blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
mercoledì 31 marzo 2010
Solo Dio lo sa
Le vittorie, si sa, hanno molti padri, mentre le sconfitte, neanche a dirlo, sono sempre orfane.
Infatti Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, non appena ha ricevuto i disastrosi dati del 2009, richiede per l’ennesima volta un confronto che veda seduti allo stesso tavolo Governo, Imprese, Regioni e Sindacati, per salvaguardare l’occupazione e ridare slancio economico al settore; come a dire, noi siamo bravi quando va bene, ma quando va male (detto napoletano) ha torto Pasquale, gli altri per intenderci.
Ma chi ci sarà seduto a questo tavolo?
Beh, credo gli stessi!
Si, forse i medesimi degli anni scorsi, proprio i tali e quali ci hanno portato in questa “simpatica” situazione, mentre il cosa potranno dire che sia veramente qualcosa di innovativo o mai udito, lo lascio decidere a voi che mi leggete.
Intanto passo ai dati che dimostrano, nel qual caso ce ne fosse ancora bisogno, la probabile inconsistenza di quello a cui siamo quotidianamente sottoposti dai gentili Guru del turismo nazionale; i grandi professoroni.
31 marzo 2010
Federalberghi: nel solo mese di dicembre, tuttavia si è registrato un calo complessivo del 5,2% di pernottamenti (di cui -4,3% di italiani e -6,7% di stranieri, mentre il saldo attivo della bilancia valutaria turistica del 2009 ha registrato un -12,9%.
Qualcosa come 1.200.000.000 di euro (un miliardo e duecento milioni in meno); mica noccioline e altro che il tanto decantato conteggio brambillesco sulle presenze, che secondo le sue personali stime si sarebbe attestato sul meno 4,3%.
Però due mesi prima, tutto andava bene, infatti il 7 gennaio 2010
*** Federalberghi
Tra Natale e Capodanno si sono mossi complessivamente poco più di 12 milioni di italiani, tra maggiorenni e minorenni, (rispetto ai 10 milioni dell'anno scorso).
*** Confesercenti - SWG
La crisi non ferma la voglia di vacanza: 3 italiani su 10 fra Natale e Capodanno partiranno, rafforzando un trend che da cinque anni vede raddoppiare il numero dei vacanzieri di fine anno.
*** Ministero del Turismo (Brambilla)
Sono 10,5 milioni gli italiani che quest'anno hanno programmato di partire per le vacanze natalizie, ovvero il 22,2% della popolazione (in netta crescita rispetto ai 7,3 milioni dello scorso anno), cui si aggiungono 11,5 milioni di incerti (24,2%).
Boh, suona strana l’elencazione di dati che comincia molto spesso col più per finire quasi sempre, a fine stagione, col meno, e la tanto decantata destagionalizzazione?
Ed ecco che lo stesso Bocca (25 marzo 2010) ci informa che l’incremento di turisti invernali, registrati da gennaio a marzo di quest’anno in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2009, conferma come il nostro modello ricettivo delle località di montagna sia diventato leader assoluto a livello europeo del turismo bianco; crescita dei vacanzieri sul + 7%, e ben +38% del giro d’affari.
Toh, positivo ancora una volta!
Viene ovvio quindi chiedermi se la richiesta di confronto del Bocca, che dovrebbe vedere seduti allo stesso tavolo Governo, Imprese, Regioni e Sindacati, si dovrà argomentare sul calo o sull’aumento?
Solo Dio lo sa.
sabato 27 marzo 2010
La Brambilla e quelli che non ci capiscono una mazza ... da Golf
Che l’Italia fosse il Paese dove tutti sanno di tutto, è abbastanza risaputo; “digiamocelo”, siamo dei globali conoscitori della materia, soprattutto quella altrui.
Chi di noi (voi) non è il miglior allenatore della nazionale di calcio?
Fruttivendoli o panettieri che consigliano il taglio della carne ai macellai o viceversa; avvocati o ingegneri che suggeriscono la composizione del mazzo floreale ai fioristi o al contrario; professionisti delle cellule staminali che si occupano di turismo (il riferimento a Paolo Rubini, GM dell’Enit, è naturalmente voluto); eccetera eccetera.
E questo lo si evince anche quando ultimamente la Brambilla ha dichiarato che presenterà un disegno di legge per promuovere e sostenere lo sviluppo del turismo del golf con la nascita di nuovi campi da gioco e strutture ricettive in Italia.
Infatti l’ironia e il sarcasmo hanno caratterizzano la risposta unanime dei suoi colleghi, sia nell’opposizione che in maggioranza.
Ma chi sono stì contestatori nonché grandi pseudo “professionisti” del turismo, e cosa ne sanno di ciò ch'è giusto o di quello ch'è no, di questo comparto?
Beh, mi sono informato e ho notato che di turismo hanno la stessa esperienza che ha un topo sulla relatività nucleare.
Forse la settimana bianca di qui o di là e qualche bagnetto ai laghi o al mare; per il resto proprio nulla, anzi di meno.
Però in quanto alla critica, intesa come quella solo denigratoria, forse non li batte proprio nessuno.
Il leghista Massimo Garavaglia, vicepresidente della commissione Bilancio del Senato, dichiara che l’annuncio della Brambilla è quanto meno inopportuno dal punto di vista della tempistica, dal momento che abbiamo tante aziende costrette a mettere in cassa integrazione i propri operai i quali difficilmente andranno poi a giocare a golf e difficilmente andranno a giocarci i datori di lavoro coscienziosi, che stanno mettendo tutte le energie per risollevare le proprie aziende.
Il capogruppo al Senato, Giampiero D’Alia: “L’annuncio della Brambilla dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, che il governo si occupa d’altro rispetto a quelli che sono i bisogni della gente. E’ chiaro che il governo ormai viva su Marte - aggiunge D’Alia - e probabilmente su Marte si gioca a golf, mentre qui, sulla terra, nella realtà di tutti i giorni, la gente normale non riesce ad arrivare con lo stipendio alla terza settimana…”.
Il ministro Brambilla, commenta invece Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, “ricorda molto la regina Maria Antonietta quando, parlando del popolo che non aveva più pane, lo invità a mangiare brioches.
Questo ddl è uno schiaffo alla miseria e all’intelligenza dei cittadini”.
Sulla questione interviene infine Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori del Pd: “Come uscire dalla crisi? Semplice, campi da golf per tutti.
