martedì 23 agosto 2016

Enit... ma dov'è l'innovazione, la professionalità, la qualità, ♪ ♫ ♩ ♬ trallallerotrallallà ♪ ♫ ♩ ♬ ... eh?









Breve riassunto delle puntate precedenti... e poi... il menù.

l'Enit offre una “Serata Enogastronomica a favore di tutta l'Italia durante i XXXI Giochi Olimpici” di Rio de Janeiro agli operatori e agenzie di turismo, ma lo fa' al Consolato per mancati accordi col Coni (ved. Qui)...

oltre a produrre un menù che doveva essere per tutte le Regioni d'Italia e che vedremo poi, et voilà, si dimenticano di menzionare ben sette Regioni (ved. qui)...
la responsabile del digitale e dell'innovazione dell'ente di marketing turistico assunta da circa un mese, Roberta Milano, si auto elogia su facebook con queste parole: Al lavoro da pochi giorni, una lotta incredibile contro il tempo, ma volevamo sfruttare l'occasione delle Olimpiadi e il legame tra eventi sportivi e turismo... in poche parole avrebbero menzionato sul web chi avesse vinto una medaglia alle Olimpiadi, accompagnate da foto di piatti culinari caratteristici della Regione di appartenenza... e le Regioni che non hanno avuto dei partecipanti medagliati... ?
Ma in questo caso le Regioni mancanti dovrebbero essere anche più di quelle sette accennate prima. 

No, per un'emerita cippa è innovazione, infatti 4 anni prima, l'allora DG dell'Enit, Paolo Rubini, fece la medesima cosa in occasione degli europei di calcio... e anche lui si dimenticò di menzionare un fracco di Regioni (ved. Qui)... ma arrivarci prima che non tutti i partecipanti di tutte le Regioni avrebbero vinto una medaglia, era così difficile da immaginare?

Quindi, già due grossolani errori per una sola cosa, ma il peggio deve ancora venire... vediamo il menù!

E non è necessario essere degli Executive Chef, Food & Beverage manager o grandi direttori con notevole pregresso per capire che quel menù è davvero mal fatto nel suo insieme... non ha alcuna logica d'esistere... ma si può!...

A parte quelle “lasagnette al pesto” che con 'sta belin di mania di inserire i diminutivi vezzeggiativi dei prodotti usati e che menzionati nei menù (pomodorino, lattughino, prezzemolino etc) c'han rotto davvero il belino (pardon, ma mi serviva per fare la rima)... e poi col pesto sarebbe bene ricordare che la sua “morte” sono le trenette oppure le trofie, ovviamente con l'aggiunta dei fagiolini e delle patate bollite che nel menù per forza di cose dovrebbero essere menzionate... ma non sarebbe stato più logico e indicato per il marketing ligure inserire, ad esempio chessò, il cappon magro... anche per dare maggiore risalto alla cucina di questa regione visto e considerato che il pesto ormai lo conoscono tutti... poi la pappa al pomodoro per la Toscana è davvero... però non voglio aggiungere altro... che s'arrangino un po'.

E comunque...

A casa mia peperoni si scriverebbe con una sola P, perché nelle Americhe pepperoni si riferisce ad una varietà di salame piccante, tipicamente usato sulla loro pizza, cioè proprio tutt'altra cosa.
I saltimbocca con una sola C, invece, devono essere una nuova variante brasileira: si risparmia un po' sulla Carne, ma il risultato è molto molto simile.
Poi non sapevo che Treviso fosse assurta al ruolo di Regione, ma forse ultimamente mi sono distratto un po'.
Se non ci facciamo riconoscere in ogni occasione non siamo proprio contenti, eh... (sic!)
... così scrive Frap1964 in un commento sul blog (ved. qui).... e come non essere d'accordo!
Ma siccome al peggio non c'è mai fine, ecco che per rimediare alle altre Regioni che si sono dimenticati, buttano un tweet (ved. qui)...



ma porca paletta... le Tacconelle non sono un tipico piatto molisano... si fanno anche in Abruzzo e nel Lazio (Ciociaria).
E infatti le ritrovi negli elenchi ufficali dei P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) regionali per:
Lazio (come sagne)

Ne avevano tanti altri di P.A.T. da poter scegliere per il Molise... ma fare una verifica via Google costava davvero troppo... bisogna fare la promozione real-time, d'altra parte, eh...

