A cosa serva la Struttura per il
rilancio dell’immagine Italia non s’è ancora capito, e nonostante ne scriva e
segua le sue vicissitudini da qualche anno, continuo ogni volta a capirne di
meno.
O forse capisco?
Mah!
Comunque sia, all’atto del Decreto era l’Eugenio Magnani ad
essere a capo della Struttura voluta fortemente nel 2008 da Silvio Berlusconi e
dalla Michela Brambilla in quel di Via Ferrattella in Roma, ma durante l'estate
l’incarico passa a Flavia Coccia (196.771,39 euro all’anno), già in cda
ENIT e ISNART.
La Struttura di Missione per il
rilancio dell’Immagine dell’Italia è un organismo istituito con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2008, poi
con il successivo decreto del 24 giugno 2009 il Presidente ne ha definito composizione e compiti,
integrati con ulteriori decreti datati 22 dicembre 2009 e 29 ottobre 2010.
Con il Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 dicembre 2011 viene
confermata la Struttura di Missione per il Rilancio dell’Immagine dell’Italia.
In poche parole e anche se non serve a una benemerita mazza
(opinione strettamente personale ma suffragata dai risultati), i responsabili
istituzionali la mantengono sempre a galla.
Poi, quello che questa “struttura” costa alla comunità e ciò
che è riuscita a fare, ne è pieno il mio blog, ma anche questo (Magic Italy blog)
non scherza per niente, anzi … ma veniamo all’ultima loro “genialata”,
sennò non la finiamo più.
La Struttura per il rilancio dell’immagine dell’Italia, che
da questo momento chiamerò “X” (ics) per non perdere tempo e spazio, decide di
accettare la proposta del BTO che si chiamerà “Il Governo del Turismo”.
L’idea è (parole di Robert Piattelli del BTO Uducational) di: “Fare una fotografia del "chi
fa cosa" a livello centrale: di ognuno dei soggetti (ENIT, Struttura di
Missione per il Rilancio dell'Immagine dell'Italia, Dipartimento
dell'informazione e dell'Editoria, Grandi Eventi, CONI, Unioncamere, il portale
di Destinazione ITALIA.it, Istituti di Cultura Italiana all'Estero, ecc, ecc)
scheda descrittiva corredata con documentazione legislativa di riferimento,
l'elenco delle attività 2012/2013 (Campagne di Comunicazione, Campagne di
Promozione, Eventi, Grandi Eventi, Ricerche, Studi...quando disponibile anche
il budget per ognuna delle singole azioni) con tutti i dettagli ricavabili da
una ricerca desk e in più un'area ragionata con tutta la documentazione che
norma il Governo del Turismo a livello centrale”.
Quindi e in poche parole, “X” finanzia un'analisi
sulla qualità della comunicazione, peraltro teoricamente non destinata al web,
a BTO?!?
Mentre
l’obiettivo di BTO Educational è quello di “promuovere e sostenere la
conoscenza, l’accessibilità, lo studio, il miglioramento, l’evoluzione, la
condivisione, l’utilizzo, la diffusione di internet e la creazione di una
cultura digitale consapevole, favorendo
l’educazione e l’istruzione della collettività ad un utilizzo consapevole di
internet” (Articolo 3 dello Statuto
di BTO Educational).
Costo
dell’operazione 20.000,00 euro che sono sotto la soglia per evitare un bando di
gara?
L'importo
massimo consentito per l'affidamento diretto di lavori, servizi e forniture in
economia è da intendersi pari a 40.000 euro.