Ecco la nuova ricetta del governo proposta dal ministro Brambilla - ironizza la Finocchiaro - Una soluzione alla portata di tutti, dopo gli incentivi per l’acquisto delle barche da diporto, ci sembra un’opportunità che ad esempio le migliaia di operai in cassa integrazione potranno cogliere al volo”.
Secondo la senatrice, la proposta è stata fatta “con una leggerezza che sfiora l’incoscienza”E poi Pierferdi Casini con tanti altri che sicuramente si uniranno nel coro della stoltezza e del “Ci capisco solo io”.
Maddecchè?
La Brambilla nelle sue periodiche esternazioni ha avuto molte opportunità di elencarci delle str….anezze, e sempre l’ha quasi fatto, ma questa no, cari “professori” del nulla (naturalmente inteso sotto l’ambito del turismo e quello aziendale).
Infatti è proprio quando le cose non vanno per il meglio che l’imprenditore migliore si da maggiormente da fare, per sopperire alla crisi.
E che incoscienza c’è nell’affermare di voler dar del lavoro per la costruzione dei medesimi, per il mantenimento e l’organizzazione di campi da golf?
E l’indotto?
Suvvia, tacete voi "irresponsabili" e mendicanti di consensi; parlate solo di quello che ben conoscete, se lo sapete.
Questa non è una partita di calcio, e se l’errore c’è, questo è solo nella tempistica…ma come detto, se c’è.
Uno che non ha mai giocato a golf.
venerdì 26 marzo 2010
Una puzza "Infernale"
Oggi 26 marzo (e poi vedremo il perché di questa parentesi), siamo venuti a conoscenza della conferenza stampa di ieri della Brambilla, in merito a tante faccende che lei dice d’aver brillantemente esaudito in unione e con l’apporto dei pochi collaboratori che ha, ma che le rendono ognuno per dieci.
Hanno così tanto lavoro da svolgere che ad agosto, forse per farli rendere anche per undici, li voleva inviare in Abruzzo con una maggiorazione dello stipendio del 25 per cento mentre lo stesso benefit sarebbe stato erogato per tutti i dirigenti della Brambilla coinvolti.
In più l'ufficio, per rilanciare il turismo in Abruzzo avrebbe assunto quattro consulenti giuridici con un'indennità di 30 mila euro l'anno.
Il decreto della ministra è durato solo tre giorni, che è un record mondiale di brevità, e ha fatto la fine che doveva (nel cestino della “rumenta”), grazie a Bertolaso che l'ha prontamente stoppato.
Ma veniamo alla dichiarazione dei dati sulle presenze Pasquali 2010; del resto parleremo domani.
…. dalla sfera di cristallo brambillesca che dice che, rispetto ai sei milioni di italiani dell’anno passato, nei prossimi giorni partiranno ben sette milioni di italiani.
Poi ci sono ulteriori sette virgola due milioni di indecisi che, di solito, poi si orientano per la partenza (attendono il last minute).
Totale : quattordici milioni di partenti contro sei del 2009, praticamente fine della crisi.
Alleluia.
Ma c’è un però e questo ci viene dato dall’Istat.
Com'è possibile che la gente spenda sempre più in pacchetti vacanza quando invece rispetto a gennaio dello scorso anno, gli acquisti di pasta, pane, eccetera eccetera, sono scesi del 3,3%?
Male anche il commercio nel complesso: -2,6% su gennaio 2009, mentre sono in calo anche prodotti farmaceutici e delle dotazioni per l’informatica.
Per chi non ha letto bene ripeto, pasta, pane e farmaceutici; non caviale e champagne.
Quindi questi dati "puzzano", o almeno, il suo entourage (quello che lavora per dieci e anche di più) poteva organizzarsi un pò meglio con l'uscita dei dati Istat.
Ma troppe cose insieme...Pasqua, dati e appunto l'istituto delle statistiche nazionali; il poterli raggruppare, è forse per loro una cosa troppo difficile da fare; e hanno così tanto lavoro da svolgere che quando la ministra appare in qualche programma TV, ecco che tra il pubblico c'è il Direttore Generale dell'Enit, Paolo Rubini.... che non abbia altro da fare o nel tempo libero fa la comparsa alla TV?
Questi è lo stesso signore che ha dichiarato che il turista tedesco è differente da quello indiano, perchè uno arriva con l'auto mentre l'altro con l'aereo.
Pazzesco, e per quasi 200.000 euro all'anno!
Sarà il caso ma ben 710 anni fa, proprio nello stesso 26 marzo 1300 (Sabato Santo), Dante Alighieri entra nella decima bolgia dell’ottavo cerchio all'Inferno (vv 91-99) ove sono puniti i falsari di parole.
…. è a questo punto che Dante chiede chi siano i dannati che si appoggiano su Mastro Adamo alla destra.
Egli risponde che essi sono bugiardi, falsari di parola, e la pena di questi bugiardi è il subire fortissime febbri, che gli fanno fumare il vapore attorno come man bagnate d'inverno, mentre dice anche che essi emettono "leppo" cioè puzza.
Vuoi vedere che la puzza è la stessa, mah?
mercoledì 24 marzo 2010
Venghino lor Signori venghino. Tre palle per un soldo
Benvenuti signori nel Paese dei balocchi, dove per la prima volta in assoluto, potrete assistere alla trasmutazione di carne umana in carne asinina.
Dove i mutanti con la loro banda, vi accompagneranno nell’incredibile fabbrica della felicità.
Eh si, molto tempo fa per un soldino tiravi tre palle, e se avevi mira, potevi anche vincere, roba di poco conto per carità, ma era pur sempre qualcosa.
La cantilena degli imbonitori ti avvolgeva e ammaliava, ed eri felice di lasciarti trasportare in un mondo irreale; costava poco e il tempo scorreva allegro.
Ma gli anni passano e quel soldino che tanto da solo non serve più a niente, se lo sono presi loro, tutti insieme qualcosa pur fanno; mentre le palle non le puoi più tirare; no, adesso le tirano a te in quantità industriale da tutte le parti, e per i tiri più lunghi, quelli da tre punti come nel basket, ci pensa lei; l’evoluzionista Brambilla.
Lei si che è brava nel “lanciare” le palle.
Infatti su Il Sole 24ore del 15 c. m. ha appena annunciato che in due anni darà lavoro a 50mila persone al sud e nel turismo; lei dice che è il suo più grande pallino.
Dopo le palle anche i pallini!
Lei che in due anni di “regno” ha fatto tante cose utili che tutte si riassumono nelle seguenti parentesi (?), ma che a differenza dei cantastorie o degli imbonitori del passato, non da nessuna gioia e né tantomeno qualche regalo o balocco, mentre resta invece il mondo irreale delle sue dichiarazioni; e sono 100.000 gli impiegati nel sottore che durante il biennio lo hanno lasciato.
