Mi contestano un ripetuto punzecchiamento all’indirizzo della Brambilla, del Marzotto, del Paolo Rubini, delle università, degli enti, dei professoroni, eccetera eccetera.
Insomma, per tutto quello (ma non solo) che riguarda le loro statistiche e i dati che reputo, diciamo per ora, solo “sbagliate”, poi, come vedremo, qualcosa di “peggio”.
Insomma, per tutto quello (ma non solo) che riguarda le loro statistiche e i dati che reputo, diciamo per ora, solo “sbagliate”, poi, come vedremo, qualcosa di “peggio”.
Infatti non comprendo il come si possa perdere tutta quella manodopera nel settore (oltre il centinaio di migliaia dice Federalberghi); chiusure definitive di attività turistiche (migliaia a gogò); nonché le continue lamentele da parte degli operatori che lì ci mangiano (lavorando) e via cantando.
Mentre per i "loro" dati e le loro statistiche tutto va bene e tira a campà.
Che quasi quasi comincio a credere che siano messe lì per permettergli di fare bella figura; ma forse non quasi quasi, ma certo certo.
La tirata d’orecchie è anche dovuta al fatto che qui (così dicono loro) non si da delle direzioni per poter sopperire al problema.
Eh si, perché le starebbero a sentire; ma dai.
Comunque sentire o leggere che sia, devo dire che spesso ne ho elencate di soluzioni per 'sta cosa, e senza costi aggiuntivi per l’erario o per chicchessia, ma forse il motivo sta tutto qui.
E poi non posso mica ripeterle tutte le volte, che diamine; che se le vadano a cercare nel blog e le leggano o rileggano; ma probabilmente l’hanno già fatto.
Per non apparire inconcludente e senza voler dare dimostrazione di supponenza, vedrò dunque di spiegare, per l’ennesima volta, che così non va e non può andare.
I dati e le statistiche sono importanti per chi opera nel settore, per chi ci lavora, per quelli che li esaminano per effettuare del marketing mirato … e non dovrebbero “servire” per chi vuole apparire bravo (forse) per mantenere il careghino anche a discapito della verità, o ancor peggio, “regalando” quel danno che delle cifre “sbagliate” può dare; sia che siano volute oppure no.
Infatti anche oggi e per l’ennesima volta (neanche non bastasse), leggo che “i soliti” si compiacciono dei dati “pervenutigli” in merito alle presenze straniere in Italia; primi 6 mesi del 2010 comparati con quelli dell’anno scorso.
Loro dicono + 5,3% e io dico di no.
Nella lista presentata dal Marzotto alcuni giorni fa, c’era un +35% di “probabili” provenienze turistiche dagli USA, e che in un mio precedente post ho messo in discussione a causa di una e-mail sopraggiuntami, dietro cortese richiesta, dal responsabile Senior del dpt. governativo statunitense per queste cosette, e che diceva tutt’altro (vedere qui), e il + 35% si tramutava per incanto in un + 0,00 eccetera eccetera.
Nella stringa del buon Matteo appare inoltre un + 30% per quanto riguarda quelli provenienti dal Giappone, e dei quali tra breve dovrei conoscerne gli effettivi numeri.
Infatti sul sito giapponese preposto, l’unica nazione che non ha dati per il 2010 (Japan outbound), e proprio quella italiana, e non si capisce il perchè.
Staremo a vedere.
Di seguito ci elencarono un bel + 17% di arrivi dal Canada, che però, guarda caso, dai conti effettuati nel sito nazionale delle statistiche canadesi, non risulta proprio così.
Infatti:
Gennaio: non c’è l’Italia perché è inferiore alle prime 12 destinazioni, ma i viaggi verso l’Europa sono quantificati in – 4,7%, con queste presenze (UK 65mila, Francia 35mila, Germania 26mila)
Febbraio: la stima delle partenze per l’Italia è di 10mila (+ 19,7%), mentre nelle altre nazioni: (UK 61mila, Francia 35mila, Germania 27mila)
Marzo: Italia 9mila – 5,8% (UK 62mila, Francia 37mila, Germania 29mila)
Aprile: Italia 9mila – 0,1% (UK 63mila, Francia 35mila, Germania 31mila)
Maggio: Italia 9mila - 7,0% (UK 59mila, Francia 36mila, Germania 28mila)
Giugno: Italia 9mila – 0,9% (UK 60mila, Francia, 37mila, Germania 29mila)
Luglio: Italia 9mila + 3,7% (UK 56mila, Francia 36mila, Germania 28mila)
Agosto: non c’è l’Italia (non c’è nei primi 12), ma i viaggi per l’Europa sono quantificati in – 0,9% (UK 61mila, Francia 36mila, Germania 29mila).
