Di cavalli famosi nella storia ce ne sono stati molti; Marengo (Napoleone Bonaparte), Copenaghen (Wellington), Bucefalo (Alessandro Magno), Babieca (El Cid), Incitatus (Caligola) tanto per dirne qualcuno, fino al più famoso: il Cavallo di Troia.
Quello da battaglia della Brambilla non ha ancora un nome (almeno non credo), ma se questo dev’essere, consiglio di chiamarlo “machestaiadì” o “machestaiafà”; ma anche entrambi andrebbero bene.
La notizia di questi giorni è la fiera virtuale e siccome il mondo del turismo se le beve tutte, lasciatemi le successive righe per spiegare l'insostenibile leggerezza di questa trovata.
Di fiere virtuali si parla da una decina di anni, forse più, da quando cioè internet raggiunse un grado di evoluzione tale da permettere una semplice e buona interazione tra le persone attraverso applicazioni relativamente semplici. Le grandi aziende (private) del settore, si buttarono a capofitto nel web, investendo molto denaro e ottenendo risultati nulli. La motivazione era in realtà semplice da cogliere. Più difficile accettarla, specie per chi aveva investito, ancor più per chi aveva spinto o guidato gli investimenti, oppure fornito software e hardware.
L'inutilità delle fiere virtuali è dovuta al fatto che il contatto non fisico tra domanda e offerta avviene regolarmente con telefonate, mail, messaggi, chat, social networking e quant'altro potete immaginare anche in era di web 2.0 o 3.0 o 4.0. Avviene di continuo e di continuo genera conoscenze, liti, accordi, contratti. Viviamo immersi quotidianamente in un enorme overload di contatti virtuali.
Ma forse all'Enit non se ne era accorto nessuno.
La fiera virtuale dunque non aggiunge nulla a queste continue e certamente produttive forme di dialogo e di contrattazione, semmai toglie qualcosa o quanto meno pone delle barriere. Una è quella del tempo.
Di fiere virtuali si parla da una decina di anni, forse più, da quando cioè internet raggiunse un grado di evoluzione tale da permettere una semplice e buona interazione tra le persone attraverso applicazioni relativamente semplici. Le grandi aziende (private) del settore, si buttarono a capofitto nel web, investendo molto denaro e ottenendo risultati nulli. La motivazione era in realtà semplice da cogliere. Più difficile accettarla, specie per chi aveva investito, ancor più per chi aveva spinto o guidato gli investimenti, oppure fornito software e hardware.
L'inutilità delle fiere virtuali è dovuta al fatto che il contatto non fisico tra domanda e offerta avviene regolarmente con telefonate, mail, messaggi, chat, social networking e quant'altro potete immaginare anche in era di web 2.0 o 3.0 o 4.0. Avviene di continuo e di continuo genera conoscenze, liti, accordi, contratti. Viviamo immersi quotidianamente in un enorme overload di contatti virtuali.
Ma forse all'Enit non se ne era accorto nessuno.
La fiera virtuale dunque non aggiunge nulla a queste continue e certamente produttive forme di dialogo e di contrattazione, semmai toglie qualcosa o quanto meno pone delle barriere. Una è quella del tempo.
Ma che senso ha fare una piazza di incontro virtuale e poi mettere delle date e degli orari? Nessuno. Il virtuale, proprio in quanto tale, non può che essere libero.
Le fiere reali, quelle valide si intende, funzionano ancora molto bene e per un motivo molto semplice: perché oltre alle forme immateriali di contatto e di conoscenza, i modelli in essere di convivenza sociale e di relazione, sono prevalentemente materiali. E badate bene che quegli stessi modelli sono alla base del successo di ogni forma di networking immateriale, che apparentemente surroga, ma che in realtà rafforza la necessità dei contatti reali.
Il problema vero è un altro. È che il nostro ente di promozione turistica brancola nel buio. Stretto tra un mandato di killeraggio, una normativa che pone altrove (e giustamente) il denaro per la promozione, una struttura di professionisti tanto validi quanto frustrati e la mancanza cronica di progettualità, di capacità e volontà di coordinamento della promozione locale.
All'Enit mancano ‘anche' i soldi, ma se quelli che ci sono vengono spesi per queste brillanti idee viene quasi da dire: per fortuna!
