giovedì 29 marzo 2012

Non volevo la "favola", volevo solo dormire nel pulito ... e chissenefrega della terrazza nascosta


Era una notte buia e la pioggia scendeva a dirotto di sbieco a mò di sfiga!
E detto non mi permetteva nemmeno il buon uso del parapioggia, mentre in pochi metri dal taxi al … mi ritrovai infradiciato dalla testa ai piedi.
Il para qualcosa mi scarrozzava tra le mani da una parte all’altra mentre l’ultima folata di un vento così forte e gelido, lo tolse all’improvviso dall’insicura mia presa.

E lo vidi per la penultima volta che svolazzava per poi incastrarsi definitivamente tra le doghe rotte di una persiana semi divelta di un albergo nei pressi.
Proprio in quella Locanda, la locanda del “Tempo che fu”, che gli organizzatori m’avevano da tempo già destinato.
Eh si, mi trovavo in quel posto per un meeting (qualcuno crede ancora nella mia esperienza) dove avrei dovuto “umilmente” elencare le necessità della qualità del settore alberghiero (turistico in generale) e del personale che ivi lavora, ad una platea di “professoroni” del settore.

A quel tempo non sapevo ancora se i programmatori dell’evento e dell’invito mi tenessero molto in considerazione, ma la prenotazione in quella Locanda mi tolse ogni dubbio.

Del tempo che fu perché dopo questo racconto della mia fantasia, ahimè non mi parlerà più!
Pace e amen, ma l'è solo uno scherzetto, anche perchè vorrei farle capire che ... forse la Rosa non è mai esistita (forse) perchè un buon (?) non s'allontana mai dal posto di lavoro senza aver il sostituto in qualsiasi settore dell'albergo ... e non sta granchè bene dire le bugie (ari forse) poichè queste hanno le gambette corte!

Comunque e visto che ci siamo, ecco la mia ... bugia.
.
… all’ingresso della Locanda era acquattata la Viola (la governante del Grand Hotel ?), una signora sui 120 chili veramente mal distribuiti, e che lasciava trasparire nelle maglie delle sue calze a rete (oramai ridotte a soli tre o quattro buchi), un quantitativo industriale di grasso, il quale fuori bordava trascinandosi dei peli enormi.
Non si alzò e né tantomeno tentò di farlo pur non appena socchiusi l’uscio per appropinquarmi alla reception (uscio per modo di dire poiché la stessa maniglia rimase in posizione verticale non appena l’agguantai per aprire e mi cadde sui piedi), e nel mentre forgiai il mio migliore sorriso.
Della "reception" preferisco non proferire parola.

Lei, la Viola, grugnì un qualcosa che non ebbi modo di comprendere.
Probabilmente fu solo un rutto dovuto ad una pietanza appena deglutita e contenente una buona dose di cipolla ed aglio mista a chissà che altro, considerando l’olezzo che si sprigionò dalle sue fauci.
“Buona sera” dissi, “dovrei avere una prenotazione a mio nome … “, e lei di rimando: “Si, lo so, è l’unica che abbiamo avuto negli ultimi tempi … la camera è la numero uno e questa è la chiave”.

Ancor oggi non riesco a ricordare se la Viola abbia accennato ad un saluto, ma soprattutto se la chiave allungatami fosse appartenuta precedentemente a qualche ingrassatore di motori o qualcosa del genere.
Le macchie unte che infatti mi finirono sul palmo della mano e sulle dita n’ebbero dimora per molto tempo, seppur tentai nelle settimane a seguire lo sgrassamento col prodotto più idoneo al caso.

Mi sembrava di sognare ad occhi aperti, ma l’incubo non finì di li a poco.
E a poco varrebbe la descrizione del maleodorante corridoio, fumoso ed impolverato all’inverosimile, prima di giungere alla “fatidica” stanza.
Fu li che vidi di nuovo l’ombrello, anche perché la sua punta d’acciaio aveva rotto l’unico vetro ancora intatto (credo), e m’accorsi di botto che il riscaldamento era rotto, mentre eravamo proprio nei giorni della merla.
Nel bagno c'era ancora la "turca" con il buco che non si distingueva dal color periferico a questo.
E della camera pensate pure e tranquillamente al peggio che la vostra immaginazione può dare al peggior tugurio del mondo.
Ma statene certi che non vi basterà: quello che vidi fu ancor peggio del peggio!


