venerdì 9 luglio 2010

Le vacanze della 3a età


Cos’avranno mai combinato gli spagnoli per riuscirci sempre prima di noi?
Che trangugino qualche bevanda speciale?
E pensare che in gioventù li vedevo arrivare da noi a “battaglioni” per imparare l’arte del fare turismo.
Si, però quando si era ai tempi che bastava “u sole”, “u mare”, un ombrellone con due sdraio e via.
L’Italia era il più bel Paese del mondo, sia per l’arte, la cultura come per la paesaggistica, nonchè il buon bere e il buon mangiare e molte altre "cosette", ma questi primati l’abbiamo ancora e ce li teniamo ben stretti … anche se molti (chillillà che armeggiano nelle stanze dei bottoni) fanno l’impossibile per rovinarli tutti.
E allora perché?
Perché manca un approccio organico, con le radici nello specifico della cultura ospitale del nostro paese.
Le Università non se ne occupano, in gran parte preferiscono importare e divulgare pensieri e teorie nate altrove, di norma nei paesi anglosassoni o affini, e demandare questo compito ad altri.
Che costi molta fatica o che non sappiano dove andar a parare?
Gli operatori economici presi da urgenze e problemi quotidiani e concreti, faticano a elaborare visioni più complessive ed organiche.
Gli stessi partiti politici tradizionalmente hanno sottovalutato e sottovalutano il turismo.
Si, ultimamente ne parlano (solo) spesso ma lo affrontano a intermittenza, programmandolo più per sistemare parenti, amici o loro stessi, che per questioni innovative al turismo e quindi al Paese.
Se si esclude il giudizio degli addetti ai lavori, il nostro settore è perlopiù considerato “marginale”, confinato dai media nelle pagine di cronaca estiva, e circondato da pregiudizi.
Famosa è la frase di un Sindaco del passato genovese, Fulvio Cerofolini, che così esordiva: “Genova non sarà mai una città di camerieri”… mentre probabilmente ancora adesso paghiamo l’irresponsabilità di quelle parole e di qualche suo emule “seguace” dei tempi odierni.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: il turismo non riuscendo ad avere una centralità culturale non è neppure considerato centrale nelle scelte politiche ed economiche; e il sistema paese – in assenza di un proprio pensiero sul turismo - non riesce ad esprimere modalità efficaci e coerenti per affrontare, nel concreto delle nostre specificità, i temi del turismo e dello sviluppo.
Non ultima, nonostante se ne parli da anni in quelle convention, “raduni”, meeting e tanto d’altro con conclamate partecipazioni dei “luminari” del turismo nostrano; è lo straccio di un buon programma sull'importanza del turismo della terza età.
Qui potrei aprire un bel libro sul sentito dire e letto, ma vi farei due bocce così su cose che ben sapete e che anche voi avete innumerevolmente ascoltato, consentito e patito.
Sarà forse la bevanda speciale degli spagnoli o non lo so, ma ….
…. Si è rivelata un'idea vincente quella lanciata dalla Spagna per favorire la destagionalizzazione attirando a tariffe vantaggiose il target del turismo senior.
In particolare, l'iniziativa è stata particolarmente apprezzata sul mercato italiano.
Il 12,3% del totale dei turisti che hanno aderito al programma pilota Europa Turismo Senior da ottobre 2009 a maggio 2010 era infatti di nazionalità italiana.
Risultati che posizionano l'Italia al quarto posto con 5.536 turisti, dopo Grecia, Polonia e Irlanda.
Il mese più gettonato è stato aprile.
Complessivamente, il programma ha generato 609 posti di lavoro (il 48% nel settore alberghiero) e un impatto economico di 22,5 milioni di euro in Spagna.
Di questa cifra la metà è andata al settore alberghiero e della ristorazione.
L'impatto economico nel resto di Europa è stato di 6,6 milioni di euro con la creazione di 85 posti di lavoro.
In tutto più di 29 milioni di euro.
Del programma possono usufruire i cittadini europei che abbiano compiuto 55 anni.
Attualmente le destinazioni fra cui scegliere sono l'Andalusia, le Baleari, le Canarie e la Regione Valenciana.
Mah, forse non è una loro magica bevanda, forse è che noi ci siamo bevuti il cervello e di questa programmazione ne scrivevo e spiegavo qualcosa, “solo” alcune decine d’anni fa .. scusate.

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