E proprio alla fine del tanto decantato ultimo salone Nautico di
Genova, leggo con grande disappunto le parole del proprietario (da 21
anni e non pizza e fichi, neh) dell'Astoria Hotel, un quattro stelle
del centro di Mauro Bolognesi con un
passato da direttore di hotel di lusso, arrivato qui da Firenze nel
1996 proprio per aprire un albergo “perché in Toscana non potevo
permettermelo” dichiara, aggiungendo che il
30 settembre riconsegnerà le chiavi.
“È
scaduto il contratto d’affitto e noi e la proprietà dei muri
abbiamo idee diverse sulla cifra congrua”, spiega (ved.
qui).
La
storia è semplice da raccontare ma difficile da digerire, per e a
causa dell'inadeguatezza dei preposti istituzionali nei confronti del
turismo locale.
Poi
se ci si mette anche il proprietario dei muri, il gioco è fatto.
Oddio,
non è solo qua, per carità, ma Genova in queste faccende è sempre
peggio che dalle altre parti dello Stivale.
20
e più anni fa, Genova aveva un buon congressuale, il turismo
d'affari andava a gonfie vele mentre il Nautico riempiva davvero al
100% il ricettivo... e il turismo congressuale muove 240/320 euro a
persona, fornendo così un indotto da far paura a tutti gli altri
settori.
Infatti
il turismo è il comparto più trasversale che esista al mondo e dà
lavoro proprio a tutti.
Ora
dicono che gli hotels siano pieni, ma se cerchi una camera proprio la
domenica del Nautico, ecco che scopri su Booking.com che il 21% delle
camere sono libere (vedi immagine sotto).
E
allora?
Il
motivo è che Genova, al pari di tutte le altre città italiane, non dispone di un programma digitale che, immediatamente in tempo reale e con un semplice click, ti dice
le presenze (motivazione, nazionalità etc.) effettive e veritiere, e
quindi ti devi affidare a Booking.com per sapere se davvero ci sono
camere libero o no.
Ma
si può nel 2017?
Non
esistono poi dei piani mirati di marketing turistici dell'ultima ora
(non li hanno mai fatti e nemmeno studiati), per prevenire eventuali
poche presenze sia a livello comunale che regionale.
I
dati li si vengono a sapere dopo settimane se non dei mesi... e
quindi a cosa servirebbe un progetto davvero mirato?... quelli che dicono sono fatti col sistema Cati oppure chissà che... forse l'immaginazione?
Ridicoli!
Il RevPar (fatturato
generato per camera disponibile), di l'ADR o RMC (ricavo medio per camera) o IMO (indice medio occupazione) sono diventati davvero miserrimi, costringendo il proprietario o il
direttore a tagliare da tutte le parti per poter sopravvivere a
chiaro danno della qualità (un tre stelle, al nostro parallelo,
dovrebbe avere un dipendente per ogni 3,86 camere per
l'ottimizzazione della qualità)... qui se va bene la media è di un collaboratore ogni otto o dieci camere... e che cavolo di qualità puoi offrire, eh!
Ma
cosa vuoi che freghi ai preposti istituzionali, quelli che magari dopo 5
anni non ci sono più, passando il pallino alla prossima giunta?...
“che s'arrangino loro”, mi pare di sentire in quei corridoi
amministrativi.
Genova
è ormai una destinazione low cost che pensa soprattutto
all'Acquario, il centro storico che oltretutto fa pena, i Musei e
tutte quelle cose che portano solo ed esclusivamente dei turisti
“misci” (senza palanche... con una spesa procapite che si aggira sulle poche decine di euro a persona... oddio, servono anche quelli e ben vengano, ma non solo quelli)... il turismo fieristico è sparito...
Vending
Italia, Euroflora, Tecnhotel, Bibe etc etc, e i
campionati nazionali indoor di atletica nel palasport
… che riempivano in bassa stagione davvero tutti gli hotels ed il
ricettivo.
E
poi l'intermediazione, e vale a dire le prenotazioni attraverso le
OTA (On Line Travel Agency) che ti portano via una fetta di palanche
molto importante (dal 18 al 20%, in questo caso, ma arrivano anche
molto più in su)... palanche che prima servivano per rinnovare gli
ambienti, per aumentare la qualità, per destinare al marketing una
percentuale maggiore... tutte cose che praticamente non si fanno e
non ci sono praticamente quasi più.
La
“rabbia” mi viene anche dal fatto che si poteva, e ancora si può,
se non completamente eliminare 'ste belin di OTA, beh; almeno ridurre
di molto il loro "potere", con un po' di voglia, di esperienza e di saper fare (il
programma esiste già da mo), ma ai fenomeni presunti del turismo si
vede che questi margini maggiori di guadagno da offrire agli
albergatori non può fregare di meno... fenomeni presunti che usano
il loro tempo in riunioni, meeting, comitati, associazioni, sindacati
e quant'altro che non servono praticamente ad una mazza fionda.
Qui
tutti dicono che il turismo va bene (vedi quelli elencati sopra a cui freneticamente s'aggiungono i media) con
delle percentuali della madonna sulle due cifre, senza pensare che
queste balle fanno un male immenso al settore per i noti motivi che un vero professionista conosce a menadito, mentre se guardi le
presenze effettive ti viene da ridere (vedi immagine sotto) oppure da
piangere... dipende dal tuo umore.
E
quando cambiano le giunte, ecco che t'aspetti (la speranza) qualcosa di
veramente innovativo... qualche progetto più dedicato agli operatori
che a quelli politicizzati per i fessi che ci credono o ci sono
costretti per non muovere troppo le acque e farsi così del danno
da soli.
Nessuna
nuova idea, nessun scopo e nemmeno un solo obiettivo.
Niente
di niente... se non qualche festicciola che al solo vederla mi fa
sempre cadere le bocce fino all'asfalto.
Ma
cosa ne sanno, e poi... ma chi glielo fa fare, eh!
E dopo 30anni di amministrazione del CSX, da circa due mesi a Genova c'è il CDX... e da questi avessi sentito una sola cosa rivolta davvero al miglioramento turistico cittadino affinché 'ste cose non accadano più... ma di sangue dalle rape non ne è mai uscito, quindi, campa cavallo...
P. S.: Sì certo, dopo il Bolognesi ne arriverà un altro, ma il risultato non cambia, anzi...
blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
giovedì 28 settembre 2017
mercoledì 27 settembre 2017
All'Enit devono assumere 21 persone ma dopo 8 mesi non hanno nemmeno cominciato i colloqui?... spesa: 225.000 euro!
A
proposito... ma in ENIT non avevano promesso che per la fine
dell'estate avrebbero completato tutta la mega-procedura di
assunzione dei famosi 21 "eletti" da scegliere "in
modo trasparente" (ma certo non economico...) tra le oltre
11.000 candidature (ved.
qui)?