Dipende dalla stanza, dalle aspettative, dal gusto, dalle necessità.
Per me fu terribile, perché è chiaro che fu l’esatto contrario degli alberghi magnifici e anche di quelli no, ma gestiti da un buon direttore a prescindere che questi appartengano a certe grandi catene e anche quelli non.
Anche un solo alberghetto.
Infatti ho sempre creduto che il buon personale dipenda solo ed esclusivamente da un direttore o proprietario eccezionale.
Il resto son balle!

Lì le stanze son tutte uguali, bui corridoi e scalini sbreccati raccordano percorsi dove non vorresti mai trovarti da solo.
Una bruttezza quasi ostentata, che traspare da mura scrostate e da mobili perfettamente accordati.
Una bruttezza cui non perdoni mai nulla.
Ma non proprio di questo volevo scrivere.

La mattina dopo la notte passata sull’angolo del letto, e ben attento a non toccare nulla né tantomeno a coricarmi maldestramente sulle lenzuola (ebbene sì, ho il brutto vizio di alzarmi presto anche quando non serve), scendo in una sala colazioni ancora deserta (ovvio, ero il solo cliente) e lugubre, e rincontro la Viola che dimenandosi tra i tavoli s’avvicina grugnendo a me.

Le chiedo informazioni sue e dell'hotel, perché in fondo volevo capire il motivo di tale trasandatezza.
Ma proprio mentre sto domandando mi pento, ché alle sette del mattino le persone hanno da lavorare, non hanno tempo di star dietro alle frivole favole di quelli come me.
Quelli come me, è noto, son brutta gente, e sempre pronti a criticare il “lavoro” degli altri.
Ma pensiero ed azione non si coordinano bene la mattina presto, la voce non viene fermata in tempo e la domanda è ormai posta.

A sorpresa, però, Viola spalanca gli occhi vivaci e mi racconta quasi orgogliosa dell'hotel, mi porta a vedere un balcone ormai fatiscente, mi spiega le preferenze di stanze in base alla provenienza dei turisti.
E s’è allontanata dal luogo di lavoro anche perché non ci sarebbe stato nessun’altro cliente, poiché in caso contrario avrebbe fatto molto male.
Ma la Viola poteva saperla sta cosa?

Se ho capito bene gli stranieri preferiscono le stanze all'ultimo piano, con vista sui tetti della città.
Gli italiani, invece, prediligono le stanze più "storiche", con molti segni del loro passaggio.
Poi mi spiega che spesso i mobili vecchi vengono scambiati dagli stranieri per mobili antichi, che non viene percepita la differenza di certi particolari e si arrabbia.

Non posso non chiederle come è venuta a conoscenza di quanto mi ha detto e lo stupore questa volta è il mio nello scoprire che lei, molto spesso, di sera, fa bere quei pochi clienti, li intrattiene sino a notte fonda e li manda a dormire in bianco, assonnati e ubriachi.
E poi li deruba.

Una donna che sente proprio il luogo in cui lavora, che se ne sente parte al punto da prendere con trasporto ed emozione cose e persone.
Io non so dire se in assoluto alcune delle sue storie siano vere o pretestuose, frutto solo della sua fantasia.
So che una persona come Viola può essere una grande ricchezza per un albergo se questi è gestito da un buon direttore, ma se il direttore buono non è, questo è il risultato.

So che se lei prova un tale "engagament" con il brand per cui lavora è perché qualcuno all'interno, molto probabilmente, usa la stessa attenzione con i clienti.
So che soprattutto grazie al direttore della Locanda del “Tempo che fu” (e non certo per colpa della Viola) io in quell'albergo non tornerò mai più.
Infatti non esistono dei cattivi o bravi dipendenti, ma solo ed unicamente dei buoni e bravi direttori o proprietari.

P.S.: Poi al meeting sul turismo non m’hanno fatto dire niente, anche perché non avrei potuto far la mia parte.
Lì si parlava di web 2.0 e della cosa ne so molto poco, ma quello che basta (credo).
Io devo più che altro “pensare” a rendere i “BBB” (bravi, belli e buoni) il personale alberghiero nonché l’albergo o la catena alberghiera (le programmazioni turistiche delle città nell'insieme), e vale a dire proprio come le lattine dei pelati.
Quelli del web 2.0 ne fanno la pubblicità ed io penso al contenuto (ossia che il pomodoro sia buono).

