giovedì 25 agosto 2016

Un aiuto alle popolazioni terremotate attraverso la Tassa di Soggiorno in questa maniera

J. Charles Mendéz (un validissimo receptionist alberghiero) mi manda questo (ved. Qui) e a pensarci bene, beh; mica male, neh!
Ma prima due conti... anche per vedere di aiutare tangibilmente e davvero quella gente che oltre alle persone che non hanno più, ha perso praticamente tutto.

La Tassa di Soggiorno è stata introdotta con l’approvazione da parte del Governo italiano della legge sul federalismo fiscale municipale il  3 marzo 2011 come previsto dall’art. 4 del Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 che ha disposto per i Comuni Turistici la possibilità di applicare una tassa ai turisti che soggiornano nelle strutture alberghiere, hotel, bed e breakfast, campeggi delle città d’arte e nei Comuni d’Italia ad alta affluenza turistica che va da 1 euro fino a 5 euro al giorno per persona... Roma a parte.

Il gettito raccolto dall’imposta di soggiorno e dall’imposta di sbarco nel 2014 è stato di circa 337,3 milioni di euro con un aumento del 36,0 % rispetto all’anno precedente (247 milioni di euro, determinato per un po’ meno dei due terzi da un aumento delle tariffe e per il resto da nuovi comuni che l’anno applicata). Per il 2015, Federalberghi aveva previsto un valore del gettito raccolto intorno ai 428 milioni di euro (+27%)... non andando tanto distante dalla realtà.

Ogni Comune fa quello che vuole e il caos regna sovrano... ma di questo, qui s'è già scritto molto e non credo sia il caso di continuare... e passiamo oltre.

E potrebbero deliberare l’applicazione dell’imposta di soggiorno che poi andrò a suggerire a 4.147 località, ovvero più della metà (51,5%) del totale degli 8.047 comuni italiani.

Se nel 2014 erano 628 i comuni che applicavano l’imposta, nel 2015 questo numero è salito a 712, a cui vanno aggiunte le 23 località in cui è prevista la tassa di sbarco (735). Un aumento di oltre il 13% rispetto all’anno precedente, quindi.
Nel novembre 2015 sono diventati 940 con l’aggiunta di 217 comuni del Trentino, dei quali 205 dispongono di almeno un esercizio ricettivo.

Si tratta quindi dell’11.7% dei comuni del Bel Paese, ma con il 56.3% dei posti letto complessivi, mentre il prelievo medio è di 1,63 euro a pernottamento per turista. 

Prima proposta
Aumentare di 1 euro la tassa di soggiorno, e considerato che il prelievo medio è di 1,63 euro a pernottamento per turista con un incasso di circa 450 mln di euro all'anno, ecco che verrebbero destinati alle zone terremotate, su per giù, 300 e oltre milioni di euro... che non sono di certo poco e quel qualcosa lo fanno davvero.
Però questo andrebbe fatto con una data ben precisa di fine “rapporto”, anche per non incappare di nuovo... in poche parole com'è già successo per le accise della benzina dove il popolo italiano (e non solo) è ancora obbligato a pagare la guerra d'Abissinia... così, giusto per fare un esempio, neh!
P.S.: Non credo nemmeno che molti potrebbero lamentarsi, sia i turisti nazionali che quelli stranieri, e nemmeno le innumerevoli associazioni.
D'altronde quella è una zona prettamente turistica e un veloce ripristino potrebbe di certo rimettere le cose a posto, e così ripristinare anche il ricavo per l'erario, altrimenti non entra più una cippa di niente.

Seconda proposta
Destinare una percentuale della Tassa di soggiorno, ipoteticamente il 10%, per le zone terremotate... in questa maniera il ricavo sarebbe certamente minore (45 mln di euro circa all'anno) con l'aggiunta però che i Comuni potrebbero fare la faccia strana e... infatti a parole siam tutti “sociali” e “generosi” ma poi, alla fin fine dei conti, con i fatti, nemmeno poi così tanto.
Poi se qualcuno ha un'idea migliore, beh; che si faccia avanti.


