... scrive su
facebook, da Rio De Janeiro, l'amica Rossella Speranza (ved.
qui).
Non
amo fare polemiche e alimentare il disagio che molti di noi hanno nei
confronti del sistema Italia, ma quando ci vuole ci vuole.
Bene l'Italia è l'unico tra i paesi più importanti partecipanti alle Olimpiadi che non ha attrezzato uno spazio espositivo aperto al pubblico ed arricchito di incontri tra imprese.
La Casa Italia, che personalmente non ho ancora visitato, è lontano dalla zona centrale di Rio tra San Conrado e Barra de Tijuca e non è aperto al pubblico ossia si accede solo per inviti. Praticamente un'altra espressione, abbastanza costosa, di autoreferenzialità.
Io ho operato per molti anni nella promozione dell'Italia all'estero e, sinceramente, mi sono stancata.
Oggi leggo su O Globo di come stanno funzionando tutti gli spazi Paese in città: una meraviglia.
La Gran Bretagna nel Parque Lage, la Francia nel Club Ippico, la Danimarca ad Ipanema, l'Australia a praça XV e via discorrendo.
Progetti,
start-up, incontri B to B e chi più ne ha più ne metta.
So quanto vale l'Italia, io sono una piccola imprenditrice e vivo di cultura italiana perché è ciò che vendo e che va oltre la gastronomia.
So quanto vale l'Italia, io sono una piccola imprenditrice e vivo di cultura italiana perché è ciò che vendo e che va oltre la gastronomia.
I
miei clienti tornano perché do loro tante informazioni, tanto
valore aggiunto.
L'Italia all'estero è molto amata ma non si riesce a scardinare il provincialismo che esiste nella classe politica e, direi, anche in quella diplomatica.
Questi ambienti autoreferenziali e sonnecchiosi uccidono ciò che di più vivo il nostro paese ha.
È assolutamente necessario che i giovani vadano via, noi italiani quando lavoriamo bene siamo contaminatori, nessuno ci chiude le porte... siamo noi che, spesso, le chiudiamo agli altri.
L'Italia all'estero è molto amata ma non si riesce a scardinare il provincialismo che esiste nella classe politica e, direi, anche in quella diplomatica.
Questi ambienti autoreferenziali e sonnecchiosi uccidono ciò che di più vivo il nostro paese ha.
È assolutamente necessario che i giovani vadano via, noi italiani quando lavoriamo bene siamo contaminatori, nessuno ci chiude le porte... siamo noi che, spesso, le chiudiamo agli altri.
E
ora qualche personale considerazione... ricordando però d'acchito
che a Rio c'è tutto il mondo... infatti sono 207
i Paesi che partecipano all'avvenimento.
… Casa
Italia è gestita dal CONI.
Ma credo che l'Enit si sarebbe dovuta muovere per tempo e programmare eventuali iniziative in accordo col CONI.
E questo già sotto la gestione commissariale di Cristiano Radaelli...
Lo ha fatto?
Evidentemente no.
Quando è entrato il nuovo CdA (Christillin, Lazzerini e Preiti), ormai era già tardi?
No assolutamente (un anno penso che basti, neh!)... insomma... volendo potevano recuperare.
Fra tutti quanti dormono in piedi... poi scrivono nel loro piano strategico che vogliono puntare alle olimpiadi di Roma del 2024.
Ridicolissimi.
Ma credo che l'Enit si sarebbe dovuta muovere per tempo e programmare eventuali iniziative in accordo col CONI.
E questo già sotto la gestione commissariale di Cristiano Radaelli...
Lo ha fatto?
Evidentemente no.
Quando è entrato il nuovo CdA (Christillin, Lazzerini e Preiti), ormai era già tardi?
No assolutamente (un anno penso che basti, neh!)... insomma... volendo potevano recuperare.
Fra tutti quanti dormono in piedi... poi scrivono nel loro piano strategico che vogliono puntare alle olimpiadi di Roma del 2024.
Ridicolissimi.
E
le Regioni?
Nisba!
Ma
ne prendo a caso una, la Liguria, dove i 4 scelti per amministrare il settore, anche questi
scelti a caso poiché nessuno dispone del minimo specifico pregresso... però tutti e 4 del partito dei Fratelli d'Italia (ma chi li può votare
'sti qui?)... e vale a dire un agente immobiliare, un consulente
informatico e due politici (ved.
qui il loro pregresso nel turismo)... poi uno dei due, tale Carlo
Fidanza (un trombato politico), l'hanno messo addirittura a fare il
DG del marketing (ora
è ancora commissario ma poi lo diventerà... ? e questo nonostante non
mantenga ciò che dice), in una posizione lavorativa dove
solitamente ci va a finire sempre un tecnico con due bocce così
sulla questione (sangue e merda, tanto per dire)... ebbene, come
diamine potevano arrivare a pensare che l'avvenimento a Rio De
Janeiro era importante e da non lasciarsi scappare... mentre poi vedi
del marketing regionale fatto sul web, sul cartaceo o dove diavolo lo
fanno (inclusi dei video penosi), che definire ri-di-co-lo è ben poca cosa.
Se poi uno pensa a quanta gente sul turismo ci vive in Liguria e che a 'sti quì, oltre ad essere degli incapaci, del turismo non frega niente...
... infatti,
nonostante le disgrazie altrui che hanno messo in crisi il turismo in
Turchia, in Egitto, in Tunisia e non ultima in Francia (-10%)
etc., ebbene sono riusciti ad aumentare gli arrivi turistici dello
0,75% (ved.
Qui)... mentre nel mondo aumenta del 4 o del 5% (ved. qui cosa sta succedendo in tutta l'Italia... Liguria a parte).
E
di essere presenti a Rio De Janeiro, anziché spendere inutilmente
un sacco di palanche in una moltitudine di rivoli, non se ne parla proprio... ma cosa lo dico
a fare... non ci arriverebbero mai.
Basta vedere su Google Maps dove è situato il Costa Brava Clube, che è poi la sede di Casa Italia, per rendersi conto di quanto felice sia stata la sola scelta della location.
RispondiEliminaUno sperone di roccia, fuori dal mondo, a non meno di 40-45 minuti di auto (pare) dall'aeroporto di Rio.
Davvero geniale.
D'altra parte per poter ospitare questo e quello... eh!
QUI tutti i numeri, a parte ovviamente i costi di tutta la ristrutturazione.
Sarà pagata dagli sponsor? Mah...
In fondo sono a soli 20 km dal villaggio olimpico...
RispondiEliminaIl budget, pare, sia stato di 3 milioni di reais, poco più di 700mila euro.
A me paiono pochini... anche se si è in Brasile, e ...
Si conferma che sono fuori dal mondo... ;-)
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