lunedì 20 maggio 2013

Per il "portalone" Italia.it, il prossimo Expo sarà a Shanghai ... quello del 2010


Sul portale Italia.it pubblicizziamo l’Expo di Shanghai, sì, quello del 2010 … ed è proprio così … ma ne parliamo dopo, prima …

… “Stiamo lavorando al rilancio del portale nazionale Italia.it”, diceva Andrea Babbi, il direttore generale Enit, e lo spiegava al ‘Il Sole 24 Ore’ il 1° di marzo di quest’anno.

Dichiarando che l’Enit avrà un ruolo di primo piano nel rilancio del portale nazionale, ereditatane la gestione dopo la firma della convenzione in fase di registrazione alla Corte dei Conti.
Aggiungendo l’augurio che l’iter si concluda prima di Pasqua.

Pasqua è passata da mo e la Corte dei Conti non ha ancora deciso (almeno io non ho visto o saputo ancora niente), anche perché quest’ultima ha talmente tanto da fare con tutte le cose che deve esaminare e decidere che …
… e se solo in questo Paese si facessero delle cose più “pulite”, probabilmente la CdC sarebbe ben più lesta nelle sue decisioni.
Comunque e a parte il tempo che ci vuole, il DG dell’Enit elencava alcune priorità nei confronti del portalone.

E vale a dire che Italia.it dovrà diventare il ‘portale dei tanti portali regionali’.
Puntiamo sugli stranieri – dichiarava Babbi – e lo sforzo sarà di renderlo sempre più appetibile e moderno. Saranno aumentate le lingue, che passeranno da 6 a 10″.
Sì, va beh; tutte cose augurabili, anche se la mia personale considerazione è che non cambierà una benemerita cippa dai tempi passati in merito all’oggetto.

Com’è indubbio che “qualcuno” ancora ci lavori in quel benedetto sito, ma dai risultati sembrerebbe proprio di no.
Anche se sulla pagina facebook sembra che postino ancora.
E per piacere, qualcuno mi aiuti a capirlo.

A parte il fatto che nell’home page di Italia.it (in fondo a sinistra) è ancora presente il logo di Easy Italia che da circa due mesi (si presume) non è più attivo, e che avrebbe dovuto dare agli stranieri le informazioni del caso in ben sette lingue.
Sì, è vero che costava 1,5 milioni/anno (più o meno), però e forse a qualcosa poteva anche servire, ma che senso ha continuare a pubblicizzarlo in home-page nel portale Italia.it?

E poi … se volete farvi le classiche due sonore risate, cliccate in alto a destra dove c’è ZH (la lingua mandarino), ed ecco che nella pagina, sempre in fondo a sinistra, vi apparirà la pubblicità dell’Expo di Shanghai del 2010.

Ma dico: che cosa costa (in tempo e denaro) inserire al posto di "quello" ormai trapassato remoto, il logo dell’Expo di Milano 2015?
Eppure "qualcuno" sostiene che dalla Cina saranno quasi un milione i turisti che ci faranno visita per l'occasione, e ...

E com’è possibile che “chillillà” possano risolvere i grossi problemi che attanagliano il nostro Paese in questo settore, se quelli piccoli piccoli non riescono manco a vederli?

Che ci voglia un permesso speciale della Corte dei Conti?




... nel pomeriggio arriva la notizia che il "problemino" è stato risolto, infatti, nella pagina cinese di italia.it appare quasi per magia (ved. sotto).








Va beh, meglio di niente, va!










20 commenti:

  1. Mo' ca Pasca vène nun ce sta niente ca ce mantene,
    quanno arriva Pasquetta, 'nce ne jamme senza fretta,
    nun faccimmo nu cacchio e 'nce magnammo pure l'abbacchio!

    :-)

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  2. @Jennaro

    Credo di aver capito!!!


    :-)

    More more more

    ;-)

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  3. “Apprezziamo l’impegno del premier Enrico Letta di prevedere forme di deducibilità dell’imposta pagata sugli immobili a favore delle imprese, tuttavia ribadiamo l’urgenza di sospendere il pagamento dell’Imu sugli immobili strumentali, alberghi inclusi”. E’ questa la posizione di Federturismo Confindustria sul decreto approvato oggi in Consiglio dei Ministri. “Non c’è più tempo da perdere – ribadisce in una nota l’Associazione – Le imprese turistiche sono agonizzanti a causa di un’eccessiva pressione fiscale, ma anche a causa di tutti quegli oneri pesanti, tra i quali l’Imu, che rappresentano un forte ostacolo per la crescita economica delle aziende. E’ quindi necessario che il Governo affronti subito il nodo dell’Imu prevedendo l’adozione di agevolazioni anche per le imprese turistiche, per evitare che vengano compromesse irrimediabilmente le attività produttive che sono l’unica vera fonte di occupazione e di sopravvivenza economica per il nostro Paese”.

