venerdì 5 aprile 2013

Ritornano i Buoni Vacanza e questa volta all'Enit


Bene, ritornano i Buoni Vacanza, 5 milioni di euro per la partenza e la gestione andrà all’Enit (la Corte dei Conti sta esaminando ma non dovrebbero esserci problemi), e Andrea Babbi (il GM)  vuole copiare il modello francese (ANCV).
Bene anche questo.

Però per ricordare a lor signori che un conto è il dire mentre un altro è il fare, e di proclami da quelle parti ne sono sempre usciti in gran quantità però con dei risultati che lasciamo perdere che è meglio … e che tra queste due c’è un qualcosa un po’ più di un semplice o piccolo stagno, qui di seguito il modello francese (ved. qui).

Poi ci sarebbe anche quello svizzero che non è per niente male (Reka Check) e quello ungherese (Fondazione Nazionale) che proprio schifo non fa, sicuramente se paragonato al vecchio nostro.

Poi se qualcuno vuole dare uno sguardo a tutte le cose che su queste pagine s’è scritto in merito ai Buoni Vacanza brambilliani e che abbiamo criticato nella forma; beh; credo che uno sguardo ai “professionisti” che ci lavoreranno non faccia per niente male.

E chissà se lo faranno ... oppure no?

Ai posteri l’ardua sentenza.






12 commenti:

  1. Son curioso di vedere se, come in precedenza, ci saranno delle "spese di gestione" per l'incasso dei buoni.
    Qualcuno dovrà stamparli 'sti buoni, la gestione dei soldi qualche banca dovrà pur farla... stai a vedere che il Babbi pensa di usarli anche per finanziare un pochettino l' ENIT. ;-)

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  2. @Frap

    Ho la tua stessa e medesima preoccupazione.
    E vediamo se copia "francamente" la Francia.

    Senza dimenticare che L’ANCV è strutturata in una sede centrale, 5 direzioni centrali, 6 direzioni regionali e 7 uffici regionali.

    Dopodiché L’ANCV sovvenziona le sue attività richiedendo una commissione dell’1% ai soggetti che acquistano gli chèque-vacances e un’altra commissione dell’1% ai professionisti del turismo che chiedono il rimborso dei buoni.

    E vedremo qui come faranno.

    :)

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  3. Credo che ci sarà da ridere perché in Francia ...


    DOVE FINISCONO GLI UTILI?
    Gli utili dell’Agenzia, al netto di accantonamenti di ogni tipo, sono saliti dai 7,7 milioni di euro nel 2005 e 11,3 nel 2006 ai 14,7 milioni di euro nel 2007 a cui, come detto, vanno sommati gli importi dei buoni scaduti e non incassati.
    La maggior parte di essi sono stai reinvestiti sotto forma di sovvenzioni per le infrastrutture del turismo sociale e per finanziare azioni per lo sviluppo delle politiche sociali del turismo.
    Ad esempio nel 2007 sono stati messi a disposizione delle azioni sociali ben 19,8 milioni di euro destinati a molte filiere.
    L'Agenzia sovvenziona il turismo sociale con aiuti alle infrastrutture e al rinnovo delle case albergo che fanno parte del patrimonio del turismo sociale: villaggi vacanze, maisons familiales, hôtellerie familiale, camping, ostelli della gioventù, centri sportivi di vacanze.
    Nel 2006, 145 progetti hanno ottenuto una sovvenzione, per un ammontare globale di 6,533 milioni di euro.
    Dal 1994 al 2003 sono stati finanziati 921 progetti di supporto alle infrastrutture del turismo sociale per un importo di circa 37 milioni di euro.
    Gli aiuti per le infrastrutture sono rivolti a tre settori di intervento:
    - rinnovo e modernizzazione delle infrastrutture turistiche esistenti per migliorarne il confort e i servizi indirizzati all’accoglienza delle famiglie, dei giovani, delle persone anziane, e delle persone diversamente abili;
    - creazione di infrastrutture turistiche a carattere sociale e innovativo, in zone ge
    - ografiche determinate concorrendo alla creazione di un turismo sostenibile;
    - azioni pilota e innovative che necessitano di investimenti materiali (per esempio: pratica di sci per persone diversamente abili, alloggi per giovani stagionali).
    Una filiera di intervento sociale ancor maggiore e’ costituita dall’aiuto ai “progetti vacanze”.
    Dal 1987 al 2007, più di 400.000 persone hanno beneficiato degli aiuti ai progetti vacanze, per un ammontare totale superiore ai 34 milioni di euro.
    “I progetti vacanze” sono stati creati per aiutare le persone che hanno difficoltà a partire in vacanza per la prima volta. Questi aiuti che sono costituiti dal contro-valore dei buoni scaduti e non utilizzati, hanno rappresentato, 5,316 milioni di euro nel 2006 e finanziato la prima vacanza di più di 68.000 persone, nel 2007 i beneficiari sono stati più di 51.000, in discesa a causa di una ristrutturazione nel servizio.
    L’obiettivo è di raggiungere i 100.000 beneficiari ogni anno.
    L'ANCV sostiene anche le vacanze delle persone diversamente abili, ad esempio aiutando l’associazione «Tourisme et Handicaps».
    Dal mese di novembre 2006, l'ANCV a ha ripreso gli obiettivi dell'ex gruppo d'interesse pubblico « Bourse Solidarité Vacances » (BSV), che mette in relazione professionisti del turismo e delle associazioni umanitarie o dei servizi sociali proponendo vacanze a prezzi molto bassi a famiglie e persone in situazioni di disagio.
    L’ANCV e’ stata confermata dal governo nel suo ruolo di agenzia per sviluppare nuovi interventi di turismo sociale.