Lo
ha chiarito il Ministero delle infrastrutture con la circolare 30 ottobre 2012, n. 4536 analizzando il Dpr 207/2010
regolamento attuativo del Codice appalti (Dlgs 163/2006). Il dubbio si era
creato perché l'articolo 4, comma 2, lettera m-bis) del Dl 70/2011, convertito
in legge
106/2011
aveva modificato il Dlgs 163/2006 innalzando la soglia per l’affidamento
diretto da 20.000
a 40.000
euro, mentre il regolamento attuativo (Dpr 207/2010) prevede ancora la soglia
di 20.000 euro. Il Ministero ha chiarito che in caso di mancato coordinamento
tra norme, ai sensi delle preleggi, la fonte di rango primario (Dlgs 163/2006)
prevale su quella di rango secondario (Dpr 207/2010).
Toh, ma
guarda un po’!
Da qualche giorno stavo "segretamente studiando" e informandomi della questione che poi è sfociata in un’accesa ma gentile discussione che s’è aperta su di un social (tra cui me medesimo in veste non propriamente gradita ... cosa di cui ormai ho un già un callo grosso così; quindi poco male) la Flavia Coccia dichiarava testuali parole: “Il sito governodelturismo non è stato finanziato dalla
struttura di missione” - e poco più in giù nel medesimo commento al lato, che
- “Sottolineo che non ho rapporti
personali ne politici con le persone che lavorano in BTO”.
Peccato che poco prima Robert Piattelli abbia invece scritto
tutto l'opposto e vale a dire che: L'idea è stata sottoposta
alla Struttura di Missione per il Rilancio dell'Immagine dell'Italia
all'attenzione della D.ssa Flavia Coccia che ha ritenuto interessante dotarsi
di questo strumento di analisi "fotografia" e ha dato un contributo a
BTO Educational di € 20.000 + iva.
Che siano degli errori di gioventù?
Ma vediamo se la Dott.ssa Coccia ha
qualche conoscenza nel BTO (rapporti politici o personali) come invece lei dichiara di non avere.
Vicino
al marchio di BTO educatinal vedo questa SL&A e faccio click … appare questo.
Leggo
di questo Stefano Landi (sarà lui o non è lui?) e comunque nel dubbio cerco su Linkedin … appare questo.
Leggo
di questa AITR e … arrivo
qui.
Stefano Landi (sarà il medesimo oppure no?) (sotto Responsabiltà, competenze, incarichi),
mentre ancora un pochettino più in giù, nel Comitato Scientifico, lei, la
Dott.ssa Flavia Coccia.
Niente
di male per carità, ci mancherebbe anche d’altro, e che questi non siano rapporti
politici è appurato, ma diamine, è anche chiaro che di
collaborazioni lavorative ce ne siano già state, o no?
Portandomi a pensare che i rapporti lavorativi non siano assolutamente da inserire con quelli personali, anche se sul lavoro si creano ovviamente tante amicizie, e ... mah?
E poi quella stessa SL&A dove la signora Flavia Coccia dove dal 1988 al 1993 ... (ved. immagine a lato) ... o forse è un'altra SL&A?
Portandomi a pensare che i rapporti lavorativi non siano assolutamente da inserire con quelli personali, anche se sul lavoro si creano ovviamente tante amicizie, e ... mah?
E poi quella stessa SL&A dove la signora Flavia Coccia dove dal 1988 al 1993 ... (ved. immagine a lato) ... o forse è un'altra SL&A?
Vedremo!
Va beh,
mettiamola così, un altro errore di gioventù!
Alla
prossima puntata dove tratterò di questa cosetta, appunto riferita al governodelturismo.it, dove Robert Piattelli, o che per il quale, scrive ...
… In sostanza, non prendere il tutto
come oro colato, un pò di prudenza …
Cioè
... ci pagano ... ma forse scriviamo un po' di str … anezze, neh, prudenza!
P. S.: Qui qualcosa di più e anche bene
... e poi su questa "cosa" è meglio arrivarci poco per volta.
... e poi su questa "cosa" è meglio arrivarci poco per volta.
Giusto!