Si,
certo... come no.
Ma prima
un piccolo riassuntino...
All'Enit
devono assumere 21 persone e fanno un bando (scadenza 20 gennaio
2017... ved.
qui) per le candidature dimenticandosi però di aumentare lo
spazio della casella Pec (costo dai 10 ai 50 euro all'anno secondo il
provider), col risultato che chi spedisce il proprio CV, ecco che
dopo i primi invii gli altri ricevono “Non
consegnato causa casella piena”...
quindi all'Enit rifanno il tutto (N.B.: e non era nemmeno la prima
volta che si dimenticavano di ampliare la Pec da quelle parti
(MIBACT)... della serie “c'abbiamo
molta esperienza” (ved.
qui).
Come
detto arrivano oltre 11.000 candidature e qui scoppia una nuova bega
mica da poco.
Infatti
anche in questo caso s'erano dimenticati di organizzarsi e che
sintetizzo altrimenti facciamo notte (tutta
la faccenda però è scritta qui dettagliatissimamente),
con il fatto che per
smaltire quei colloqui avrebbero dovuto impiegarci qualcosa come 3
anni e 4 mesi.
Mentre
di ragionare con una scrematura realizzata a priori per mezzo di una
agenzia di recruitment, manco a pensarci, naturalmente.
Costo
del tutto per assumere 21 prs. 225.000 euro!
Quindi
andiamo a vedere se il Bastianelli ha mantenuto la promessa data
(entro l'estate), e se quei 21 audaci sono stati assunti, o no...
considerato che siamo alle soglie di ottobre 2017 e l'estate è
finita da mo.
Entrando
nel sito dell'Enit (ved.
qui) e scorrendo la struttura organizzativa, si nota che, a parte
i dirigenti, viene tracciato il nome-cognome di sole altre 4 persone
(per lo più assistenti dei dirigenti).
Osservando
poi i tassi di assenza di luglio 2017, si evidenzia che in tutto
continuano ad essere in 25, segno che, apparentemente, all'inizio
dell'estate non c'è stato alcun nuovo ingresso (21 + 3 dirigenti +
il direttore esecutivo)... ved.
qui.
Guardiamo
piuttosto come sono strutturalmente divisi:
9
persone a Finanza, amministrazione e controllo (Nucara + altri 8)
8
persone a Politiche del personale (8 su 25 ??? - Sono praticamente un
terzo, Bastianelli + il legale Perrino + altri 6)
7
persone a Marketing digitale (Milano + altri 6)
1
persona a Vendite (sarà mica il direttore? Dubito... Ma cosa
vendono, poi, a parte il fumo degli annunci ?)
Notare
poi che fra 20 gg. il CdA compirà due terzi del proprio mandato
triennale.
Con
quali risultati?
Decisamente
molto molto modesti, imho.
Anche
considerati i 40.000 euro/anno lordi dei consiglieri, che
corrispondono a 2000-2100 euro netti/mese, per fare al più un paio
di riunioni e presenziare a qualche evento/fiera.
Per il
resto?
La
Christillin ne prende 70.000, ma fa anche il legale rappresentante e
quindi qualche rischio conseguente se lo accolla. A mezzo servizio,
comunque, pure lei.
E che
dire sul fatto che l'ultima deliberazione tracciata del CdA di ENIT
risale a fine aprile 2017.
Vedete
voi...
Ma
voglio sperare che qualche altra riunione tra maggio e settembre
l'abbiano pur fatta...
Deliberazione
CdA n. 16 del 20/04/2017
Oggetto: Piano d Prevenzione della Corruzione integrato con il Programma triennale per la Trasparenza e l'integrità 2017-2019
Oggetto: Piano d Prevenzione della Corruzione integrato con il Programma triennale per la Trasparenza e l'integrità 2017-2019
Sui
concorsi, invece, leggete il testo dell'ultimo messaggio in questo
forum
qui:
Poi
se scrutate uno dei bandi di concorso, scoprirete che gli elenchi dei
colloqui con relativi giorni/orari verranno solo pubblicati sul sito
di ENIT con pre-avviso al più di 3 gg. (nemmeno ti avvisano via
e-mail).
Praticamente
ci saranno (e continuano ad esserci) 11.000 persone che ogni giorno
dovranno (devono) verificare se e quando sarà arrivato il loro
turno.
Non
è ridicolo?
Ma
il bello, si fa per dire, è qui di seguito (ved.
Qui) dov'è scritto che:
La
mancata presentazione al colloquio corrisponde ad automatica
rinuncia.... quindi se uno/a viene per caso inserito e per tre (dicasi 3) giorni si dimentica di collegarsi e controllare... cippa... tutto il suo precedente da farsi se ne va per la tangente e buona notte al secchio.
Non
sono esplicitate le materie oggetto del colloquio.
Poi ci
saranno i colloqui di secondo livello, cui dovrebbero accedere i
primi 5 che hanno ottenuto il più alto punteggio per ogni singola
posizione.
Quindi
evidentemente ulteriori 105 colloqui da fare, per le 21 posizioni
"ambite".
Elenchi
sul sito proprio non se ne vedono quindi, secondo me, nemmeno hanno
cominciato a fare i colloqui di primo livello.
Dubito,
infatti, che abbiano pubblicato gli elenchi e poi li abbiano tolti.
Altro
che "entro ottobre" si completa il tutto.
Si
certo, ottobre, ma di quale anno?
Nel
mentre Fabio Lazzerini, del cda Enit, dichiara che non è il momento
di dormire sugli allori e infatti con
i 21 che dovrebbero assumere nemmeno hanno iniziato la prima fase dei
colloqui.
E notare
che in homepage sul sito scrivono:
Sarà
cura di Enit comunicare costantemente la tempistica e gli
aggiornamenti delle procedure in corso, pubblicando le informazioni
sul sito istituzionale.
Quindi
dal 20/01, termine poi spostato al 03/02, causa ingolfamento della
PEC, tutto tace.
A casa
mia sarebbero già passati 7 mesi, che tra qualche giorno
diventeranno 8, e nemmeno è comparso un primo calendario di
colloqui.
Ma si
può?
Vabbe,
in ENIT questo ed altro,
E poi
ricordiamo che, a BTO 2016, per i 100 anni di ENIT, Bastianelli aveva
promesso di far diventare l'Agenzia il miglior ente del turismo al
mondo.
Poi
tutti avrebbero potuto/dovuto scaricare il logo Italia dal loro sito,
che il brand, Milano Roberta docet: “è importante e fondamentale
per il turismo”... e c'è pure una specifica posizione prevista
allo scopo in organigramma (ved.
qui).
Se
continuano così, pure il Burundi li supera, imho.
Ed
infine... risale al gennaio 2017, ma ce la siamo persa... ved.
qui.