Ma una per tutte, vedi il portale, che sempre dice che è quasi pronto; si, ma domani.
Venghino lor signori venghino, il Paese dei Balocchi è questo, dove i “mutanti” che prima facevano tutt’altro lavoro, son stati promossi; ora sono i grandi “giocolieri” che si trastullano col turismo facendo volteggiare palle e palloni a più non posso.
Venghino lor signori venghino, tre palle e stavolta "a gratis", mentre noi siam diventati i birilli.
martedì 23 marzo 2010
Le statistiche sul “turismo” di Pasqua 2010, quelle che non t’aspetti.
Non passa giorno che a qualcuno non venga in mente di elencare delle statistiche sul turismo a mo di “bischerata”, e anche oggi, neanche ce ne fosse il bisogno, le hanno partorite con la solita gestazione da ratti.
Puntali e balorde.
Verrebbe da chiederci il perché la ministra Brambilla non decida finalmente che a dare i numeri sia permesso un solo ed unico ente, possibilmente non partitocratico, e che quindi abbia la capacità e serietà di non seguire “eventuali” ordini dall’alto.
Forse è chiedere troppo a chi è più abituato a dire che a dare o è meglio che non faccia proprio nulla perchè probabilmente complicherebbe ancor più la faccenda.
Dell’importanza di questi dati (se veritieri) è inutile discutere, ma purtroppo è immaginabile il perché a “loro” convenga così; possono dire quello che meglio l’aggrada, e tira a campà.
E mentre tutti lo sanno, nessuno fa niente; solo qualche accenno qui e là alle assemblee, riunioni e altro dove si ripetono le stesse cose da decenni, dove tutti sono professori delle str…anezze, che sembra sia quasi diventata una censura il solo parlarne.
Ma peggio della censura c’è solo la stupidità, e non si può togliere il “lavoro” a questi statisticomici così sempre disuguali.
Comunque, come ogni mattina, apro i giornali del web sul turismo e….
Il Giornale del turismo: Isnart, aumentano leggermente rispetto al 2009 i viaggi ad aprile; oltre 6 milioni di italiani, e secondo l’Osservatorio Amadeus e Google Italy, le più gettonate saranno Roma e Venezia.
Turismo e Finanza.it: secondo stime Isnart “come sopra” (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), nel mese di aprile saranno 9,3 milioni gli italiani (in aumento) che si metteranno in viaggio.
Isnart (Asca): a spingere verso l'ottimismo sono soprattutto i dati Unioncamere-Isnart relativi al prossimo mese di aprile presentati questa mattina in occasione della cerimonia di inaugurazione della 30ma edizione della Borsa Italiana del Turismo: sono piu' di 5,6 milioni gli italiani che hanno già deciso di andare in vacanza entro la fine di aprile, con una predilezione per Trentino Alto Adige e Toscana.
Ma come, tutti e tre nella stessa giornata e da una sola fonte riportano differenti statistiche (5,6 milioni – 6 milioni – 9,3 milioni) ?
Non contento vado a vedermi quelle ricevute lo scorso anno per compararle a questo ottimismo e….
La voglia di vacanza per Pasqua batte la paura della crisi.
Secondo il sondaggio Confesercenti-Swg partiranno circa 22 milioni di italiani (+22% rispetto ai 18 milioni del 2008).
….e questo sarebbe il miglioramento: da 22 milioni a ...quelli là?
Chi avrà detto il vero, chi avrà fatto un buon lavoro, e soprattutto: ma chi li paga?
Vabbè, niente di nuovo, e neanche per i deficienti, e vale a dire quelli che pensano (almeno dovrebbero) e sempre dicono: “perchè prendersela, tanto hanno sempre fatto così”.
venerdì 19 marzo 2010
I compiti a casa
Sento che qualcosa non gira per il verso giusto, un po’ come se mi capitasse di vedere una gara di Formula uno, dove ai piloti, e non si capisce il perché, è permesso di girare da una parte o dall’altra a proprio piacimento.
Eh si, perché da una parte, gli operatori turistici lamentano l’inefficienza di un piano programmatico delle istituzioni preposte al turismo ed elementi tangenti di fatto, mentre dall’altra la ministra Brambilla risponde: “Mi date sempre molti doveri ma, come avete visto, io prendo appunti e torno con i compiti fatti” e di aver tradotto tutte le loro richieste in fatti concreti.
Quali?
La Brambilla sostiene d’aver ottenuto, una proroga delle concessioni demaniali fino al 2015, ma forse “dimentica” che in data 2 febbraio 2009, l’Unione Europea ha aperto nei confronti dell’Italia una procedura d’infrazione n. 2008/4908 per il mancato adeguamento della normativa nazionale in materia di concessioni demaniali marittime ai contenuti previsti dalla “direttiva servizi“, meglio conosciuta come direttiva Bolkenstein (direttiva 123/2006/CE)…..e quindi, sarà stata una così grande fatica?
Il ministro del Turismo continua con: “Volevate semplificazione burocratica e abbiamo introdotto nel decreto legislativo della direttiva servizi
Aggiungo che forse era meglio limitarsi alla sola semplificazione delle procedure per le modifiche e non certo per le aperture, poiché quelle esistenti, in certi ambiti, sono più che sufficienti, e detto comporterà notevoli difficoltà di booking per quelli da tempo esistenti; ma vabbè, ha fatto di peggio.
Di seguito la signora Michela informa: “Mi avevate esposto la necessità di potere contare su finanziamenti agevolati e, grazie alla collaborazione di otto importanti istituti di credito e delle associazioni di categoria, abbiamo realizzato un prodotto finanziario con un plafond di quasi 3 miliardi di euro a condizione estremamente vantaggiose”.
Mentre il risultato di questo Gran Premio di bontà da parte delle Banche interessate ha dato ben pochi risultati (vedere qui).
Dulcis in fundo: “Mi avevate chiesto investimenti nel settore ed io ho annunciato nei giorni scorsi lo sblocco di ben 118 milioni di euro destinati a finanziare progetti di eccellenza in campo turistico.
Mi è caro rispondere che queste famose “palanche” che risalgono all'era Rutelli, a causa dell'ennesimo conflitto di competenze Stato-Regioni, sono state "sbloccate" dalla Corte Costituzionale, e non dalla Brambilla.