RispondiEliminaPoco alla volta non fa male
:-D
@Luciano
RispondiEliminaIn merito all'ultimo link su: "L'Italia che gli italiani non conoscono" i cui video sono stati resi "privati", perciò non accessibili, mi è bastato fare una piccola ricerca su Youtube con quell'antipatica "chiave di ricerca" che ci vuole tutti ignoranti, per trovare, per esempio, il video "foreste millenarie" che è davvero una vergogna...
:-)
Eh già, il sito governodelturismo non è stato finanziato dalla struttura di missione.
RispondiEliminaSanno quello che scrivono o vanno a dettatura?
:-(
@Luciano
RispondiEliminaIn merito all'argomento ho letto questo ma credo che sia più che altro una questione personale.
Ma non è lo stesso che ti aveva fatto quell'intervista e dove diceva che tu hai un "mugugno" troppo diretto e duro?
E lui cosa fa, non fa la stessa cosa?
Aaaahhhh, ho capito!!!
Quando ti tocca direttamente, allora si può, mentre se la cosa tocca gli altri, in questo caso NO.
http://albertocorrera.blogspot.it/2013/04/governodelturismoit-la-tempesta.html
Ci vuole pazienza caro Vincenzo,
RispondiEliminanon tutti si preoccupano veramente per gli altri, anzi ...
:)
Si legge, sul sito, a fondo pagina:
RispondiEliminaGovernodelTurismo.it è un progetto promosso dalla Struttura di Missione per il rilancio dell'Immagine dell'Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, gestito da BTO Educational con il contributo scientifico di SL&A.
La F.Coccia, coordinatore di X, dice che lei ha commissionato un'analisi sulla qualità della comunicazione turistica, non un sito.
BTO Edu scrive che il progetto E' il sito.
Ma non potrebbero mettersi d'accordo, magari?
Poi io aspetto di vedere il progetto completato per capire in che cosa consisterebbe il "contributo scientifico" di SL&A, perché sino ad ora di scientifico non si è vista una benemerita cippa.
E voglio sperare che il risultato dell'analisi sia stato dunque pubblicato in un documento che abbia i crismi minimi necessari per definirsi "scientifico". O no?
Infine non risulta dallo statuto di BTO Edu che tra le finalità ci sia quella di occuparsi di comunicazione e tantomeno di comunicazione istituzionale.
Ma allora perché se ne occupano?
@Frap
RispondiEliminaUna mezza idea l'avrei del perché, ma come nelle belle "favole" aspettiamo la fine per vedere se vissero veramente felici e contenti.
:)
ecco perchè alcuni giorni orsono non capivo. Come sempre del resto. http://www.ilmiomarketing.com/web-e-turismo/governo-del-turismo-new-entry/
RispondiEliminaComunque l'idea di costituire un organismo di monitoraggio indipendente che si finanzi con il contributo di uno degli organismi potenzialmente sotto controllo, secondo me, è una vera genialata che la dice parecchio lunga sulla serietà di tutta l'operazione.
RispondiElimina---
Detto questo va riconosciuto però che in BTO Edu, ultimamente, vanno davvero come treni.
Prima un memorabile cortometraggio per il BTO 2012 in perfetta coerenza con la critica costante sulla qualità della comunicazione istituzionale (cecchino miope & C.).
Perché in fatto di comunicazione, diciamolo, si vede subito che l'esperienza c'è.
Ora invece, per allinearsi al meglio con la storia del portalone turistico nazionale, vanno online con una cosa ancora non finita, scelgono pure un titolo che genera (ovviamente) confusione e poi fanno allegramente marcia indietro una volta successo il patatrac.
Ma giusto per analizzare con metodo scientifico la qualità della comunicazione istituzionale e migliorare la reputazione online di BTO Edu, sia chiaro.
Mi pare che sull'online reputation management vadano parecchio forte: fossi in loro ci scriverei anche un libro. ;-)
@Frap
RispondiEliminaIn Italia siamo abbastanza collaudati sul fatto che chi controlla è il controllato.
