venerdì 11 ottobre 2013

Chi sarà l'intrepido inventore della classificazione alberghiera di qualità?

"E' urgente l'avvio di un tavolo strategico annuale per lo sviluppo del turismo che coinvolga ministero, regioni, associazioni del settore, sindacati e consumatori".

L’ha detto, il 9 luglio scorso, in Confindustria il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, nel corso del primo intervento tecnico in materia a pochi giorni dalla formalizzazione della sua delega sul comparto.

Ora non so se quell’urgenza sia stata “evasa” nel senso che l’abbia sbrigata, oppure che sia rimasta fuggiasca … so solo che dopo tre mesi ha fatto le scuse per essersi dimenticato (?) di una fetta del suo minisiero: il turismo.
Fatto sta che resta comunque un mistero, la presenza di quei “consumatori” nel tavolo strategico.
Che abbia voluto intendere i clienti o fu solo un modo di dire?
Boh?

Ma la cosa che mi premette di più e di cui fui tremendamente felice, a tal punto che quasi quasi stetti per cambiare l’opinione nei confronti di quel ministro della cultura e del turismo, furono queste sue bellissime parole:

“E’ fondamentale arrivare a definire per esempio un sistema di classificazione con caratteristiche armoniche e uniformi di certificazione a tutela del turista consumatore. Ho vissuto un periodo in Francia … ieri ne ho parlato con molta franchezza con il Presidente, e mi chiedo perché deve esistere una guida la cui vendita arricchisce chi la produce in Francia … e da noi non si riesce ad avere un'unica guida e un unico sistema di classificazione? Perché? Ecco, il mio impegno è pieno se voi portate avanti questa giustissima battaglia, e mi sembra che invece noi abbiamo più di venti norme per fare questo.” (ved. video qui).

E musica celestiale per le mie orecchie.

Ci sarebbe anche da dire che poco prima, durante e poi dopo, ci fu un gran vociare in merito, e tutti ne parlarono come una “cosa” da fare senza indugio alcuno e con i crismi dovuti.
Solo che, a quanto pare, quella “cosa” (intendo la classificazione alberghiera) di botto morì, e nessuno la pianse granché.
A parte il sottoscritto che ogni giorno si reca sul sepolcro per depositarne il dovuto omaggio floreale e la preghiera di rito.
Amen!

Eh già … parrebbe, infatti, che il responsabile del Turismo di Massimo Bray, Armando Cirillo, della “cosa” non gli freghi poi molto e che sia sparita dal prossimo DDL sul Turismo … sempre che prima o poi lo facciano.

Classificazione alberghiera di qualità (CAdQ) che oltretutto sarebbe bella che pronta (lo dichiara un mio caro amico dopo vent’anni di studio e ci sarebbe anche assolutamente da crederci) e che finalmente procurerebbe quella qualità e quell’istruzione che non sono per niente i nostri punti di forza.
E oltretutto la CAdQ dovrebbe diminuire considerevolmente il valore delle recensioni truffaldine nonché una buona percentuale di guadagno (non tassato) delle OLTA o OTA.

Eppure “lui” è anche un buon “consumatore”, ma si vede che … ecchennesò!


P. S.: E se non sapete il suo nome, contattatemi pure che vi dico chi è!








3 commenti:

  1. @Luciano

    Lasciami indovinare chi è ...........

    ;-)

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  2. @Luciano

    Che razzo aspettano a chiamarti?

    Avverrà che alla fine la porterai in Canada o in Australia.

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