Dopo essersi baloccata con www.italia.it, il criticatissimo e secondo molti osservatori inutile portale del turismo costato la bellezza di svariate decine di milioni di euro (tra Stanca, Rutelli e la medesima), l’ex ministro del Turismo stava raddoppiando con un altro giocattolo, una specie di giornale online.
Un gingillo pesante e caro, altri 4 milioni e mezzo di euro, con una redazione bella folta di 20 giornalisti: un direttore, 5 redattori a tempo pieno, 10 redattori specializzati nel web e 4 redattori in lingua (inglese, francese, spagnolo e tedesco).
Al momento e per fortuna i quattrini per lanciare l’iniziativa sono stati spesi solo in parte e in altra parte semplicemente impegnati, ma c’è il rischio che alla fine debbano essere tirati fuori tutti quanti, nonostante la Brambilla abbia dovuto traslocare dal suo ufficio ministeriale di Via della Ferratella in Laterano a Roma.
Una specie di giornale online, lo chiama Daniele Martini sul Fatto Quotidiano.
La gara per il lancio del quotidiano da sovrapporre al portale è stata espletata e c’è un vincitore, un raggruppamento di 3 imprese: Monrif Net Srl-Zeppelin group Srl-Paesionline Srl.
La prima è una società di cui è presidente e amministratore un giovanotto, il ventitreenne Matteo Monti Riffeser della famiglia di editori della Nazione, Resto del Carlino e Giorno.
La seconda è un’azienda di Bolzano che si occupa di vendita di software e la terza è una società dei Castelli romani, amministrata da un certo Luca Cotichini, specializzata in guide turistiche e offerte di pacchetti vacanza online presentati da appena un anno anche in tedesco, spagnolo e francese.
Monrif e le altre due aziende per ora sono ferme sulla porta perché il nuovo giornale è finito in una specie di limbo.
La seconda classificata nella gara, la società Unicity, ha ritenuto che la commissione giudicante avesse commesso irregolarità nella valutazione delle offerte e quindi ha fatto ricorso al Tar del Lazio.
La sentenza è prevista a breve.
Anche se i giudici amministrativi dovessero decidere di rimettere in discussione la graduatoria, però, la sentenza di per sé non potrebbe fermare il giornale della Brambilla che continuerebbe a progredire quasi per forza d’inerzia, magari anche a dispetto di Dio e dei Santi, drenando altri quattrini pubblici.
Solo il nuovo ministro, Piero Gnudi, potrebbe far ritornare nel cassetto il costoso progetto, magari dando l’indicazione di smontare il giocattolo al direttore generale delle Politiche turistiche del ministero, Roberto Rocca.
Facendo così capire anche con questa decisione di voler far calare il sipario sulla precedente gestione della politica turistica, contrassegnata da decisioni estemporanee e spesso clientelari e da strappi continui.
A partire dalla scelta di commissariare l’Enit, l’ente del turismo, per arrivare alla decisione di nominare un direttore, Paolo Rubini, con un curriculum vuoto di incarichi in ambito turistico, ma in cui spicca la sua attività di collaboratore della Brambilla nel lancio dei Circoli berlusconiani della libertà.
Dall’idea di far nascere una società per i convegnisti, Convention Bureau, capace in appena tre mesi di mangiarsi più di 500 mila euro, alla scelta del ministro di affidare la guida di questa nuova struttura allo stesso direttore dell’Enit assegnandogli un secondo stipendio di altri 130 mila euro. Tutte faccende molto criticate e ora al vaglio, tra l’altro, della Corte dei Conti e sulle quali anche il Pd vorrebbe fare chiarezza.
A questo proposito il deputato Ludovico Vico ha avanzato una proposta di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulle responsabilità amministrative nella gestione della politica turistica, dell’ente del turismo, del Dipartimento del ministero e sull’operato dell’ex capo di gabinetto, Claudio Varrone.
Dei circa 4 milioni e mezzo di euro in ballo per il giornale online della Brambilla, al momento è stato speso più di 1 milione e mezzo:
Quattrini serviti soprattutto per pagare gli stipendi a 5 “Project manager” voluti dall’ex ministro, suoi conoscenti o stretti collaboratori politici, ingaggiati con un contratto della durata di 3 anni.
I 5 “manager” dovrebbero occuparsi di tecnologie e innovazione, di comunicazione digitale e social network, della promozione e del coordinamento delle redazioni locali e del media designer.
