sabato 16 ottobre 2010

I blog sul turismo (anche quelli stupidi)

Il prossimo 1° gennaio questo blog sul turismo compirà due anni, pochi, tanti; chissà?
Però per piacere non intendiamola come esperienza turistica, ci vuole ben altro che lo scrivere
500 articoli sull’inoperosità “presunta” di chi comanda in questo comparto, ma senza andare a cercare il classico pelo nell’uovo.
Non ce n’era e non ce n’è granché bisogno.
Troppo grandi sono infatti gli “errori” dei componenti che s’industriano nelle varie stanze dei bottoni; cominciando dalle briciole alle università preposte e su su fino al ministero del turismo (quello che non c’è, che non esiste), che mi producono a quintali del materiale di critica nei loro confronti.
Eh si, non manca mai.
Comunque due anni di piacevole girovagare sul web nella speranza di poter sempre pescare qualcosa di nuovo, di mai sentito dire o di mai letto sul turismo.
Beh, in verità ho scovato ben poco; anzi, meno di poco.
Blog che in molti casi risultano politizzati (a cui basta sparare di qui o di là), e un chiaro riporto di quello che altri hanno pensato, mentre vanno di moda i copia/incolla di dichiarazioni o notizie tratte dai vari quotidiani d’informazione.
Beh, forse perché lo fanno anche le migliori testate giornalistiche italiane?
Ora, è comprensibile un sito che assembla le news (è il suo lavoro), ma per il resto mi resta davvero difficile giustificare a che cosa servano tutti gli altri blog sul turismo che non dicono mai niente di nuovo.
Non una personale ricerca.
Va bene copiare un’idea, ma mettici almeno qualcosa di tuo, perché può capitare che qualcuno abbia già scritto delle cose che condividi, ma non sempre, ovunque e per ogni qualsiasi cosa.
Quello scritto lì, lo trovi anche la, e la, e la, e la.....
Bontà loro, ma non ci trovo alcuna sostanza e di cui non ne capisco, come detto, l’utilità.
Credo siano meglio quelli (blog) che ne scrivono (post) anche uno solo al mese, ma che almeno sia la descrizione di un’esperienza personale, un’idea o un qualcosa di non ovvio o già letto, e che possa aiutare gli altri a capire una determinata cosa o per farsene una propria opinione.
E questo a prescindere dalla sintassi o dal modo d’esprimersi in righe; quello che conta è il concetto, la novità.
Spesso mi sono trovato a discutere cose con gente che in risposta mi ha riportato le opinioni altrui scritte sul web.
Sia ben chiaro che non voglio assolutamente ergermi a qualcosa di non ben definito o di presuntuoso, ma la realtà dei fatti, diciamocelo, non è altro che questa.
Come non mancano all’appello quei blog sul turismo che sentenziano sulla qualità di tutto il comparto e il come dover fare o lavorare nel settore alberghiero, mentre se poi li contesti con parole anche gentili ma discordanti dal loro dire, beh; va già bene se inseriscono in loco il tuo, per loro, audace commento.
Ma come, non si parlava di qualità e del confronto d'opinione?
Poi ci sono i peggiori, solitamente gli amministratori del blog o del sito, quei commentatori che sull’username hanno il “dott.” davanti al proprio nome e che non hanno mai niente da imparare dagli altri.
Eh già, perchè sanno già tutto.
Ma per piacere.
E molti di questi blog o siti sono gestiti da “insegnanti”, ricercatori, esaminatori; insomma, da quelli che (pagati dalle aziende alberghiere) ti dicono il come devi fare per incrementare le tue “vendite” e che ti fanno un po’ di conti di qui e di là.
Ma figuriamoci un po’.
La vera esperienza è quella che hanno “quei pochi” che entrando in qualsiasi realtà turistica, dal singolo alla grande catena dei 5 stelle lusso, ti “beccano” in pochi minuti, una mezza dozzina di discrepanze (quelle vere) sulla qualità; altro che storie.
E poi, senza neanche aprire i cassetti, trovano subito da migliorare tutto il resto; revenue, servizi, acquisti, marketing, 2.0, eccetera eccetera.
Una cosa che mi sorprende (o forse no?) è quanto poco studio si dedichi a un argomento così importante.
Ci sono dipartimenti universitari che si occupano delle complessità matematiche dei movimenti delle formiche in Amazzonia o della storia medievale dell’isola di Perim.
Ma non mi risulta che ci siano cattedre di stupidologia, che sarebbero oltremodo utili per poterli capire.
E non m’importa come non mi frega niente, che a qualcuno possa dare fastidio questo mio dire, il web sul turismo a me fa proprio ridere, per non dire anche di peggio.
Pochissime eccezioni a parte.
Perché tutto questo?
Perché è oltre modo logorroico e sciocco leggere che la Brambilla o il Marzotto; il cattedrante, il Magnifico di turno o il super politico sapiente, hanno detto quella o quell’altra str…anezza che è riportata su duemila siti o via dicendo, ma soprattutto nella stessa identica maniera, riconducendo di pari passo anche i medesimi puntini con virgole annesse.
Se poi sono così bravi, non si comprende il perché con ‘sti professoroni blog-volanti, il turismo in Italia non sia ancora decollato … beh, se in verità sono bravi solo nel copia/incolla di cose già dette da altri, che almeno non facciano i professoroni.

