giovedì 6 giugno 2013

Congressistica a Glasgow: Un miliardo di sterline in otto anni.

Un miliardo di sterline in otto anni
A tanto ammonta l'impatto economico generato dagli eventi che il Glasgow City Marketing Bureauha portato nella città scozzese dal 2005, anno della sua costituzione: oltre 2.200 congressi nazionali e internazionali per oltre 800.000 delegati complessivi. 

Un vero e proprio esercito di persone, che ha prenotato a Glasgow 3,3 milioni di pernottamenti, occupando in hotel un letto su cinque. 

Secondo gli ultimi dati le performance dell'ultimo anno finanziario ottenute dal Glasgow City Marketing Bureau  insieme allo Scottish Exhibition + Conference Centre (SECC) sono state le migliori mai raggiunte per in termini di acquisizioni di eventi, con entrate valutarie pari a 153 milioni di sterline nell'anno 2012/13, cioè quasi 3 milioni di sterline di nuovo business a settimana. 

Cifre importanti, che rappresentano un incremento del 27,5% rispetto all'anno precedente.
Nel corso degli ultimi 12 mesi, inoltre il convention bureau di Glasgow ha lavorato con il centro congressi e una serie di partner per confermare 450 nuovi eventi nazionali e internazionali programmati fino al 2021. 

Fra i maggiori eventi che Glasgow ha vinto nel 2012/2013, battendo la concorrenza di città quali Sydney, Pechino e Melbourne, ci sono il congresso 2015 dell'International Society for Biomechanics, quello dell'Institute of Electrical and Electronic Engineers' Vehicular Technology, sempre nel 2015, e la conferenza del 2016 dell'International Federation for Orthopaedic and Manipulative Physiotherapy. 

Il prossimo settembre, poi, Glasgow ospiterà anche la convention annuale del partito Liberaldemocratico, un evento di cinque giorni che si terrà al SECC e vedrà la partecipazione di oltre 7.000 delegati, generando per l'economia locale un impatto di quasi 12 milioni di sterline: una vera e propria boccata d'ossigeno per hotel, ristoranti, negozi, bar e altre attività.
L'evento sarà il più grande organizzato a Glasgow dopo il congresso annuale dell'European Respiratory Society, che nel 2004 aveva portato in città 15.000 delegati.

Il successo della città sul mercato congressuale è dovuto anche al fondo di incentivi finanziari di 2 milioni di sterline stanziato dall'ente di promozione VisitScotland a partire da marzo 2012 per supportare le città scozzesi nella preparazione delle migliori candidature possibili e attirare congressi nei campi dell'industria, del commercio, della scienza e della medicina, strategici per l'economia scozzese. 

Attraverso il fondo, il Glasgow City Marketing Bureau e i partner hanno già acquisito 18 congressi che inietteranno nell'economia cittadina quasi 55 milioni di sterline. Un business destinato a crescere ancora con l'inaugurazione, prevista per settembre, dell'Hydro, un'arena da 12mila posti destinata a concerti e grandi eventi che si affiancherà al complesso dello Scottish Exhibition + Conference Centre.

I lavori per l'opera, la più grande arena al coperto costruita in Scozia, sono iniziati nel febbraio 2011: si tratta dell'ultima opera del complesso che include già il SECC e il Clyde Auditorium, conosciuto a livello locale con il soprannome di The Armadillo.









3 commenti:

  1. @Luciano

    Costruzioni del genere in Italia sono proibite. Noi aborriamo il benessere. Da noi, quando più persone si uniscono per dare il via a progetti che portano "lavoro", le chiamano Associazioni a Delinquere di Stampo "Sgradevole" ... Lavoro?? Pussa via!!

    :-)

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  2. Glasgow?

    Una delle più brutte città che abbia mai visto.

    Eppure ce l'hanno fatta.

    Noi?