Ma considerato che per ora il giornale non c’è, probabilmente non si stanno ammazzando di lavoro, e considerato anche l’impegno dei “project manager” da solo non è sufficiente a far girare un portale, nel frattempo è stata allestita una redazione volante con altri professionisti definiti “Junior web content editor”, cioè redattori che scrivono, selezionano, mettono e tolgono i contenuti dalle pagine online.
Al momento nel cassetto quindi ci sono ancora circa 3 milioni di euro.
Tre milioni che forse potrebbero essere utilizzati altrimenti e meglio per promuovere l’Italia turistica nel mondo.
... e poi, praticamente il progetto è fermo ma i manager vengono pagati!
… e non credo siano finite qui le “scoperte” sulla Brambilla.
Da non crederci
RispondiEliminahttp://www.travelnostop.com/NEWS_dettaglio.php?idArticolo=91362
L'articolo originale, che probabilmente da domani sarà leggibile anche sul sito del il FQ, nel frattempo può essere letto QUI
RispondiElimina(rassegna stampa camera deputati)
Qualcosa non mi torna...
RispondiEliminaI vincitori di questa "nuova" gara sarebbero i medesimi della gara espletata da Promuovitalia per i servizi redazionali del portale italia.it.
Molti dei numeri della redazione coincidono con quelli in bando.
Idem il nome della seconda classificata che, secondo il FQ, avrebbe fatto ricorso.
Il giornale da "sovrapporre al portale" mi sembra un po' improbabile.
Non tornano invece gli importi (mi pare fossero 2 milioni e 30mila euro + IVA per tre anni, a base d'asta).
Non è noto l'importo di aggiudicazione.
Ho la vaga idea che su 'sto articolo abbiano fatto un po' un minestrone al FQ.
Anche prendendo dati dal bilancio 2010 di Promuovitalia dove si "valorizza" il progetto "completo" italia.it intorno ai 4,565 milioni di euro (vedi a pag. 34).
Sui nomi dei PJMs innovatori avrei qualche possibile ipotesi... (aggiungere a quelli citati anche E.Colombo e L.Moschini).
@frap
RispondiEliminaInfatti anche a me sembrava un copincolla di quelli di Promuovitalia e li ho già informati quelli di FQ.
Ma se lo fai anche tu credo che siano "obbligati" a risponderci e a rivedere l'articolo o magari a darci più delucidazioni.
:)
Magari stasera ci faccio un post... ;-)
RispondiEliminaMi associo al MINESTRONE
RispondiElimina;-)
@Vinc
RispondiEliminaTu lo fai solo per poterlo mangiare
;-)
@Sergio
RispondiEliminaPerchè a te fa schifo è vero?
Alla genovese con il pesto gnam gnam e qualche pezzo di crosta di parmigiano messa in cottura.
Slurp!
:)
Un blog intelligente!
RispondiEliminabravi
Chiedetelo ai dipendenti di ENIT quanto sono contenti e cosa fa l'amministrazione con le risorse assegnate!!!
RispondiElimina@Anonimo 1
RispondiEliminaGrazie
:)
@Anonimo 2
Mò c'incuriosisci un sacco!
:)
@ primo anonimo
RispondiEliminala notizia di travelnostop http://www.travelnostop.com/NEWS_dettaglio.php?idArticolo=91362 è quindi:
Enit, è quarto tra enti più efficienti nella pubblica amministrazione
......
very intersting.....
anche perché il primo è....o meglio fu....l'ICE....soppresso......
questa potrebbe essere allora una prova per coloro che pensano che la riforma brunetta è una c.....pazzesca!!!!e che porta pure sfiga!!!!
tra i prossimi tre da sopprimere ci sarà anche l'enit?
che storie....
@frap
standing ovation per frap!!!!
Frap Über Alles
povera michela!
RispondiEliminahttp://espresso.repubblica.it/dettaglio/brambilla-ma-quanto-ci-costi/2167207
Brambilla ma quanto ci costiL'ex ministro del turismo ha decuplicato le spese del suo dicastero. Tra corsi per insegnare alla polizia come trattare gli stranieri, siti internet milionari e call center(24 novembre 2011)Michela Vittoria BrambillaMichela Vittoria Brambilla ha molta fantasia, e rimarrà nella storia anche per aver lanciato come ministro del Turismo "la carta dei diritti del turista" e iniziative "animal friendly" per aiutare i padroni di cani, gatti e altre bestiole a fare vacanze rilassanti, attivando pure un sito Internet ad hoc (www.turistia4zampe.it). Anche alcune spese del bilancio del suo dicastero fanno sorridere. Per insegnare alla polizia locale italiana come trattare i turisti stranieri nel 2010 sono infatti stati spesi 534 mila euro (per corsi di 36 ore in cui gruppi vigili urbani venivano addestrati a "tecniche relazionali, problem solving e gestione dello stress"). Altri 200 mila sono serviti a formare nuovi manager per "l'innovazione turistica".