La ciliegina ci arriva con: “Mi avevate chiesto un portale nazionale ed il ministero del turismo ha messo on line Italia.it in versione demo che, giorno dopo giorno, si arricchisce di contenuti ed arriverà in breve tempo ad avere anche una grande piattaforma di promo-commercializzazione”.
Beh, lasciamo perdere che è meglio, perché in quanto al “breve tempo”, ma anche a dell’altro, ci sarebbe molto da dire, e non certo di bello.
Mentre sull’ultima sua: “Volevate progetti che favorissero la destagionalizzazione ed io ho dato il via all'operazione buoni vacanze”; …. ebbene, qui c’è scritto qualcosa.
Che ci stia prendendo per scemi?
giovedì 18 marzo 2010
Fa male
Delle percentuali o dei dati fiabeschi sul turismo che ci propinano giornalmente a loro esclusiva beatitudine, ne abbiamo oramai due “cose così”, ma a naso, temiamo che anche il 2010 seguirà le stesse orme dell’anno appena passato.
La crisi, checchesenedica, continua a mordere, e anche se si intravvedono dei labili segnali di ripresa nell’economia mondiale, il turismo non è pane, e molti ne faranno ancora a meno, o eventualmente in maniera ridotta.
Alcuni giorni e via.
Speriamo ancora per poco e che non accada qualche altra “trovata” dei soliti noti; attentati, guru dell’economia, eccetera eccetera.
Tocchiamoci, ma facciamolo ognuno per conto proprio.
E solitamente "i migliori" quando non sono overbooking (prenotazioni complete) riescono ad ampliare la qualità, hanno maggior tempo per accudire ed accarezzare il loro cliente (il turista) e magari non gli fanno trovare gli spaghetti scotti della volta passata, ossia quando avevano la sala piena di “rompiballe”; quelli che però gli danno da vivere.
Questo dovrebbe portarti a capire che dovresti dar loro maggior rispetto, senza fregature e altre cosette che non c'innalzano agli occhi di molti, internazionalmente parlando, ma anche a livello locale.
Nei momenti di calma si hanno più intervalli per riflettere sulle innovazioni, all’insegnamento del personale e magari visto che ci sei, anche pensare di perfezionarti un po’; si sa mai!
Tutto questo è per un ristorante, campeggio, albergo o il vattelappesca che preferite, ma lo è anche per il responsabile di una stazione ferroviaria, di un porto o aeroporto, per il casellante dell’autostrada, per il centro informazioni cittadino, lo è anche per migliorare le piante negli spartitraffico…. e anche qui continuate voi fin dove volete.
Insomma lo è per tutti, e lo dovrebbe essere in maggior rilievo soprattutto per il Governo, e vale a dire il pensare all’innovazione e alla qualità; sempre che ne sia capace e abbia la giusta e necessaria esperienza, poichè si perderebbe troppo tempo per acquistarla, e i competitors, di sicuro, non c'aspettano.
E infatti, se per caso riescono a capirlo, ecco che ci arrivano dopo degli anni, e nel caso della Brambilla, di anni ne sono passati ben due, e per cose di non così notevole importanza.
Non che prima andasse molto meglio, per carità, ma siamo degli incalliti ottimisti.
Comunque la ministra ha appena comunicato (dopo “solo” due anni) che aprirà un Call Canter Multilingue nazionale, per fornire informazioni e assistenza ai turisti che da tutto il mondo vengono nel nostro Paese.
Chissà chi sarà il “meritocratico” che ne assumerà la responsabilità?
Visto che all’Enit (Ente Nazionale Italiana Turismo) c’è andato uno che s’intende di cordoni ombelicali congelati (General manager a 190.000 euro “crediamo”); qui come minimo forse ci finirà qualche "professionista" dell'esoterismo e con la stessa causale del Paolo Rubini di prima (Enit) che suonerà un pò così: .... poichè in possesso di comprovati e adeguati requisiti tecnico-professionali in relazione ai compiti istituzionali che .... o giù di lì.
Mentre pochi giorni prima, c’informava d’aver raggiunto col collega del Qatar, Ahmed Bin Abdallah Al Nuaimi, un protocollo d’intesa per un’eventuale loro impegno aziendale nel sud Italia.
Ci voleva poi tanto?
E tutte le altre migliaia di cose che bisognava fare negli anni addietro e che le altre nazioni concorrenti e non, hanno già fatto?
Recentemente qualcuno ha sostenuto che è necessaria una politica del turismo, alla quale rispondiamo che forse è meglio fare il turismo della politica.
Nel senso che chi di dovere potrebbe riempirsi le valigie e farsi un bel giretto… in posti molto lontani.
Magari rimanendoci, e sarebbe anche l'ora.
mercoledì 17 marzo 2010
Indigenous Tourism and Biodiversity Website Award
The winner of the judged 2010 ITBW Award is Nutti Sami Siida, which features reindeer sled trips. Owners Nils Torbjörn Nutti and Carina Pingi are both Sami from
Finalists:
Brambuk National Park and Cultural Centre introduces visitors to the
Kakadu Culture Camp is owned and operated by Fred and Jenny Hunter, Aboriginal people from
Chalalan Ecolodge is 100% run and owned by the indigenous community in
Squamish Lil'wat Cultural Centre shares the cultures of two distinct indigenous cultures in a visionary partnership on shared traditional territories in
Te Urewera Treks strives to operate in a sustainable manner in accord with Maori principles and values in
Xe Pian National Protected Area features tours and accommodation owned and managed by local communities in Xe Pian NPA,southern Lao PDR.
About the award
The Indigenous Tourism and Biodiversity Website Award is a collaborative effort between Planeta.com and the Secretariat of the Convention on Biological Diversity/UNEP (CBD) with the generous support of the Heidehof Foundation.
The award is aimed at private tourism services, owned and operated by indigenous and local communities embodying traditional lifestyles, and its main objectives are to motivate candidates to improve their online communication on biological and cultural diversity, to highlight their best practices in managing tourism and to raise operators and public’s awareness on biodiversity.
Winners will receive the award in April 2010 at a tourism trade fair, the Reisepavillon in
Winners receive technical support and participate in a April 24 workshop on innovative Web-based tools for marketing and communications, facilitated by webmaster Ron Mader. A publication on the award, its nominees and winners and the lessons learned, will be distributed at event.
