giovedì 9 dicembre 2010

Liguria, sogno o son desto?

Caro Massimiliano,

innanzi tutto grazie della tua stima che non è roba da poco, e grazie del suggerimento “involontario” per farmi capire che devo ricorreggere il tiro in merito ad Angelo Berlangieri, ok lo faccio; non credo neanche mi costi troppa fatica riprendere la mira.
Infatti all’atto della prevedibilissima investitura ad assessore del turismo ligure, l’unica dichiarazione tra le tredici dei suoi pari grado (elezioni regionali del 2010) che mi piacque fu appunto la sua: il sentir dire che si voleva che finalmente emergessero le politiche economiche turistiche e non le solite leggi, decreti, eventi e promozioni di un solo territorio periferico.
Beh, erano anni che speravo in quelle frasi.
Poi alcune “cosette”, che non sto a rivangare ma di poco conto mi fermarono, e nei suoi confronti il “vincerò” del “Nessun dorma”, mi svanì come d’incanto.  
Forse l’esempio non c’entra una mazza, ma il “vincerò” c’entra, eccome se c’entra.
E’ infatti dai tempi della Cerofoliniana frase “Genova non sarà mai una città di camerieri” che c’andiamo arrancando senza mai nessuna meta; e fors'anche da prima.
Genova è una città portuale, e va bene; ma anche Barcellona lo è.
E la stessa similitudine si ha tra la Liguria e la Catalogna.
E qui finisco con gli esempi di altre città o regioni; una basta e c’avanza.
Barcellona però ha saputo crederci fino in fondo e togliendo gli “arricchiti” professoroni del nulla ha cominciato a sostituirli con dei veri professionisti … ascoltandoli però.
Uno su tutti fu Joseph Ejarque, che iniziando nel lontano ’85 in quei lidi, ha contribuito all’organizzazione e promozione delle Olimpiadi del 1992; poi  la Corugna, sempre in Spagna;  nel 1999 è stato chiamato a dirigere Turismo Torino; mentre agli inizi del 2006 fino al 2008 è stato direttore generale dell’Agenzia Regionale per il Turismo del Friuli Venezia Giulia, Turismo Fvg.
E i risultati si sono visti da tutte le parti.
Oggi è presidente di Four Tourism, società di consulenza internazionale in management e marketing turistico delle destinazioni che è specializzata in pianificazione, strategia, organizzazione, sviluppo territoriale ed economico eccetera eccetera.
Insomma uno con gli “attributi” giusti e che se deve dirtelo chiaro (per il tuo bene) non te le manda di certo a dire; poche balle e lavorare (bene).
Diciamo una di quelle persone che conoscono il da farsi ed è l’unico (in Italia) con cui io abbia potuto avere dei sani colloqui sul turismo.
Per il resto dei restanti, o sono “sfigato” a non averli mai incontrati, o è meglio lasciar perdere.
Credo che la seconda ipotesi sia però quella giusta.
Ma non è di lui che vorrei parlare, ma del fatto che persone così non ne abbiamo mai avute, mai cercate, e che se per caso ci fossero, ecco che non sono state o non sono neanche ascoltate.
A Genova nemmeno se ti chiami Garrone, Malacalza o Aponte, puoi fare qualcosa.
E ne cito “solo” tre ma ce ne sono altri, caro Massimiliano, e tu lo sai bene.
Genova, come la Liguria, è e deve essere una città di camerieri; perché allora che male c’è?
O forse questa “razza” va denigrata, oppure che dietro ai “camerieri” non ci siano anche dei validi imprenditori, architetti di fama mondiale, economisti eccellenti e tira a campà?
Vogliamo fare qualche caso o ne siamo tutti a conoscenza di quello che accade nel mondo in ogni dove?
Troppi interrogativi che hanno un solo comune denominatore; siamo defici…tari nel turismo e non solo.
Tutti sanno che l’oro del terzo millennio sarà mondialmente il turismo, e noi (?); scusami l’espressione, ma ce lo stiamo a menare … il can per l’aia.
Sul tuo fondo di oggi scrivi che in Regione si sia sposata una politica “bipartisan” in materia: infatti interessa che i turisti vengano in Liguria, non chi ha la medaglietta del perché sono venuti.
Cavolo, Massimiliano, questo è parlare, questo è il giusto modo d’agire e con queste premesse la speranza c’è.
Comunque dai, forse è la volta buona e io non dispero, e se c’è da dare una mano, sempre che serva, io sono qua … ma basta “mussate” … varie o avariate.
Ciao, grazie ancora ma lascia stare la parola ministro, almeno per me.
Cosa ne dici di Bertolaso?

5 commenti:

  1. Non rispondi al precedente articolo del blog?

    :-(

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  2. @Vincenzo

    Si ho letto, grazie, ma ho già risposto del post seguente.
    Comunque grazie anche se penso sia esageratamente troppo.

    ;-)

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  3. “L’imminente ‘ponte’ dell’8 dicembre sarà caratterizzato da un numero molto limitato di italiani in vacanza e da un drastico calo del giro d’affari”. È quanto afferma il Presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di una indagine svolta dalla Federazione con il supporto tecnico dell’Istituto EMG Ricerche dal 25 novembre al 1° dicembre, intervistando con il sistema C.A.T.I. (telefonico) 3.000 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di cittadini dell’intera popolazione maggiorenne.



    L’occasione di vacanza, offerta quest’anno dalla strategica collocazione infrasettimanale della festività dell’Immacolata, vedrà in movimento circa 4 milioni di italiani, pari all’8,6% del totale della popolazione maggiorenne rispetto ai 5,4 milioni del 2009 (che equivalsero all’11,3% della popolazione maggiorenne).

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  4. Nel mentre in Spagna:

    Quasi un milione di posti per l'inverno dalla low cost spagnola Vueling in Italia, ovvero circa il 7% in più rispetto all'inverno scorso. Oltre alle due nuove rotte già inaugurate a settembre e a ottobre, la Roma-Maiorca e la Milano-Bilbao, Vueling aumenta le frequenze sulla tratta Roma-Parigi con 6 nuovi voli settimanali, per un totale di 20 collegamenti, il 43% in più anno su anno. Il Roma-Barcellona arriverà invece a 27 frequenze settimanali, con un collegamento in più. Sempre per l'inverno la low cost di nuova generazione con base a Barcellona aggiungerà 245 voli-extra per le feste di Capodanno, dal 27 dicembre al 2 gennaio, da Roma, Milano, Venezia, Napoli, Pisa e Palermo. Per l'estate già annunciate infine le novità da Venezia a Tolosa e Maiorca e da Roma per Minorca.

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  5. Ho appena finito di leggere del CNEL e del Bocca.
    Luciano non credi che meriti un altro post quell'assurda situazione?
    Sono sconcertata nonchè inca...ata.
    Quei soldini potevano servire alla cultura piuttosto che darli a chi non fa praticamente niente da sempre.
    16 proposte di legge in sessant'anni!!!
    Ciao Renata

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