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  4. @Amici

    Aspetta e spera ..........



    ;-)

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  5. @Luciano

    L'idea è ottima, speriamo solo che venga attuata "democraticamente", purtroppo ho i miei dubbi, forse ultimamente sono diventato troppo malpensante, per cui, bando al pessimismo e andiamo avanti con questi buoni...

    :-)

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  6. @Jennaro

    Con questi non riesco proprio ad esserlo ottimista.
    E' più forte di me, non c'è niente da fare.
    Eppur ci provo ... eppur si muove.

    :)

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  7. Nell'ipotesi di finanziamento "medio" del 33% dell'importo vacanza, quei 5 milioni potrebbero muoverne 12-15.
    Una commissione del 2% significherebbe una cifra variabile fra i 240 ed i 300mila euro.
    Se non sbaglio BVI si tratteneva per "spese di gestione" il 4% iva esclusa.
    Tolte le spese non so quanto rimanga potenzialmente come meccanismo di finanziamento per ENIT. Ci vorrebbero importi comparabili con quelli francesi...

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  8. @Frap

    ... e se i risultati possono essere quelli della Francia ... che lo facciano.

    E quel 4% che si prendeva la predecessore ... che fine ha fatto?
    Forse per pagare l'ambaradan?
    Ovvio che si, ma non è un po' troppo?


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  9. Dear Mr. Luciano Ardoino,



    Within hours, Tanzania's President Kikwete could start evicting tens of thousands of the Maasai from our land so hunters can come and kill leopards and lions. Last time Avaaz raised the alarm, the President shelved the plan. Global pressure can stop him again. Click to help us urgently:



    We are elders of the Maasai from Tanzania, one of Africa’s oldest tribes. The government has just announced that it plans to kick thousands of our families off our lands so that wealthy tourists can use them to shoot lions and leopards. The evictions are to begin immediately.

    Last year, when word first leaked about this plan, almost one million Avaaz members rallied to our aid. Your attention and the storm it created forced the government to deny the plan, and set them back months. But the President has waited for international attention to die down, and now he’s revived his plan to take our land. We need your help again, urgently.

    President Kikwete may not care about us, but he has shown he’ll respond to global media and public pressure -- to all of you! We may only have hours. Please stand with us to protect our land, our people and our world’s most majestic animals, and tell everyone before it is too late. This is our last hope:

    https://secure.avaaz.org/en/maasai_ss_tag_dm/?bUaemeb&v=23808

    Our people have lived off the land in Tanzania and Kenya for centuries. Our communities respect our fellow animals and protect and preserve the delicate ecosystem. But the government has for years sought to profit by giving rich princes and kings from the Middle East access to our land to kill. In 2009, when they tried to clear our land to make way for these hunting sprees, we resisted, and hundreds of us were arrested and beaten. Last year, rich princes shot at birds in trees from helicopters. This killing goes against everything in our culture.

    Now the government has announced it will clear a huge swath of our land to make way for what it claims will be a wildlife corridor, but many suspect it’s just a ruse to give a foreign hunting corporation and the rich tourists it caters to easier access to shoot at majestic animals. The government claims this new arrangement is some sort of accommodation, but its effect on our people’s way of life will be disastrous. There are thousands of us who could have our lives uprooted, losing our homes, the land on which our animals graze, or both.

    President Kikwete knows this deal would be controversial with Tanzania’s tourists - a critical source of national income - and does not want a big PR disaster. If we can urgently generate even more global outrage than we did before, and get the media writing about it, we know it can make him think twice. Stand with us now to call on Kikwete to stop the sell off:

    https://secure.avaaz.org/en/maasai_ss_tag_dm/?bUaemeb&v=23808

    This land grab could spell the end for the Maasai in this part of Tanzania and many of our community have said they would rather die than be forced from their homes. On behalf of our people and the animals who graze in these lands, please stand with us to change the mind of our President.

    With hope and determination,

    The Maasai elders of Ngorongoro District



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