Quindi, a parte il mese di febbraio (+19,7) che porta circa 1.800 presenze in più dal Canada (60 turisti al giorno), e luglio con +300 prs., in tutti i restanti mesi si è perso.
Pertanto, oltre a risultare improbabile quel + 17% elencato con tanta enfasi per chissà quali traguardi raggiunti, è anche abbastanza insolito “premiarsi” di numeri che in verità sono limitati a poche migliaia … se oltretutto fossero veri.
Neanche fossimo il Burundi o il Burkina Faso.
E poi al Regno Unito basta poco più di un mese per "fare" tanti turisti canadesi che noi invece facciamo in oltre un anno.
E poi al Regno Unito basta poco più di un mese per "fare" tanti turisti canadesi che noi invece facciamo in oltre un anno.
Bene, anzi male; in attesa di quelli del Giappone che dire (?); forse che questi numeri si potrebbero “veramente” ottenere?
Mah, forse sarebbe più giusto per 'sti signori andare a vedere quello scritto qualche post più indietro … e darsi da fare.
… e non tiratemi più le orecchie, son già abbastanza lunghe per loro conto.
Naturalmente sono così per sentire meglio certe str…anezze.
Hai poi verificato se sull'Espesso è uscito qualcosa circa la roulette russa dei numeri di ENIT?
RispondiEliminaIn rete e/o su rassegna stampa di ENIT io non ho trovato nulla.
Poi naturalmente vorrei anche capire il famoso +5,3% da dove salta fuori anche in base all'ultimo rapporto trimestrale di ISNART e Unioncamere (su ONTIT da un mese) che esordisce così:
L’estate 2010 si chiude con un bilancio passivo: il mese di luglio, con il 59,9% di occupazione camere, è leggermente in calo rispetto allo scorso anno (-3,2%) ed agosto, con il 69% di camere vendute, non raggiunge il picco degli scorsi anni e si chiude con performance negative per le imprese ricettive (-6%).
Da due giorni c'è invece questa (prepararsi che MVB non se la farà sfuggire di certo):
Fanno ben sperare i dati sulle prenotazioni raccolte dalle strutture ricettive per il periodo ottobre–dicembre 2010. Secondo quanto emerge da un’indagine curata dell’Osservatorio Nazionale del Turismo su dati Unioncamere - Isnart, le prenotazioni risultano in aumento del 13,6% ad ottobre, dell’11,2% a novembre e del 10,9% a dicembre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
No, non ho verificato ma avevo detto ad Emiliano d'informarmi non appena.
RispondiEliminaSi vede che ha cambiato idea, non ha ritenuto importante o chissà che altro.
Strano perchè l'aveva detto lui e non certo su mia richiesta.
In definitiva era una mia imboccata.
Vabbeh!
Per quanto riguarda il +5,3% dicono che provenga dall'Untwo (prima erano le agenzie internazionali che lavorano in Italia, almeno credo).
Tre settimane fa ho contattato l'Untwo di Madrid telefonicamente e i dati che mi hanno "concesso" mi sono sembrati pilotati...cortesemente.
Credo che ormai negli ambienti della "Sciura" molte porte mi vengano chiuse, ma non ne sono certo.
Mah?
Comunque non c'è problema.
Ho letto i dati di Isnart ed era immaginabile nella stessa misura di quelli recenti di Bocca con le presenze del ponte dei Santi.
E pensare che sarebbe veramente semplicissimo farli in modo perfetto e senza costi per nessuno.
Addirittura un progetto molto più semplice si sta organizzando nel Trentino e il risultato è che, oltre a eliminare il "nero" alberghiero, si riesce a trovare anche quelli che hanno delle pendenze con la giustizia.
Ma vai a spiegarglielo!
;-)
@Luciano Ardoino
RispondiEliminaMa chi te lo fa fare di andare a cercare tutti questi dati e di perderci del tempo?
@Anonimo
RispondiEliminaA volte me lo chiedo anch'io, considerando il masochismo di molti italiani, che probabilmente fanno spallucce quando vengono a conoscenza della vera produttività di chi li amministra.
Infatti spesso sento dire "che cosa vuoi farci da solo", oppure, "ti sbatti tanto ma non cambia mai niente".
Embè sono proprio queste due simpatiche frasi che non mi faranno mai fermare (per quello che posso), con educazione e senza brutte parole, senza politica ma con fermezza d'intenti.
Credo inoltre che se tutti mettessimo il sale sulla coda a questi signori, ebbene, forse non potrebbero permettersi certe cosette, o per lo meno, al loro posto ci sarebbe gente migliore e più produttiva.
E poi mi diverto; il che non è poco.
Cordialmente
@Luciano
RispondiEliminaYuppie!!!
Ben detto!
