No, non l'avevo ancora letto nemmeno una volta, e manco cercato nel web, il nuovo Piano Strategico del Turismo (2017 - 2022).
Primo perché dei "soliti noti" e del loro solito bla bla bla, ma per nulla tangibile, imho, non mi fido per nulla... è tempo perso!... ed evito così di farmi del sangue marcio.
Secondo per lo stesso motivo... e non credo vogliate sapere anche il terzo, vero ?
Poi un'anima pia mi invia il PST (ved. qui) e non ho resistito... belin, sono turisticamente stra super curioso.
Per
il momento ho letto le prime 17 pagine (un po' poco per
giudicare...).
Sembra
scritto in modo molto chiaro, strutturato e lineare, da gente che fa
questo genere di cose di mestiere (e infatti in SL&A fanno questo
di mestiere...).
Ma
le prime 17 pagine sono solo un bla bla bla sul piano, sulla
metodologia utilizzata, ecc. ecc.
E
sono il 16% di tutto il contenuto del documento.
Bisogna
arrivare a pag. 42 per cominciare a leggere qualcosa di concreto
(quasi a metà del documento... sic!)
Intanto
a pag. 59
B.1
- Digitalizzare il sistema turistico italiano
Le
azioni del Piano saranno prioritariamente orientate allo sviluppo di
nuovi servizi di rete tesi a valorizzare gli investimenti programmati
nell’infrastruttura digitale, attraverso il diretto coinvolgimento
delle realtà regionali e locali. Tale orientamento viene declinato
attraverso la formula della “creazione di un ecosistema digitale
della cultura e del turismo” che dovrebbe, con il concorso di tutti
i soggetti responsabili – in primo luogo, ma non esclusivamente, le
Amministrazioni competenti – contribuire a colmare il grave
“digital divide” che affligge gli operatori del settore nazionali
rispetto ai principali partner europei. Esempi di azioni “coerenti”
con tale Obiettivo specifico sono le iniziative di gestione integrata
dell’informazione, promozione e commercializzazione
dell’offerta e l’interoperabilità tra portali
turistici dei diversi livelli di destinazione; la creazione
di piattaforme digitali centralizzate per la consultazione delle
banche dati degli operatori e delle imprese ricettive; la
gestione unica delle registrazioni per i wi-fi pubblici (anche a
livello internazionale, come avviene già in ambito accademico),
oltre che azioni di rinnovamento degli strumenti di promozione
nazionale e delle politiche di incentivazione della digitalizzazione
dei servizi turistici, nonché dei materiali turistici oggetto delle
politiche pubbliche di promozione (cd Digital Library, sul modello di
Europeana) e della gestione dei relativi open data.
…
e a pag. 77
C.3
- Rafforzare la digitalizzazione dei servizi di promozione e
commercializzazione Il marketing che persegue il PST, per
essere efficace, deve utilizzare in modo prioritario gli strumenti
digitali, essendo la rete determinante nella fase di ispirazione,
pianificazione e fruizione del viaggio. Perché il turismo italiano
possa sfruttare appieno le opportunità offerte dalla rivoluzione
digitale, è necessario intervenire sui nodi strutturali che ancora
ne frenano lo sviluppo, agendo anzitutto sulle infrastrutture
digitali pubbliche e nazionali, ancora inadeguate a supportare i
servizi digitali necessari alla promozione del brand e dei territori
e alla commercializzazione dei prodotti32 . Pertanto, Obiettivo
specifico del PST è l’adozione di soluzioni e strumenti
avanzati di management della destinazione, per l’ingaggio
della domanda e la promozione e la commercializzazione dei prodotti
turistici. Ciò consentirà di attivare il grande potenziale
inespresso del sistema turistico italiano, definendo in modo dinamico
e condiviso strategie e azioni operative, al fine di creare sinergie
tra gli attori pubblici e privati della filiera turistica, culturale
e territoriale. La digitalizzazione permetterà la partecipazione
diretta delle imprese, delle DMO territoriali e degli attori ai vari
livelli (locale, regionale, nazionale), alla strutturazione dinamica
dell’offerta da promuovere e commercializzare dal basso, garantendo
un allineamento continuo tra offerta e strategia promozionale e
supportando così in modo efficace la commercializzazione dei
prodotti turistici . L’orientamento digitale della strategia di
marketing a cui il PST punta, consente anche il suo orientamento
“relazionale”, con la previsione di strumenti e azioni utili a
monitorare e intervenire in modo efficace nelle dinamiche di
costruzione della reputazione del brand, dei singoli prodotti
turistici e delle diverse destinazioni del Paese. La “apertura dei
dati” e gli “standard condivisi” costituiscono il metodo scelto
dal PST per il raggiungimento di questo Obiettivo specifico.
E
ora voglio vedere come la mette la Roberta Milano (altro che i
social...)
Si
vede che c'era Stefano Ceci al tavolo, neh ?
C.2.2
Programma triennale di ENIT delle azioni di marketing Il
Piano triennale rappresenta lo strumento di programmazione delle
attività che l’ENIT intende perseguire per promuovere il Brand
Italia sui mercati turistici internazionali e favorire il turismo
domestico. L’obiettivo dell’Agenzia è di consolidare ENIT quale
NTO nazionale e raggiungere il rafforzamento del ruolo strategico
della promozione turistica attraverso l’ottimizzazione della
presenza e delle risorse sui mercati turistici, il coordinamento con
le politiche di governance centrali e delle Regioni, la realizzazione
di attività in linea con le più moderne tendenze di mercato. Le
linee strategiche della programmazione 2016-2018 individuano una
serie di cluster turistici la cui definizione risulta coerente con
quanto previsto dal PST in materia di costruzione dell’offerta (si
vedano i contenuti attuativi dell’Obiettivo generale A). Questi i
cluster individuati, nei quali rientra la ricca e variegata offerta
del Paese:
1.
Natura, aree protette e paesaggi rurali
2.
Borghi e patrimonio immateriale
3.
Cultura diffusa, poli museali “minori” e spettacolo
4.
Cammini e itinerari religiosi
5.
Food e itinerari del gusto
6.
Lusso
7.
MICE
8.
Salute e benessere della persona
9.
Sport e grandi eventi
La
promozione dell'Italia turistica sarà, dunque, improntata fortemente
sul binomio territori/motivazioni, in coerenza con gli obiettivi del
PST e con le relative Linee di intervento (si vedano, a tal
proposito, anche le linee di intervento C.1.1 e seguenti). Anche
nell’ottica di quanto previsto nella linea di intervento C.1.4,
l’attuazione del Piano di Promozione 2016-2018 deve poter contare
sul necessario raccordo con le Regioni e con i relativi strumenti di
pianificazione turistica.
(praticamente
aria fritta...)
Vi
faccio sapere qualcosa di più quando ho letto interamente il documento... (anzi, abbiamo letto interamente il documento... (pare che di mezzo ci sia anche Frap1964 ma non lo posso dire) ...
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