Applicants
Bicicletas Pedro Martinez is a Zapotec-owned biking company in
Brambuk National Park and Cultural Centre introduces visitors to the
Chitral Association for Mountain Area Tourism (CAMAT) is owned and operated by the indigenous Kho, Wakhi and Kalash communities in northern
Chalalan Ecolodge is 100% run and owned by the indigenous community in
Hospitality Kyrgyzstan, is an umbrella association uniting 18 diverse communities with more than 350 families in
Kakadu Culture Camp is owned and operated by Fred and Jenny Hunter, Aboriginal people from
Nutti Sami Siida features reindeer sled trips, which is a way to preserve knowledge. Owners Nils Torbjörn Nutti and Carina Pingi are both Sami. Nils is a reindeer herder in Saarivuoma Sameby and Carina has her reindeer in
Pathways Hotel promotes sustainable tourism through conservation efforts, environmental awareness, community assistance and marine management activities on the
Squamish Lil'wat Cultural Centre shares the cultures of two distinct indigenous cultures in a visionary partnership on shared traditional territories in
Taiamai Tours was founded by Ngati Hineira – Te uri Taniwha descendant Hone Mihaka of Ohaeawai Kaikohe in 2001. Tours showcase ancient customary practices of kaitiakitanga [guardianship] and manaakitanga [hosting people] that links to the ancestral living landscapes in the
TIME Unlimited Tours (“To Integrate Maori Experiences”) provides personalised and interactive Auckland & Maori Indigenous Cultural Tours. Co-Director Ceillhe Tewhare Teneti Hema Sperath is a direct descendant of Patuone, the famous Ngapuhi paramount chief who along with his brother Tamati Waka Nene was amongst the first to sign Aotearoa’s founding document in 1840. Ceillhe is the principal guide for TIME’s Auckland Maori Tours and Interactive Maori Culture Experiences.
Te Urewera Treks strives to operate in a sustainable manner in accord with Maori principles and values in
Tjapukai Aboriginal Culture Park showcases indigenous culture of the Tjapukai people, featuring theatrical performances and interactive activities in Far North Queensland,
Xe Pian National Protected Area features tours and accommodation owned and managed by local communities in Xe Pian NPA, southern Lao PDR.
Editor's note - It's a big ask but please check out each of the nominees below. In our humble opinion, they're all winners and they signal the clearest sign yet that indigenous tourism is on the rise around the globe. We are updating this wiki on a regular basis. So far this page has been edited more than 600 times.
Reisepavillon - Attending the Reisepavillon will be a representative from Nutti Sami Siida, Ceillhe Tewhare Teneti Hema Sperath and Néill Sperath from TIME Unlimited Tours, Oliver Hillel from the CBD and Ron Mader from Planeta.com and several finalists.
Request - If you publish a blog, tweet, news story or anything else mentioning the ITBW Award, please include the hashtag: #itbw10
domenica 14 marzo 2010
Direttori Generali del turismo si nasce, e io, modestamente lo nacqui...dice lui?
Infatti si è accorto solo adesso che i fondi destinati dal Governo per la promozione del turismo dell’ente preposta, si sono ridotti da 33 a 24 milioni di euro.
Questo non permetterà più un piano pubblicitario, poiché l’equivalente sarà appena sufficiente per pagare i dipendenti e le sedi distribuite nel globo.
Ah, però!
Allora a cosa serve l’Enit, ma soprattutto, a cosa serve lui stesso?
E perché ha accettato il gravoso “meritocratico” incarico nonostante l'informazione sull'abbassamento dei fondi sia di dominio pubblico da svariato tempo?
O forse non ne era a conoscenza perchè tutt'altro affacendato; diciamo sul congelamento dei cordoni ombelicari (probabilmente il suo primo lavoro) o a contare nei Circoli della Libertà (probabilmente il suo secondo lavoro)?
Il come sia finito lì, tutti ben lo sappiamo e probabilmente anche l’autorevolissimo giornale turistico “Travel Quotidiano” s’è accorto di questo, perché l’impaginatore o il giornalista l’ha retrocesso “inconsciamente” al singolare (Rubino) …. che abbia perso di quantità e di valore?
Ma bando alle ciance e cerchiamo di capire il perché del lamento del “gran professionista” del turismo.
A parte il dichiarare del Rubini che da ogni euro speso nella promozione del Paese, ne rientrano 100, lascia interdetti molti specialisti del settore; intendiamo quelli veri.
Gli altri si sa, seguono la corrente, e dire SI a volte conviene; naturalmente a loro stessi.
E questo è il più grande problema da sempre.
Verrebbe da chiederci se questa percentuale (100 per uno) è riscontrabile anche nel sito dell’ente: http://www.italia.it/it/home.html .
Quanti “denari” hanno prodotto quei svariati miliardi di lirette e milioni di euro sperperati nel portale italiano?
Ma vabbè, è come sparare sulla Croce Rossa, e forse non sa quel che dice; anzi, senza il forse.
Il Rubini inoltre c’informa che l’ente da lui amministrato sa far queste cose meglio delle Regioni, e quindi è ipotizzabile (per lui) che quest’ultime forniscano le loro enormi spettanze per la promozione turistica, o buona parte di queste all’Enit, in barba al Titolo V della Costituzione che invece dice tutto l’opposto.
Ma per piacere, quale assessore al turismo o governatore di Regione si priverà degli "sghei" destinati alla sua promozione turistica?
Oppure vuoi vedere che nel dicastero del turismo, hanno inteso che con il futuro “federalismo” è improponibile cambiare il Titolo V, per poi tornare subito indietro?
La soluzione più ovvia sarebbe dare un portafoglio alla ministra Brambilla, ma come fidarsi di una persona che di ipotetici buoni risultati, finora, ne ha solo parlato...o forse bisognerebbe metterci nelle mani del suo entourage che proviene da tutt'altri settori?
Ma che fine ha fatto il "buon" turismo?
giovedì 11 marzo 2010
La Brambilla infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola Bandiera bianca!
E’ questa la “figura” dell’Italia turistica che ci si preannuncia a seguito delle str…anezze della ministra Brambilla, delle sue immaginarie innovazioni che hanno riscontro solo in fiabesche statistiche o narrazioni irreali.
No, manco da morti ci arrenderemo alle sue esternazioni del tutto va bene e del moto perpetuo: “io sono brava”.
Un cavolo è fatto bene e col piffero è brava, infatti non passa giorno che qualcuno non smentisca quelle sciocche ottimistiche parole.
L’ottimismo è pur fonte utile e necessaria per qualsiasi crisi, ma non quando diventa una presa per il ...., capito vero?
In questo caso si tramuta in qualcosa da non pesare, da cui prenderne le distanze e il risultato diventando l’opposto di ciò che si sente, diventa irreversibilmente dannoso.
Infatti anche oggi ci arrivano i dati dell’Eurobarometro della Commissione Europea; e non uno qualsiasi.