14 commenti:

  1. L'idea sarebbe anche interessante, ma si scontra, secondo me, con vari ordini di problemi.
    1) E' il singolo comune ad avere la scelta di imporre una tassa di soggiorno o meno ed il suo aumento. Fai il conto del numero di delibere...
    2) Le eventuali percentuali da dedurre e destinare alle vittime del terremoto dovrebbero essere fatte riconfluire in un fondo comune da ridestinare allo Stato (altra burocrazia, ecc. ecc.)
    3) Si scaricano sui turisti esteri problemi che sono nostri.
    4) L'aumento della tassa può indurre ad un maggior tentativo di evasione e/o a trascorrere le proprie vacanze altrove.

    C'è un modo più furbo, veloce, semplice ed immediato di finanziare la ricostruzione e si chiama 8 per mille.
    Ci sono 2 semplici cose da fare e si possono fare tranquillamente nella prossima legge di stabilità:

    a) istituire, accanto alla voce "Stato", la voce esplicita "Vittime calamità naturali".
    b) eliminare il meccanismo secondo cui le scelte inespresse si ripartiscono come quelle espresse: le scelte inespresse devono equivalere alla voce "Stato".

    Negli ultimi anni il 46% dei contribuenti sceglie esplicitamente e sceglie così:

    14-15% Stato (ci fidiamo poco dello Stato...)
    80-82% Chiesa
    4-5% Altre confessioni religiose

    il 54% non sceglie nulla e così facendo di fatto sceglie secondo le percentuali di cui sopra.

    Chi sceglie per lo Stato, di fatto, destina il finanziamento a:

    - conservazione beni culturali (quota sostanziale: e molti beni culturali sono chiese)
    - calamità naturali (non più del 20-25%)
    - assistenza rifugiati
    - fame nel mondo

    La situazione attuale destina di fatto oltre 1 miliardo di euro l'anno alla Chiesa cattolica.
    La modifica al solo punto b), nei fatti, dimezzerebbe il contributo.
    Lo Stato recupererebbe non meno di 500 milioni l'anno.

    Lo Stato è laico, i cattolici dovranno imparare a finanziare più direttamente la loro Chiesa, o esprimendosi direttamente in sede di 8 per mille, o facendolo in altro modo.

    Le priorità per lo Stato sono altre, imho.
    E in ogni caso già esiste nel bilancio dello Stato un fondo di accantonamento apposito annuale proprio per la gestione delle emergenze.
    Se poi volessimo entrare nel capitolo delle spese della Difesa (armi)...

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  2. In aggiunta, ovviamente, lotta spietata all'evasione fiscale in tutti i settori.

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  3. @Frap

    1) Sì certo, la responsabilità, com'è scritto nel post, è dei Comuni, ma considerando che quasi tutta l'Italia è sismica ved. qui, non vedo il come i Comuni non possano mettersi d'accordo... anche perché potrebbe appunto capitare da tutte le parti.

    2) Per le percentuali esisterebbe già un software (veramente è meglio dire che potrebbe esistere, se solo quegli sfaccendati gli avessero dato le gambe)... quindi di burocrazia non vedo poi molta.
    Tanto ti arriva e tanto dai. That's all!... che tanto il totale te lo dà quel software e mica ci vuole così tanto.

    3) Beh, non credo che sia una grande spesa, e al massimo poche decine di euro per i soggiorni lunghi... ma visto che in Italia non lo sono poi più tanto lunghi come una volta... personalmente non avrei nessun problema a donarli in altro Stato se ci vado a fare delle fiere, convention o anche per ferie.

    4) Se fosse attivo quel software che conosci, col piffero che potrebbero evadere, e come sopra (ved. 3), ecco che non eviterebbero di visitare l'Italia per pochi euro.

    Resto dell'opinione che quell'idea sia buona, e che sia solo da migliorare.

