blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
giovedì 20 maggio 2010
Le mani sono fatte per benedire, Signore....ma i piedi? Niente di personale (parte 2a)
Chissà se il bravo "Don Camillo" intendesse usarli (i piedi) ben foderati da pesanti scarponi, per darli nel sedere a qualcuno, comunque....
....dov’eravamo rimasti; ah ecco, ai 10.000 “pretini” della Brambilla che dovranno andare a caccia di sprechi, di quegli stessi sperperi che sono già da tempo sotto gli occhi di tutti ma che, guarda caso, pochi “vedono”.
Che gli altri abbiano bisogno di un buon oculista, qualche sonora pacca sul sedere a mo di bimbo bizzarro o necessitino dell’intervento della magistratura?
Opto per la terza soluzione perché credo che solo una piccola parte venga denunciata, e quel poco è perché chi denuncia non rientra nel business, forse.
Infatti non si spiegano, almeno per me, moltissime cosette, come ad esempio, tanto per cominciare da quello degli esteri, la donazione di aerei che il Governo italiano volle fare alla Somalia e che le autorità locali rifiutarono chiedendone la rimozione.
Un diniego costato 110 milioni di cui 29 in interessi per l'affitto di hangar e spese varie.
Le cifre salgono in Senegal dove un piano di sviluppo da 25 miliardi ne costa 39 (13 per interessi e 1 per spese arbitrali) o ancora in Somalia dove un primo pagamento di 18 miliardi di lire a un consorzio viene effettuato, ma la ditta richiede una revisione dei prezzi che comporta un aggravio di spesa di 16 miliardi di cui 7 per la revisione e 9 per i soliti interessi.
E si potrebbe continuare con l'acquedotto dell'Angola costato un terzo in più rispetto al previsto per i ritardi nei pagamenti, con l'iniziativa di cooperazione e sviluppo in Camerun costata 6 miliardi sui 3 preventivati.
Sono soltanto briciole se si considera la già precedentemente narrata storia del mulino costruito in Guatemala il cui conto arrivò dal 1987 al giugno 2002 a 6,2 miliardi di lire (di cui 4 soltanto di interessi maturati in 15 anni), (per costruire le nostre autostrade, a differenza di altre nazioni, se ne spendono molti di più).
Ripeto, che tutta la spesa fu per un mulino; un semplice e banale mulino.
E questo è solo un breve riferimento ai 110 casi in cui è stato coinvolto il ministero degli Esteri nell'ambito di spese ingiustificate, anche legali, interessi maturati per mancati pagamenti e danni miliardari sborsati dallo Stato nella cooperazione allo sviluppo e gli aiuti ai paesi del Terzo Mondo.
Qualcosa evidentemente è andato storto nei rapporti fra lo Stato e le ditte operanti all'estero per costruire opere, vendere merce, offrire tecnologia e servizi.
Ma non è stato un caso, era la prassi.
Lo dimostrano gli atti giudiziari della Farnesina nei quali si vede uno Stato sommerso dalle vicende giudiziarie o arbitrali e costretto a risarcire denari che si sarebbero potuti risparmiare.
E se all'estero è più difficile scovarli, ecco che la responsabile del dicastero turistico durante una trasmissione televisiva, ha recentemente estratto il proprio cellulare affermando con enfasi e autostima di aver risparmiato quello di “spettanza dei Ministri”, guardandosi però bene dal dire, che non troppo tempo fa è costata alle casse dell’erario ben 530 euro per l’affitto di una Mercedes con autista per una sola giornata, e nonostante l’enormità del parco auto blu; bontà sua… e bontà nostra.
A proposito, le auto blu saranno sempre spettanza dei 10.000 a doverle contare?
Beh, in questo caso li voglio aiutare.
Nella classifica dei paesi che utilizzano le "auto blu" primeggia l’Italia con 626.760 seguita dagli USA con 72.000, Francia con 61.000, Regno Unito con 55.000, Germania con 54.000, Turchia con 51.000, Spagna con 42.000, Giappone, con 30.000, Grecia con 29.000 e Portogallo con 22.000.
Diggiamocelo, le malefatte si conoscono già, e vale a dire dai costi della politica a quelli delle caste, dalle spese delle consulenze a quelle della burocrazia, dagli stipendi ai burocrati a quelli dei manager pubblici, e poi l’incuria e l’improduttività del patrimonio pubblico, gli abusi ed i piccoli e grandi furti, i benefit, le agevolazioni ed i fannulloni che rubano lo stipendio.