E un prossimo era appunto per evidenziare 'sta "cosetta" qua.
Anzi, il prossimo!
:)
@Davide
RispondiEliminaSi, avevo letto il tuo e non ti ho detto niente, solo su fb, perché avevamo già notato delle cose non troppo chiare.
Ma credo che ne verranno a galla dell'altre.
Se solo potessero lor signori delucidarci, ma non credo proprio che lo faranno mai con questo blog.
Difficile raccontarcela ???
Mah!
Sono letteralmente senza parole.
RispondiEliminaQuesti del BTO hanno così tanto potere?
@Francesco
RispondiEliminaAbbastanza, ma in questo caso credo che l'interesse sia stato reciproco.
Avrei una domandina un po' oziosa.
RispondiEliminaSe avessi una pagina facebook personale e tra i miei amici figurassero tutti e tre i founder di BTO Edu + il curatore del blog di BTO Edu, potrei poi affermare, senza tema di smentita, di non avere rapporti personali con le persone che lavorano in BTO?
Se tra gli amici su FB comparisse pure il regista di una delle campagne promozionali da me finanziate in qualità di coordinatore di X, potrei poi sostenere di intrattenere con lui solamente rapporti di tipo professionale?
Così, per sapere, perché io FB non lo bazzico mica tanto, eh... non so come siano gli usi e costumi, da quelle parti.
@Frap
RispondiEliminaMa tu guarda un po'.
E chissà se si mettono i "mi piace" tra loro?!?
Va beh, non vorrà dire un granché ma a volte mi capita di notare qualcuno che scrive: "Me ne vado a dormire" oppure "domani mangio pasta e fagioli" o qualcosa del genere, ed ecco che in un solo secondo gli arrivano tanti di quei "mi piace" da lasciarmi di stucco. E quando vado col mouse per vedere i nominativi di quelli che hanno pigiato (cosa ci posso fare se mi ci diverto un sacco) mi spiego tanti perché in Italia c'è questa situazione.
@Tutti
RispondiEliminaMa di "Osservatori" non ce ne sono già un quantitativo industriale?
Mica per niente.
A che cippa serve un'altro.
E non sarebbe come s'io andassi magari dall'Enit e Fai così: vai pure tu da ENIT e chiedessi un contributo per continuare a tenere il mio blog e fargli la lista di tutte le cavolate che vanno facendo di giorno in giorno.
Poi già che ci sono me ne vado pure dalla Coccia e chiedo soldi anche a lei per fare la medesima cosa.
Beh, la lista sarebbe anche più lunga di questi due soli considerato che "a gratis" lo faccio da anni.
Ch'io abbia una fonte di guadagno che non sapevo di avere?
@Luciano
RispondiEliminaNon credo che possano accettare di pagarti per poi essere criticati.
Sarebbe più logico l'opposto.
Io non ci trovo nulla di male nel fatto che un'associazione chieda un contributo per un'attività che in qualche modo abbia anche finalità pubblica, se questa ha un senso.
RispondiEliminaIl punto è che in questo caso il senso non si capisce proprio: fare una ricerca sui siti istituzionali di vari enti e mettere i relativi materiali in un solo sito, privato, con un cut&paste e qualche minimo testo. Ma dov'è il valore aggiunto della cosa se poi si dichiara pure che non ci sarà alcun giudizio e/o alcun confronto?
E' esattamente quello che si vorrebbe, invece.
Un'analisi seria, fatta con metodo, che rilevi i problemi sul piano della comunicazione, dell'efficacia del messaggio, del target scelto, di quello raggiunto, ecc. ecc.
Il punto è che per fare questo genere di cose ci vuole LA COMPETENZA, che nasce evidentemente solo dal lavorare e/o dall'aver lavorato nel settore.
E dall'aver fatto studi specifici.
In BTO Edu c'è gente con questo skill, per caso?
@Frap
RispondiEliminaEccome no.