In definitiva la Viola è un po’ come nelle università di tutte le specie, dove se hai o trovi un buon insegnante o docente, di certo i ragazzi (o la Viola) diventano “BBB”.
Ma se per caso non ne trovi, beh; allora escono fuori delle Viola in gran quantità.





42 commenti:

  1. Hai mai pensato di fare il narratore?

    Ci siamo letteralmente sbellicati di risate e non riusciamo a fermarci più.


    E adesso la Roberta Milano?

    Ci starà allo scherzo?

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  2. Nooooooaaaaoooo.... dai.

    La RoBBBerta che racconta le favole non può essere vero: ma mi crolla... ma mi crolla un mito !!
    Ho appena fatto una piccola verifica: l'Hotel Tornabuoni Beacci ha davvero una terrazza.
    Ma non è affatto nascosta, è addirittura nelle FAQs del sito!
    Oddio... a pensarci bene, effettivamente, una governante in un 4stelle su via Tornabuoni a Firenze pare davvero un tantino poco poco credibile.
    Come content curation... non è che sia molto molto curation (verità e rilevanza, ohè!).
    Posso fare una battuta un po' cattivella (RoBBBe' sto a scherza' eh... non te la prendere, lo sai che ti stimo): ma così non si rischia poi di passare dal web-marketing al web-markett-ing (aka buzz marketing)? ;-)
    Dicci la verita dai: era un esperimento per turisti un po' gonzi, vero?

    (e pero... ROTFL, non riesco proprio a smettere di ridere, per la versione qui riveduta e corretta :-D )

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  3. Non la conosco ma dubito.

    Però il racconto (bellissimo e divertentissimo) si divide in due nette parti e sembra quasi che siano state due persone a scriverlo.

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  4. @Zena

    Stai diventando come Vinc (Vincenzo) che pone sempre degli interrogativi!

    Nonchè la curiosità.

    Hei, ma che lavoro fai per dire queste cose?

    Accidenti, ho fatto un interrogativo.

    ;-)

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  5. @Luciano

    Psic......


    ;-)

    Però non hai risposto alla mia domanda

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  6. @frap

    Era da un pò che l'avevo in tasca.

    E poi anche perchè non ha risposto per ben due volte ad una mia richiesta in merito al Campus di Lucca.
    Tiè, beccati questa cara Roberta!

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  7. @Luciano
    Ma avevi richiesto via e-mail o su twitter?
    Con la seconda opzione la risposta era assicurata.
    Mi sa che sei poco social, un po' come me.
    Aggiornati! :-)

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  8. @Frap

    Ah già!

    Ma avevo preferito inviarla direttamente alla sua mail personale.

    Poi inserendo la mia richiesta in un batti e ribatti tra me e lei su questo blog.
    Ha risposto a tutto ma non a quello.
    Beh, così adesso impara.
    ;-)

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  9. Eh... ma che cattivo, che perfido, che sei però.
    E dai, e si sarà scordata, no...
    A me la RoBBBerta mi sta simpatica lo stesso.
    Anche quando racconta un po' le favole*.
    Tié.

    *però... effettivamente... a pensarci bene... non è tanto tanto bello, eh... ;-)

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  10. @frap

    E dai!

    E dire che stavo pensando di tramutare la Rosa, non più in Viola ma in qualche altro colore.
    Tipo la Bianca, la Nerina eccetera eccetera.
    Beh, potrebbe essere uno spunto molto "colorato".

    ;-)