Dove si
nota che il direttore commerciale non serve più, non è più
funzionale alla nuova organizzazione... però nell'organigramma
pubblicato tuttora è prevista la direzione vendite ed altre
posizioni che rispondono a questa, peraltro non coperta "ad
interim" da alcun altro dirigente, ma con ampia specificazione
però di quel che dovrebbe fare.
In
effetti ora non serve più un direttore commerciale, piuttosto,
eventualmente, un direttore vendite, eh... (ved.
qui)
Ridicolissimi...
e che altro si può dire.
Ma forse
è solo il sito a non essere del tutto aggiornato; però scusiamoli
che son tanto tanto impegnati a promuovere l'Italia nel mondo, eh.
martedì 26 settembre 2017
Turismo Liguria: dal 2015 al 2017 persi 53.000 pernottamenti, altroché ricchi premi e cotillons
L'assessorato del turismo ligure sembra sempre più un
palcoscenico per chi un domani volesse aprire una bocciofila di
periferia.
Che poi, cari lettori, diciamoci la verità: “ma quale altre possibilità potrebbero avere nello specifico settore, eh?”... e la bocciofila è pur sempre turismo, no?... almeno così comincerebbero dal basso per imparare e non dall'alto (istituzionale?) senza saperne nulla.
Un assessore che di turismo non ne capisce un'emerita mazza non avendo mai svolto nulla di pertinente a questo settore (e ne avrà davvero voglia?)... che a sua volta, giusto per rimanere nel tema del nulla sapere e del non capirne una mazza fionda, ecco che dietro si porta dietro un trombato politico senza specifico pregresso, Carlo Fidanza (pare sia stato voluto dalla "sua capa" Giorgia Meloni), un immobiliare, Simone Torello, ed un consulente informatico, Paolo Boz... però tutti del medesimo partito (Fratelli d'Italia)... ma che cosa ti puoi aspettare da gente così che del turismo oppure nei trasporti, di cui l'assessore ha pure 'sta delega, non hanno mai avuto il minimo pregresso? Ma non scherziamo, per piacere... eppure è andata così.
Pertanto l'unica carta su cui la Berrino - Toti & Co. poteva contare era, ed è, quella di buttare del fumo negli occhi della gente per far credere cose non vere... Poi che le varie associazioni preposte al turismo, i sindacati, gli pseudo giornalisti, le TV, i direttori o proprietari d'albergo eccetera eccetera che non s'accorgano neppure dell'inganno, beh; o sono dei “creduloni” oppure qualche altro motivo ci dovrà pur essere, no!
Il fatto grave è che non se ne accorgono neppure se li informi (associazioni, sindacati, media etc.) con le dovute logiche pezze d'appoggio, a chiara dimostrazione che... vabbeh, andiamo avanti, va, che l'è meglio.
Infatti dal 2015 ad oggi, non abbiamo ricevuto nemmeno un solo turista in più, altroché balle e ri-balle, bocce e pallini per le loro eventuali future bocciofile.
Nel 2015 le presenze furono 14.328.530, mentre nel 2016 queste raggiunsero la cifra di 15.098.075.
Però c'è innanzi tutto da dire che nel 2015 le strutture ricettive che inviano i dati erano 4.588, nel 2016 4.668, mentre nel 2017 sono diventate 4.821.
Pertanto dal 2015 al 2017 sono 233 (+ 4,83%) le strutture che nei due anni hanno inviato le loro presenze turistiche alla Regione Liguria (cosa che prima non facevano), innalzando di conseguenza, e ovviamente, il numero totale dei pernottamenti.
+ 4,83% che sulla base di circa 15mln di presenze annue, vuol dire la bellezza di 724.500 pernottamenti.
E poi… se nel 2017 le presenze vengono calcolate sui circa 15 mln, togliendo le presenze derivanti da quelle 233 realtà ricettive che MAI prima furono conteggiate (724.500), ecco che il totale è di 14.275.500... cioè meno delle presenze del 2015 che appunto furono 14.328.530, e vale a dire 53.030 presenze o pernottamenti in meno.
E sarebbe questo il buon turismo della Berrino – Toti & Co. ?... suffragate dai media, associazioni, sindacati, direttori e proprietari d'albergo eccetera eccetera.
Bocciati!... e bocciati pure alla bocciofila.
Che poi, cari lettori, diciamoci la verità: “ma quale altre possibilità potrebbero avere nello specifico settore, eh?”... e la bocciofila è pur sempre turismo, no?... almeno così comincerebbero dal basso per imparare e non dall'alto (istituzionale?) senza saperne nulla.
Un assessore che di turismo non ne capisce un'emerita mazza non avendo mai svolto nulla di pertinente a questo settore (e ne avrà davvero voglia?)... che a sua volta, giusto per rimanere nel tema del nulla sapere e del non capirne una mazza fionda, ecco che dietro si porta dietro un trombato politico senza specifico pregresso, Carlo Fidanza (pare sia stato voluto dalla "sua capa" Giorgia Meloni), un immobiliare, Simone Torello, ed un consulente informatico, Paolo Boz... però tutti del medesimo partito (Fratelli d'Italia)... ma che cosa ti puoi aspettare da gente così che del turismo oppure nei trasporti, di cui l'assessore ha pure 'sta delega, non hanno mai avuto il minimo pregresso? Ma non scherziamo, per piacere... eppure è andata così.
Pertanto l'unica carta su cui la Berrino - Toti & Co. poteva contare era, ed è, quella di buttare del fumo negli occhi della gente per far credere cose non vere... Poi che le varie associazioni preposte al turismo, i sindacati, gli pseudo giornalisti, le TV, i direttori o proprietari d'albergo eccetera eccetera che non s'accorgano neppure dell'inganno, beh; o sono dei “creduloni” oppure qualche altro motivo ci dovrà pur essere, no!
Il fatto grave è che non se ne accorgono neppure se li informi (associazioni, sindacati, media etc.) con le dovute logiche pezze d'appoggio, a chiara dimostrazione che... vabbeh, andiamo avanti, va, che l'è meglio.
Infatti dal 2015 ad oggi, non abbiamo ricevuto nemmeno un solo turista in più, altroché balle e ri-balle, bocce e pallini per le loro eventuali future bocciofile.
Nel 2015 le presenze furono 14.328.530, mentre nel 2016 queste raggiunsero la cifra di 15.098.075.
Però c'è innanzi tutto da dire che nel 2015 le strutture ricettive che inviano i dati erano 4.588, nel 2016 4.668, mentre nel 2017 sono diventate 4.821.
Pertanto dal 2015 al 2017 sono 233 (+ 4,83%) le strutture che nei due anni hanno inviato le loro presenze turistiche alla Regione Liguria (cosa che prima non facevano), innalzando di conseguenza, e ovviamente, il numero totale dei pernottamenti.