L'esperienza ce l'hanno soprattutto nella qualità dell'accoglienza.
Ma a quanto ricordo dalle loro risposte alle mie critiche (ved. ultimo BTO dov'ero presente), non è che la cosa sia ritenuta molto importante.
Per loro è importante solo se ne parli bene, altrimenti sei tu che non capisci una benemerita mazza.
E questo anche se ti chiedono di giudicare le cose ben fatte e quelle no.
Eccome no!
:)
Magari però in SL&A la competenza invece ce l'hanno e magari il coordinatore di X lo sa perché li conosce anche bene.
RispondiEliminaPotrebbe essere no?
Infatti:
RispondiEliminaDal: 1993 Al: 1988
Amministrazione: ENTE PRIVATO
Dipartimento/Ufficio/Servizio/Altro: S.L. & A.- Società di consulenza turistica
Denominazione incarico: Ricercatrice
Note: Studio comparato delle pubblicità di operatori turistici (alberghi, vettori, tour operator, ed enti di promozione turistica italiani e stranieri) per S.L. & A. - APT del Trentino nell’ambito dell’Osservatorio turistico del Trentino, in collaborazione con lo Studio Giancarlo Dall’Ara. Analisi di mercato e fattibilità per una sede congressuale nell’Alto Lazio. Stesura del capitolo “Il settore congressuale italiano: una congiuntura difficile” nel Quinto Rapporto sul Turismo Italiano - Min.turism
Ooops, ora sì capisco meglio il titolo del post... ;-)
RispondiElimina@Luciano Ardoino
RispondiEliminaTu sei una cosa grande grande grande
:-DDD
@Frap
RispondiEliminaEccome la conoscono
:)
Stavo leggendo questa cosa, sempre commissionata da X, che mi pare anche molto ben fatta e che secondo il Governo del Turismo è sempre in agenda 2013 ed è costata € 14.728,00 + iva.
RispondiEliminaSempre sotto soglia.
Il documento è curato da SL&A
Responsabile Michela Valentini
Coordinatore scientifico
Stefano Landi
Ma penso che si tratti di omonimi, però...
Ooops... temo che non siano degli omonimi... ;-)
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaIo però direi di non prendere il tutto come oro colato, un po' di prudenza… ;-)
Oooops... c'è qualcosa di nuovo oggi nel sito, anzi... di meno. ;-))
RispondiElimina@Frap
RispondiEliminaEh si
SPA-RI-TO il logo della SL&A
;-)
P.S.: Guardiamo un po' se qualcuno ci darà delle spiegazioni ... a presto
Fino a ieri così.
RispondiEliminaOra invece così.
Han pure "ripulito" pure tutte le pagine.
Mannaggia alla cache di Google, però... ;-))
Ohé BTO, ma così non è molto educational, però...
RispondiEliminaBTO Educational è un’idea che mette al centro la condivisione della conoscenza, senza compromessi, senza nessuna barriera.
O no? :-D
Buongiorno a tutti.
RispondiEliminaQui Robert Piattelli [robert@btoeducational.it] che di BTO Educational è uno dei tre co-founders.
Mi occupo personalmente del progetto Governo del Turismo, a tutte le persone che me l'hanno chiesto ho dato tutte le spiegazioni dal punto di vista di BTO Educational.
Allora, quello che è stato intercettato online è un sito in workin progress che troverete, come ho sempre scritto, online verso fine aprile.
Tra la versione beta - per colpa mia andata online e quindi come beta non erano ben spiegate le caratteristiche - e quello che vedrete in linea non ci sarà nessuna variazione di nessun tipo, ma i contenuti messi più chiari e comprensibili, compresi tutti i legami tra la committenza - ovvero dove si ferma il suo contributo - e i partners di quello che diventa dalla messa online un osservatorio targato BTO Educational e che quindi si svincola da "x".