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  11. Mi son trovato a trascorrere più di una notte in un resort stupendo, Costa Rei, in Sardegna. Sembrava di dormire in paradiso. Stupendo è concetto soggettivo, mi rendo conto. Dipende dalla stanza, dalle aspettative, dal gusto, dalle necessità. Per me è stupendo, perché è l’esatto contrario degli alberghi uniformi delle grandi catene: tante camere, ma grande freddezza.
    Ma non proprio di questo volevo scrivere.
    Una sera, per cena, in una sala ormai deserta, c'eran rimaste solo le cozze o la bistecca di manzo. Ma io volevo stare leggero. E lì, arriva Bianca, questo il suo nome. Una sarda bellissima dagli occhi di ghiaccio, ma con un contagioso sorriso. "Vorrei del formaggio". "Certo, vedo che si può fare". Dopo un po' ritorna con una mozzarella bianca bianca. Triste triste. Io la guardo deluso e lei se ne accorge. Proprio mentre sto domandando mi pento, ché alle dieci di sera le persone hanno da tornare a casa e non hanno tempo di star dietro alle fregole di quelli come me.
    Ma pensiero e azione non si coordinano bene a stomaco vuoto, la voce non viene fermata in tempo e la domanda è ormai posta. A sorpresa, però, Bianca spalanca gli occhi vivaci e mi racconta orgogliosa e complice della dispensa. "Venga con me" - e mi prende la mano - "ma non si faccia vedere dal maitre". Mi conduce per una porta semi-nascosta e lungo un corridoio umido e stretto. Quando entriamo i profumi, improvvisi e molteplici, mi invadono le narici. "Scelga quello che vuole" e mi indica uno scaffale zeppo di ogni ben di dio. Poi mi spiega che spesso i pecorini stagionati vengono scambiati dagli stranieri per cibi non freschi, che non viene percepita la differenza dei sapori e si arrabbia.
    Io la comprendo, ma sono indeciso: poi punto il dito e lei sorniona mi chiede "dolce o piccante?".
    Io esito solo un momento e poi rispondo sicuro: "Piccante!".
    Lei mi guarda con un po' di malizia, si umetta le labbra, si gira di lato e ancheggiando vistosa si muove e sottovoce commenta: "Mi dicono tutti così".
    So che una persona come Bianca è una ricchezza per un albergo e per qualsiasi azienda. So che se lei prova un tale "engagament" con il brand per cui lavora è perché qualcuno all'interno, molto probabilmente, usa la stessa attenzione al cliente. So che soprattutto e solo per Bianca io in quell'albergo ci voglio tornare.

    Volevo la provola.

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  12. Voi due sareste da inventare se non ci foste.

    Divini divini divini

    Marina

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  13. Chi vi ha inventato a voi due?

    :-DDDDDDDDD

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  14. @Gianni Marina Francesco

    Qualcuno ha sottomano il racconto di Nerina?


    ;-)

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  15. Volevo na fritola

    Me son trovao un mese e mezo fa, ora ve conto, a entrar qualche minuo ne la pastizeria famosa, in quela longa cale venexiana.
    Parea de star fora de zuca, par quanto l'era bela e profumosa.
    L'è tutto sogetivo, mi lo capisso.
    Ma erimo de Carneval ed ela lì, drio del bancòn, la me vardava un pelo strana e vojosetta.
    Nerina se ciamava.
    Domando par saver, che mi voleo solo sagiar un picolo dolceto.
    Ma no gavevo schei.
    E mentre che ghe domando, mascherado, già m'ero belo che pentìo.
    Che ela avria de lavorar e non star drio de mi, che sono Piero.
    Me varda, la me conosse e dise:

    Piero mio, gh’ò qua ’na fritola
    te la vogio regalar.
    Sastu, caro, quanti zoveni
    la voleva sgnocolar?

    Marameo! Gh’ò dito subito
    voi salvarla a chi voi mi,
    al mio vecio vogio darghela,
    e quel vecio ti ze ti.

    Varda ben, prima intendemose,
    per aver de sto bocon
    de arar drito sempre zurime
    e restarme fedelon.

    Mi, mi za te lezo l’anema,
    te capisso, no zurar,
    Piero mio ze tua sta fritola
    ciapa, ciò vienla a magnar!


    E mi, grassie Nerina, ne la pastizeria vogio tornar.

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  16. Rosa Viola Bianca e Nerina, sono sorelle?

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  17. Nella fantastica location dell’Hotel Tornabuoni Beacci di Firenze, ieri sera, ha avuto luogo il sesto di una serie di incontri promossi dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Firenze: l’Aperinews.

    Quello di ieri sera è stato dedicato a web e turismo, presieduto da Roberta Milano e Giacomo Billi e seguito da una folta platea di uditori. Dopo aver appagato l’appetito con un ricco aperitivo offerto dalla struttura, si è dato inizio allo speech. L’umanesimo del web è il primo argomento unito a quello, apparentemente distante, della misurazione dei risultati. Roberta Milano incentra il suo discorso sull’importanza della genuinità e veridicità dei contenuti di un sito o di una pagina Facebook, su quanto è apprezzabile favorire i contenuti prodotti dagli utenti considerati più credibili agli occhi del pubblico, su quanto è importante intercettare le conversazioni online e parteciparvi. Esserci, ascoltare, stimolare e partecipare con semplicità ed onestà sono gli ingredienti della ricetta base del web marketing.
    ...
    È così che la content curation acquisisce un ruolo di prim’ordine nelle strategie di web marketing, quando una strategia c’è.