Esempio di un prodotto tipico solo molisano:
Caragnoli: oltretutto anche particolare... per il modo con cui si fa... senza contare che in un menù regionale (intendo di quelli ben fatti) ci stavano da Dio.
Ma il dolce non andava bene...

E tutta 'sta marea di errori per una sola cena... figurati per le cose davvero importanti... ma per piacere...

Ma di certo diranno che la colpa non è la loro (s'usa così) per quanto riguarda gli strafalcioni sul menù... ma di farselo mandare anche per conoscenza, non se ne parla proprio, vero?
... e vuoi vedere che di colpa non hanno nemmeno per tutto il resto... son cose che capitano e cosa vuoi che siano, neh! 


9 commenti:

  1. Ma dico, l'enit offre una cena per reclamizzare le bontà enogastronomiche italiane e non chiede nemmeno che nel menù vengano rappresentate tutte le regioni?
    E se l'ha fatto non sembra che le abbiano dato retta, o no.
    Nè tantomeno si fanno mandare il menù per controllare e, perché no, per aiutare nella scelta dei piatti e delle portate da omaggiare?
    Per non parlare del menù e .............

    Sarebbero questi i fenomeni della nuova pubblicità nazionale?

    E stiamo freschi

    :-(((

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  2. @Sergio

    Eh già... il tutto è molto incomprensibile... forse.

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  3. Temo che all'ingresso di R.Milano in ENIT tutto l'ambaradam della cena fosse già stato programmato e deciso da tempo.
    Per il CONI, a Rio, c'erano Davide Oldani (1 stella Michelin) e l'associazione professionale cuochi italiani con suoi rappresentanti.
    Sempre a Rio c'era pure M.Bottura a cooperare al progetto RefettoRio.
    Non so a chi si sia affidata l'ENIT per la serata... il menu, comunque, era davvero penoso: se ne rende conto anche un totale inesperto di cucina.
    Se poi ci infili pure gli strafalcioni...

    Il tweet sul Molise e tutto il resto della campagna, invece, mi paiono perfettamente coerenti con la promessa di mettere a disposizione tutta la competAnza di cui si dispone; purtroppo.

    Qualità e velocità fanno sì rima, ma difficilmente funzionano bene insieme.
    E se il buon giorno si vede dall'alba... (sic!), attendiamo con vivida speranza il tramonto del corrente triennio (ormai biennio) di ENIT.

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  4. E per le paralimpiadi di settembre (7-18/9) ci sarà Chef Rubio.
    Piatti tipici su Twitter anche per questi atleti qui o ci "inventiamo" qualcosina d'altro?
    Ai posteri l'ardua sentenza...

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  5. @Frap

    Certo il tutto era programmato da tempo ma... sia da Chef che nelle altre posizioni lavorative che ho dovuto affrontare quando prendevo dei nuovi incarichi, rivedevo sempre al dettaglio le direttive che i miei predecessori avevano attuato.
    Infatti nei primi 15 giorni di lavoro si esaminano solo quelli, oltre al rispetto del budget e del come è stato redatto.
    Quindi di tempo ce n'era in abbondanza.

    Anche perché alla proprietà mica gli puoi dire che la colpa è i tuoi predecessori... altrimenti... :(

    Questione di professionalità, di rispetto verso chi ti da uno stipendio e nei confronti dei tuoi collaboratori che in brevissimo tempo devono comprendere il nuovo modo di agire?

    Credo di sì!

    ;)

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  6. @Luciano

    Solo chi ha lavorato con te sa cosa voglia dire avere un CAPO che conosce il suo mestiere.
    E sono anche certo che ancor prima, quando eri un E. Chef o un semplice lavapiatti ti comportavi nella stessa maniera.
    Da te ho imparato un sacco di cose veramente professionali, ma soprattutto l'onestà sotto tutte le forme, nonché l'avere la pazienza di insegnare e re insegnare fino allo stremo delle tue forze e il rispetto nei confronti di chi collabora con te.
    E questo dalla posizione aziendalmente più piccola fino ad arrivare ai tuoi più stretti collaboratori, tra cui mi pregio d'esserci stato anche io.

    La mia massima stima




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  7. Ma incomprensibile per moltissima gente che nelle posizioni aziendali di rilievo ci si trova per chissà quali motivi.

    ;-))

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