giovedì 17 ottobre 2013

Turismo: Piano piano si va lontano ... forse. Però se ci danno una botta, di certo s'arriva prima.

Finalmente il dado è tratto (Bray è intervenuto personalmente in audizione alle due Camere riunite) e il brodo è bello che pronto (ved. video dal minuto 18:00).

Manca però la carne o se volete il “i fatti” da mettere nell'acqua e vedremo se l’aggiungeranno anche perché per ora sono solo parole, e il brodo senza carne … vabbé, avete capito.

Mentre erano ben presenti: la cipollina, il sedanino e la carotina da come s’è evinto dalle considerazioni dei partecipanti alla X Commissione della Camera dei Deputati.
I soliti esami scrupolosi, probabilmente solo per loro, che se non li facevano era lo stesso poiché nessuno se ne sarebbe mai accorto.
Ennesima conferma di chi ci va sempre a finire in quegli scranni laddove invero servirebbe della gente che del settore ne mastichi almeno un po’.
Ma non ne voglio nemmeno parlare.
Tempo perso e così mi evito pure dell’atroce incazzamento.
Mancavano poi quelli della X Commissione del Senato poiché affaccendati in altre cosette, ma non credo che si sia sentita la loro mancanza, almeno per quanto mi riguarda.

Massimo Bray: “Ecco perché è in preparazione un piano strategico di sviluppo del turismo in Italia articolato su cinque linee guida che ci auguriamo di poter presentare al più presto.
Governance come miglioramento del coordinamento tra gli organi di Governo che insistono sul turismo.
Riprogettazione della missione dell’organizzazione dell’Agenzia Nazionale del Turismo (Enit).
Miglioramento dell’offerta e potenziamento dell’offerta turistico nazionale in linea con le esigenze dei segmenti di clientela prioritari, valorizzando i poli culturali, il patrimonio diffuso e le eccellenze territoriali.
Riqualifica e consolidamento del patrimonio ricettivo, dove c’è moltissimo da fare.
Formazione e investimenti, e qui sulla formazione c’è tanto da fare.
Ma questo è il modo migliore per attrarre investimenti e incentivi specifici a burocrazia zero e riqualificazione della formazione per tutta la filiera del turismo.

La mia opinione per quello che conta

Miglioramento Governance attraverso un maggior coordinamento.
Sono d’accordo!
Riprogettazione Enit
Sono d’accordo!
Perfezionamento dell’offerta turistico nazionale
Sono d’accordo!
Riqualifica del patrimonio ricettivo
Sono stra d’accordissimo!
Formazione
Vedi riqualifica del patrimonio ricettivo!
Investimenti
Sono d’accordo!

P. S.: In merito alla riqualificazione del patrimonio ricettivo (classificazione alberghiera di qualità) sarebbe anche pronto un programma semplice semplice già da qualche tempo.
Così pure per quanto concerne la formazione.
Entrambi sono stati presentati a qualche responsabile di alcune Regioni che si sono dichiarati entusiasti, ma sembrerebbe che mentre le parole corrono e volano, i fatti …

Sarà anche ‘sta volta così?
Sì!






13 commenti:

  1. @Luciano

    Se volessero veramente attuare quelle note prioritarie per il turismo, ti avrebbero già chiamato da un bel pezzo.