8 commenti:

  1. Certo che cose scontate o copia/incolla tu non le scrivi mai.

    RispondiElimina
  2. @Sergio

    Diciamo che la lista è così lunga che è meglio comninciare da quell'altri.
    ;-)

    RispondiElimina
  3. Però anche il copia-incolla può essere un arte, soprattutto quando non ci si fa accorgere... :)

    RispondiElimina
  4. @objuankenobi

    Anche questo è vero!

    B. C.

    RispondiElimina
  5. Inaudito

    Lecco: Incontro internazionale del Turismo vietato ai “turisti”

    da 2PIU2UGUALE5 — 17 ottobre 2010 alle 0:00

    Sembra incredibile ma è stato cosi.
    Chiuso l'accesso ai turisti del centro storico della città.

    RispondiElimina
  6. Promozione Italia progetto "Assaggia l'Italia"
    La constatazione su quanto effettivamente faccia il nostro paese, in termini di comunicazione istituzionale, per attenzionare un cittadino di un altro stato alla propria offerta turistica, produttiva, agroalimentare, industriale e la successiva osservazione di quali risorse vengono impiegate dalle istituzioni Italiane preposte alla diffusione del nostro “Country Brand”, unitamente alle considerazioni su come la stessa comunicazione arrivi e quanto questa sia effettivamente percepita dal consumatore straniero, ci ha portato a prendere in considerazione la possibilità di realizzare uno studio di fattibilità per la progettazione di una nuova e alternativa offerta commerciale, che si discosti dai tradizionali esercizi ristorativi o di vendita di prodotti italiani all'estero, per divenire una vera e propria ambasciata di sapori, di luoghi, di arte, di cultura. Il progetto “Assaggia l’Italia” nasce dall’idea di creare all’estero nuovi e anticonvenzionali punti di promozione del Marchio Italia, realizzando una originale ed esclusiva offerta commerciale dove il “Made in Italy”, l’“Italian life style” e la “Destination quality” in perfetta sinergia tra loro costituiranno le condizioni per una armonica offerta del prodotto italiano, una elevata qualità dei servizi ed un facile accesso alle necessarie informazione ad una ponderata scelta tra le tante offerte turistiche del nostro territorio. Un nuovo concetto, una nuova accattivante proposta, una originale offerta commerciale che ha la peculiarità di avere nel proprio reital concept una perfetta sinergia tra offerta commerciale del prodotto “Made in Italy” e l’attività di promozione del “branding territoriale” dando così tangibile concretezza della propria filosofia ispiratrice. Il progetto prevede la realizzazione di un centro pilota in Repubblica Ceca nella città di Olomoc in Moravia, che risponda perfettamente alle prerogative caratterizzanti che ne permetteranno la sua riconoscibilità. Un primo punto “Assaggia l’Italia” a cui, dopo il necessario periodo di verifica per il raggiungimento degli obiettivi previsti, ne seguiranno altri in franchising su tutto il territorio della Repubblica Ceca. In questa fase di studio, oltre a dare comunicazione ai diversi soggetti che operano nel settore turistico, stiamo verificando la disponibilità delle istituzioni Italiane, attraverso gli enti pubblici preposti alla promozione, quali ENIT della Presidenza del Consiglio, l’APT delle Regioni e Province Autonome, le Pro Loco per i Comuni, a supportare tale iniziativa, sotto l’aspetto della promozione del “Made in Italy”, con i mezzi, le strutture, le risorse, il materiale cartaceo a disposizione dei dipartimenti competenti. Tale attività potrebbe, anche se in misura contenuta, contribuire alla tanto invocata ripresa e al necessario sviluppo del nostro paese, di cui tanto si parla e di cui tanto abbiamo bisogno. La partecipata collaborazione, di tutti gli enti coinvolti, anche con pareri e suggerimenti, costituirà certamente un importante contributo alla concretizzazione dell’iniziativa.
    M&R Rescio
    Komunikace a Marketing
    Per informazioni:
    info@assaggialitalia.cz

    RispondiElimina
  7. Facendo la guida turistica a Roma, città che come tutte le città d'arte con il covid ha subito perdite senza precedenti, penso che le idde dobbiamo farcele venire in fretta per cercare di far sì non viaggino solo delle famiglie o dei viaggiatori fai da te italiani od al massimo europei,ma di far ricominciare il turismo gruppi e soprattutto extraeuropeo che nel nostro caso rappresenava il 70% del circuito.

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali