Beh, che un ministro della repubblica si metta a raccogliere sul suo blog dati statistici (e pure sensibili) a fini di "ricerca"
per presunti enti terzi non meglio definiti, non credo che sia una cosa tanto
normale.
Serviranno poi a qualcuno o fa parte di un piano di
marketing per far vedere che l’ambaradan s’interessa alla cosa; il turismo?
E a parte le prime domande di cui non riesco a vederne
l’utilità … se qualcuno volesse aiutarmi a capire (grazie!), si arriva alla
seguente domanda:
Puoi indicare, tra i seguenti profili di utenza, quali ti sembrano in
ascesa e quali in contrazione? …
e via di seguito le tre possibilità di scelta: in calo, stabile e in aumento.
Nota bene che poco sopra è richiesta l’attività
professionale del compilante al questionario, tra cui una varietà considerevole
di mestieri che spaziano dal “restauratore”, al “musicista”, “artista lirico” e
compagnia bella.
Ma quello che non mi sovviene è il come questi possano
conoscere o sapere se il turismo congressuale o quello d’élite o il balneare
possano essere in ripresa, stabili oppure no.
E così pure per gli stessi che si addentrano maggiormente
nel settore, come ristoratori, agenti di viaggio, albergatori e via cantando,
che al massimo potranno saperlo per la propria attività o a essa confinante
(città, Provincie e Regioni, però sempre che appartengano a qualche
associazione) ma non certo per l’intero suolo italiano.
Infatti, è alquanto noto che i dati e le statistiche nel Bel
Paese siano alquanto distorti da interessi prettamente politici e personali,
pertanto non farebbe altro che riportare ciò che hanno letto senza un minimo di
personale ricerca per un migliore ragguaglio.
Com’è d’altronde immaginabile che molti di questi abbiano
compilato il questionario in tutte le righe manifestando quella grande
“tuttologa” che come anche le oche sanno … non esiste da nessuna parte.
Di conseguenza, e non me né si voglia (personale
considerazione), è una cosa senza senso che nemmeno i più attenti esaminatori
di ‘ste cosette saprebbero rispondere con qualità certosina.
Diceva Winston Churchill: “Le sole statistiche di cui ci
possiamo fidare sono quelle che abbiamo falsificato”.
E allora a cosa serve?
Forse per farsi le classiche quattro risate alla faccia di
quelli che avranno compilato il questionario completamente?
Beh, se qualcuno l’ha fatto me lo faccia sapere con nome e
cognome, che così quelle quattro risate me le faccio anch’io.
Ma per piacere.
E magari se il Ministro Massimo Bray o chi di pertinenza,
avesse fatto delle domande più attinenti e produttive … ma vai a spiegarglielo.
P. S.: E’ altresì presumibile che questo questionario verrà compilato nell’orario di lavoro anche perché non lo vedo proprio quel qualcuno che lo
fa durante le pause o a casa … poche eccezioni a parte.
E pertanto … buon lavoro (si fa per dire, neh!) ... se almeno fossero cose utili ...
Il nuovo modo di fare turismo?
RispondiElimina@Sergio
RispondiEliminaE' una nuova concezione dei ministri per caso.
;-)