+ 4,83% che sulla base di circa 15mln di presenze annue, vuol dire la bellezza di 724.500 pernottamenti.
E poi… se nel 2017 le presenze vengono calcolate sui circa 15 mln, togliendo le presenze derivanti da quelle 233 realtà ricettive che MAI prima furono conteggiate (724.500), ecco che il totale è di 14.275.500... cioè meno delle presenze del 2015 che appunto furono 14.328.530, e vale a dire 53.030 presenze o pernottamenti in meno.
E sarebbe questo il buon turismo della Berrino – Toti & Co. ?... suffragate dai media, associazioni, sindacati, direttori e proprietari d'albergo eccetera eccetera.
Bocciati!... e bocciati pure alla bocciofila.
domenica 24 settembre 2017
Difendere gli errori altrui è peggio che commetterli, ma certi "giornalisti" non lo sanno.
Dicono che sia ben peggio difendere gli errori altrui che
commetterli, e penso sia vero al 100%.
Un tal “giornalista”, oggi 24 settembre 2017 sulle pagine de Il Giornale scrive che... vedi di seguito...
… senza sapere che quel programma digitale denominato Rimovcli dall'allora assessore regionale del turismo, Angelo Berlangieri (CSX), sia proprio di quel da lui virgolettato “esperto” e quindi in grado di ben conoscere ciò che ha inventato (ved. qui).
E l'idea gli venne proprio per evitare che continuassero a camuffare, a piacimento dell'assessore di turno, gli arrivi e le presenze turistiche nella Regione Liguria.
Cosa che al Berlangieri (CSX) piacque molto e che quindi orchestrò con l'allora Datasiel... e così fu!
Pertanto di cosa parla l'ardito “giornalista”?
Se l'anno prima vengono conteggiati gli invii, sia essi cartacei che digitali, nella misura di 4.668 unità e l'anno dopo per 4.821, beh; qualsiasi calcolatrice “capisce" che la sottrazione è di 153 unità ricettive che a differenza dell'anno precedente forniscono dei nuovi dati nell'anno successivo e quindi più presenze (ved. qui).
Pertanto il turismo in Liguria sta marciando con un segno meno (- 0,74%) che dovrebbe far scandalo, soprattutto per il motivo che molte altre Regioni italiane marciano con presenze che oscillano dal + 8 al + 20% (ved. qui).
Ed ecco il perché già nel passato, l'altro ardito, l'assessore del turismo ligure, Gianni Berrino, ebbe a dichiarare dei numeri da far paura per una data località ma non solo (ad esempio quel + 110%... ) e che nemmeno l'ultimo dei fessi ci poteva credere... a parte qualcuno che naturalmente c'è sempre.
110% in più (ved. qui), scaturiti per lo stesso motivo (aumento del ricettivo che trasmette alla regione i dati)... anche perché a mente normale (intendo il cervello) dovrebbe risultare abbastanza improprio che essendo pieni gli alberghi in un certo periodo dell'anno prima, questi nello stesso periodo dell'anno susseguente ben difficilmente potranno aumentare le presenze del 110%, e soprattutto se non hanno costruito nessun nuovo albergo nell'anno in questione da quelle parti... ma Berrino ebbe il coraggio di affermarlo lo stesso.
Diciamo invece che negli ultimi due anni c'hanno fatto due bocce così sulle presenze turistiche immaginifiche presunte, che alla fin fine la gente ci crede... d'altronde il Toti era un giornalista e sa bene il come si fa per convincere i fessi.
Infatti, se davvero il turismo l'andasse come dicono loro, non si spiegherebbero quei 15.500 occupati persi (dati Istat e UnionCamere) nell'alberghiero e nella ristorazione nel 2017 in Liguria (ved. qui)... quindicimilacinquecento e mica pizza e fichi, neh!
Pertanto... parlare o scrivere che non siano un bluff i dati di Gianni Berrino non è mica vietato, per carità... solo che difendere gli errori altrui che hanno comportato la perdita di 15.500 posti lavorativi, è davvero peggio ma peggio ben.
E capisco anche che tutti si debba mangiare, ma suvvia...
Un tal “giornalista”, oggi 24 settembre 2017 sulle pagine de Il Giornale scrive che... vedi di seguito...
… senza sapere che quel programma digitale denominato Rimovcli dall'allora assessore regionale del turismo, Angelo Berlangieri (CSX), sia proprio di quel da lui virgolettato “esperto” e quindi in grado di ben conoscere ciò che ha inventato (ved. qui).
E l'idea gli venne proprio per evitare che continuassero a camuffare, a piacimento dell'assessore di turno, gli arrivi e le presenze turistiche nella Regione Liguria.
Cosa che al Berlangieri (CSX) piacque molto e che quindi orchestrò con l'allora Datasiel... e così fu!
Pertanto di cosa parla l'ardito “giornalista”?
Se l'anno prima vengono conteggiati gli invii, sia essi cartacei che digitali, nella misura di 4.668 unità e l'anno dopo per 4.821, beh; qualsiasi calcolatrice “capisce" che la sottrazione è di 153 unità ricettive che a differenza dell'anno precedente forniscono dei nuovi dati nell'anno successivo e quindi più presenze (ved. qui).
Pertanto il turismo in Liguria sta marciando con un segno meno (- 0,74%) che dovrebbe far scandalo, soprattutto per il motivo che molte altre Regioni italiane marciano con presenze che oscillano dal + 8 al + 20% (ved. qui).
Ed ecco il perché già nel passato, l'altro ardito, l'assessore del turismo ligure, Gianni Berrino, ebbe a dichiarare dei numeri da far paura per una data località ma non solo (ad esempio quel + 110%... ) e che nemmeno l'ultimo dei fessi ci poteva credere... a parte qualcuno che naturalmente c'è sempre.
110% in più (ved. qui), scaturiti per lo stesso motivo (aumento del ricettivo che trasmette alla regione i dati)... anche perché a mente normale (intendo il cervello) dovrebbe risultare abbastanza improprio che essendo pieni gli alberghi in un certo periodo dell'anno prima, questi nello stesso periodo dell'anno susseguente ben difficilmente potranno aumentare le presenze del 110%, e soprattutto se non hanno costruito nessun nuovo albergo nell'anno in questione da quelle parti... ma Berrino ebbe il coraggio di affermarlo lo stesso.
Diciamo invece che negli ultimi due anni c'hanno fatto due bocce così sulle presenze turistiche immaginifiche presunte, che alla fin fine la gente ci crede... d'altronde il Toti era un giornalista e sa bene il come si fa per convincere i fessi.
Infatti, se davvero il turismo l'andasse come dicono loro, non si spiegherebbero quei 15.500 occupati persi (dati Istat e UnionCamere) nell'alberghiero e nella ristorazione nel 2017 in Liguria (ved. qui)... quindicimilacinquecento e mica pizza e fichi, neh!
