in quel nucleo iniziale di imprenditori, architetti, storici dell'arte, economisti, che vanno cercate le origini di quella che, allora, nel 1987, venne battezzata come “Associazione Progetto Civita”, che, in poco tempo, sarebbe diventata Associazione Civita per identificarsi, nel presente, con i due marchi dell'Associazione e di Civita Servizi.
    ...
    Nel 1990 fu fondato il “Consorzio Civita” che riuniva enti pubblici di ricerca ed imprese ad alta tecnologia per la promozione di interventi innovativi in campo culturale ed ambientale. L'Associazione Civita inizia ad operare con iniziative culturali prima a Roma, poi sull'intero territorio nazionale. I successi di pubblico spingono l'Associazione ad aprire la nuova sede di Piazza Venezia, per offrire agli associati un più adeguato spazio per il confronto, mentre si moltiplicano le iniziative culturali e gli eventi. Sono gli anni in cui gli incontri “Cultura&Impresa”, consentono a imprenditori e uomini dell'arte e della cultura di ragionare sulle opportunità di confronto fra i due mondi, con l'intento di aggiungere all'aspetto essenziale della “sponsorizzazione” altri livelli di integrazione e collaborazione fra cultura e mondo delle imprese. Con il Rapporto Civita del 1993 offrimmo un'occasione importante di riflessione su questo tema. I musei italiani, ammirati in tutto il mondo per le loro opere, non offrivano quei servizi che consentivano una migliore qualità dell'offerta. Di lì a poco la Legge Ronchey avrebbe gettato le basi per la creazione dei servizi aggiuntivi e per un nuovo rapporto tra pubblico e privato. Civita è subito protagonista di questa nuova fase, intervenendo direttamente nella gestione dei nuovi servizi di molti musei italiani: Brera, il Cenacolo vinciano, Ostia antica, Villa Adriana, il Museo di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, fino all'esperienza condotta ai Musei Capitolini con la società Zètema, costituita insieme ad Acea e Costa Edutainment, primo caso di global service nella gestione museale. Abbiamo continuato il nostro lavoro in questo campo sia dal punto di vista teorico che pratico. I Rapporti annuali, Il Giornale di Civita, La Sfida, ma anche gli studi di fattibilità, la progettazione dei distretti culturali, le collaborazioni con enti pubblici e privati, lo sforzo di favorire l'incontro tra impresa e cultura attraverso convegni ed eventi sono solo alcune delle attività di studio e ricerca che abbiamo sviluppato. Abbiamo portato nel mondo dei musei e degli eventi espositivi un modo nuovo di gestire i servizi e la comunicazione: non è un caso se oggi gestiamo oltre 40 musei e siamo protagonisti di alcuni tra i più importanti eventi espositivi italiani.
    ...
    Antonio Maccanico
    Presidente Associazione Civita

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  6. Giusto per la precisione eh!

    :-DDDDD


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  7. Dopo la Conferenza del Turismo di fine gennaio, queste nomine mostrano, con chiara evidenza, quale sia la reale considerazione del PD circa il comparto turistico nazionale.
    Tante chiacchiere, comprese quelle del neo Premier, ma al dunque, eccoci qua.
    Ora attendo di leggere la sobria soddisfazione delle varie associazioni di settore, naturalmente.

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  8. @Frap

    E' vero, è tutto tremendamente vero.

    E tutto il can can che fece a suo tempo l'Armando Cirillo and co. sul loro interesse per questo settore, ha lasciato un solco profondo ... sulla sabbia però.

    Spero che gli operatori si ravvedano e comincino a capire che questa è una solenne presa per i fondelli ... ma non ci credo.

    Ho già visto molte parole che assomigliano allo "speriamo" e "diamogli tempo".

    Tempo un ... va beh, meglio non dire.

    P.S.: Il fatto è che sulla speranza o chiamiamola ignoranza della gente, loro ci marciano.

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  9. http://www.cadoinpiedi.it/2013/05/03/diede_710mila_euro_a_scelta_civica_nominata_sottosegretario.html

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  10. Riportiamo quanto si legge su Libero. C'è anche Ilaria Borletti Buitoni (nome completo: Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua coniugata Buitoni) nella squadra dei sottosegretari del governo Letta. L'imprenditrice milanese è riuscita all'ultimo ad ottenere l'agognata poltrona in quota Scelta Civica: lei è sottosegretario al ministero della Cultura.

    Fu tra i "donatori" del partito del professor Mario Monti (che ha raccolto in vista delle elezioni qualcosa come 2 milioni di euro di contributi privati). Ilaria, ex presidente del Fai (Fondo per l'Ambiente) ha staccato un assegno da 710 mila euro.

    Intervistata dal Fatto Quotidiano la montiana spiega che era necessario spendere tutti quei soldi. Non per la poltrona, ovviamente, ma perché credeva e crede ancora oggi nel progetto politico di Mario Monti: "C'è spazio per un'alternativa tra destra e sinistra, un movimento riformatorio che rimetta in moto questo Paese, altrimenti finisce male per tutti e per sempre". D'altra parte, spiega Ilaria Borletti Buitoni, "io rappresentavo Monti nella sua Milano contro Berlusconi: sa la forza economica del Cavaliere'". E così ha firmato il sostanzioso assegno. "Il Paese vive un periodo pericoloso", conclude la neo sottosegretario, "e io uno sforzo anche economico lo devo fare".

    Come riporta Libero: "Un sottosegretario tecnico prende invece 187.814 euro lordi l'anno, più 48.037 euro di diaria di missione per un totale di 235.851 euro lordi anno."

    Nel frattempo, arriva il comunicato della Buitoni:

    "L'insinuazione riguardo un collegamento tra il finanziamento da me versato a Scelta civica e i presunti benefici che ne avrei ricavato e' non solo arbitraria, ma anche gravemente diffamatoria. Credo nel progetto di Monti e ho ritenuto di sostenerlo sin da subito. Del resto, chi mi conosce sa che non faccio mai mancare il mio sostegno alle iniziative che reputo meritevoli. Calunnie e insulti provengono da chi non conosce la mia storia e i miei valori. Dal momento che l'accusa che mi e' stata rivolta - in modo sia diretto che indiretto - e' del tutto falsa, credo sia utile fare chiarezza: ho dato pertanto mandato ai miei legali di valutare quali azioni penali e civili sia opportuno intraprendere".

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  11. Riprendendo il titolo del post... (vedi in Senior Professionals al n. 10)

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  12. Aha... trovato qualcosa che contiene anche la parola turismo. ;-))

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