@Anonimo
RispondiEliminaIn lingua italiana si chiama "voglia di informarsi e di essere consapevoli"; invece di bersi bovinamente tutte le balle che ti propinano dai ministeri e da buona parte dei giornali, con i loro cut&paste di comunicati e/o di cartelle stampa (TV neanche da citare).
Guardate che i dati WTO sul turismo sono pubblici, li mettono sul sito e sono l'unico modo di confrontare gli arrivi internazionali perchè loro cercano di rendere omogenee le rilevazioni. Certo che dichiararsi esperti di turismo e non sapere nemmeno questo, è ridicolo.
RispondiEliminaTanta saccenza insieme a tanta incompetenza. Un mix pericoloso!!
Sono sicuro che il professionale Ardoino non pubblicherà mai questo post!!
@Anonimo
RispondiEliminaSei molto sciocco/a e non meriti più risposta.
Comunque il tuo commento (che non è un post) l'ho pubblicato anche per far capire il valore culturale e logico di chi cerca di salvaguardare l'Enit.
O probabilmente ne fa parte.
I tre commenti (anonimi) arrivati oggi pressoché in simultanea con lo stesso IP.
RispondiElimina1) Guardate che i dati WTO sul turismo sono pubblici, li mettono sul sito e sono l'unico modo di confrontare gli arrivi internazionali perchè loro cercano di rendere omogenee le rilevazioni. Certo che dichiararsi esperti di turismo e non sapere nemmeno questo, è ridicolo.
Tanta saccenza insieme a tanta incompetenza. Un mix pericoloso!!
Sono sicuro che il professionale Ardoino non pubblicherà mai questo post!!
2) Ardoino, nonostante la sua dichiarata esperienza turistica, di cui non si ha traccia nel web e nel mondo, dimentica che le entrate sono collegate al fatturato, ed il fatturato cambia, a parità di presenze, anche per effetto dei cambi valutari. I listini si bloccano preventivamente e le variazioni di cambio possono determinare una variazione positiva dei prezzi per l'albergatore anche se il turista paga quanto previsto. Se non si capisce una cosa, bisognerebbe studiare prima di dire che non è verà!
3) Battaglie di retroguardia, come tutto quello che pubblica questo inutile blog. Ormai le brochure cartacee richieste nei centri informativi su strada fanno parte della preistorica e meno male che ENIT e tutti gli altri stanno smettendo di farlo. Ardoino Flintstone (si, quelli dei cartoni animati dei cavernicoli!), è ancora alla ricerca delle brochure. Si vede che è da 34 anni che è nel settore del turismo. Forde da troppo!!
Egregio (presumo) Paolo R. ... a dopo
@Anonimo quasi Alias Paolo R.
RispondiEliminaMi dispiace veramente che lei abbia “ancora” queste poche conoscenze nel turismo che si evincono nei suoi tre commenti.
Mi creda è molto molto ma molto poco, senza offesa per carità; ma nessuno si può inventare campione in poco tempo in un settore così complicato e difficile.
Il problema poi, non sono le eventuali mie “ridicole” “incompetenti” “pericolose” “cavernicole o preistoriche” “incolte” eccetera eccetera, come lei “gentilmente” sostiene nei suoi commenti; d'altronde io che danno posso fare o dare all’Italia?
Nessuno, poiché non sono io ad essere nelle stanze dei bottoni.
Viceversa il danno lo può dare chi eventualmente “ragionando” come lei, in quelle stanze ci si può trovare.
Non sto qui adesso a contestarle le “sciocchezze” che ha scritto, sono anche fin troppo evidenti a occhio profano (del turismo), figuriamoci a quelli che di questo comparto ne sanno qualcosa.
Sono altresì certo che lei non abbia mai fatto quei validi corsi che solitamente fanno i grandi manager per migliorare il loro interloquire, perché da questo suo modo di dire e fare non potrà mai trarre del grande vantaggio. Vede la differenza è tutta qui. C’è chi sa ma impara sempre, e chi come lei crede di sapere anche senza averlo mai fatto; ma soprattutto non vuole farlo perché si reputa al di sopra di tutte le parti.
Ora la saluto gentilmente scortese signore, ho già perso troppo tempo con lei, ma se vuole veramente fare qualcosa per il bene comune, riveda immediatamente il suo modo di fare.
P.S.: Non sono 34 gli anni che “lavoro” in questo settore ma 41; a 17 ero già in Brasile a lavare i piatti, e mi creda, ne ho fatto di strada … ma senza calci nel culo.
E a 58 anni suonati corro ancora i 100 metri in 13,1 secondi, lancio il peso (7,5 kg) oltre i 13 metri e salto in alto quasi 2 metri.
No, neanche li mi può battere e forse le resta solo rubamazzetto.