E poi dicono.
Il presidente di Federcongressi Paolo Zona dichiara d’essere molto felice e ancor più contento per l’importante risultato ottenuto dall’Italia, e vale a dire la presidenza del consiglio esecutivo dell'Unwto; il massimo organo internazionale deputato a definire le strategie del turismo.
E c’aggiunge che nel giro di due soli anni dalla ricostituzione del dicastero, il come l'Italia sia riuscita a raggiungere questo traguardo, che sottolinea l'attenzione verso gli sforzi che il sistema politico-imprenditoriale sta facendo e che restituisce all’Italia la giusta evidenza internazionale.
Peccato non c’abbia anche aggiunto: “ma come è brava la Brambilla”; ma credo che detto sia sottinteso.
Al Paolo Zona però sfugge che questa "promozione" che per lui è un ambito ed eclatante riconoscimento, sia dovuta forse principalmente ad una richiesta della medesima (la Sciura Michela o chi per la quale) effettuata presso la direzione dell’Untwo in data 6 ottobre 2010, e che “probabilmente” è rimasta come sola ed unica.
Che non ne sia a conoscenza o c’ha voluto sorvolare?
Beh, se non lo sa, vuol dire che di quest’associazione mondiale conosce ben poco, considerando che è scritto nel sito del WTO, e quindi non si comprende il come possa dire che è molto importante una cosa che non si legge e non si segue.
Forse per sentito dire?
Forse per sentito dire?
Mentre se l’ha letto e conosceva la richiesta della Brambilla per diventare Presidente dell’UNTWO, perché aggiungerci cotanta enfasi e merito?
Per accattivarsene le simpatie?
O forse è che le posizioni di prestigio le ottiene chi fa più complimenti a chi sta “momentaneamente” più in alto?
Usare invece la meritocrazia o il saperne qualcosa di ben definito, non aiuta invero di più?
Quante domande senza risposta.
Sarebbe utile informare il Paolo Zona (sempre che già non lo sappia) che i Paesi che hanno ottenuto questo ambita e prestigiosa carica presidenziale dell’Untwo sono a tutt’oggi i seguenti (tra gli altri): Nepal, Cameroon, Algeria, Venezuela, Colombia, Rep Korea, Sri Lanka, India fino alla penultima nomina di un rappresentante del Costa Rica (2009/2010), che non annoverano nelle loro fila dei grandi “saccenti” o delle Nazioni di notevole impatto turistico.
Sono altresì completamente mancanti: Francia, Spagna, Inghilterra, Germania eccetera eccetera, che la spiegano completamente.
Gli Stati Uniti vi hanno aderito solo nel lontano ’85 e poi più nisba.
E’ probabile che quindi un motivo in verità ci sia se a quelli più importanti ed esperti, non freghi un granché.
Personalmente ho molto rispetto per l’Untwo, e molte cosette le ho apprese da loro, ma credo che la presidenza sia più un fatto da C. V. che altro, poiché l’entourage dell’associazione globale è più che valido anche senza … e comunque.
Comunque era preferibile che il Paolo Zona non cospargesse di notevoli meriti quello che in verità forse non è, ma sono sicuro che non sarà il solo.
Staremo a vedere se ne seguono altri che ci diranno il quanto è brava la “Sciura” Brambilla.
Che cosa non si fa per… la “meritocrazia” (?).
Spero però che a stare zitti siano in tanti (ma non credo), a dimostrazione che … vabbeh, avete capito.
E poi dicono, dicono e dicono ancora, ma dopo il dire non viene il fare?
O forse prima si fa e poi si dice; mah?
O forse prima si fa e poi si dice; mah?
Se stava zitto faceva una più bella figura.
RispondiEliminaB. C.
Eh si!
RispondiElimina;-)
@Luciano
RispondiEliminaSe leggi il seguente puoi farti un'idea più costruttiva.
Infatti così dice:......«Nello specifico del congressuale, sono soddisfatto non solo dell'attenzione accordataci dal Ministro, ma anche del fatto che sia l'On Brambilla sia Mauro Di Dalmazio hanno presentato il congressuale come settore strategico per lo sviluppo del turismo......
Ma molti altri non la pensavano diversamente?
;-)
Il rimanente è http://www.madeincongress.it/20101018359/federcongressi/paolo-zona-ci-sono-le-condizioni-per-importanti-sinergie-nel-turismo-italiano.html
@vinc
RispondiEliminaPraticamente è un suo estimatore in tutto e per tutto.
Fammi capire il perchè!
;-)
Tutto questo rutilante affollarsi di inutili quanto pompose forme pseudoassociative, creano ormai solo confusione: non si capisce più a cosa servano (se ma siano servite) se non che a giustificare patacche ornamentali sul bavero di cotanti "generali", con la loro carta intestata e timbri al seguito, usi ad affannarsi nella stressante, antica arte, di postulanti, senza i quali verrebbe a noia a tanti "potenti" (ed ai presunti tali...), il quotidiano rimirarsi allo specchio della propria vanità ed insipienza.
RispondiElimina@sabaudo
RispondiEliminaCome al solito, ottimamente detto.
:-D