Le fiere reali, quelle valide si intende, funzionano ancora molto bene e per un motivo molto semplice: perché oltre alle forme immateriali di contatto e di conoscenza, i modelli in essere di convivenza sociale e di relazione, sono prevalentemente materiali. E badate bene che quegli stessi modelli sono alla base del successo di ogni forma di networking immateriale, che apparentemente surroga, ma che in realtà rafforza la necessità dei contatti reali.
Il problema vero è un altro. È che il nostro ente di promozione turistica brancola nel buio. Stretto tra un mandato di killeraggio, una normativa che pone altrove (e giustamente) il denaro per la promozione, una struttura di professionisti tanto validi quanto frustrati e la mancanza cronica di progettualità, di capacità e volontà di coordinamento della promozione locale.
All'Enit mancano ‘anche' i soldi, ma se quelli che ci sono vengono spesi per queste brillanti idee viene quasi da dire: per fortuna!
Poi, però è arrivata l’approvazione dell’emendamento al Disegno di legge di stabilità, presentato dal PD (Elisa Marchioni) in Commissione Attività Produttive alla Camera a sostegno dell’Enit, che prevede l’erogazione all’Enit di 45 milioni di euro in tre anni (10 milioni nel 2011, 15 milioni nel 2012 e 20 milioni nel 2013); tanto per “salvare” l’Ente dai tagli del Giulio Tremonti.
E allora si salvi chi può e diamoci giù finché ce né, vero?
Quanto poi all'ecosostenibilità delle fiere virtuali il discorso sarebbe molto lungo e complesso e quando anche il suo presidente finirà di svolazzare in elicottero (mezzo notoriamente molto ecologico) allora potremo dire che l'obiettivo sarà stato pienamente raggiunto.
Non quello dell'efficienza e della modernità del nostro ente nazionale di promozione turistica, ma quello della sua ecosostenibilità. Anche dirigenziale. Non per il tema in sé, molto serio, quanto per l'abitudine ormai diffusa nel mascherare la pochezza delle cose attraverso alcuni modelli culturali che fanno immediatamente presa nella superficialità imperante. La nota emanata da Assoturismo ne è la prova lampante. L'associazione si abbarbica alle novità strategiche dell'Enit (!) con un esercizio di arrampicata sugli specchi che a confronto Reinhold Messner è un dilettante.
Paolo Audino e me
Non quello dell'efficienza e della modernità del nostro ente nazionale di promozione turistica, ma quello della sua ecosostenibilità. Anche dirigenziale. Non per il tema in sé, molto serio, quanto per l'abitudine ormai diffusa nel mascherare la pochezza delle cose attraverso alcuni modelli culturali che fanno immediatamente presa nella superficialità imperante. La nota emanata da Assoturismo ne è la prova lampante. L'associazione si abbarbica alle novità strategiche dell'Enit (!) con un esercizio di arrampicata sugli specchi che a confronto Reinhold Messner è un dilettante.
Paolo Audino e me
A forza di fare cose virtuali ci troviamo che anche gli incassi diventano virtuali. Ti facevo l'esempio in un mio commento dell'altro giorno sul tuo post della Fiera di Rimini che per errore non è stato pubblicato, dove gli spazi liberi nella fiera erano tantissime, tantissime ditte non erano presenti, così come albergatori e compratori vari. Doppia fregatura virtuale: gli hotel di Rimini che lavorano in inverno con le fiere si sono trovati con meno presenze e il contato umano che è alla base specie nel turismo è assente
RispondiEliminaSaluti Mariano
@Plinio
RispondiEliminaPuoi mica dirmi la percentuale approssimativa delle non "presenti" rispetto all'anno scorso?
Grazie e ciao Mariano
Data : 25 Ott 2010
RispondiEliminaDA RIMINI UN CHIARO SEGNALE: BASTA PROCLAMI, IL TURISMO HA BISOGNO DI CONCRETEZZA ANCORA UN BOOM DI PRESENZE A TTG INCONTRI – TTI 2010 Bilancio più che positivo per il 47° TTG Incontri, il 10° TTI e il 3° Bus&Turismo appena chiusi alla fiera di Rimini. La Piazza Affari del turismo in Italia continua a crescere e si conferma l’unico vero marketplace operativo del settore. Crescita complessiva del 21 % pari a 42.750 presenze con forte incremento degli operatori internazionali.
Sia guest chiude con successo
RispondiEliminaOltre 35mila visitatori a Rimini
Il Salone internazionale dell'accoglienza, che si è concluso a Rimini, ha festeggiato i suoi 60 anni insieme a 35.265 visitatori (+3,1% rispetto al 2009). Notevole l'aumento dei visitatori stranieri.