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  3. di Stefano Sansonetti

    Dalle parti di Invitalia, sembra il caso di dire, sono abituati a fare le cose in grande. Se va fatta un’infornata di consulenti, devono essersi detti i vertici della società pubblica controllata dal Tesoro, è meglio non usare mezze misure. Il risultato è che da inizio anno la struttura guidata dall’amministratore delegato Domenico Arcuri (in scadenza) ha elargito la bellezza di 112 incarichi, spendendo 2 milioni e 884 mila euro. In media fanno 25.750 euro a collaborazione, con picchi che però riescono a raggiungere i 183 mila euro lordi l’anno. Nella spartizione della torta, tra l’altro, Arcuri e colleghi hanno spesso e volentieri privilegiato ex manager pubblici in pensione e i soliti politici trombati, che in operazioni del genere spuntano sempre come funghi dopo la pioggia. Ma Invitalia, che si occupa di attrazione degli investimenti esteri in Italia e di sviluppo d’impresa, non si è certo fermata qui. Sempre da inizio anno, infatti, ha stipulato qualcosa come 142 contratti di fornitura, tra i cui beneficiari ci sono anche Eataly e AltaRoma per tutta una serie di “indispensabili” promozioni.

    Gli incarichi
    Nella lista delle 112 consulenze la palma della più ricca spetta a quella assegnata a Luigi Mor. Ingegnere genovese, Mor è un ex manager di spicco del gruppo Fincantieri, andato in pensione da qualche mese. Nel 2012 aveva anche abbandonato la poltrona di ad della Nuovi Cantieri Apuania spa, un tempo riconducibile proprio a Invitalia. Insomma, di punto in bianco Mor deve essersi trovato senza strapuntini. E così Arcuri è intervenuto offrendogli un bell’incarico triennale da 183 mila euro l’anno. Di più, perché il relativo contratto, pubblicato su internet dalla stessa società, precisa che “a tale importo sarà aggiunto un ulteriore corrispettivo variabile in relazione al raggiungimento di obiettivi che saranno concordati”. Questo compenso aggiuntivo “è fissato a un valore massimo pari al 20% del corrispettivo fisso annuo”. Nella lista c’è poi Costantino Boffa, premiato con un contratto annuale da 100 mila euro. Ma chi è Boffa? Molto semplice, si tratta di un ex deputato del Pd, nel frattempo rimasto senza uno scranno da occupare. E Invitalia è accorsa a colmare questa lacuna. Tra i “fortunati” troviamo inoltre Andrea Vecchia, arruolato con un contratto di 10 mesi al corrispettivo di 66.500 euro. Già direttore dell’Ipi (Istituto per la promozione industriale) e consigliere di amministrazione della società pubblica Simest, Vecchia era stato da ultimo individuato dai radar come direttore affari regionali di Sviluppo Lazio, oggi società in house della regione per lo sviluppo del territorio. Assegno ricco anche per Francesco Carbonetti, superavvocato, titolare dell’omonimo studio legale, che per un incarico di 8 mesi si porta a casa la bellezza di 67 mila euro. Ma in tutti questi casi si tratta di una goccia nel mare delle 112 consulenze.

    Le commesse
    Il lasso di tempo è sempre lo stesso. Ma il numero aumenta. Nei primi 5 mesi dell’anno, infatti, Invitalia ha stipulato 142 contratti per le forniture più diverse. Per la “realizzazione di un piano di azione della comunicazione e delle relazioni pubbliche” ha dirottato 185 mila euro nelle casse della società Segest. Altri 166.500 euro sono stati pagati alla Gso srl per la formazione dei quadri e dei dirigenti guidati da Arcuri. Ancora, 1 milione e 133 mila euro sono andati a rimpinguare i conti della Italia Logistica per un’attività di eliminazione degli archivi cartacei di Invitalia. Tra le spese da un certo effetto “estetico” ci sono 6 mila euro versati ad AltaRoma, società che si occupa di moda, nell’ambito di un evento per promuovere una campagna contro la contraffazione. Altri 25 mila euro sono andati a Eataly, la catena alimentare di Oscar Farinetti, più o meno per lo stesso scopo. Un assegno da 5 mila è stato firmato per acquistare spazi pubblicitari sul sito di East, la rivista di geopolitica che fa capo alla banca Unicredit. E così via, fino ad arrivare a 142 contratti.

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