Per stampare la carta del turista sono stati usati 51 mila euro di soldi pubblici, mentre il contact center dedicato ai viaggiatori è costato la bellezza di 2,4 milioni. Non sappiamo quanti hanno telefonato alla Brambilla per utili consigli sulle bellezze del Belpaese. Sappiamo però che l'ex ministro non ha fatto economia per la comunicazione e la promozione: il nuovo portale Internet (dopo gli sprechi milionari di Francesco Rutelli) è costato altri 5,4 milioni di euro (per coloro che vanno in Campania, il sito consiglia di assaggiare la pizza Margherita), mentre per dipendenti e uffici della neonata struttura di missione "per il rilancio dell'immagine dell'Italia" gli italiani hanno pagato 6,3 milioni.
L'imprenditrice che vende pesce ha deciso di investire, infine, 255 mila euro in una "Conferenza nazionale del turismo" (che ha lasciato poche tracce) e finanziare i suoi viaggi e i suoi convegni con un milione tondi tondi. Leggendo il conto finale, però, non si ride molto: rispetto al 2007 le spese correnti del dipartimento sono aumentate di oltre 4 milioni, mentre quelle per il solo funzionamento sono passate da 684 mila euro a 15 milioni tondi tondi.
@frap
RispondiEliminaPerò qualche grazie (ogni tanto) quelli del Fatto Quotidiano potrebbero anche mandarcelo ... che diamine.
;-)
Nulla di nuovo sotto il sole.
RispondiEliminaFunziona cosi in ogni basso della ditta Italia.
Gregorio
@Gregorio
RispondiEliminaE per di più sono alquanto sciocchi, considerato che al giorno d'oggi sono abbastanza rintracciabili certe "belle e buone azioni".
Forse che si approfittino del fatto che gli italiani "dimenticano" in fretta?
Oppure la "colpa" è che lo "fanno" tutti?
Probabilmente ... entrambe le cose.
;-)
ma il pesce non è un animale da proteggere?
RispondiEliminasì, tranne quello surgelato che fa business
RispondiEliminaSe è per quello anche quello fresco fa business.
RispondiEliminaSolo che se non lo vendi entro tre giorni puzza dalla testa.
:-D
Penso che il problema sia la gran quantità di furti ai danni della ditta italia.
RispondiEliminaPer fare un esempio, immagina una rapina alla reception di un hotel a Genova. Succede che si avvia un minimo di indagine e ricerca e magari viene preso il ladro.
Ma se invece ogni giorno viene rapinata la meta degli hotel, sempre da gente diversa e gente normale con un buon lavoro, insospettabile. Tipo il fruttivendo chiude a mezzodì 5 minuti prima e nell'andare a pranzo svuota il cassetto di un hotel sulla strada.
Considera poi che pure carabinieri polizia finanza magistratura non sono immuni da questo virus...
Ecco, se oggi viene derubato l'hotel situato nella tua, sarà ben difficile che tu rimanga meravigliato nell'apprenderlo, e certo non ti aspetti che i gornali domani ne parlino in prima pagina!
Noi siamo arrivati al punto che per meravigliarci avremmo bisogno che, Gnudi assente da tv e tavole rotonde, si cominciasse a registrare un +50% di presenze nel turismo mese su mese.
Tutti i tg, giornali, blog, da qui fino alla cina ne parlerebbero ...
E ci vorrebbe anche poco, a chi è vicino allo zero, o sotto, fare un + 50% per una dossina di mesi...
gregorio
@Gregorio
RispondiEliminaE se nel per caso ci fosse un blog (diciamo un gran rompile balle, va) che oltretutto è anche ben seguito da chi di dovere sulla falsariga di quelle trasmissioni televisive che obbligano i preposti a darsi da fare ...
Beh, denunciamo i fatti e poi aspettiamo i risultati, o no?
;-)
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
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RispondiEliminaGrazia (buon senso, semplificazione) non giustizia, caro ultimo anonimo
RispondiEliminagreg
Già il turismo e i beni culturali non sono la priorità per questo paese, in più si mettono persone inutili a gestirle..siamo apposto.
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