Dicono che pochi se la sentono di programmare, molti hanno già deciso di rinunciare alle vacanze e qualcuno pensa solo a mini-fughe dalla città.
Mentre tutta l’Europa programma i propri viaggi, l’Italia è il Paese più depresso, l’ultimo a mettere mano al piano ferie, che al momento è il più incerto dell’Ue.
Gli italiani non sanno cosa faranno della loro estate perché la crisi, già nel 2009, ha insegnato loro a ridimensionare desideri ed aspettative, al di là di tanti proclami.
E la lezione è stata capita, tanto che solo un italiano su tre ha già programmato le ferie, mentre il 35% sa già che non potrà permettersi di muoversi da casa.
Rispetto al 2009 è il 10% in più a rinunciare alle ferie, un aumento record in Europa.
A pesare, secondo i dati, è la situazione finanziaria incerta, al cui aggiungiamo la totale mancanza d’intelligenti innovazioni e l’esagerata tassazione nel comparto.
L’unica certezza, dice lo studio, è che in molti (39%) sono convinti che si dovranno fare dei sacrifici in più rispetto al passato per permettersi qualche giorno di svago, mentre per circa un decimo degli europei la vacanza è invece fuori discussione per i “gravi” problemi finanziari avuti nel 2009; potrebbero partire solo indebitandosi, spiegano, oppure se la situazione economica migliorasse.
La vacanza diventa quindi low cost e, rileva Eurobarometro, il turismo è il “fai-da-te”.
Gli italiani resteranno in Italia: il 56% non supererà i confini e si sposterà con auto e moto. Inoltre, per azzerare le spese in vacanza, gli europei hanno deciso di rinunciare allo shopping (21%), ai trattamenti di benessere (24%) sempre più diffusi negli ultimi anni ed andranno anche meno a cena fuori.
Serve, anzi serviva, un anno fa, un piano d’azione poiché era facilmente prevedibile e quindi programmabile questa fase, ed invece?
Nulla, le solite trite e ritrite cosette da niente, e proprio niente di nuovo.
La bandiera bianca può sempre servire e la togliamo dall’asta che invece gliela potremmo…, vabbè, regalare.
mercoledì 10 marzo 2010
Escargots
Non crediamo che il saper individuare e cogliere al volo le buone occasioni nel e per il turismo sia il forte della Brambilla.
Da quando è stata messa lì, alla “guida” del turismo nostrano, andiamo ripetutamente sostenendo che bisognava subito darsi da fare per far entrare altri paesi emergenti nell’industria alberghiera italiana, e non certo perdere tempo per trovare scappatoie all’inutilità dei suoi tentativi, e di cui ormai ben conosciamo l’inconsistenza.
Infatti il settore ha bisogno di capitali freschi (possibilmente puliti), nuove organizzazioni lavorative e tante altre “cosine” in cui difettiamo all’atto qualitativo e pratico, ma dove eccelliamo in quello retorico.
Beh, le sono voluti due anni per capire che, anziché perdere tempo in ipotetici “triunvirati” con Spagna e Francia, era necessario cominciare ad avere qualche protocollo d’intesa con eventuali finanziatori, e ben venga quello recente con il pari grado del Qatar, Ahmed Bin Abdullah Al Nuaimi, per dare loro la possibilità di investire turisticamente, e si spera non solo, nel Sud Italia.
Però anche se questa iniziativa la giudichiamo buona e giusta, non era forse meglio (per agevolarli) fare prima qualcosa per la nostra stralenta burocrazia, tasse sulle società tra le più alte del mondo e, più in generale, il numero di adempimenti e il tempo necessario a gestirli, che ci collocano agli ultimi posti del panorama internazionale globale ? (ved. Pricewaterhouse Coopers e da World Bank-Ifc sulla base del report del Gruppo World Bank, ‘Paying Taxes 2009)
Dai risultati emersi, risulta che l'Italia occupa l’ultima posizione fra i paesi della Ue e 166esima su 181 paesi nel mondo, con una pressione impositiva che arriva al 73 per cento degli utili.
Chi può venire in un Paese così?
Inoltre, l’Italia si posiziona alla 128esima nella speciale classifica della semplicità degli adempimenti fiscali e contributivi, e alla 133esima in quella delle ore necessarie a ottemperarvi.
Nel frattempo per non aumentare a dismisura le già percentualmente numerose locazioni ricettive nazionali, ci auguriamo venga data la possibilità di chiusura a quelli esistenti se richiesto, anziché comportarsi come purtroppo avviene, nella maniera opposta.
Il quantitativo nazionale delle locazioni alberghiere a disposizione è più che sufficiente, e lo dimostra la Francia che con la quasi metà del sistema ricettivo, fattura invece il doppio, mentre in qualità siamo proprio mal presi.
Ma questa è un'altra storia, e per capirlo forse le saranno necessari altri due o, ma cosa diciamo, molti ma molti più anni.
domenica 7 marzo 2010
Comprovati e adeguati requisiti tecnico-professionali.....
Sia ben chiara una cosa, e vale a dire che non abbiamo nulla di personale nei confronti del Paolo Rubini, il nuovo General manager dell’Enit, ma abbiamo tutta la repulsione possibile verso coloro che occupano delle prestigiose posizioni lavorative senza il necessario merito, sia per chi li c’è, come per chi li ce l’ha messo.
Anzi, quest’ultimi li consideriamo anche peggio, se di peggio si può.
E ancor di più se poi queste sono nell’ambito della pubblica amministrazione, se volete statale o se preferite, governativa.
Il Rubini li c’è stato promosso dalla Brambilla con la causale che d’essere in possesso di comprovati e adeguati requisiti tecnico-professionali con l’ente del turismo, pur provenendo da tutt’altro settore (congelamento dei cordoni ombelicali), ma essendo, ma guarda un po’, il responsabile della banca dati dei Circoli della Libertà.
Che sia questa l’utilità per l’Enit?
Probabilmente è la stessa moda dei tempi passati che sembra destinata anche all’oggi premiare gli “amici”, i “seguaci”, i “parenti”, i “lecchini” e molte altre indefinibili “persone” di cui non useremo nessun aggettivo, per altro facilmente comprensibile; o forse non è questo il caso...
Comunque, crediamo d’averci giusto in merito al “merito” del Rubini, come già detto nel passato, ritenendo che altri avrebbero fatto di gran lunga meglio.
Infatti esaminando il video del post, effettuato durante la cena prenatalizia della Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo), si evidenziano parole che ben poco hanno a che fare col “conosciuto” turismo, come il totale disinteresse che cotanta esperienza suscita nei commensali.