Pertanto... parlare o scrivere che non siano un bluff i dati di Gianni Berrino non è mica vietato, per carità... solo che difendere gli errori altrui che hanno comportato la perdita di 15.500 posti lavorativi, è davvero peggio ma peggio ben.
E capisco anche che tutti si debba mangiare, ma suvvia...
sabato 23 settembre 2017
Il danno prodotto dalla Giorgia Meloni in Liguria...
C'era una volta...
… la favola, che questa volta ha un brutto epilogo, fu orchestrata dalla Giorgia Meloni circa due anni fa con l'appoggio della Toti & Co. della Regione Liguria!
Sì, quella gentil dama là dei Fratelli d'Italia e quel "galantuomo" di Forza Italia, che mai perdono l'occasione per magnificarsi delle loro qualità (quali?) ai fessi che ci credono.
Ma quello di cui vorrei narrarvi è del come pare abbia sacrificato il lavoro di migliaia di persone unicamente per soddisfare la trombatura politica di un suo adepto, tale Carlo Fidanza.
Da circa un anno e mezzo Carlo Fidanza è il responsabile del marketing della Regione Liguria... circa 110.000 euro all'anno, bonus compreso di cui non si capisce il perché glielo abbiano dato considerando che la Liguria sta marciando col segno meno, mentre le altre Regioni hanno tutte il segno più nonché addirittura sulle due cifre.
Un trombato politico che non avendo nessun'altra opportunità per mantenersi (quindi senza stipendio) poiché appunto “trombato” alle ultime elezioni europee, di cui aveva fatto parte nel quinquennio precedente come deputato nella commissione del turismo (due anni o poco di più), e che più che altro s'è occupato di etichettature di conigli, di api etc, ossia cose assolutamente non pertinenti a quella commissione di cui era membro (ved. Qui dove potrete evincere tutti i suoi interventi in seduta plenaria e pure le interrogazioni... e dove il turismo non appare manco per scherzo).
In poche parole il nulla di nulla (nessun pregresso... zero) e forse ancora di meno nell'ambito specialistico di quel settore.
Ma là ce l'hanno messo e lui di conseguenza ha accettato.
Fatto è che nel circa anno e mezzo di suo “comando”, la Liguria nel 2017 ha perso circa 15.500 posti lavorativi proprio in quel settore che ultimamente sta andando a gonfie vele ovunque nello Stivale.
Infatti l'Istat ne elenca 3.500 persi nei primi mesi del 2017 e ultimamente altri 12.000 (settore alberghiero e ristorazione)... dati UnionCamere.
Carlo Fidanza fu in procinto di diventare l'assessore del turismo non appena il CDX vinse le regionali del 2015, in quota Fratelli d'Italia, ma al Fidanza fu preferito Gianni Berrino per via di una votazione interna.
Un personaggio, quel Berrino, che a descriver il suo saperci fare nei settori che amministra ci vorrebbero troppi mesi e non granché edificabili per il medesimo, quindi andiamo avanti col Fidanza.
Oltretutto pare che tra i due non corra nemmeno del buon sangue, ma della cosa non può importarci di meno.
Poi, probabilmente per non lasciarlo senza nulla da fare ma più che altro da guadagnare, ecco che la Meloni, si dice (ved. qui), spinse non poco per nominarlo DG del marketing ligure, fregandosene quindi del che cosa avrebbe potuto produrre una persona senza alcuno specifico pregresso nel settore, e i risultati si sono ahinoi visti... dando così la possibilità che quel “nulla da fare o da produrre” continuasse imperterrito anche a danno della popolazione e del sistema.
Pare quindi che il Giovanni Toti, il presidente della Regione, abbia così annuito alla Meloni, e che ne sia addirittura contento, almeno è così che lui dice... d'altronde solo i giusti ammettono gli errori fatti, e lui così tanto giusto, beh; non mi pare proprio per niente, visto come ha gestito l'andazzo.
Così, tanto per far capire come la va da quelle parti del CDX.
Il resoconto
Attualmente la Liguria viaggia con un meno 0,74% di presenze turistiche rispetto all'anno precedente (nonostante lor “galantuomini” si auto elogino di chissà quale successo e addirittura “barando” sulle presenze che però sono state recentemente smascherate qui di seguito), ma nonostante ciò, il signorino ha ugualmente preso il bonus di circa 20.000 euro per l'ottimo lavoro svolto... almeno è così che dicono.
'Sto post è stato scritto per far comprendere, possibilmente anche ai fessi nel qual caso il CDX dovesse andare malauguratamente al Governo, il loro metodo di far andare le cose... anche perché non sono solo quelli di Fratelli d'Italia a procedere e ragionare così, bensì tutto l'ambaradan del CDX (Forza Italia e naturalmente quelli della Lega Nord... vedi esempi del passato e non solo), e non da meno quelli del CSX di cui non penso ci sia da aggiungere ancora dell'altro.
E' follia pura continuare con 'sta gente!... non cambieranno mai!... poi se siete davvero dei fessi, beh; bontà vostra!
… la favola, che questa volta ha un brutto epilogo, fu orchestrata dalla Giorgia Meloni circa due anni fa con l'appoggio della Toti & Co. della Regione Liguria!
Sì, quella gentil dama là dei Fratelli d'Italia e quel "galantuomo" di Forza Italia, che mai perdono l'occasione per magnificarsi delle loro qualità (quali?) ai fessi che ci credono.
Ma quello di cui vorrei narrarvi è del come pare abbia sacrificato il lavoro di migliaia di persone unicamente per soddisfare la trombatura politica di un suo adepto, tale Carlo Fidanza.
Da circa un anno e mezzo Carlo Fidanza è il responsabile del marketing della Regione Liguria... circa 110.000 euro all'anno, bonus compreso di cui non si capisce il perché glielo abbiano dato considerando che la Liguria sta marciando col segno meno, mentre le altre Regioni hanno tutte il segno più nonché addirittura sulle due cifre.
Un trombato politico che non avendo nessun'altra opportunità per mantenersi (quindi senza stipendio) poiché appunto “trombato” alle ultime elezioni europee, di cui aveva fatto parte nel quinquennio precedente come deputato nella commissione del turismo (due anni o poco di più), e che più che altro s'è occupato di etichettature di conigli, di api etc, ossia cose assolutamente non pertinenti a quella commissione di cui era membro (ved. Qui dove potrete evincere tutti i suoi interventi in seduta plenaria e pure le interrogazioni... e dove il turismo non appare manco per scherzo).
In poche parole il nulla di nulla (nessun pregresso... zero) e forse ancora di meno nell'ambito specialistico di quel settore.
Ma là ce l'hanno messo e lui di conseguenza ha accettato.
Fatto è che nel circa anno e mezzo di suo “comando”, la Liguria nel 2017 ha perso circa 15.500 posti lavorativi proprio in quel settore che ultimamente sta andando a gonfie vele ovunque nello Stivale.