    RoBBBe' e allora dai, intercettaci, partecipa, unisciti a questa ns. anticipazione del 1 aprile.
    Viola, Bianca e Nerina (e pure io, eh) ti salutano con grande simpatia. ;-)

    P.S. Ah, sia chiaro che sono molto molto invidioso di quella sigaretta in terrazza (anche se non fumo): ché a me non l'hai mai detto “leggo i tuoi post e attraverso questi, leggo la passione che ci metti in quello che fai!”. Ecco.

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  18. @frap

    Ma la Roberta sa di questo post?

    ;-)

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  19. Se rifai il tuo tweet, mettendo però in testa @robertamilano, vedrai che un uccellino di S. Gimignano vola da lei e glielo cinguetta in tempo reale. ;-)

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  20. Visto? ;-)

    Lo sapevo che la RoBBBerta non mi avrebbe deluso.
    Tié! ;-)

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  21. Giusto per la cronaca eh, io a Costa Rei ci sono andato veramente.
    Bianca non c'era; però c'era Patrizia.
    Che non mi ha portato né la mozzarella, né tantomeno in dispensa.
    Che, sia ben chiaro, io il provolone mica lo faccio con le ragazze mentre lavorano, eh. ;-)

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  22. @Frap

    Ricordo benissimo, e se non sbaglio è stata la seconda volta a Costa Rei poichè t'eri trovato benissimo l'anno prima.

    :)

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  23. E mo' però chi glielo dice a Rosa che in un alberguccio 4* da €370 euro la doppia standard ad €450 la suite, non è proprio il caso di portare le clienti in terrazza durante l'orario di colazione (inclusa nel costo)?
    Non parliamo poi di abbracciarle se tornano a trovarci, eh...
    Back2basic verrebbe da dire, ma perché poi su TripAdvisor 'sta Rosa così affabile e cordiale non la cita proprio nessuno?
    Clienti anche ingrati e/o un po' snob in questo albergo, non trovi?

    ...e la cosa più incredibile per un quattro stelle è che mi è stato indicato di far colazione aggregandomi ad una tavolata con altre quindici persone che non avevo mai visto in vita mia!! Assurdo!

    In effetti, dal video, si intuisce che...
    Solo che 'sta cosa si fa in certe osterie tipiche toscane, in un 4* su via Tornabuoni a Firenze mi pare un tantinello eccessivo.
    O no?
    O forse è una nuova moda un po' social 2.0.
    Mah...

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  24. Oh questa poi... un 4* con una tavolata tipo d'allegra compagnia!?!


    Ahi ahia ahi

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  25. OT: volevo solo un portale del turismo minimamente decente. Invece, purtroppo... (come da copione).

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  26. Che vi devo dire? Avete già costruito tutto voi, con un narratore così nulla potrei.
    - non servirebbe dire che io di recensioni non ne faccio mai sul blog (e visto che mi leggete con tanta cura lo dovreste sapere);
    - non servirebbe dire che quanto ho scritto l'ho scritto perché davvero lo pensavo, senza dietrologie strane;
    - non servirebbe dire che l'incontro di venerdì nello stesso hotel è conseguenza di quel post (e non il contrario);
    - non servirebbe dirvi che la Rosa mi ha aspettato la mattina per abbracciarmi e baciarmi (troppe sdolcinerie da femmine, chi ci crederebbe);
    Non servirebbe dirvi molte altre cose: condannata alla pubblica gogna senza beneficio del dubbio. Ma già, dimenticavo, tu - Luciano - sei sempre il depositario della verità, il dubbio non ti sfiora mai. Ti invidio molto sai?
    Sarai un politico perfetto.

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  27. E dai RoBBBe' non fare la vittima...
    Era solo uno scherzetto ante uno aprile.
    >Condannata alla pubblica gogna...
    Esageratissima!!
    E non vorrai mica che ti si declassi da 3B a 2B, neh, per mancanza di ironia?

    Baci, abbracci e stima personale immutata (e non farmi pentire di questo outing, eh...).

    P.S. Non c'è Rosa senza spina... ;-)

    RispondiElimina
  28. @Roberta

    Si vabbè, scrivi "non servirebbe dire" ... ma dici, eccome se dici, anzi anche un-dici.

    E poi quella di dare del "buon" politico ad un tecnico è veramente un colpo basso, bassissimo ...