    ... anche quella tua dell'8% non mi dispiace per niente.

    :)

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  4. ... intanto potrebbe già cominciare una Regione a proporre ai propri Comuni di fare così, che poi di certo anche le altre gli vanno dietro.
    Diciamo che oltretutto sarebbe un piano di marketing che non costa nulla e, non è poco, aiuterebbe laddove è accaduto quel disgraziato disastro.

    Dirlo qui in Liguria non ci provo nemmeno che tanto non sono in grado di capirci nulla, quindi se qualche altra Regione lo volesse fare... non sarebbe per niente male.

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  5. Ho letto che c'è chi ha proposto di dare i 120 milioni di euro ai terremotati, quelli del superenalotto che attualmente sono la disponibilità del monte premi.

    Cosa ne dite?

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  6. @Vinc

    Dicono che sia difficile

    http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/sisma-petizioni-superenalotto-alla-ricostruzione-il-sottosegretario-all-economia-e-difficile_3027525-201602a.shtml

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  7. Dal mio punto di vista la tassa di soggiorno è una tassa medievale, antistorica, che genera una marea di problemi per molta gente e basta.
    Tutti a a indicare il gettito, pochi a valutare i costi di gestione complessivi di tutto l'ambaradan.
    Andrebbe semplicemente abolita, altro che software di gestione.
    Il turista viene e già lascia richezza di suo, che deve rientrare allo Stato con la normale tassazione dei profitti sulle aziende turistiche.
    Il problema non sono i soldi nell'immediato (quelli lo Stato li ha): il punto è come finanziare la ricostruzione nel tempo, semmai.
    Quindi soluzioni "a tempo" sono di per sè poco indicate.
    Da questo punto di vista, francamente, preferisco un meccanismo di prelievo indiretto e generalizzato.
    Al limite anche un'accisa minima aggiuntiva sul costo della benzina.
    Ma basta con altre tasse e burocrazia (versamenti da fare, ecc. ecc.).
    Peraltro i Comuni, volendo, hanno pure la leva dell'addizionale comunale all' IRPEF.
    Con l'occasione ricordo cosa aveva paventato di fare questo governo dopo l'ultima alluvione in Sardegna (poi è morto tutto, per fortuna).
    Inutile dire che, personalmente, sono contrarissimo a quell' ipotesi.

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  8. Nel 2012, intelligentemente, a Cattolica fecero così.
    Tanto poi gli albergatori e i bagnini avranno caricato il tutto sul costo delle camere/servizi e tanti saluti.
    Purtroppo è durata solo un anno (immagino i motivi).
    Dal 2013 a Cattolica hanno istituito la tassa di soggiorno.

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  9. @vinc
    Uno Stato serio non ridestina il montepremi di una lotteria cui ha partecipato solo una parte dei propri cittadini (io no): chiede semmai un contributo aggiuntivo di solidarietà a tutti sulla base della capacità retributiva dei singoli.
    Non mi sorprende che la cosa sia stata cavalcata dalla Meloni e dai suoi fratellini.

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  10. Conoscendoti abbastanza bene questa è la tua classica provocazione che hai colto al volo dal suggerimento di Charles.
    Fatevi raccontare dove vuole arrivare e qualche passato esempio sviluppato anche qui da noi.

    Luciano Luciano, non cambi mai. ;-)



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  11. Caro Capitano sono cose che capitano

    ;)

    Ma di dire il finale non ci penso proprio... qui siamo in Italia ed è proprio differente che lì da te... o da qualsiasi altra parte che conosco.




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  12. Comunque sia, caro amico Capitano, uno di questi giorni lo scrivo il perché di questa provocazione dopo aver letto un sacco di proposte fregnaccie... aspetto solo che... come volevasi dimostrare.

    ;)

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  13. Mi sa però che anticiperò l'uscita della spiegazione, anche per togliere dei dubbi a quelli che possono sostenere che il dirlo dopo sia troppo facile.

    Si sa mai, va!

    :)

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