Sono qui a vostra completa disposizione per qualsiasi chiarimento fin da ora, ma forse sarebbe meglio che facciamo tutte le nostre considerazioni quando il progetto sarà online nella versione definitiva.
A quel punto, chiunque potrà farsi la sua opinione ma almeno con tutti gli elementi a disposizione.
Già ora però avete intercettato delle notizie su caratteristiche di alcune campagne di comunicazione, ecco la nostra idea proprio quella di mettere in dettaglio le attività dei vari soggetti preposti a supportare la destinazione Italia a livello centrale.
Crediamo che possa essere utile, tutto qui.
Vista la natura degli interessi di chi frequenta le conversazioni promosse dall'autore di questo blog, magari potrà essere un punto di partenza utile anche per tutti voi.
Questa la mia speranza, sono qui a vostra disposizione
R.
Salve Robert, mi scusi ma ero in pausa pranzo.
RispondiEliminaUn'ora. Seduto (dettagli... lo so).
Io non ho nessuna domanda da fare e concordo sul fatto che sarebbe meglio che facessimo tutte le nostre considerazioni quando il progetto sarà online nella versione definitiva.
Anche perché io #mifidodiBTO.
:)
RispondiEliminaGrazie per la fiducia, sono sicuro che "non te ne pentirai"
Buon caffè
@Piattelli
RispondiEliminaCredo che il suo commento, non solo sia un'offesa ai partecipanti alla discussione, ma anche alla logica.
Scusa Luciano ma non ho saputo tarttenermi anche se so benissimo che sono in casa tua.
Pertanto mi astengo da qualsiasi altra considerazione e aspetto gli eventi.
@Sergio
RispondiEliminaStra perdonato, ma non ce n'era nemmeno bisogno.
Come è stra sicuro che il tutto finirà nella classica bolla di sapone.
RispondiEliminaE vedremo delle dichiarazioni sul tipo: La struttura di missione ha incaricato BTO edu di compiere una analisi e uno studio su quello che veniva comunicato dalle istituzioni del turismo sia in termini promozionali che in termini di comunicazione trasparente e di facile comprensione per il cittadino.
Da questa analisi e' emerso che le istituzioni comunicano male e in modo non trasparente.
Spesso non si sa cosa facciano e i risultati e gli effetti delle loro azioni.
I risultati servivano per comprendere come affrontare una volta per tutti un punto chiave come quello della comunicazione tra istituzioni e operatori e pubblico, nonché scoprire quante azioni siano purtroppo ripetute e sovrapposte da vari enti.
Pardon, ma l'abbiamo già visto questo commento della signora Flavia Coccia.
""Da qui l'idea di BTO di fare un osservatorio su questi temi, per il quale NON sono state destinate risorse pubbliche.""
Pertanto il sito e l'osservatorio NON sono stati finanziati. L'analisi invece sì.
E finirà che leggeremo che è stato BTOEdu ad aver scelto il suo partner autonomamente e che il committente ha incaricato BTO e non altri.
Quindi SL&A non c'entra niente con la signora Flavia Coccia.
E tutti vissero "insieme" felici e contenti come nelle più belle favole del mondo.
Consiglio però di non raccontare queste favole ai bambini prima di metterli a letto, anche perché magari s'incazzano pure e poi non dormono più.
Giusto perché i bambini vanno tutelati e aiutati, neh! ... e per la precisione che male mai non fa.
La stessa (precisione) che metteremo nel verificare il come sono stati spesi 20.000,00 euro, non appena sarà tutto in visione sul web.
P.S.: E chissà quante volte SL&A ha già lavorato con la Struttura di missione e bla bla bla.
:)
Di questa faccenda lo sapevamo già che sarebbe finita in mille bolle.
RispondiEliminaTroppo facile da capire.
:-D
@Francesco
RispondiEliminaEh già, infatti s'era bello che detto in più occasioni.
:)
Esemplare
RispondiElimina