lunedì 1 novembre 2010

Le coste più belle del mondo

Oggi riposo.
Eh si, i grandi “professoroni” del turismo nostrano tacciono oramai da tre inqualificabili giorni.
Di certo non mancano, anzi; almeno per un po’ non subirò altri danni al mio umore.
E allora ne approfitto per leggermi le ultime sul National Geografhic, uno dei pochi che ancora dice la verità, e ancor di più, di tra gli altri pseudo professionali, che inconsciamente ti fa viaggiare veramente nei posti più belli del pianeta senza essere soggetto a luoghi e posti “pilotati” da chissà quali manovre pubblicitarie.
E’ di pochi giorni fa l’indagine della rivista che tratta le 99 coste più belle del mondo, tra le quali spicca una località della costa ligure, le 5 Terre.
Beh, personalmente è un gran piacere, ma si sarebbe verificato lo stesso gaudio se nel qual caso fosse stata scelta una o molte delle altre dei 7.458 km. di costa (isole comprese) del litorale italiano.
Che diamine, l’Italia è veramente tutta bella, e i 30anni e più trascorsi in giro per il globo per lavoro, lo possono confermare.
Infatti nessun Paese ha talmente tante bellezze naturali nonché quelle culturali racchiuse in un fazzoletto, e se non siamo i primissimi per presenze turistiche, il motivo è che siamo dei “caproni”. Sia noi che in questo settore ci lavoriamo, sia quelli che dalla stanza dei bottoni non sanno mai quello che sa da pigiare.
C’è anche una terza causale ma preferisco non rischiare che mi si venga detto che la devo cancellare, quindi, anche se è di dominio pubblico, me la tengo per me, e comunque …
E comunque, il National Geographic, ha eletto come migliore costa del mondo la penisola canadese di Avalon.
Sono circa 10.000 chilometri quadrati di superficie e si protende nell'Oceano Atlantico all'estremità sudorientale dell'isola di Terranova, cui è collegata mediante uno stretto istmo tra le baie di Trinity e Placentia.
Nel suo numero di novembre la rivista americana elogia soprattutto l'«integrità culturale» degli itinerari costieri, i coloratissimi villaggi di pescatori e lo sviluppo turistico che ha conservato il carattere originale della regione, mentre al secondo posto, con lo stesso punteggio, troviamo la costa del Pembrokeshire nel Galles e la costa Tutukaka in Nuova Zelanda.
Sono stati 340 gli esperti di turismo che hanno vagliato le migliori 99 località e regioni in tutto il mondo.
La bellezza estetica del paesaggio naturale era solo uno dei sei criteri presi in esame, infatti la giuria voleva innanzitutto approfondire l'autenticità di questi luoghi.
Insomma: verificare quanto il turismo abbia influito negli anni su tradizioni, cultura, popolazione e territorio.
Nei «best of», come detto, anche le Cinque Terre liguri, “purtroppo” unica meta italiana, sesta con 76 punti complessivi su 100.
Le strade di questi cinque piccoli villaggi di pescatori arroccati sulle montagne a ridosso del mare, sono, soprattutto da alcuni anni, percorse da turisti provenienti dai più disparati luoghi del pianeta. E' «un'Italia di cento anni fa», scrive la rivista.
Elogiata viene soprattutto la comunità locale che ha saputo «salvaguardare le qualità che la rende speciale».
La giuria sottolinea inoltre che le Cinque Terre «non sono solo uno dei tesori d'Europa, ma un grande esempio di gestione sostenibile del turismo per il mondo intero».
E posso giurarvi che è proprio così.
Voti insoddisfacenti, invece, per le più famose Tenerife, nelle Isole Canarie; Sharm El Sheik, in Egitto; Costa Blanca, in Spagna; Goa, in India; Algarve, in Portogallo e la Costa Smeralda.
Nello specifico, il tratto costiero della Gallura è classificato nella sezione «in bilico» con un «futuro a rischio».
Per Traveler la Costa Smeralda è un «un parco giochi per turisti», «una enclave straniera» con «troppo traffico», un luogo dove la cultura sarda viene, purtroppo, completamente esclusa.
Come dargli torto?
Beh, purtroppo le cose (e le coste) belle finiscono sempre prima di quelle brutte (ved. Brambilla e suo entourage), e dopo questo breve piacevole viaggio non resta altro che aspettare.
Si, aspettare che domani ritornino quelli là, i professoroni, per riprendere, ahimè, il mal di pancia con quello che ne deriva.

5 commenti:

  1. Gran bei posti quelli!!!
    Per fortuna non hanno dato delle concessioni edilizie come invece nel ponente.

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  2. @Vinc
    Infatti dall'altra parte [ponente]è uno sfacelo di costruzioni, case su case, palazzi e cemento come diceva il buon Celentano.

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  3. Tutto vero, nonostante le mie origini siano del ponente ligure.
    Però resta un gran bel posto.

    :-D

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  4. Ma quello è Ugo.
    Però devo dire che è simpaticissimo ... beh, almeno lui.
    ;-)

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