blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
venerdì 11 giugno 2010
Genova?
Ieri ho riportato un articolo di Genova del buon Jeremy W. Peters, che è apparso non troppo tempo fa sul New York Times
E che oltre a conoscere abbastanza bene la mia città, ha saputo descriverla come meglio non si può, mentre lo stesso Il Secolo XIX, il quotidiano che qui va per la maggiore, ha descritto con altrettanta sagacia quello che umilmente cercherò di unire con la mia esperienza sviluppata in più di 30anni in giro per il mondo.
Quanto andrò a scrivere non rappresenta solo la considerazione che negli USA si ha della città dove vivo, ma quella dell’intero globo.
E vale a dire, ben poca cosa.
A dimostrazione che, nel qual caso ce ne fosse ancora bisogno, chi si è alternato politicamente e anche industrialmente nei “secoli” a cercare di promuoverla, non ha saputo fare granché, oltre le solite compiacenti parole per se stessi.
Comunque … negli Stati Uniti ci sono molte “Genoa”, ma quella italiana è praticamente sconosciuta.
Io stesso, quando ci lavoravo e mi veniva richiesta la città di provenienza, dovevo elencarla come vicino a Portofino, S. Margherita, Rapallo o SanRemo, poiché nessuno la conosceva pur avendo dato i natali a Cristoforo Colombo, che come si sa, ha appunto scoperto l’America.
Il giornalista del quotidiano newyorkese si è dilungato molto di più sulle delizie culinarie genovesi che sul patrimonio artistico culturale della città.
Anche perché le cose belle che abbiamo non sono particolarmente ben curate, anzi; quindi non ci resta che il cibo.
Sempre che la politica locale non si voglia intromettere anche in questo settore e … vabbè, avete capito che nel caso non sarebbe di certo, un gran successo.
Genova, come detto, nonostante la parentesi di notorietà sul famoso quotidiano americano, è ben lungi dall’essere considerata una meta turistica in quel Paese, anzi, non solo non è presa in considerazione, è proprio ignorata.
Quindi la domanda non è tanto “perché Genova?” come scriveva il giornalista, ma più semplicemente “Genova?”.
Alcuni americani potrebbero chiedervi “Quale Genova?”, infatti spulciando sulla cartina e sul web si scopre che negli States esistono anche Town of Genoa in Nevada, City of Genoa nell’Illinois, Village of Genoa nell’Ohio, una Genoa fondata dai mormoni nel 1857 nel Nebraska e molte altre sparse un po’ qui e un po’ là; ma tra i tour operator locali, nulla, nisba, non ne sanno niente o poco più.
Ma la più “famosa” Genoa è nel Colorado, una cittadina di 200 anime circa costruita dall’ingegnere e imprenditore Charles W. Gregory che fede edificare una torre alta 20 metri da cui si sarebbero dovuti vedere ben 6 Stati americani.
Una trappola che però l’intraprendente ingegnere seppe promuovere anche molto bene, dal momento che ai suoi piedi costruì una stazione di servizio in cui era possibile mangiare, e s’inventò il motto “Eat, drink, gas and pop the Tower”, che vuole dire “mangia, bevi, fai benzina e sali sulla torre”.
Modello di comunicazione rude ma magari efficace; sicuramente meglio di quelli usati dai “nostri” professionisti locali del marketing.
Lo stesso Italian Government Tourist Office, l’ufficio del turismo italiano che si trova nella 5° strada a New York, risponde che nessuno chiede mai di Genova, al massimo qualcosa sulla Riviera (Liguria).
A Parigi poi, i depliants del capoluogo ligure sono datati ad alcuni anni fa (circa 6/7), ma dall'Enit nessuno se ne interessa, né tantomeno dai vari assessorati liguri preposti al turismo; loro li mandano e poi se ne fregano.
Mentre nel resto del pianeta il carrozzone (Enit) va ...
Bel colpo, e mi richiedo il come facevano quei “galantuomini” che avrebbero e devono pubblicizzarla nel mondo, a dire che tutto andava e va bene; ma questa è un’altra storia.