Le doppie e triple pensioni e persino la cresta a piè di lista.
C’è una giungla di costi inutili ed esagerati e di sprechi che neanche una scure tagliente potrebbe spezzare.
Tagliare diventa una necessità, prima che ce lo impongano gli altri (Europa), e serve responsabilità, ora; ma non a parole o tanto per dire.
Si venga fuori dalle diatribe ideologiche: non c’è centrodestra o centrosinistra che tenga perché conta la volontà politica di chi ha le idee chiare, la determinazione necessaria e soprattutto il coraggio ... e non certo 10.000 “pretini”.
Con il risultato che questa probabilmente è solo una propaganda politica ... mal riuscita; anzi peggio, che poi è il risultato che sta dando al turismo.
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Brambi è pronta prontissima a tagliare con grande determinazione tutti gli sprechi.
RispondiEliminaQuelli degli altri, sia chiaro.
Esempio: per il magnifico portale turistico che sappiamo spenderà "solo" la modica cifra di 10 miliardi delle vecchie lire in tre anni.
Per questi soldi, un qualsiasi privato, otterrebbe un sito enterprise con il top del top del top della tecnologia mondiale web esistente sul mercato.
Basta vedere cosa han fatto sinora.
E l'hanno pure premiata per questo, pensa te... ;-)
Infatti, e questo la spiega già lunga sulla veridicità di questi "ricchi" premi "e cotillons".
RispondiEliminaIl solo motivo di destinare il premio del marketing su di un portale che il mondo ci deride è ...vabbè-
Quello che è peggio credo sia l'averlo accettato.
Comunque il mitico motore di ricerca interno Cerca Italia è sicuramente più performante di Gogol, secondo me (impagabile l'espressione di Mubarak). :-D
RispondiEliminaPaolo Rubini ha detto...
RispondiEliminaBuongiorno a tutti,
sono il vostro Paolo Rubini così presente in questo blog. Ho visto solo oggi tutto il dibattito, altrimenti avrei partecipato volentieri anche prima.
Capisco alcuni dei commenti e trovo anche io che fare le cose che ho detto di voler fare sarebbe dovuto essere uno standard per una agenzia che nel giorno del mio insediemento festeggiava i 90 anni dalla sua costituzione! Purtroppo, invece non è così! L'ENIT che ho trovato è una agenzia che, di fronte ad un settore che nel corso degli ultimi 15 anni è cambiato totalmente (internet; voli low cost; euro che rende facilmente confrontabili i prezzi europei ed altro), è rimasta ad utilizzare il medesimo approccio "indifferenziato" nei confronti del mercato turistico estero. In India si facevano le stesse cose che si facevano in Germania! Quindi, banale che sia, per l'ENIT e per gli operatori turistici nazionali è un grande cambiamento! Poi la "banca dati" dei Circoli della libertà. la descrizione di quell'incarico non descrive bene quello che dovevamo fare, tantè che il componente indicato da Forza Italia per il progetto congiunto che dovevamo fare insieme è l'attuale Ministro Brunetta. Infatti, dietro quel nome infelice si celava (ma veramente in modo nascosto!) il gruppo di professionisti (c'erano anche altri, tutti lontani dal mondo della politica)che doveva progettare la nuova organizzazione dei partito del popolo della libertà. Tutto quì.