Infatti l'Istat ne elenca 3.500 persi nei primi mesi del 2017 e ultimamente altri 12.000 (settore alberghiero e ristorazione)... dati UnionCamere.
Carlo Fidanza fu in procinto di diventare l'assessore del turismo non appena il CDX vinse le regionali del 2015, in quota Fratelli d'Italia, ma al Fidanza fu preferito Gianni Berrino per via di una votazione interna.
Un personaggio, quel Berrino, che a descriver il suo saperci fare nei settori che amministra ci vorrebbero troppi mesi e non granché edificabili per il medesimo, quindi andiamo avanti col Fidanza.
Oltretutto pare che tra i due non corra nemmeno del buon sangue, ma della cosa non può importarci di meno.
Poi, probabilmente per non lasciarlo senza nulla da fare ma più che altro da guadagnare, ecco che la Meloni, si dice (ved. qui), spinse non poco per nominarlo DG del marketing ligure, fregandosene quindi del che cosa avrebbe potuto produrre una persona senza alcuno specifico pregresso nel settore, e i risultati si sono ahinoi visti... dando così la possibilità che quel “nulla da fare o da produrre” continuasse imperterrito anche a danno della popolazione e del sistema.
Pare quindi che il Giovanni Toti, il presidente della Regione, abbia così annuito alla Meloni, e che ne sia addirittura contento, almeno è così che lui dice... d'altronde solo i giusti ammettono gli errori fatti, e lui così tanto giusto, beh; non mi pare proprio per niente, visto come ha gestito l'andazzo.
Così, tanto per far capire come la va da quelle parti del CDX.
Il resoconto
Attualmente la Liguria viaggia con un meno 0,74% di presenze turistiche rispetto all'anno precedente (nonostante lor “galantuomini” si auto elogino di chissà quale successo e addirittura “barando” sulle presenze che però sono state recentemente smascherate qui di seguito), ma nonostante ciò, il signorino ha ugualmente preso il bonus di circa 20.000 euro per l'ottimo lavoro svolto... almeno è così che dicono.
'Sto post è stato scritto per far comprendere, possibilmente anche ai fessi nel qual caso il CDX dovesse andare malauguratamente al Governo, il loro metodo di far andare le cose... anche perché non sono solo quelli di Fratelli d'Italia a procedere e ragionare così, bensì tutto l'ambaradan del CDX (Forza Italia e naturalmente quelli della Lega Nord... vedi esempi del passato e non solo), e non da meno quelli del CSX di cui non penso ci sia da aggiungere ancora dell'altro.
E' follia pura continuare con 'sta gente!... non cambieranno mai!... poi se siete davvero dei fessi, beh; bontà vostra!
venerdì 22 settembre 2017
Presenze turistiche in calo nel 2017 (primi sette mesi) in Liguria
Nei primi sette mesi la Regione Liguria ha diminuito le presenze turistiche dello 0,74% rispetto all'anno precedente.
... altroché il "loro" + 2,43%, che è pur sempre ridicolo rispetto alle cifre che alcune altre regioni italiane hanno e stanno realizzando nell'anno corrente.
Ma veniamo al fatto...
... chiaro
è che se nel 2016 a trasmettere i dati delle presenze turistiche
alla Regione Liguria sono, ad esempio, 10 alberghi, mentre nell'anno successivo
(2017) diventano di più, mettiamo che diventino 15, ecco
che per forza di cose il numero dei turisti aumenta di botto rispetto all'anno precedente.
Ed
è ciò che praticamente ha fatto l'assessore del turismo della
regione Liguria, quel Gianni Berrino che della cosa s'è pure fatto
del gran vanto... ovviamente suffragato dalla Giovanni Toti &
Co..
Infatti,
se nel 2016 le strutture che segnalavano le presenze turistiche alle
Regione erano 4.668, queste nel 2017 sono diventate 4.821... ossia
153 in più.
Ora
seguendo un semplicissimo calcolo logico che vedremo poi di seguito,
si estrapola che quelle 153 attività ricettive che prima non
trasmettevano i dati sulle presenze, facendolo invece ora, chiaramente le
aumentano di 469.025 unità all'anno, ma...
... calcolando
poi che i dati pervenuti sono riguardanti il mese di luglio compreso,
e che i primi sette mesi incidono sui 7/12esimi del totale
annuale (circa 15 mln di presenze all'anno in Liguria), quella cifra
si ridimensiona a 273.597 presenze.
Pertanto
il loro totale attuale del 2017 avvenuto nei primi sette mesi di
8.820.740, senza quei 273.597, ecco che
scende, quindi a 8.547.143 presenze.
E
tenendo conto che nel 2016 le presenze furono 8.611.607, avremo così
una percentuale del meno 0,74% poiché i turisti che sono arrivati quest'anno sono ben 64.464 meno dell'anno scorso
Complimentoni!
I
numeri per scoprire l'inghippo sono stati così estrapolati:
Per
trovare la media delle camere nel ricettivo ligure è sufficiente
prendere ad esempio il 2015 dove ricettivo era così composto...
(alberghieri 1.378 ed extra alberghieri 2.975) per un totale di 4.353
unità ricettive.
Mentre
i posti letto erano... (alberghieri 88,837 ed extra alberghieri
63.241) per un totale di 152.078 Dividendo quindi 152.078 per 4.353,
la media delle camere per unità ricettiva in Liguria risulta essere
di circa 35 posti letto (circa 17 camere).
Ma
poiché non si conoscono le capacità (camere) di quel ricettivo che
adesso nel 2017 comunica i dati delle presenze, beh; ragionando per
difetto quella media di 17 la riduciamo a sole 7 per evidenti e
comprensibili motivi e più adattabili alle percentuali liguri,
quindi...
Nel
2016 le unità ricettive che inviavano i dati delle presenze alla
Regione Liguria erano 4.668
Nel
2017 le unità ricettive che inviano i dati delle presenze alla
Regione Liguria sono 4.821...
… pertanto
nell'ultimo anno 153 unità ricettive hanno trasmesso quei nuovi dati
che prima la regione Liguria non riceveva.
A
questo punto è sufficiente un semplice calcolo:
153 (ricettivo in più che nel 2017 ha trasmesso i dati) X 7 (numero delle camere) = 1.071
153 (ricettivo in più che nel 2017 ha trasmesso i dati) X 7 (numero delle camere) = 1.071
Va
però considerato che le camere solitamente ospitano almeno 2 o più
persone (pochi casi una sola), e calcolando che l'occupazione media
annua in Liguria è del circa 60%... pertanto avremo:
1.071
x 2 prs. = 2.142, meno il 40% (occupazione media del 60%) il totale è di 1.285
prs. che tra il 2016 ed il 2017 sono state giornalmente inserite in più
nei dati pervenuti nel sistema, denominato Rimovcli, della Regione
Liguria.
