Se
andiamo a ben vedere è la prima volta che un Governo parla con
giusto interesse di Turismo.
Da
tempo immemore, infatti, ci avevano abituati alle solite solfe del
Paese con più siti Unesco, paesaggi da mozzafiato, enogastronomia da
favola etc. … tutto cose vere, per carità, ma non ne potevamo
proprio più.
Non
mancavano poi i dati di comparazione con altre nazioni che in questo
settore ci lasciano periodicamente nei tubi di scappamento e di
conseguenza il loro perenne e a turno: “non si può andare avanti
così”.
Ma va?
E
manco lo straccio di un'idea o di una programmazione mai detta e
figuriamoci poi se fatta per non urtare le varie lobbies, le Regioni,
le associazioni, i sindacati e via cantando.
Nessuno
che si prendeva la minima responsabilità nonostante non fosse
neanche difficile comprendere che qualcosa andava fatto in tempi
addirittura celeri.
No,
niente di niente ma solo tanto fiato inutile.
Dalla prima uscita per opera di un'interrogazione parlamentare con risposta per opera del sottosegretario con delega al turismo, Francesca
Barracciu, va
riconosciuto che, nell’intera storia del portale italia.it,
quella fu oggettivamente la risposta “istituzionale” più
completa che si sia mai potuta leggere in merito ai costi del portale
italia.it
… e quindi già un segnale visto che non era mai successo.
E
finalmente si sta parlando con sempre più insistenza di Governance e
della riforma del Titolo V della Costituzione per
tornare ad avocare a sé le attività di promozione, indirizzo e
coordinamento delle politiche turistiche, ma fra le azioni da mettere
in campo fra il 2014 e il 2015 prevede anche la creazione di un
comitato interministeriale, per la prima volta costituito in Italia,
che 'sovraintenda alla strategia sul turismo'.
A
capo di questo comitato il Def prevede ci sia lo stesso Presidente
del Consiglio, riportando il turismo, quindi, sotto il diretto
controllo di Palazzo Chigi.
Comitati
interministeriali che non sono altro che organi
collegiali non necessari del
Governo, costituiti da più Ministri,
sorti per risolvere esigenze di particolari settori della P.A. che
coinvolgono le competenze e le attività di più Ministri e, quindi,
esigono il coordinamento dell'attività di costoro; essi vengono
istituiti con legge del Parlamento.
Si
distinguono (—) con funzioni istruttorie o consultive,
che hanno rilievo esterno, forniscono pareri obbligatori, ma non
vincolanti, ma non hanno competenza ad emanare atti con rilievo
esterno, con specifiche competenze di indirizzo e di
amministrazione attiva, comprendenti l'emanazione di atti
amministrativi, autorizzazioni, approvazioni e regolamenti.
Resta
da capire il perché si voglia inserire un Comitato interministeriale
se sono organi collegiali “non necessari”.
Boh,
staremo a vedere.
Viene
quindi prevista l'introduzione di specifici strumenti finanziari per
incentivare gli imprenditori alberghieri ad ammodernare le
strutture, con meccanismi di credito d'imposta e ammortamenti brevi,
al massimo in tre anni.
Cosa
che comunque è già esistente a livello regionale.
Sempre
per gli alberghi, si riconferma la necessità di una normativa
nazionale unitaria per la classificazione degli hotel, con
standard minimi nazionali di eccellenza da riservare a qualunque
albergo intenda assumere una classificazione tre stelle o superiore.
Ecco,
appunto, nuova classificazione alberghiera di qualità che qualcuno
l'ha già bella che pronta ma a quanto pare non frega niente a
nessuno (ved. qui).
Spiace
però che a nessuno sia venuto in mente l'importanza dei controlli di
qualità, che se magari me lo chiedete, beh; ve lo spiego in un
battibaleno.
Sì certo, eccome no ... della serie non dire mulo se non sei uno di quelli che lecca il .....
Sì certo, eccome no ... della serie non dire mulo se non sei uno di quelli che lecca il .....
Non dire mulo se non ...........
RispondiElimina:-DDDD