martedì 17 marzo 2015

L'intelligenza è una qualità molto rara nel turismo !?!

E' il risultato della ricerca Hotel Expo finanziata dalla Regione Lombardia e realizzata da un pool di quattro associazioni: Codici, Altroconsumo, Adoc e Casa del consumatore.

E già d'acchito si evince che, a soli 45 giorni dall'inaugurazione dell'Expo 2015, molto probabilmente la cosa andava realizzata almeno due anni prima, poiché il farlo adesso è praticamente inutile.
Roba da matti!

E chissà se le altre Regioni (la Liguria no di certo) hanno provveduto nei tempi addietro a realizzare questa ricerca?
Campa cavallo... comunque i dati sono questi di seguito:

Sono state visionate 183 strutture ricettive, di cui ostelli, 75 alberghi 3 stelle, 87 a 4 stelle e 12 di lusso.
E il 42% non soddisfa gli obblighi riferiti alla categoria a loro attribuita.
Dicono che i risultati completi saranno diffusi nel giro di qualche settimana (ecco bravi, e magari il giorno prima dell'inaugurazione dell'Expo... ma si può?), però si può già dire che non soddisfa il 73% degli ostelli, il 51% dei 3 stelle, il 36% dei 4 stelle e il 16% degli alberghi di lusso.
Questi non rispettano gli standard minimi richiesti per Legge.
E il quadro peggiora se si considerano richieste aggiuntive a quelle imposte dalle norme regionali.

Ma dove stanno le pecche?
Dove si può migliorare?

Le variabili valutate spaziano dalla zona fumatori al servizio prima colazione; dalla raccolta differenziata al wi-fi; dai dispositivi per le chiamate di emergenza alla disponibilità della reception e l'accessibilità per chi ha disabilità motorie.
Non mancano obiezioni sui servizi del deposito bagagli, postazioni web, posteggi in convenzione, servizi fotocopie e fax, sporcizia sui mobili.

Ogni categoria ha il suo tallone d'Achille.
Per i 3 stelle, ad esempio, sono i bagni delle aree comuni (inesistenti o non distinti per sesso) e il servizio bar in camera.

Per i 4 stelle lasciano a desiderare le dotazioni del bagno in camera (tappetino e sacchetti igienici) e i servizi di conforto (prima colazione, tv satellitare, aria condizionata e riscaldamento regolabile).
Nella metà degli ostelli visitati mancano le bacheche turistiche con le informazioni utili... e via cantando.

Poi, e questo l'aggiungo io, sono certo al 100% che la qualità del personale, direttivo compreso e ovviamente il maggiore responsabile dell'ambaradan, abbia delle percentuali anche peggiori, se consideriamo quel “SPORCIZIA SUI MOBILI” e chissà quant'altro, neh!!

Ma ragioniamoci un po, anche perché... c'è subito da dire che le OTAs, con le loro percentuali d'intermediazione, stanno massacrando il settore, a cui non possiamo assolutamente non aggiungere i balzelli, le tasse e tutte le minchiate varie che lo Stato non perde occasione per aumentare ad ogni canto di gallo.
Il risultato è che le proprietà, le gestioni etc., ecco che dovendo tagliare di qui e di là per sopravvivere, beh; riducono, riducono riducono e tutto questo va a scapito della qualità.
Ma vaglielo a spiegare ai preposti istituzionali di cui personalmente non riesco a comprenderne l'utilità.

Il D.L. 83/2014 denominato Art Bonus pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 31 maggio 2014, con una integrazione apportata nel corso dell'esame parlamentare ha introdotto il tema della classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche.
Al riguardo un decreto del MIBACT, da emanarsi entro 3 mesi (ma ne sono passati circa 10 di mesi), d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, avrebbe dovuto definire l'aggiornamento degli standard minimi e l'uniformità sul territorio nazionale dei servizi e delle dotazioni.

Per l'occasione, qualche tempo dopo, fu incaricato l'eccellentissimo Prof. Francesco Tapinassi (autore del testo Reput'azione in collaborazione con la Roberta Milano), che vinto un concorso (?) o qualcosa del genere (?) diventando così dirigente del Mibact, da alcuni mesi sta studiando una nuova classificazione alberghiera...almeno dovrebbe... boh, e che ne so!!
Bisognerebbe sapere se lui sa o gli risulti qualcosa.

Il bello, o se si preferisce il brutto, è che il medesimo eccellentissimo ha scaricato dal web un programma che risolverebbe tutti questi problemi, ma anche qui... campa cavallo...

