venerdì 16 luglio 2010

Para dossale per Winteler, para altro per me.

Daniel John Winteler è il Presidente di Federturismo Confindustria nonché l’AD di Apitour, poi sicuramente c’è il resto …
…si, però non importa.
A prescindere dalle altre cariche che non conosco, queste due mi bastano e m’avanza.
Personalmente in mezzo ad un quantitativo industriale di “professoroni” del nulla di questo comparto, lo ritengo uno dei pochissimi che sa svolgere bene il proprio mestiere, detto anche se alcune volte non mi ci trovo perfettamente d’accordo; ma forse anche questo, ai più, non frega poi molto.
Comunque …

…. "I positivi risultati delle politiche di destagionalizzazione adottate in Spagna si riflettono in modo considerevole sui flussi turistici dall'Italia.” Così il Presidente di Federturismo Confindustria, Daniel John Winteler, ha commentato i risultati del programma di destagionalizzazione spagnolo " Europa Turismo Senior". Sgomento, è stato espresso da Winteler per il fatto che il 12,3% dei turisti che hanno aderito al programma, da ottobre 2009 a maggio 2010, erano di nazionalità italiana. “Ci ritroviamo in una situazione paradossale – rincara Winteler – dove altri paesi destagionalizzano il nostro turismo”….

Beh, a questi punti siamo proprio alla fine se anche il Winteler non s’accorge che questo problema, in fondo, è anche farina del suo sacco; chiuso o vuoto che sia.
Infatti se calcoliamo quante volte, lui e tutti gli altri, si riuniscono in convention, meeting, riunioni e chi più ne ha più ne metta, senza per altro dare idee o fare qualcosa; dire sempre le stesse identiche cose dai tempi trapassati e che furono o elencare due dati e statistiche che "altri" poi daranno in differente maniera … suvvia.
Riunioni utili per "rifornire" di qualche nuovo premietto di qui o di là della gente che … vabbè, lasciamo perdere che è meglio.
E’ o non è il Presidente di questo e quell’altro?
Quindi chi altri dovrebbe dare le direttive per produrre quel di più, che invece altre Nazioni senza tanti proclami, hanno generato e producono?
E gli associati, gli industriali, i grandi "maghi e guru" del turismo nostrano che giornalmente trovi sulle pagine dei giornali, TV e delle riviste preposte al turismo, che rilasciano interviste dove narrano le cose da fare e gli errori; si però sempre gli sbagli degli altri.
Quelle persone che sanno tutto sul turismo e che a sentir loro sono i più bravi del mondo.
Poi invece scopri che dalle altre parti c'è molto di meglio; ma forse questo, lo sapevamo già.
Destagionalizzare.
Quante volte hanno pronunciato questa parola senza invero fare granché.
Verrebbe da dire, e lo diciamo, che qui sul blog è da tempo che l’andiamo "urlando" di organizzare la destagionalizzazione attraverso la 3° età, e in tempi sicuramente precedenti alla “trovata” spagnola, mentre l'idea l'avevamo data proprio tale e quale come poi è stata fatta nella penisola iberica.
E lo scrivo, anche se qualche “bontempone” penserà che siamo propensi all’auto gratificazione del: “io l’avevo detto”.
Embè?
Destagionalizzare non fa rima con meritocrazia ma c’azzecca, perché entrambe sono “cose” che lor signori non attueranno forse mai.
E poi si chiedono il perché ci troviamo in questa situazione para dossale?
Pensateci gente, pensateci bene, ma fate in fretta; gli altri Paesi non aspettano i vostri lampi di genio.
Mentre per me la situazione resta "para" dell'altro.

12 commenti:

  1. @Luciano

    Sei un genio!
    Leggerti mi fa un quotidiano grande piacere e mi aiuta.
    B.C.

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  2. @B.C.
    se non la finisci con i complimenti lo dico alla Brambilla, così ti assume.

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  3. Siamo alle solite.
    Vorrei farti un complimento per l'articolo ma certamente non ti aggrada.
    Cosa faccio?

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  4. Che tanto l'hai già fatto
    :-D

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  5. @Vincenzo

    Mi sembrava che non finissi la frase con il (?) punto interrogativo.

    :-D

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  6. Adesso ci stai marciando su questi interrogativi, vero?

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  7. @Sergio

    Dai non lo sgridare
    ;-)
    Avete letto le ultime della Brambilla sulle statistiche presenze?
    Questa volta si è superata, grande!!!
    ;-)

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  8. No no.
    E' che non risponde!

    Che si sia offeso?
    :-P
    Ho letto il 15% delle prenotazioni.

    Poi chissà a settembre.

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  9. Non so se hai visto l'intervento di MVB in conferenza stampa.
    Una cosa di livello talmente basso da lasciare basiti.
    Infatti Bonaiuti ha evitato in tutti i modi di intervenire.
    Che poi 'sti caspita di spot li han fatti facendo editing delle immagini del DVD che Silvio ha "regalato" in occasione del G8: roba da neanche mezza giornata di lavoro, fattibile da chiunque, con attrezzatura ancor meno che amatoriale.
    Con un claim che dal punto di vista comunicativo fa ridere i polli, una roba veramente da impediti totali e che sicuramente è stato imposto dal Berlusca in persona.
    Mi sembra davvero incredibile che le associazioni di settore non si rivoltino, incazzandosi come iene, e chiedendo a gran voce la destituzione di un ministro il cui livello di inadeguatezza si dimostra ogni giorno che passa sempre più marcato ed evidente.
    Non uno di questi che dica chiaro e tondo e a voce alta: è ora che ce la togliate di torno!!
    Silenzio e rassegnazione pressoché totale.
    Al massimo piccole proteste del tipo: "eh... ma non c'è la montagna... eh... però c'è anche chi ha investito all'estero... eh... ma se anche gli altri fan così a noi non ci conviene mica tanto...".
    Che tristezza; un turismo davvero di serie B.

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  10. Serie B è ottimistico.
    ;-)

    Se poi comincia anche il Winteler a dire e prendersela con i mulini a vento...beh, c'è ben poco da stare allegri.
    Ho visto l'intervento e non ho potuto peggiorare la mia opinione.
    Più di così non credo si possa.
    E le danno dei premi ....

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  11. I vertici delle associazioni ed i paludati nomi del settore solitamente "navigano" nella melma del sussiegoso trasformismo,atto a mantenere costante il loro rapporto con i potenti di turno per tornacconti più o meno inconfessabili (si va dalla necessità di "stare a galla" nei loro contesti associativi, all'innata e servile stupidità di parecchi di questi "commis" che - eletti dagli associati o azionisti dei cui interessi dovrebbero farsi attenti curatori, finiscono di operare in funzione delle loro rampanti scalate orizzontali e verticali pro domo loro.
    Quando devono fare la voce grossa (perchè di fronte a situazioni insostenibili per i loro rappresentati) lanciano anatemi e "forti" proteste per questo e per quello, nella certezza che i destinatari - conoscendone lo spessore - non se ne adombreranno di certo.
    In qualche caso poi siamo al dubbio di situazioni legate al conflitto d'interessi.
    Ad esempio penso ad alcuni big del
    capitalismo nostrano che da una parte tirano di fioretto con i politici e dall'altra hanno le mani in pasta dell'affaire delle gestioni delle strutture turistiche di proprietà delle varie Società pubbliche...
    Ma siamo in Italia: tutto normale.

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