    E non lo sarò mai per il semplice motivo che non ne sono capace.
    Diciamo che l'è un pò come se dovessi cominciare a studiare la medicina ... non ne sono portato e davanti al sangue o al dolore degli altri, sto male da cani.

    Però denoto nelle tue parole un pò d'astio e di incavolamento che si evincono anche nel tuo comemnto su Facebook dove dici che:
    Luciano Ardoino si diverte un mondo a criticarmi. Condivido perché chi ha voglia (e tempo) si faccia un'opinione. Ma credo che "la malizia sia negli occhi di guarda" e poi si candida per chi, fino a pochissimo tempo fa, era dello stesso schieramento della M.V. Brambilla.

    Beh, in questo caso stai facendo di un erba un fascio, cara Roberta.
    Che c'azzecca Enrico Musso con la Brambilla?
    E poi Enrico m'ha solo chiesto di dargli una mano per quanto riguarda il turismo. Avrei forse dovuto dirgli di no visto che si parla della mia stessa città e che le ho fatte "a gratis" in molte parti del mondo?
    Suvvia!
    E come hai scritto anche tu, Enrico Musso è una spanna sopra gli altri ed è veramente l'unica persona che può cambiare l'andazzo da schifo di questa città!

    Un salutissimo e ti prego non te la prendere, il mio era solo uno scherzetto!

    Amen!

    :)

    RispondiElimina
  29. "Ci siamo letteralmente sbellicati di risate"
    "dal web-marketing al web-markett-ing (aka buzz marketing)"
    "Volevo na fritola"
    "Viola, Bianca, Nerina..."
    etc.
    Contenta che un mio post (serio) vi abbia fatto tanto ridere. Ma permetterete che a me il tutto faccia ridere un po' meno. Aggiungete "permalosa" o "non sa stare agli scherzi" a tutto il resto che mi avete attribuito: bugiarda, in primis. In fondo sarebbe il male minore, no?
    PS: ebbene sì, fumo, uso facebook e twitto pure, sono davvero una persona orribile. Non merito le 3B.

    RispondiElimina
  30. @Roberta Milano

    Il mio "ci siamo sbellicati di risate" era dovuto al racconto e non certo a te.
    Noi due non ci conosciamo ma quello che so è che sei una persona molto preparata nel tuo settore che però non seguo molto.
    Informazioni che mi sono arrivate attraverso degli scambi personali che mi sono arrivate da Luciano e che ti ha sempre descritta come una delle poche persone che sa quello che dice.
    Mi spiace aver toccato la tua suscettibilità, non era assolutamente la mia intenzione, ma se ci leggi, dovresti sapere che siamo molto goliardici nonostante l'età.

    Cordialmente

    RispondiElimina
  31. @Roberta

    Eh no, per noi sarai sempre BBB!

    ;-)

    RispondiElimina
  32. Roberta, tu sai che io sono un po' scarso di complimenti, no?
    Quindi non farmi aggiungere la 4a B (di "bischera", e conosci la storia, vero...) alle tre precedenti (Brava, Buona e Bella) per favore.
    Non solo scrivi un post su un albergo di Firenze (pienamente legittimo) e di solito non lo fai mai (lo dici tu stessa); qualche mese dopo ci vai a tenere un incontro invitata dalla Provincia di Firenze (si capisce dal fatto che l'ok va dato alla segreteria dell'assessorato), e siccome qualcuno potrebbe non accorgersene/ricordarsene, lo segnali (o fai segnalare) pure tu stessa sul sito di BTO, come risorsa, con l'aggiunta di (ecco svelato il motivo della location).
    Ma abbi pazienza però... un po' te le vai anche a cercare, eh.
    Certo però che quanto ad albergucci e location ti tratti proprio male male.
    Diciamo che ti accontenti di poco. :-)
    A proposito, ritiro i baci perché il fumo un po' mi disturba, ma l'invidia della terrazza (mica tanto nascosta, eh) rimane comunque. ;-)
    E poi tutta questa ns. attenzione qualcosa avrebbe dovuto dirti (altrimenti ti si ignorerebbe); per es. hai dimenticato di citare:
    A me la RoBBBerta mi sta simpatica lo stesso. Anche quando racconta un po' le favole*.
    Non sei affatto una persona orribile e questo post non era certo una "fritola" (frittella) avvelenata. Convincitene.
    Ciao.

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  33. ok ok chiuso
    però rinuncio a tutte le 3B :)

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