Piero D.
sto effettuando alcune ricerche sull'incoming in Italia, e mi sono imbattutta in questo blog.
RispondiEliminaPrima di analizzare i vari dati che sono a macchia di leopardo snocciolati al suo interno, ho provato a fare una ricerca sull'attività del moderatore Luciano Arduino, per verificare la veridicità dei dati riferiti (anche per poterli eventualmente citarli nella mia tesi).
Non hoprovato nulla, se non soltanto una sua richiesta su un blog francese di informazioni sulla legge incentivi al turismo dei cugini d'Oltralpe, senza risposta.
Vi prego allora di darmi maggiori informazioni sullo stesso.
Grazie ed a presto.
Ester Tomasi
P.S. unica nota stonata del blog, se permettete, è che racchiude insieme tutti i vizi del nostro sistema italiano, giochiamo sempre ad autodistruggere il nostro sistema, senza capire che così i paesi concorrenti, oltre a ridere e godere delle nostre balorde vicende, ci surclassano in qualunche settore. Nelle mie analisi, ho verificato ad esempio che ATOUT France (ex Maison de la France) ha investito delle cifre astronomiche per il sito franceguide, altro che italia.it, con scarsi risultati rispetto all'investimento, ... che dire, l'opinione pubblica francese nulla sa a riguardo, indovinate perchè? Perchè i francesi, mica sono stupidi come altri, se ne guardano bene ad infangarsi pubblicamente, loro sempre i migliori devono apparire al mondo intero, sempre i primi per incoming (credo che sappiate tutti perchè.... ogni "turista" che si ferma a CDG anche per cambio rotta è n.1 turista!!! e poi c'è la fantastica Disneyland...che però fa guadagnare gli USA e non la Francia...; vedi anche la Spagna, investimenti ben superiori agli italiani, con scarsi risultati, ma anche loro se ne guardano bene a pubblicizzare i loro insuccessi.... e noi, invece, giù di brutto.... prima contro Stanca, poi contro Rutelli maccheronic, ora contro la Brambilla, Bocca, Marzotto, Rubini - che ancora non ho capito peraltro chi sia- cui prodest? l'attacco poi alle singole persone, senza proposte costruttive e reali, si riduce ad una bella chiacchiera tra comari....)
Non voglio essere polemica, ma si potrebbe sottotitolare questi blog con "Novella 2000 Turismo", non prendetela come una offesa, ma sarebbe più consono allo stile del blog.
qui mi fermo, sennò il PS supera di gran lunga il commento....e probabilmente se le mie critiche tendenzialmente "costruttive" continuano, che dire, non mi pubblicate nemmeno.... comunque per le mie ricerche e tesina, ditemi per cortesia qual è il CV del Sig. Arduino esperto di turismo internazionale.
Grazie
@Ester Tomasi
RispondiEliminaSe fai le ricerche sbagliando addirittura il nome, non credo che tu possa mai trovare niente.
Un consiglio; quando si richiede qualcosa si usa la cortesia e non si sparano sentenze senza sapere neanche di chi si parla.
Altrimenti ricevi l'opposto di
quello che vuoi, a meno che tu non faccia parte di quella "bella compagnia" di cui tanto si parla qua.
In questo caso anche di meno.
P.S.
La costruttività si può anche intendere per chi legge e io su questo blog molte cose le ho imparate.
Probabilmente tu non ne hai bisogno perchè sai già tutto.
Complimenti perchè se sei in "tesi" sicuramente sei di giovane età.
Però se io fossi in te continuerei a studiare ancora per un bel pò.
@colui che deve fare la tesina, la tesina vieni a farla sul campo, le puttanate vanno dette e la tua sarebbe omertà come quella dei francesi. La fiera TTg alla quale non ho partecipato quindi non posso dire nulla , ma la Fiera Sia aveva padiglioni chiusi, non so se conosci la Fiera di Rimini, le grosse ditte quasi assenti, spazi tra uno stand e l'altro, presenze che penso in buona percentuale siano state alzate con la presenza di studenti delle scuole alberghiere, quelli non vanno li per comprare, vanno li per passare una giornata.
RispondiEliminaI numeri si vedono sul campo sul numero di hotel che chiudono, sugli ombrelloni chiusi a spiaggia, sulla mancanza totale di promozione e mille altri elementi.
Ne hai da fare di tesine per capire qualcosa di turismo.
