Vero!
E Benjamin Disraeli, che forse ai più resta un emerito sconosciuto, non era affatto uno scemo, ma colui che nel 1875 acquistò da Ismail Pascià i 9/20 delle azioni del canale di Suez, aprendo in tal modo alla penetrazione britannica nell'Africa Orientale e Settentrionale.
Certamente una cosa di non poco conto.
Di seguito nel 1876 fece proclamare la regina Vittoria imperatrice delle Indie e durante la guerra turco russa del 1877-1878 impedì all'imperatore Alessandro II di occupare Costantinopoli.
Dulcis in fundo, al Congresso di Berlino, riuscì a far rivedere il trattato di Santo Stefano annullando tutti i vantaggi conseguiti dalla Russia e aumentando l'influenza britannica in Turchia dalla quale si fece cedere Cipro.
Beh, basta e c’avanza per dire che la sua descrizione sulle bugie sia attendibile, e quindi a farla breve, il buon Benjamin, dava le statistiche come promotrici di tutte le altre.
Ed è così che quando “qualcuno” vuole infilarci le braghe dalla testa, ecco che ne tira fuori (di statistiche) in grande quantità; tutte, guarda caso, a proprio favore.
Non so se La Brambilla e il Marzotto conoscano o meno il Disraeli, ma di certo sanno tutto sull’arte di dare delle statistiche che “forse” non corrispondono mai alla realtà.
Infatti, tra le altre che qui sul blog ho giornalmente inserito, ultima ma non certo (ahinoi) la definitiva, è quella sulle presenze cinesi (2010) nel Bel Paese.
Chi segue questo settore (turismo) e che sono in molti milioni perché lì ci lavorano, sa che le nuove (dati o statistiche) del trio (Brambilla, Marzotto e Rubini) che c’hanno omaggiato con grande loro auto soddisfazione, denigrando altresì l’operato delle altre nazioni europee che hanno incrementato (a loro dire) del solo 2%, sono le seguenti: “Crescita (ettepareva) delle presenze turistiche straniere sulla base del 5,3% per l’anno in corso”, con particolari percentuali che qui ho già trattato e “dimostrato” come “probabilmente” sballate, alle cui s’è aggiunta quella dei cinesi definita dal “trio” sul milione di persone che hanno fatto visita al Bel Paese (sempre per quanto riguarda il 2010).
Leggo invece su Quotidiano Travel (pag. 42) che a firma di Gaia Gallota, il direttore dell’ente turismo cinese in Italia, Xiong Shanua, dichiara che le presenze del suo Paese nei confronti del nostro, sono passate dal migliaio del 1970 alle 400.000 attuali.
Ma come, non erano un milione?
Non resta che informarmi e sul sito cinese del China Daily, il più autorevole quotidiano di quei posti, dove per conto del China Tourism Academy, stimano in ben 54 milioni le persone che usciranno (nell’anno in corso) dai confini per le varie forme di turismo.
E, vedi vedi, trovo che nel 2010 i cinesi che sono usciti dai propri confini saranno ben 54 milioni, che se comparati percentualmente con i 400.000 del direttore dell'ente turismo della Cina fanno .. ben poco.
Quindi anche quello dal “trio” “denigrato” in un povero + 2% per quanto riguarda le altre nazioni europee a noi concorrenti, diventa per Italia, un neanche miserrimo + 0,8%, che sommato allo + 0,00 e qualcosa degli statunitensi (e qui descritto), che invece la Brambilla, il Marzotto e il Rubini hanno stimato in un + 35% … vabbeh, come si fa a credere a quel totale di + 5,3% che hanno detto?
E, vedi vedi, trovo che nel 2010 i cinesi che sono usciti dai propri confini saranno ben 54 milioni, che se comparati percentualmente con i 400.000 del direttore dell'ente turismo della Cina fanno .. ben poco.
Quindi anche quello dal “trio” “denigrato” in un povero + 2% per quanto riguarda le altre nazioni europee a noi concorrenti, diventa per Italia, un neanche miserrimo + 0,8%, che sommato allo + 0,00 e qualcosa degli statunitensi (e qui descritto), che invece la Brambilla, il Marzotto e il Rubini hanno stimato in un + 35% … vabbeh, come si fa a credere a quel totale di + 5,3% che hanno detto?
In definitiva credo che questi dati, che appaiono come “più sparati lì che ottenuti”, in Italia non sia poi così difficile ottenerli; magari con gente che parla di meno, aziona di più e che se ne capisca, possibilmente.
Poi, per quanto riguarda i dati e le statistiche, consiglierei d’incominciare a programmarle seguendo
le normative europee, o ancora meglio, usando quelle della semplice logica … si, ma che sia seria e che aiuti veramente a capirci qualcosa, poiché le statistiche dovrebbero servire agli operatori del turismo, e non al politico o tecnico di turno per fare la sua bella figura … “impropriamente”.
Ma ci sarà una volta che li danno giusti?
RispondiEliminaE quelli di quest'anno 'estate' quando li sapremo?
RispondiElimina@Vincenzo
RispondiElimina1a domanda
Mai
2a domanda
Quelli veri: Mai!
3a domanda
Non lo so perchè non l'hai ancora fatta!
Comunque aspetto, ciao
;-)
Se mi dai ancora un po' di tempo, la terza me la studio.
RispondiElimina:-D