… a questo punto non resta da chiederci che cippa di “reputazione” intendesse l'eccellentissimo, ma di certo non lo verrò mai a sapere poiché quel libro non lo leggerò di certo.





10 commenti:

  1. Si è in grado di prendere in giro qualcosa con intelligenza solo quando la si conosce bene.


    ;-)

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  2. Per la precisione il libro ha titolo:
    Turismo e Reput'Azione
    Online reputation management per imprese ricettive, ristoranti e destinazioni turistiche.

    Ancorché gli autori risultino essere R.Milano e F.Tapinassi, il "vero cuore operativo", secondo la tua migliore amica di BTO (Edu), sarebbe costituito da "i contributi dei miei colleghi, Francesco Tapinassi in primis e poi Nicola Zoppi, Sergio Farinelli, Robi Veltroni, Massimiliano Gini, Carlo Vischi e Suzi Jenkins".
    In pratica, come si evince anche da QUI, BBB ha scritto il solo primo capitolo, Tapinassi il secondo, e ciascuno degli altri "contributors" il resto.
    Considerato che tutti i proventi economici derivati da diritti d'autore del libro sono devoluti agli alluvionati della Maremma (come da quarta di copertina), secondo me potresti anche fare un piccolo sforzo, se non altro come sodalizio 2.0, visto che pure a Genova, quanto ad alluvioni, siete messi veramente ma veramente bene. ;-)
    Al termine della lettura, se del caso, potrai anche stroncare il libro, ma con piena cognizione di causa, certo di aver fatto, comunque, un'opera meritoria di beneficenza per la Maremma.
    In alternativa puoi scorrere rapidamente le slides di BBB, che però riassumono i soli concetti del capitolo 1, finalizzato "ad inquadrare il tema della brand reputation nello scenario più ampio dei cambiamenti che la comunicazione sui social media sta attraversando." (cit. blog BBB)
    Le recensioni (4) del libro su Amazon, peraltro, sono buone.
    Eventualmente potresti provare a chiedere a BBB se te ne presta/regala una copia in cambio della tua preziosissima amicizia su Fb e di una eventuale sincera recensione sul blog. :-D
    E poi sono solo 212 pagine, di cui, peraltro, si può leggere un breve estratto QUI (click sull'immagine): il capitolo pare anche scritto in buon italiano.
    Ma sui contenuti non mi pronuncio per non toglierti la sorpresa.

    Nota: io il libro non lo leggo solo perché, sinceramente, nella mia vita ho molte altre cose, per me più interessanti, da fare.
    E poi pure io non accetto sogni dagli sconosciuti. ;-)

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  3. ... e dagli "sconosciuti" non accetto nemmeno le caramelle.

    ... piuttosto che leggere quel libro mi vedo la corazzata Potëmkin

    :)

    ... m'annoio di meno

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  4. Comunque mi pare che al MIBACT siano ancora nella fase di Re-put (ri-valutare cose già fatte), perché di Azione, al momento, se ne è vista pochina pochina, eh.
    #VeryBello a parte, ovviamente.
    Ma è uno di quei casi in cui sarebbe stato molto meglio non agire.

    P.S. Secondo me, però, i 50+1 paragrafi del capitolo III ti si addicevano parecchio. Ripensaci... ;-)

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  5. Comunque il paragrafo 40 del capitolo III racchiude in sè tutta l'essenza ed il valore aggiunto del libro, imho.
    Titolo: Qualcosa bisogna pur scrivere. ;-)

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  6. @Frap

    Ecco appunto.
    Alla fine c'ho dato uno sguardo e se dovessi leggerlo tutto, molto probabilmente non mi sarebbero sufficienti le pagine di una dozzina di Treccani per elencare le cose che non condivido per niente.

    Ed è così che m'arriva l'ennesima conferma del perché il turismo in questo Paese va a ramengo sempre di più (imho).

    :)

    Solo nell'introduzione ne ho viste di quelle che ... oh mamma mia!!

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  7. @Luciano

    E poi gli forniresti troppo materiale che di certo farebbero loro.

    Non ne vale la spesa

    :-DDD

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  8. o la fatica, anche se per te fatica non è.

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  9. ... parole che sfuggono dal controllo labiale, vengono fuori da dentro, per caso non dal razionale, come soldatini in fuga dalla guerra mondiale... ;-)

    Caramelle Da Uno Conosciuto - C.U.B.A. Cabbal (testo) da Alla Corte De Lo Governatore.

    Lo sai che i papaveri sono alti alti alti ?

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