Non sono anonimo mi chiamo M. Simoncelli
Buongiorno,
RispondiEliminagrazie per i consigli, avete ragione devo studiare molto ancora, lo so; ma non mi sembra di essermi messa su un piedistallo.
se non è stato gradito il PS, lo ritiro.
Comunque siete i primi che mi danno della scortese, sinceramente non comprendo questa aggressività di fondo.
ho probabilmente sbagliato a chiedervi notizie per la mia tesi, ho provato a fare ricerca con cognome giusto, ma il risultato è lo stesso. La mia non era affatto polemica o scortesia, volevo solo conoscere la fonte delle varie dichiarazioni. Tutto qua, ho allora tutto sbagliato....domandare è lecito, rispondere è cortesia.
con cordialità e buon fine settimana,
e. tomasi
@Ester
RispondiEliminaBuongiorno,
ti confesso che sto sorridendo mentre comincio a scriverti (scusa se do del tu ma mi riesce meglio), come ho sorriso quando ho letto il tuo commento.
Non ti preoccupare, se nel qual caso lo sei, che mi possa offendere per le tue parole.
Sono ben altre le offese e tu hai espresso solamente una opinione; un pò come le mie che tu reputi da Novella 2000.
Questo vuol forse dire che anche tu fai questi "ceti" da osteria?
Certamente no; allora un pò come me.
In definitiva, seguendo questo semplice discorso, sia te che io non siamo delle "comari".
E qui, ahimè, cade la tua prima ipotesi.
Il mio nome è Luciano Ardoino e non Arduino, quindi è difficile trovare qualcosa con un nome sbagliato, ma non perdere tempo, il mio CV non è più nel web perchè e purtroppo per vari motivi che non sto qui a dire, ho dovuto cancellarlo da tutte le parti.
Avevo anche un sito personale ma ricevevo troppe offerte lavorative da parte di persone che volevano lavorare con me che però non potevo più esaudire.
Attualmente faccio "solo" logistica alberghiera se non quando qualche Giudice o Commercialista mi chiama per dirigere qualche azienda turistica che deve essere controllata per vari motivi.
In verità, cara Ester, credo che tu abbia letto molto poco in questo blog.
Infatti, la prima cosa che dovrebbe risultare, anche a occhio solo minimamente professionale, è che amo questo mestiere (turismo) in una maniera che definisco "esagerata", che 34anni in giro per il globo più 6 in Italia non hanno fatto altro che aumentarne l'amore.
E non vuole smettere, ma va più che bene così.
Ultima cosa, è che se veramente volevi il mio CV per una "tesina" (cosa che per altro è già avvenuta in soccorso di altri studenti) me lo scrivevi privatamente (nel blog c'è il mio personale e-mail), magari non usando delle parole come "comari" e via cantando.
Niente per la quale e a tua completa disposizione per qualsiasi richiesta ... gentile.
Per te, se può servirti per la tua tesina, qui trovi i dati delle presenze estere, ma se cerchi nel blog (motore di ricerca) ne trovi molti altri:
http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2010/11/ma-chi-ha-dato-i-dati-che-danno-allenit.html
Ciao
@Plinio
RispondiEliminaSono due persone distinte.
Una/o, quello dei dati di Rimini, è un anonimo a nome Piero D.
L'altra, voleva solo sapere chi sono (Ester Tomasi della tesina).
;-)
@Anonimo Luciano Ardoino
RispondiEliminaHa ha ha
Beh, questa poi!
Penso che ci sia sotto qualcosa perchè ho provato a cercarti nel web e io ho travato un casino di cose.
Che già conoscevo.
@Ester
RispondiEliminaQuando parliamo di "cifre astronomiche" per franceguide.com, esattamente di che numeri parliamo?
E quali sono le fonti e dove sono i documenti comprovanti?
Perché per il caso di italia.it ci sono tanto di leggi e decreti con tutti i riferimenti, tanto di rapporto pubblicato (anche se non pubblico) di una commissione d'inchiesta, tanto di documenti su siti istituzionali, di dichiarazioni dei relativi responsabili del progetto, tanto di dichiarazioni in sede di audizione parlamentare e tanto di incroci e confronti capillari e continui tra tutte queste informazioni, su almeno tre blog interamente dedicati alla vicenda, con un monitoraggio continuo che va avanti dal febbraio del 2007.
P.S. Rubini è il DG di ENIT.
Uno che di turismo, per CV, ne sa quanto me: cioè una benemerita mazza.