1.285 turisti moltiplicati per i 365 giorni dell'anno = 469.025 presenze turistiche annue, a cui adesso però vanno calcolati 7/12esimi poiché stiamo esaminando le presenze fino a luglio che è appunto il settimo mese... = 273.597, zac,
ed il gioco è bello che fatto... .
Che
dire?... forse che "quelli" si vantano pure?... nel mentre la gran parte delle
regioni italiane sta viaggiando con un segno più sulle due cifre?
P.
S.: ... 153 realtà ricettive in più, su 4.821, significa che ci sono il 3,17% di strutture
ricettive in più che dal 2016 al 2017 trasmettono i dati alla
Regione Liguria... pertanto quel loro + 2,43% si tramuta in un
passivo di 0,74% che rispecchia ampiamente anche questo eventuale più
semplice calcolo... a conferma che lor signori sono dei …
mercoledì 20 settembre 2017
- 8% di turisti sul trenino Genova - Casella (ettepareva che fosse diverso)
E così fu!
Però un momento...
… non è che qui si sia dei grandi geni o fenomenali saccenti del turismo mondiale, per carità, ma chi non sa che se non pubblicizzi una cosa... se non offri qualche svago all'incauto turista... se non organizzi 'na mazza di niente, o poco più (oddio, qualcosina s'è fatto, "mercatini", ma per richiamare turisti serve ben altro e magari qualche supporto... senza parlare delle idee geniali di poco costo e tanta resa che invece pare manchino ai più... anzi, a tutti), sia alla partenza che lungo il tragitto e sia all'arrivo dell'ambaradan, beh; la vedo davvero dura richiamare poi tanta gente.
E infatti...
… tra fanfare piccole e quelle grosse (i fanfaroni ?), trombe piccole e trombe grosse (i tromboni ?) e chissà quant'altro, l'anno scorso (2016) il sempre più incredibile assessore al turismo regionale, Gianni Berrino, gaudiosamente dichiarava che i passeggeri del trenino, che da Genova porta a Casella, erano stati ben 28.845 (da giugno ad agosto)... in poche parole un gran successo.
E felice e contento non mancò mai di osannarsi ai quattro venti e pure agli otto quaranta, giusto perché a lui pare piaccia farsi vanto o forse vento.
Boh!... chissà!
Qui qualcosa s'era scritta per l'occasione e non di granché edificante (ved. qui), preannunciando che col marketing zero e il nulla per svagare il viaggiatore, beh; il tutto sarebbe andato di certo a ramengo.
2016... 28.845 passeggeri (giugno - agosto)
2017... 26.533 passeggeri (giugno – agosto)... presumo quelli che ci vivono o poco più.
Quindi una differenza del – 8%.. (ved. qui).
Ora Berrino, di fronte a questi numeri, sostiene che la colpa (naturalmente) sia da attribuire ad altri: all'AMT che gestisce appunto il trenino... ettepareva.
Aggiungendo però che servirebbe un piano di marketing mirato... (ma no?... davvero?)... e che però costa palanche.
Ma tu guarda un po'...
Mentre dei colpi di genio manco a parlarne.
Però un momento...
… non è che qui si sia dei grandi geni o fenomenali saccenti del turismo mondiale, per carità, ma chi non sa che se non pubblicizzi una cosa... se non offri qualche svago all'incauto turista... se non organizzi 'na mazza di niente, o poco più (oddio, qualcosina s'è fatto, "mercatini", ma per richiamare turisti serve ben altro e magari qualche supporto... senza parlare delle idee geniali di poco costo e tanta resa che invece pare manchino ai più... anzi, a tutti), sia alla partenza che lungo il tragitto e sia all'arrivo dell'ambaradan, beh; la vedo davvero dura richiamare poi tanta gente.
E infatti...
… tra fanfare piccole e quelle grosse (i fanfaroni ?), trombe piccole e trombe grosse (i tromboni ?) e chissà quant'altro, l'anno scorso (2016) il sempre più incredibile assessore al turismo regionale, Gianni Berrino, gaudiosamente dichiarava che i passeggeri del trenino, che da Genova porta a Casella, erano stati ben 28.845 (da giugno ad agosto)... in poche parole un gran successo.
E felice e contento non mancò mai di osannarsi ai quattro venti e pure agli otto quaranta, giusto perché a lui pare piaccia farsi vanto o forse vento.
Boh!... chissà!
Qui qualcosa s'era scritta per l'occasione e non di granché edificante (ved. qui), preannunciando che col marketing zero e il nulla per svagare il viaggiatore, beh; il tutto sarebbe andato di certo a ramengo.
2016... 28.845 passeggeri (giugno - agosto)
2017... 26.533 passeggeri (giugno – agosto)... presumo quelli che ci vivono o poco più.
Quindi una differenza del – 8%.. (ved. qui).
Ora Berrino, di fronte a questi numeri, sostiene che la colpa (naturalmente) sia da attribuire ad altri: all'AMT che gestisce appunto il trenino... ettepareva.
Aggiungendo però che servirebbe un piano di marketing mirato... (ma no?... davvero?)... e che però costa palanche.
Ma tu guarda un po'...
Mentre dei colpi di genio manco a parlarne.
P.
S.: Oggi la Genova-Casella resta una delle pochissime linee a
"scartamento ridotto"(con minore distanza tra i binari, di
solo 1 metro) un gioiellino che dovrebbe essere il volano turistico
dell'entroterra... ma campa cavallo...
Ryanair... una gran brutta faccenda
Altro che errore nella distribuzione delle vacanze degli impiegati della Ryanair...
... non so se sapete che Ryanair non assume direttamente i piloti, ma chiede loro di aprire una ditta individuale in Irlanda per poter applicare il diritto del lavoro e la legislazione irlandese.
... non so se sapete che Ryanair non assume direttamente i piloti, ma chiede loro di aprire una ditta individuale in Irlanda per poter applicare il diritto del lavoro e la legislazione irlandese.
E questo dovrebbe essere uno
dei motivi per cui Air Norwegian gliene ha portati via ultimamente
140, pare, che poi è anche uno dei reali motivi per cui ora in
Ryanair lasceranno a terra centinaia di persone cancellando voli già
prenotati da chissà quando.
Io non vorrei essere nei panni dei vari TO che avevano inserito quei voli in pacchetti turistici, magari già pagati, e dei quali ora rispondono direttamente ai loro clienti (e qui mi farebbe piacere vedere la vera professionalità nelle eventuali risposte), compreso il danno da vacanza rovinata.
Infatti
pare che in Fiavet siano parecchio ...zzati, soprattutto per le
motivazioni addotte, che le ferie del personale sono cose di normale
amministrazione in ogni azienda.
Si
stimano 400mila passeggeri lasciati a terra.
