giovedì 13 maggio 2010

Mi dispiace, ma io so io, e voi non siete .....


Gira che ti rigira, l’argomento nazional generale è sempre lo stesso: corruzione e favori.
Come può andare bene se chi comanda lì c'è per meriti ai più sconosciuti?
Infatti la maggior parte dei posti più prestigiosi e di responsabilità, naturalmente quelli che ti permettono un miglior stipendio, sono ad appannaggio del nepotismo.
Un quid per quel tanto, o un tanto a quel poco.
E puoi scrivere o leggere i libri che vuoi (Casta o non casta); passano due giorni e nulla cambia, mentre sui quotidiani si legge di tutto e di più.
Dai favori ricambiati alla mafia e derivati, dallo scambio di voti al ladrocinio e chi più ne ha più ne metta; la lista è molto lunga.
Scusate la brutalità della semplificazione, ma il succo è questo.
Nel turismo forse è anche peggio; sono appunto ormai quarant’anni che sento dire e leggo le stesse cose, e i risultati si vedono, ma quello che mi rende più idrofobo è che nel mentre molti sono sempre gli stessi e non hanno mai prodotto proprio un bel niente, quelli nuovi vengono eletti un tanto al chilo, per le ragioni che ho detto di sopra.
Amicizie e via dicendo che formano il parassita di turno.
Colui che vive protetto e beato, mentre altri lavorano, sudano, si entusiasmano e tentano con onestà di svolgere al meglio la loro funzione ripagando la collettività.
Lui invece gode di un lascia passare che gli consente ozio, scarsa produttività e impegno, ma anche di ottenere titoli e onori, che a sua volta “omaggerà” ai sempre presenti “lecca qualcosa” e nuove prebende.
E la storia continua.
Se si moltiplicano per ogni ente, ogni università, ogni ufficio di regione, provincia e comune, eccetera eccetera, i numeri di questi protetti incapaci, avremo la mappa dell’inefficienza e del familismo che affligge un’Italia che cade a pezzi.
Ed è per questo motivo che ormai sono a migliaia i giovani che se ne vanno, e molto spesso sono i migliori; quelli che non accettano di "leccare" perchè la capacità professionale preferiscono dimostrarla sul lavoro, che su altre discutibile cose.
La loro fuga crea un danno al Paese che su di loro ha investito con la scuola, mentre sarà una manna per il Paese straniero che avrà un ricavo e i benefici del loro sapere e talento.
Senza ricerca, innovazione, merito, non c’è sviluppo e una nazione è destinata a scendere impoverita nel precipizio delle classifiche mondiali.
Meritocrazia è la parola in voga in questo momento e sono tanti i politici che ne parlano nei loro programmi: peccato però che poi siano gli stessi che continuano a raccomandare gli amici , gli amici degli amici, i portaborse, in un giro infernale e malato che distrugge la nostra povera Italia.
Ma vai a dirglielo, ti potrebbero rispondere anche così: Mi dispiace, ma io so io, e voi non siete un ...... (video sopra).

4 commenti:

  1. OT: da quando è cambiato il sottotitolo del blog?
    Niente più critiche costruttive?
    Dici che è come parlare al vento? ;-)

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  2. Mah, non lo so se sono parole al vento, però sono aumentati a dismisura quei tIPi un po da tutte le parti.

    Che stiano valutando l'ipotesi di mandarmi nella Legione Straniera?

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  3. A quali t IP i di persone ti riferisci?

    ;-)

    Ti porto le arance

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