Con la sola differenza che lui è stato messo a capo di un ente con la motivazione di avere "tutte le carte in regola": in buona sostanza allo scopo di poter percepire 170mila euro lordi annui di soldi pubblici.
@Ester Tomasi
RispondiEliminaDice che siamo i primi a sostenere che Lei è scortese; la prego si rilegga e poi giudichi.
Prima di morire si è vivi e la cosa non era mai successa, no?
Capita, c'è sempre una prima volta in tutto.
@Ester
RispondiEliminaCiao mi chiamo Marina e sono una di quelle persone che ha usufruito delle conoscenze di Luciano Ardoino per la mia laurea in scienze del turismo ed economia e gestione dei servizi turistici.
Completamente 'a gratis', come diciamo noi in Liguria, che non è assolutamente poco per noi.
Che dire!
Se vuoi trovare qualcosa ti consiglio di cercare sui motori di ricerca la parola GENIO DEL TURISMO, quindi se Google funziona bene, ti apparirà tutto su Luciano.
Se non succede la colpa è di Google non certo di Luciano Ardoino.
@Marina
RispondiEliminaE la peppa, ma dai che stai a di?
Ciao
Ragazzi, lo vede anche un orbo che questa Ester (che dovrebbe esistere) è "incaricata" da qualcuno.
RispondiEliminaB. C.
E cosa c'entra l'Università di Musica e Spettacolo Arti di Vienna con l'incoming turistico in Italia?
RispondiEliminaMa per piacere...
B. C.
@B.C.
RispondiEliminaMa va?
:-D
La Ester ha menzionato che non conosce Paolo Rubini ma ha fatto le ricerche sul tuo nome (sbagliandolo).
RispondiEliminaChe strano considerando che il GM dell'ente del turismo è molto spesso menzionato sul blog, come anche il tuo nome.
Meditate gente meditate.
Mio nonno diceva che la prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo.
Meditate gente meditate.
Che sia una sua amica in missione quasi segreta?
E se fosse un'incaricata della PA?
Meditate gente meditate.
Gentile Signora (o Signorina) Ester, personalmente non metto in dubbio che Lei esista veramente (altrimenti non mi preoccuperei di quanto scrive e la riterrei il frutto dell fantasia di qualche buontempone o dei "soliti ignoti" che si vergognano di apparire e inventano terze entitè per diffondere i reconditi travagli della loro coscienza...).
RispondiEliminaQuindi mi preoccupo per la (probabilmente) giovane e volenterosa "ricercatrice" che entra in un blog di questo tipo, un luogo frequentato da "veri" esperti e/o addetti ai lavori del settore, ancorchè le tipiche figure, quindi, tenute al di fuori dei contesti laddove potrebbero, con la loro evidente professionalità, mettere in pericolo (ed in ridicolo...)la loro "posizione", o carriera qualsivoglia.
Mi preoccupa il fatto che Lei sia assillata dal "verificare/controllare" chi sia questo signor ArdUino (sic!)piuttosto che, appunto, chi siano veramente, invece, i vari personaggi (e anche diversi postulanti) che pullulano nei meandri della generosa mamma pubblica, levatrice ormai stremata dallo spreco di risorse inutilmente spremute da un sistema sempre più avvitato su se stesso, improduttivo e dannoso all'economia (ed alla dignità) del nostro Paese.
Si eviti (mi permetta un modesto consiglio) di difendere compassionevolmente tale stato di cose e questo sistema, tirando in ballo realtà estere che dovrebbero, invece, aprirle gli occhi.
Ma tant'è, ognuno è causa del suo mal e non posso certo evitarle le delusioni che incontrerà sulla sua strada.
A meno che Le stia bene e desideri semplicemente, di questo sistema, farne parte.
Per quanto recente sia la mia esperienza di partecipazione a questo interessante e qualificato blog, non posso che confermare la mia convinta stima nel suo autore.
@Sabaudo
RispondiEliminaLa Signora (o Signorina) Ester si è volatizzata.
Ho trovato sul web il suo indizzo e-mail e le ho scritto invitandola a contattarmi privatamente per entrare in possesso del mio CV.
Eventualmente anche per aiutarla nella sua tesina. Che problema è?
Comunque nessuna risposta.
Pazienza!
E ... grazie per le tue parole di stima che apprezzo molto poichè sono certo delle tue conoscenze nel comparto, come nell'amore che anche tu hai per questo meraviglioso mestiere.