Infatti si continua a mangiare e parlare e se poi ci mettiamo la musichetta per coprire il bailamme, si completa il quadretto.
Che ci si sia trovato lì per caso?
Mantenere il soprabito è sinonimo di colui che non vede l’ora di scappare e non è di certo cortese e gentile nei confronti di chi ti dovrebbe ascoltare; oppure il raccontare cose scontate a professionisti del mestiere suona un po’ come “nà presa per il sedere”.
Toh, abbiamo fatto la rima.
Ma il meglio, a parte la perla del “cul-turismo culturale” russo che meriterebbe un capitolo a se, è l’accenno all’abolizione dell’imposta comunale della pubblicità sulle vetrine, che nell’era della disintermediazione via Internet, non è certo il tipico provvedimento destinato a risolvere definitivamente i problemi delle agenzie di viaggio, che purtroppo ben altri ne hanno.
Ma soprattutto, che c’entra l’imposta comunale col lavoro dell’Enit?
Dulcis in fundo, la telecamera zumando sui presenti, porta in primo piano una bella e gentil dama che pare proprio che pensi: “Ma che cacchio sta a di’ questo qui?”, e per di più, volgendo all’oratore, le spalle.
E “questo qui” dovrebbe essere colui che risolve i decennali problemi dell’ente (il carrozzone) preposto al turismo?
E “questo qui” è quello che è in possesso di comprovati e adeguati requisiti tecnico-professionali con l’Enit, come si legge nel protocollo firmato il 5 agosto 2009 dalla Brambilla?
E alla presunta modica cifra di 190.000 euro all’anno?
Manco a gratis!
P.S.: Un voluminoso ringraziamento al sempre caro frap64 per l'indispensabile aiuto nella programmazione.
sabato 6 marzo 2010
Brambilla: bla bla bla bla bla bla bal bla bla.....
Ricordate queste “belle” parole dell’allora sottosegretario al turismo Michela Brambilla datate, vediamo un po’, circa 400 giorni fa, in merito alle 12 località, 6 marittime e 6 montane, in cui avviare un “adeguamento strutturale” volto a creare ambienti, strutture e spazi tarati per le esigenze di tutti (disabili ed anziani)?
Se è no, ve e glielo ricordiamo noi.
Brambilla: “bla bla bla…….infine le persone con esigenze specifiche come anziani, diversamente abili o persone con problemi di salute specifici, necessitano di particolari comodità ed agevolazioni.
Da qui l’idea di liberare dalle barriere architettoniche 12 località del Bel Paese a vocazione turistica, al fine di approfondire e sviluppare un sistema come quello del turismo accessibile a tutti e prestare la dovuta attenzione a fasce particolari come anziani e portatori, a vario titolo, di handicap…bla bla bla.”
Di tutto questo discorso sono state attuate e rimaste solo due cose: l’inizio e la fine, e vale a dire il bla bla bla.
Per il resto, nulla, o perlomeno non ne abbiamo più sentito parlare, nè tanto meno dell'ennesima Commissione da lei costituita, quella sui disabili.
Ecco quindi che il sacco delle cose “solo dette” dalla ministra si va sempre più a gonfiare, mentre quello delle “fatte”, ahimè, resta desolatamente vuoto.
Beh, nulla di strano, per amor del cielo, poiché ormai siamo certamente abituati alle sole esternazioni propagandistiche simil politiche della medesima.
Ma fino a quando?
In due anni non è cambiato niente nel turismo, se non nelle pagine dei giornali, Tv e quant’altro, dove la Brambilla c’ha riempito di grandi promesse, dati e statistiche che nessuno ha mai visto nella "vera" realtà, ma tante, tante e tante str…anezze ( per non dire stronzate).
E le promesse ai disabili?
Forse poco prima della prossima campagna elettorale la Brambilla...........le ripeterà.
venerdì 5 marzo 2010
A cosa serve un ministro inutile?
Innalzata improvvisamente con meriti ai più sconosciuti, dal suo Capo si è fatta catapultare al ministero del turismo dopo una breve parentesi come sottosegretaria del medesimo dicastero, ma totalmente digiuna della materia che dovrebbe amministrare, e per lo più senza neppure avere quella necessaria umiltà che consente un apprendimento rapido, se non altro per capire di che cosa si parla.
Se escludiamo qualche alchimia, difficile peraltro da seguire e che riguarda gli amati 4zampe, boccone prelibato che altri non ne hanno stoltamente capito (chissà per quali motivi) l’indubbio valore in termini di consensi elettorali, la sua azione di ministra è risultata prima ancora che inesistente, dannosa.
Dal suo insediamento in poi, ha solo saputo ripetere incessantemente, forse imbeccata da qualche grosso imprenditore/politico o chissà chi altri (?), che negli anni passati tutto andava male; e su questo siamo anche d’accordo (ma solo su questo), mentre adesso, per lei, tutto va bene nonostante gli svariati miliardi di euro persi nel pur breve periodo del suo “regno”.
Elencandoci addirittura come la nazione europea che ha ricevuto meno perdite dalla crisi del settore, ma dimenticando, forse volutamente, che le percentuali non si applicano così.
Risulta infatti inutile e suona come una gran presa per la pelle del posteriore, dichiarare che l’Italia ha perso solo il 4,3% (gran bel vanto) delle presenze turistiche nel 2009, quando l’ammontare monetario lasciato per strada, è percentualmente molto più grande in conseguenza all’ovvio calo dei prezzi nel settore alberghiero/ristorativo, e dei “pacchetti”.
E per di più compararlo con quello francese ed elencare le loro perdite di presenze turistiche con numeri più grandi, col solo scopo d’apparire più brava del pari grado transalpino (Novelli).
Ma per piacere, ha da passare acqua sotto i ponti!
Per la Francia perdere il 10% (ipotetico e della Brambilla) vuol sempre pur dire “incassare” ben oltre 300 miliardi di euro all’anno dal comparto; mentre per noi perdere il “solo” 4 o 5% (ipotetico e della Brambilla) significano meno di 150 miliardi; e la differenza crediamo ci sia.
Vabbè, in compenso all’ultima riunione ascoltata sul turismo dove parlava la ministra, eravamo alle prese con il signore della sedia accanto che rischiava di caderci addosso addormentato; infatti la Brambilla, come maggior dote, ha quella di saper tenere lunghissimi discorsi senza dire assolutamente nulla.