    :-(

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  2. “Expo2015 e Agenda digitale rappresentano due grandi opportunità per il rilancio, la crescita e l’innovazione del Paese e un’opportunità strategica per la promozione dell’offerta turistica italiana e per lo sviluppo tecnologico a supporto degli operatori del settore”. Lo sottolinea in una nota la Presidenza del Consiglio, spiegando che per questo l’unità per l’attuazione dell’Agenda digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo hanno promosso un accordo tra Expo2015 ed Enit che viene annunciato oggi per dare il via ad una serie di azioni concrete per digitalizzare l’industria turistica. Da una parte è stato dato il via al primo registro digitale delle strutture ricettive, uno strumento che sarà promosso dall’Enit per diventare il riferimento unico nazionale e che verrà redatto secondo gli standard selezionati tra quelli più utilizzati dagli operatori a livello internazionale. Dall’altra, Expo2015 ed Enit hanno concordato che il registro digitale sarà parte dell’ecosistema digitale E015, affiancando così altri importanti progetti di standardizzazione del prodotto turistico avviati dalla Regione Lombardia e dalla Camera di Commercio di Milano. “La digitalizzazione dell’industria turistica è un aspetto primario di competitività in un mercato globale che attraverso la rete raggiunge un pubblico vastissimo – ha dichiarato il sottosegretario Simonetta Giordani -. Quest’anno il numero di viaggiatori nel mondo ha superato il miliardo di persone, l’Italia è vista come la prima tra le destinazioni più desiderate e per questo dobbiamo saper cogliere al meglio l’occasione dell’Expo per colmare il digital divide e adeguare la filiera all’innovazione tecnologica”. Il registro è uno strumento di competitività che offrirà agli operatori turistici, anche più piccoli, la possibilità di pubblicare una descrizione dell’offerta con i riferimenti ai siti web proprietari, un catalogo virtuale dinamico e personalizzabile, realizzato secondo gli standard digitali internazionali. Questo consentirà loro di essere presenti sul mercato on line, beneficiare della sua continua crescita e rafforzarsi nel rapporto con i grandi intermediari.

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  3. @Vincenzo

    Concordo ... ahimè ... ahiloro ... ahinoi

    :)

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  4. @B.C.

    L'idea non sarebbe male ma la cosa che mi preoccupa è il come la faranno 'sta Agenda.

    E se tanto mi da tanto prendendo esempio dell'altre cose che hanno partorito negli altini trent'anni ...

    ;-)

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  5. @Luciano

    Tu ci credi a quello che ha detto?

    ;-)

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  6. @sergio

    ... in questa percentuale: 0,00000000mezzo

    :)

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  7. Oltretutto vorrei anche sapere, se possibile, chi cavolo gli ha scritto quelle percentuali sul PIL.

    :(

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  8. Come'ero certo che non ti sarebbe scappate quelle percentuali sul Pil e sui lavoratori del settore.

    Solo chi non sa, anche se non li ha scritti, può leggere quei dati.

    Siamo alla frutta e anche al caffè

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  9. @Luciano

    Hai notato le affinità con il mio commento precedente, alla prima delle due grandi "linee direttrici" del ministro Bray riguardanti la sfida principale in cui è orientato, dove dice: la definizione di generale e condivisa linea strategica, pianificata nel medio e lungo periodo, costruire insieme a tutti gli attori istituzionali ed economici del sistema (05:20 min. del video)

    Mancano solo le "comparse" e poi è uguale uguale... mi avrà mica copiato?

    :-)

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  10. @Jennaro

    Niente d'impossibile anche perché "credo" che ci leggano ... ma non ci ascoltano.
    Ma probabilmente ci copiano.

    :)

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  11. Un'ora e 12 minuti di lettura di grandi, belle e buone intenzioni, imho.
    Peccato mancasse il punto principale: i soldi che pensano di mettere a disposizione.
    Il piano strategico di Gnudi viene archiviato visto che ne fanno uno su 5 linee principali?
    Mah...
    Da quel che si è capito sarà proposto comunque un decreto e non un disegno di legge.
    Gli interventi dei vari componenti sono apparsi di basso profilo, anche se alcuni, oggettivamente, se non altro, almeno di buon senso.
    Sul portalone quasi cinque minuti di fila, con una tale enumerazione di cose da fare ed inserire...
    Di passarlo ad ENIT non mi pare si sia parlato.
    Mi sa che con il registro digitale gli han dato il contentino per tenersi la gestione del portale al Ministero. Su Promuovitalia non ho sentito parole, a parte la ventilata messa in liquidazione da parte di qualche componente della commissione.

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