Preso dallo sconforto mi rivolgo al vox populi del web.
E qui all'improvviso, tra il tam tam dei turisti sulla Rete, mi becco qualche soddisfazione.
“Sweeteacher”, una dolce maestrina del Michigan, la descrive come uno dei segreti meglio conservati in Europa.
E non dico certamente l’opposto.
La maestra è innamorata di Via Garibeldi, del suo ciotolame piena di musicanti di strada e negozietti.
In texas, un certo Tetech di Dallas, descrive come molto interessanti gli affreschi della Cattedrale di S. Lorenzo, mentre AnninPittsbourgh narra d’essere capitata per sbaglio a Genova; dopo che una brutta giornata di pioggia le aveva impedito una gita prevista a Portofino e racconta d’esserne rimasta estasiata.
E che dire dei colleghi che mi vengono a trovare di passaggio in Italia?
Capita infatti spesso che programmandola solo come una meta di passaggio, decidano poi di fermarsi anche più giorni per non perdere nulla ... Genova è una donna bellissima, ma che però non sa vestirsi e cammina male.
E credo che Genova debba essere considerata più che l’alternativa ad una brutta giornata di pioggia.
Genova ha anche ben più che una semplice pompa di benzina o di una torre solitaria da offrire, ma questo bisognerebbe dirlo ai nostri “comandanti”, a quelli che sanno tutto e quel che sanno, lo fanno anche bene … però lo dicono loro.
E pensare che basterebbe ben poco per … ma anche questa è un’altra storia.
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? !!!
RispondiEliminaNon conosco Genova, ma ogni volta che rivedo questo video (Genova 3 minuti) di Genova Municipality mi viene sempre voglia di scoprirla.
RispondiEliminaMa veramente ti piace ?
RispondiElimina@vinc
RispondiEliminaGenova non so, ma il video, per come è montato, per la musica scelta, per l'originalità nella scelta dei punti di ripresa, assolutamente sì.
@Vincenzo
RispondiEliminaSpaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè .... riesci a mandar giù.
;-)
Ad ognuno il suo, caro amico.
Luciano, che puoi dirci di Urban Lab ?
RispondiEliminaMera opearazione di facciata o qualcosa di concreto c'è?
Perché Renzo Piano non mi pare proprio l'ultimo arrivato...
Comunque, il video d'esordio di UL per me rimane bellissimo, punto (almeno quello l'han fatto fare a qualcuno con delle idee).
Ah, è il sito del turismo del comune di Genova, almeno dal punto di vista grafico, mi pare assolutamente di buon livello. Se consideriamo poi che è stato realizzato da una Cooperativa Sociale, tutto ciò mi fa dire che talvolta l'eccellenza si trova anche nel piccolo. Anzi, sopratutto lì.
RispondiEliminaI contenuti mi paiono invece un po' enciclopedici e troppo generici.
Invece, MIRACOLO, il sito è accessibile!!
Renzo Piano?
RispondiEliminaMah?
@Frap
RispondiEliminaMega galattico, anche se è la falsariga del Corviale di Roma.
Comunque ben venga, e ne sono più che contento e felice, ma se vado ad indovinare di chi è il programma, e chi c'è ... ossia quelli che da tempo sono presenti nel panorama genovese, quindi ....
Eppoi ci vedi qualcosa di nuovo o di più eclatante pur avendo questo 30ennale esempio?
http://www.urbanlabroma.it/
;-)
@frap
RispondiEliminaAppunto... "dal punto di vista grafico mi pare di assoluto buon livello..." e poi basta.
Un pena indescrivibile ...almeno per me.
Tante belle parole che quando si tramutano in fatti ... ok, hai sicuramente capito.
Scusa Frap, ma siamo lontani anni luce dalla professionalità toscana.
E sono sicuro di non sbagliare.
@Vincenzo
RispondiEliminaUn altro interrogativo?????
Ma dai !
;-)