Come nulla è quello che crediamo abbia fatto di buono, poiché nonostante i nostri svariati tentativi di trovare qualcosa di veramente produttivo per l’economia nazionale nel turismo…niente, il deserto assoluto.
A meno che a qualcuno non venga in mente qualcosa che a noi sfugge e parli adesso, o taccia per sempre.
Amen
giovedì 4 marzo 2010
Italia & Turismo, l'ennesima "burla"
Il buon senso unito a quel po’ d’esperienza, suggeriva che non fosse possibile che il progetto “Italia & Turismo”, sulle sovvenzioni bancarie agevolate in appoggio al settore, avesse buon seguito, e infatti “noi” l’abbiamo usato.
E gli altri?
Beh, di seguito ci sono alcune risposte (prese, parola per parola, dal video sopra) dei “luminari” del turismo nostrano, mentre in fondo troverete quello che dichiaravano prima.
Il dibattito si svolge a Milano durante l’ultima Bit 2010 e quello che segue è la replica ad una semplice domanda del pubblico: “che risultati si sono avuti con il progetto Italia & Turismo ?”
Maria Concetta Patti, Presidente di Federviaggio-Confturismo:
Le confermo che ad oggi non abbiamo grandi successi. Non è un’operazione di successo, perché, abbiamo anche fatto un’analisi, io penso che le banche non siano assolutamente disponibili in questo momento a percorrere la via della finanziabilità con un minimo rischio. Quindi anche se c’è la copertura del 50% delle garanzie, manca tutto il resto. E quindi avendo in questo momento una situazione abbastanza, come dire; dal punto di vista bancario abbastanza sotto controllo, per le banche, è difficile poter ricuperare anche quel 50% di garanzie che mancano e che servono. E credo sia questo il motivo per cui questo percorso non riesce ad andare avanti.
Bernabò Bocca, Presidente Confturismo-Confcommercio e Federalberghi:
Poi le imprese stanno affrettandosi in questi mesi ad andare dalla banche oggi con i bilanci dell’anno scorso. Perché se le imprese andranno con i bilanci del 2009, le banche manco li fanno entrare. Cioè quei parametri di Basilea 2 con i risultati di bilancio delle imprese turistiche e non solo turistiche, io mi chiedo; non esiste Cofidi, non esiste garanzia al 50%, non esiste nulla. Le banche oggi fanno operazioni che sono estremamente sicure ed estremamente redditizie. Quindi a fronte di garanzie e con tassi remunerativi per la banca stessa. Questo è un grosso, è un grosso problema
Peccato che se ne sono accorti solo adesso perché prima la Patti dichiarava come ottimo l’inizio del neo nominato Ministro Brambilla, infatti il settore necessitava innanzitutto di una iniezione di fiducia rappresentata dall’interesse concreto del sistema del credito rivolto in prima istanza proprio all’elemento ricettivo.
Mentre addirittura il Bocca così esordiva all’annuncio della ministra: “Le imprese turistiche ringraziano il governo e le banche per la risposta rapida e concreta alla domanda di accesso al credito, considerandolo inoltre come un segnale concreto di attenzione.
La lista dei “felici e contenti” di allora, tramutati in “cornuti e mazziati” di adesso, si allunga per tutto il globo con dichiarazioni che vanno dal: “rappresenta un fatto concreto, su cui potranno fare affidamento i circa 3 milioni di addetti che al momento operano nel turismo nel nostro Paese” del Daniel John Winteler, Presidente Federturismo, a quelle della Renzi, Presidente nazionale Fiavet: “l'accesso al credito diventa un fattore strategico fondamentale per sostenere le molte “pmi” in difficoltà e per permettere, a chi ne possiede le capacità, di poter anticipare la ripresa".
Insomma il gran ghota nazionale del turismo al completo che non aveva semplicemente considerato che … vabbè, lasciamo perdere, abbiamo già detto e anche già dato.
Mentre la "scaltra" Brambilla, su questi, forse ci marcia o forse ci fà.
P.S.: Un particolare ringraziamento a Frap64 per "l'imbeccata".
martedì 2 marzo 2010
Un carretto passava e quella donna gridava: Bonus vacanze o gelati?
...e alla fine del mese i nostri soldi erano già finitiiiiii...ma andavamo in vacanza col bonus della Brambillaaaaaaa; non si capisce come si sarebbe potuto fareeeeee...se non abbiamo neanche i soldi per mangiareeeeee....
Scusateci ma stavamo cantando in coro l'ennesima presa in giro della ministra perpetrata al nostro indirizzo.
Portandoci alla conclusione che di "questa" ci fidiamo così tanto, che non le daremmo neanche un banchetto o carretto di gelati da gestire.
Riuscirebbe a non collegare la spina alla corrente per il raffreddamento dei contenitori, ma di certo userebbe in salvataggio una quantità industriale di scuse e balle varie.
Diciamo un po’ come succede nel turismo, dove di turisti ne vedi sempre meno, mentre ci racconta che siamo i primi nel mondo.
Vabbè, tanto non ci fa più effetto, ed ogni sua esternazione la prendiamo con la considerazione che merita.
Ossia nulla.
Esempio pratico ci viene dai Bonus Vacanze e dalla dichiarazione che la ministra ci ha omaggiato il giorno dopo l’apertura delle richieste per l’ottenimento dei sopraddetti, il 21 gennaio 2010.
Infatti elencava che nella sola prima “mezza giornata” venivano richiesti, dalle classi a più basso reddito e dai nuclei familiari più numerosi, ben oltre 1 milione di euro di spesa turistica, che quindi portano il totale giornaliero al doppio; 2 milioni di euro.
Calcolando che in questo caso lo Stato eroga circa un terzo del totale, e vale a dire 700.000 euro, è facile evincere che in una sola settimana il totale a disposizione (5 milioni) si sarebbe completamente azzerato.
Ma così non è stato.
Vuoi perché probabilmente l’ha “sparata” troppo grossa elencando quel quantitativo di richieste in sole 12 ore, o forse perché adesso, dopo 40 giorni, è presumibile che le “palanche” siano finite.
Pertanto, perché non dirlo?
Perché costringere coloro che ne fanno richiesta a perdere tempo o a dare dell’effimera inutile speranza?
Oppure si vuole aspettare un’eventuale nuova elargizione (programmata?) da parte del Tremonti o chissà da chi altri, da usare come partitica “pubblicità progresso” per gli ultimi giorni di quest’ultima tornata elettorale (regionali)?
Beh, in ogni caso è una mancanza di chiarezza e rispetto, mentre i gelati, e non avevamo alcun dubbio, si stanno sciogliendo...e non solo quelli.