Infine le esperienze professionali ed il turismo. Purtroppo in Italia quando si parla di esperti del settore turistico si pensa sempre ad albergatori, gestori di villaggi turistici o altro, perché da noi l'istruzione turistica è prevalentemente nell'accoglienza e pochissimo nel marketing territoriale o dell'offerta. Tant'è che molte amminsitrazioni regionali che hanno avviato progetti di sviluppo turistico estero sono stete costrette a prendere esperti spagnoli, inglesi o francesi perchè in Italia non ve ne erano. Forse anche per ENIT si sarebbe potuto fare così, sebbene sarebbe stato veramente poco "pride" ammetterlo pubblicamente. Si è invece deciso di scegliere una persona con buone esperienze in altri settori dei servizi (ho fatto il direttore generale di una società di assicurazioni, il condirettore generale di una banca, il funzionario dell'Antitrust e li si istruiscono casi aziendali di tutti i settoril, turismo compreso, ed altre esperienze anche imrpenditoriali), che trasferisse i normali (normali per tutti questi settori e non per il turismo in Italia), meccanismi di segmentazione dell'offerta, della domanda, di clusterizzazione, di mappatura dei mercati (con la matrice a 4 quadranti della BCG) e le solite cose che si usano nel mondo dei servizi. Tutto quì. Meccanismo che nel settore turistico ha già funzionato e bene. Infatti, il presidente di Alpitour, Daniel Winteler, che è reputato il miglior manager del settore in Italia, proviene dal mondo finanziario e non aveva mai avuto esperienze dirette nel settore turistico. Peraltro, senza che ciò voglia costituire un paragone (sarebbe veramente improprio), anche in FIAT hanno messo un amministratore delegato che non aveva mai lavorato nel settore auto e mi sembra che se la stia cavando bene!!
Detto questo, seguiterò a leggere con attenzione i vostri commenti ed il vostro blog, ma mi farebbe molto piacere se, oltre alle duvute critiche e considerazioni personali che accetto rispetto, cercassimo di farlo diventare anche un think thank sul settore, dal quale produrre suggerimenti ed innovazioni. Che ne dite?
Un saluto a tutti voi.
Poalo Rubini
@Tutti
RispondiEliminaMi accorgo solo adesso che in data 21/01/2010 nei commenti del post (http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2009/12/professionalita-ma-ci-faccia-il-piacere.html)
abbiamo ricevuto questa del Paolo Rubini GM dell'Enit.
Ve l'ho riproposta sopèra perchè a me era completamente sfuggita.
Scusandomi
@Paolo Rubini
RispondiEliminaGentile Rubini, mi verrebbe voglia di scrivere tante cose, ma altri qui sanno farlo meglio di me, pertanto mi limito a dirle che l'Italia è come una bella donna, la più bella, che però è molto sporca.
Credo abbia più bisogno di lavarsi che di pubblicizzarsi, con tutto quello che segue.
A buon intenditore.....
Perbacco.
RispondiEliminaIl commento le fa onore ma penso ci siano delle cose che vadano riviste per il mio punto di vista.
Ad esempio il fatto che in Italia non ci sono o siano state persone in grado di fare un buon marketing.
Veramente crede d'essere la persona più giusta e unica per ricoprire quel posto lavorativo?
Il fatto che lei abbia prestato opera presso i Circoli della Libertà, non ha contribuito alla sua nomina?
Capisco che mi sto comportando come un inquisitore ma questi interrogativi non hanno ancora trovato risposta, quindi se vuole delucidarmi.
Grazie
Com'è possibile che il programma Easy Italia non sia pubblicizzato in Cina pur disponendo di centralinisti che parlano quella lingua?
Buona giornata a lei.
Con la matrice a 4 quadranti della BCG.
RispondiEliminaCosa vuol dire?
@Stella di mare
RispondiEliminaIl metodo BCG, nella sua analisi prevede la costruzione di una matrice che si sviluppa su due criteri: La crescita del segmento-target legata all’attrattività e la quota di mercato relativa al concorrente più competitivo legata proprio al fattore competitività. Si crea in tal modo una griglia a doppia entrata dove una linea di demarcazione suddivide la matrice in quattro quadranti. (IMMAGINE). Rispetto alla variabile crescita di mercato il punto di demarcazione che delimita le attività a forte crescita da quelle a crescita bassa è rappresentato dal tasso di crescita del prodotto nazionale lordo o alla media ponderata dei tassi di crescita dei diversi segmenti dell’impresa. Per quanto riguarda invece la quota di mercato relativa il punto di demarcazione rappresenta invece di solito un valore compreso9 tra 1 e 1,5.
Alla base della teoria del metodo BCG sussiste il criterio secondo cui in base alla Legge di Esperienza, una quota di mercato relativa elevata implica in termini di costi un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, mentre una quota relativa bassa implica viceversa uno svantaggio rispetto ai costi. Inoltre nel primo caso il concorrente più avvantaggiato avrà una maggiore redditività generando così flussi di cassa maggiori. Dunque in questa ottica è anche vero che posizionarsi in un mercato in crescita significa dover disporre di un elevato grado di liquidità per poter finanziare l’espansione. Dunque si può concludere dicendo che i fabbisogni finanziari sono più elevati nei mercati in crescita piuttosto che nei mercati stagnanti.