E
questi candidamente scrivono:
Siamo
consapevoli che la cancellazione di un volo puo’ causare disagi e
cercheremo di soddisfare la Sua scelta ogni qualvolta sia possibile,
tenendoci in conformita’ col Regolamento
EU 261/2004.
Oltre
ai rimborsi ci sono gli indennizzi da riconoscere, cara la mia
Ryanair, altro che "ogni qualvolta sia possibile"... ogni
qualvolta sia DOVUTO (vedi le regole... se te lo dicono almeno 2
settimane prima, sono tutti cavoli tuoi, altrimenti...; magari però
il pacchetto al tuo TO tu l'avevi già pagato 30 gg prima...).
Mi
sa che in termini di reputazione questa "cosuccia" finirà
per costare molto molto di più.
Se
vendi voli che poi non sai garantire, circostanze eccezionali a
parte, chi si accollerà il rischio di comprarteli sapendo di poter
rimanere a terra con minimo preavviso o di dover cambiare orari di
partenza magari collegati a transfer con bus, soggiorni, ecc. ecc.
già stabiliti, prenotati, magari già pagati in toto?
Mah...
martedì 19 settembre 2017
Ma manco per sogno giocare a ruba mazzetto con Giovanni Toti...
Con
Giovanni Toti avrei qualche problema a giocare a carte... chessò;
cirulla, briscola, scopone oppure tre sette, ma di certo con lui non
giocherei mai a ruba mazzetto, anche perché lì, lui, dev'essere
davvero bravo a cambiare le carte in tavola.
Giovanni
Toti circa 10 gg. fa:
“Boom
di presenze turistiche nella nostra Regione, + 2,68% rispetto
all'anno scorso, e rispetto allo stesso periodo del 2016 abbiamo una
crescita complessiva di 9.587 contratti stipulati (+39,6%).
Gli incrementi maggiori sono: nei bar e altri esercizi simili senza
cucina, gelaterie, pasticcerie e ristorazione”.
Di
già il solo fatto che se il turismo aumenta del 2,68%, beh; sarà
ben difficile che il lavoro aumenti del circa 40%... ma il perché
l'ho scritto già
qui ... quindi è inutile ripetere ancora, mentre chi vuole
clicchi sopra il “già qui” ed il gioco (non a ruba mazzetto) è
bello che fatto.
Giovanni
Toti ieri (18 settembre 2017): "Nel
secondo trimestre scende disoccupazione (-1,3%), siamo sulla strada
giusta” (ved.
Qui).
Ma
ecco che escono i dati Istat (gli stessi visti ieri da Toti, presumo)
e la faccenda cambia completamente.
•
I
dati Istat, rielaborati da Unioncamere e Cgil, diffusi nell’ultima
settimana confermano che nel secondo trimestre del 2017, in Liguria
si contano circa 7 mila inoccupate in più rispetto allo stesso
periodo dell’anno scorso.
•
Sempre
secondo i dati Istat anche il turismo, che dovrebbe essere uno dei
settori di punta del nostro territorio, ha avuto una flessione
dell’occupazione molto forte. La Cgil parla di meno 8%; Unioncamere
addirittura di meno 12% rispetto allo stesso periodo del 2016.
•
I
giovani tra i 25 e i 34 anni senza lavoro, in Liguria, erano il 34,5%
nel 2015; sono diventati il 37,9% nel 2016.
•
Infine
i dati sulla povertà relativa: due anni fa la nostra regione aveva
un tasso dell’8,5%, l’anno scorso siamo saliti all’11,1%...
(ved.
qui).
Ma
cos'ha letto il Toti se qui si dice tutto l'opposto di ciò che
afferma lui?
E
per non parlare del primo trimestre in Liguria, dove le cose andavano
così (ved.
qui)... 20.000 lavoratori in meno... di cui 3.500 persi proprio nel
turismo nel confronto col 2016.
E
dovrei giocare con lui a ruba mazzetto?
No
no, con quello lì non ci penso proprio... per me sarebbe una partita persa in partenza.
P.
S.: Per la cronaca l'assessore allo sviluppo economico regionale è
tal Edoardo Rixi (Lega Nord), che a parte delle questioni di spese
pazze su cui la magistratura sta indagando, non pare proprio per
nulla che ne abbia voglia o che sappia minimamente il come fare per
far andar bene le cose... lui
con la magistratura si difende dicendo
che i suoi consiglieri svolgevano, dal venerdì alla domenica perché
non impegnati in aula, delle attività politiche fuori sede con degli
esperti in materia per presentare delle proposte di Legge (nelle
baite in montagna?)... eh già, a suon di gite al luna park,
ostriche, biscottini, fiori e gratta e vinci.
Senza
parlare degli importi che venivano falsificati a mano. (ved. qui)... il tutto seguendo una prassi consolidata.
Abbè, se era consolidata allora cambia tutto... ma ci faccia il piacere!
sabato 9 settembre 2017
Percentuali del turismo nelle regioni italiane (primi 6 mesi 2017)
Nei
primi sei mesi 2017 la situazione degli arrivi e delle presenze nelle
regioni italiane era questa:
Veneto
(presenze + 8%)
(ved.
qui).
Piemonte
(presenze + 10,6%)
(ved.
qui)
Sardegna
(presenze + 10,2%)
Dall'estero
+14,5%, dall'Italia +6% (ved.
qui).
Trentino
Alto Adige
(arrivi +6,8%...
presenze +5,8%)
(ved.
Qui)
Emilia
Romagna (presenze + 7,6%)
(ved.
qui)
Toscana
(presenze italiani +2%... presenze stranieri + 3,3%)
(ved.
qui)
Friuli
Venezia Giulia (presenze + 8,5%)
(ved.
qui)
Sicilia
(arrivi + 19%... presenze + 14,6%)
(ved.
qui)
Valle
D'Aosta (presenze italiani +30%... stranieri + 11%)
(ved.
qui)
Calabria
(presenze italiani + 1,5%... presenze stranieri + 3,3%)
(ved.
qui)
Non
pervenuti i dati delle Regioni
Umbria
Lombardia
Basilicata
Marche
Campania
Lazio
Abruzzo
Molise
Dulcis (per dire) in fundo...
Liguria
(presenze + 1,41%... di cui gli stranieri – 5,28%)...
… e
poi lor signori (Giovanni Toti, Gianni Berrino, Carlo Fidanza & Co.) elencano come i migliori d'Italia i dati degli arrivi e delle presenze liguri... sostenendo addirittura d'essere i più bravi e che tutto va bene... con pure
l'approvazione di tutta la stampa locale e non.
Che
tristezza... mannaggia!
N. B.: Poi che nel 2017 non si abbiano ancora i dati in tempo reale con un solo click in nessuna regione d'Italia, è da ($£§ CENSURA @#?) cronici.
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