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  4. Più ascolto i problemi delle agenzie di viaggi e più mi convinco di avere a che fare con un disco rotto: "La gente prenota su internet... Passano in agenzia, chiedono informazioni e poi le usano per prenotare autonomamente".

    Sicuramente sono aumentati coloro che si prenotano un volo e cercano autonomamente un contatto a destinazione per soggiornare, ma sui pacchetti turistici permettetemi di dissentire e spiegarvi perchè.

    È ovvio che le Olta debbano proporsi a un prezzo più basso delle agenzie, altrimenti non avrebbero argomenti di vendita per esistere e resistere. È però evidente che in un periodo di contrazione dei consumi, sacrificare redditività stia creando loro una certa sofferenza.

    E dunque (paradosso dei paradossi) oggi sono proprio le Olta a cercare di affiliare le agenzie: i nostri peggiori nemici (o presunti tali), in un improvviso impeto di bontà, chiedono l'amicizia delle adv. Per quale ragione?

    Secondo me hanno urgente necessità di recuperare fatturato e aumentare il proprio utile attraverso costi di affiliazione e fee. Per carità, nulla di nuovo: si tratta di un modello di businnes molto in voga e conosciutissimo, soprattutto da chi fa parte di uno dei tanti network sul mercato; tuttavia questo slancio d'affetto delle Olta richiama ancora una volta l'attenzione su un sistema di lavoro che non funziona più.

    La verità la sappiamo tutti: la battaglia del prezzo, oltre a essere fortemente diseducativa, non crea fidelizzazione. Il Cliente bello, quello che io amo scrivere ancora con l'iniziale maiuscola, è un patrimonio che agenzie e tour operator devono preservare attraverso la qualità del proprio lavoro.
    In questo modo tra qualche anno i t.o. potranno ricordare con un sospiro di sollievo le difficoltà della crisi economica e i titolari delle agenzie di viaggi racconteranno ai propri figli che "c'era una volta... la Olta".

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  5. Vedrai che presto cambieranno il logo di Shanghai sulla pagine del portale.


    :-DDDD

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  6. ... anche perché prima valuteranno di chi è la responsabilità, poi ne discuteranno il tempo dovuto e quindi decideranno.
    Sempre che nel frattempo non intervengano delle questioni sindacali a fermare il tutto.

    Poi quelli del NO a d'oltranza e magari qualche riferimenti alla CdC per vedere di nascosto l'effetto che fa.

    Di cosa farei io con questa gente non lo dico, anche per evitare d'essere scurrile.
    Comunque sia, l'azione che proporrei è concomitante alla misura delle mie scarpe.

    :)

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  7. ... e non figuratamente, s'intende, neh!

    Ma usando la loro stessa arma: l'astuzia.
    Anche perché per quanto riguarda il rompimento di "ralle", non credo che siano in molti a battermi.

    :)

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  8. @Luciano

    sembri molto deciso e con le idee chiare!!!!!

    :-DDDD

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  9. @Sergio

    Se solo potessi metterci un'unghia da quelle parti ...

    Ma non succederà mai.
    Gente così, rompe le "ralle" più che altro.

    Anche perché di mettere a posto veramente la questione, non ne hanno nessunissimo interesse.

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  10. @Tutti

    Mi informano (Alex) che il sito cinese di Italia.it è appena stato cambiato, e che al posto di Shanghai adesso appare l'Expo 2015 di Milano.
    Alleluia.
    Chissà che comincino a darci retta che quello che scriviamo è per il bene e non per il male.

    Ma non ci credo neanche ... che lo riescano a comprendere.

    :)

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  11. @Luciano

    Avranno visto il tuo post?

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  12. @Vincenzo

    Anche se fosse sono cose talmente piccole che ...
    Sono quelle grandi che non cambiano.

    :)

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  13. @Certo che farlo sparire anche dalla cache è da "professionisti", vero?

    Dico bene, Luca?


    :)

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  14. Ah, ah, ah...
    Post linkato qui perché sta cosa di EXPO 2010, dopo tre anni, è veramente da mito!
    Ora vediamo se ti riesce anche la seconda. ;-))

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  15. @Luciano
    Miracolo!
    Ti è riuscita pure la n. 2.
    Sul portalone il logo di EasyItalia si è "improvvisamente" eclissato.
    Sul sito di ENIT, invece, tutto come prima, ma ce la possono fare. ;-)

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  16. @Frap

    Bene!
    Chissà se mi riuscirà di fargli capire che con 1.325 contatti al mese che riceve quel sito in lingua mandarino e quindi dalla Cina ... non si va da nessuna parte.

    Ai posteri l'ardua sentenza.

    :)

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