B.C.
@Luciano
RispondiElimina;-)
Però ci ha chiesto di fare un think thank sul settore.
RispondiEliminaNon credete che questo voglia dire che siamo apprezzati, sennò che senso avrebbe fare questa richiesta.
Propaganda politica o ampliare le conoscenze turistico/aziendali di marketing?
Chi mi risponde?
@Luciano Ardoino
RispondiEliminaCredo che il Dott. Paolo Rubini dovrebbe pagarla per tutta la pubblicità che gli ha fatto.
il grillo
@Rubini
RispondiEliminaFarlo diventare anche un think thank sul settore, dal quale produrre suggerimenti ed innovazioni?
Bene, a lei la prima mossa.
Un saluto
@Vinc
RispondiEliminaRisponditi da solo!
;-)
@Sergio
RispondiEliminaHo visto che hai appena commentato.
Accendi il cellulare che è spento.
No era scarico e non mi sono accorto.
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaGli dai i pezzi bianchi per la prima mossa che tanto....magnanimo.
:-D
Renata
Che dire?
RispondiEliminaUna desolante difesa d'ufficio.
Poi sarei curioso di vedere i risultati concreti sin qui ottenuti da ENIT con la BCG.
Che a tutt'oggi l'ente risulta in commissariamento.
Eh si!
RispondiEliminaPiù ci penso e più mi convinco.
;-)
Però leggendo il Rubini mi sarebbe venuta una piccola idea. E se trasformassimo il social network JoinItaly.com in un think thank sul settore, dal quale produrre suggerimenti ed innovazioni?
RispondiEliminaChe ne dici? ;-)
Ragazzi, che onore!! Paolo Rubini in persona a leggere i commenti di questo blog..., chi glielo avrà suggerito, poi? ... mah! Io non l'ho mai visto nè ascoltato. Alle varie manifestazioni (Fiere, Eventi .. etc) non ho mai avuto il piacere di notare la sua presenza. Marzotto, sì, lui c'è sempre, e così la "Brambi" ... Ho l'impressione che il direttore Paolo Rubini stia cercando di imparare e non può farlo all'interno dell'Agenzia (per ovvi motivi di gerarchie ..) quindi sta cercando di conoscere attraverso la rete. Ho l'impressione che si sia imbattuto per caso in questo blog ..
RispondiElimina@Paolo Rubini .. Ma si parlava di riforma dell'Enit o no? la riforma consiste nel diminurie il numero di consiglieri del CdA? oppure dovrebbe prevedere anche una riforma strutturale/organizzativa?? Quali sono i suoi piani Dott. Rubini? Perchè per il mondo viaggiano due loghi e due marchi "Italia", creando confusione e disinformazione agli occhi del pubblico estero (Enit e Ministero)? ..
Grazie e buon blog a tutti;-))
@frap
RispondiEliminaDico che l'idea può essere buona, sempre che scendano dal pulpito.
E se devono stare a 2 metri sopra "noi umani", almeno lo facciano con le loro conoscenze del settore, non per causa della "posizione" che spesso non è meritocratica.
Questo è tutto ma non ci credo, purtroppo in Italia queste persone sono così, e non cambieranno mai.
I risultati poi li vediamo.
:-(
@annasirolo
RispondiEliminaBeh, non è certo il nome più autorevole che legge queste esecranti pagine, nè tantomeno che qui scrive; molti, che neanche immaginavo, usano degli pseudonimi.
Meglio così, perchè credo voglia dire che qualche consiglio, pur criticando, lo diamo.
Speriamo ti risponda.... ma da quello che ha scritto, che sembrava più una personale propaganda che una vera intenzione di think thank, ho dei dubbi.
Comunque è sempre un piacere leggerti e personalmente vi preferisco...i soliti 4 amici al bar che volevano cambiare il mondo ma....
A P. Rubini, più che il think tank mi sentirei di consigliare il "think..., thanks!"
RispondiEliminaGRAZIE PER LA citazione
RispondiEliminaGrazie a te Michele
RispondiElimina@frap
RispondiEliminaGrazie del pensiero o pensa e .....grazie?
;-)