Ed ecco i consigli, quelli gentilmente richiestimi dal
gentile Arturo Di Corinto, il Direttore Editoriale di italia.it nonché volenteroso
pretendente esaminatore del mio CV per destinarlo a di chi competenza.
(?)
Ma perché lo vuole vedere se, poco prima nel medesimo
commento, ha dichiarato di conoscermi così bene?
Mah!
Comunque sia passo celermente a fornire l’aiutino che gli posso
dare, ma prima scopiazzando i commenti di frap1964 nel mio precedente post … e che naturalmente condivido che di più non si può.
Da un po’ di tempo in qua non senti altro dire che le cose
stanno finalmente cambiando da quelle parti, e il coro aumenta a dismisura di
unità.
Prima Andrea Babbi, poi Massimo Bray, la Giordani e adesso
anche l’Arturo Di Corinto.
Ma che cos’è veramente cambiato nello “Scandalo Italiano”
(italia.it)?
Vediamo.
Il punto è che
ormai è praticamente a metà del mandato (17 mesi su 36 di periodo redazionale)
e i risultati in termini di qualità dei contenuti proposti sono i medesimi di
prima.
Non è un fatto di look&feel o dell'impossibilità di modificare la struttura tecnica (c'è anche quel problema, eh... ma è altro): è la qualità tecnico-narrativa dei testi e lo stile comunicativo, anche sui SN, che sono rimasti sostanzialmente immutati e continuano ... a fare pena?
Non è un fatto di look&feel o dell'impossibilità di modificare la struttura tecnica (c'è anche quel problema, eh... ma è altro): è la qualità tecnico-narrativa dei testi e lo stile comunicativo, anche sui SN, che sono rimasti sostanzialmente immutati e continuano ... a fare pena?
L'altro giorno, in home page, come immagine predominante c'era la pizza; che conduceva a questa cosa qui, scritta il 03/10/2013 e modificata il 24/10/2013.
Roba da sussidiario o anche peggio: di una noia mortale.
Le date di pubblicazione e modifica dell'articolo si leggono
nel codice sorgente della pagina HTML:
per la precisione... eh!
C'abbiamo pure
una nazionale acrobatica dei pizzaioli... alcuni pizzaioli anche parecchio famosi (Sorbillo, Bonci, ecc. ecc.)... ma dico io... ma possibile
che ci si debba raccontare in questo modo qua?
Sono questi i "disastri" che si fanno quando si mettono le persone sbagliate nei posti sbagliati?
Un giornalista "esperto" di software open source e tematiche della rete a dirigere un team redazionale ed editoriale che dovrebbe fare promozione turistica?
Il problema ovviamente non è Di Corinto: è chi lo ha messo a fare quel lavoro lì.
Sono questi i "disastri" che si fanno quando si mettono le persone sbagliate nei posti sbagliati?
Un giornalista "esperto" di software open source e tematiche della rete a dirigere un team redazionale ed editoriale che dovrebbe fare promozione turistica?
Il problema ovviamente non è Di Corinto: è chi lo ha messo a fare quel lavoro lì.
E siamo pure
così astuti da scrivere che "Secondo il libro dei Guinness la pizza più
grande ad essere stata prodotta è quella creata in Sudafrica, a
Johannesburg" quando l'anno scorso in Toscana han prodotto quella più lunga del mondo.
Ma si può essere più furbi di così?
Ma si può essere più furbi di così?
Per non parlare
della ricetta proposta quando esiste un disciplinare della verace pizza napoletana già pubblicato sulla GU, se non ricordo male, alcuni anni fa.
P. S.: … e magari
al gentile volenteroso pretendente esaminatore (Arturo Di Corinto) del mio CV che non credo proprio gli arriverà mai ... mentre per quanto riguarda i consigli, quelli da lui richiesti nel suo commento, beh; può star
tranquillo che da queste pagine gliene giungeranno degli altri ancora.
Giusto per dare
una mano, neh! … e naturalmente “a gratis” come m’è d’uso, ahimé!
@Luciano
RispondiEliminaSe ti conosceva solo un pochino non avrebbe mai scritto quella faccenda sul curriculum vitae con quel tono derisorio.
:-D
Sono certo che per un bel po di tempo lo leggeremo su queste pagine.
A proposito... se hai un po' di tempo, magari ricordati di registrare quella pagina lì del portale e di tradurla in jpg "affinchè ne rimanga futura memoria".
RispondiEliminaTecnicamente si dovrebbe scrivere "convertirla", ma cerchiamo di non andare troppo per il sottile, via. ;-)
Circa il disciplinare della pizza, la memoria ancora non mi tradisce (meno male... :-).
RispondiEliminaPer la cronaca pare sia italiano anche il record della pizza gluten free più grande del mondo.
RispondiEliminaRecord ottenuto il 13 dicembre 2012 a Roma, praticamente "in casa" della redazione del portalone.
@Vincenzo
RispondiEliminaCredo anch'io, ma mica per altro, solo per aiutarlo, neh!
;-)
@Frap
RispondiEliminaBeh, si vede che "convertiranno" in altre lingue le pagine di italia.it.
;-)
... per quanto riguarda il record della pizza glute free si vede che nel girovagare notturno con gli IP gli è sfuggita "distrattamente".
RispondiEliminaMa la pizza col Barolo della zona di Torino l'hai mai provata?
RispondiEliminaNel maggio 2011 scrivevo questo... riprendendo dal blog Sapori del Piemonte.
Notare che ci furono pure proteste ufficiali.
Secondo te cosa c'è oggi su quelle medesime pagine di allora dopo la revisione di qualità di 300mila pagine web?
La speranza è, come si augura l’assessore Sacchetto, che gli errori siano corretti, magari in tempi brevi e non “ministeriali“.
RispondiEliminaSì... buonanotte.
Non si può (in questi casi) far finta di niente. ;-)
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