Non
voglio seguitare a ripetere quanto previsto dalla nostra Costituzione riguardo
al potere che il popolo dovrebbe avere sui suoi rappresentanti e non voglio
seguitare a ripetere che i rappresentanti col tacito assenso e con la
tolleranza della massa popolare hanno usurpato quello che in una Democrazia
spetta al popolo.
Molti anni fa, quando la nota trasmissione "Mi Manda Rai Tre" si chiamava come il suo ideatore "Mi Manda Lubrano" rimasi colpito nell'esser venuto a conoscenza di un'associazione che si chiamava più o meno (il nome esatto non lo ricordo) "associazione per la tutela degli utenti SIP" (ora Telecom).
Non sapevo che esisteva un'associazione che difendesse i consumatori/utenti dell'unica compagnia telefonica che allora deteneva il monopolio italiano della telefonia ufficialmente (ora lo detiene ancora anche se non ufficialmente) e rimasi colpito dalle lamentele (truffe vere e proprie) esposte da chi intervenne in trasmissione.
Da quel momento mi chiesi il perché dovevano esistere delle associazioni del genere quando abbiamo già dei rappresentanti "eletti" che dovrebbero vigilare, appurare e correggere con opportune leggi i diritti e i doveri di chiunque.
Ora mi continuo a domandare:
Ma se un'associazione nasce perché evidentemente le istituzioni preposte e la classe politica non hanno saputo garantire i diritti dei cittadini e i doveri di chi pone regole unilaterali ai cittadini utenti/consumatori, perché mai dette associazioni poi devono scendere a compromessi con i loro carnefici ? Mi spiego meglio:
Se una legge è fatta male ed un'associazione nata per lamentare/denunciare ciò che quella legge ha causato o che non risolve (ma a volte aggrava) si affida nelle mani di chi è il responsabile dell'esistenza di tale legge, quale è il compito di detta associazione?
Molti anni fa, quando la nota trasmissione "Mi Manda Rai Tre" si chiamava come il suo ideatore "Mi Manda Lubrano" rimasi colpito nell'esser venuto a conoscenza di un'associazione che si chiamava più o meno (il nome esatto non lo ricordo) "associazione per la tutela degli utenti SIP" (ora Telecom).
Non sapevo che esisteva un'associazione che difendesse i consumatori/utenti dell'unica compagnia telefonica che allora deteneva il monopolio italiano della telefonia ufficialmente (ora lo detiene ancora anche se non ufficialmente) e rimasi colpito dalle lamentele (truffe vere e proprie) esposte da chi intervenne in trasmissione.
Da quel momento mi chiesi il perché dovevano esistere delle associazioni del genere quando abbiamo già dei rappresentanti "eletti" che dovrebbero vigilare, appurare e correggere con opportune leggi i diritti e i doveri di chiunque.
Ora mi continuo a domandare:
Ma se un'associazione nasce perché evidentemente le istituzioni preposte e la classe politica non hanno saputo garantire i diritti dei cittadini e i doveri di chi pone regole unilaterali ai cittadini utenti/consumatori, perché mai dette associazioni poi devono scendere a compromessi con i loro carnefici ? Mi spiego meglio:
Se una legge è fatta male ed un'associazione nata per lamentare/denunciare ciò che quella legge ha causato o che non risolve (ma a volte aggrava) si affida nelle mani di chi è il responsabile dell'esistenza di tale legge, quale è il compito di detta associazione?
Perché
esiste?
Cosa
pensa di ottenere sostenendo coloro che fanno parte della causa del male da
curare?
Mi spiego ancora meglio e sarò più esplicito:
Un'associazione può nascere perché i cittadini che l'hanno creata hanno notato che chi di dovere non fa il suo dovere.
Mi spiego ancora meglio e sarò più esplicito:
Un'associazione può nascere perché i cittadini che l'hanno creata hanno notato che chi di dovere non fa il suo dovere.
Dove
ad esempio manca una legge o dove una legge è fatta male l'associazione
dovrebbe chiedere/proporre che si faccia o si aggiusti la legge ... ma se chi
ha il compito di fare le leggi (N.B. avere il compito di fare le leggi in un paese
democratico dove esiste il principio di cui all'art. 71 comma 2 della sua
costituzione non significa che può farle e deciderle come vuole) promettendo di
interessarsi alla questione lamentata dall'associazione, propone una legge in
luogo dell'associazione e questa per giunta la sostiene... pur sapendo che non
risolverà il problema lamentato dai cittadini che si sono rivolti ad essa ... a
cosa razzo serve questa associazione?
Se un'associazione nasce per correggere un problema causato da un'istituzione o da una lobby (ad es. quelle del turismo) deve caso mai presentare delle richieste e pretendere che vengano discusse ed accettate come si pensa che debba essere gestito ed affrontato il problema dall'istituzione o dall'ente privato (gestito dalla lobby).
Se un'associazione nasce per correggere un problema causato da un'istituzione o da una lobby (ad es. quelle del turismo) deve caso mai presentare delle richieste e pretendere che vengano discusse ed accettate come si pensa che debba essere gestito ed affrontato il problema dall'istituzione o dall'ente privato (gestito dalla lobby).
E'
l'associazione che deve presentare un suo disegno di legge (art. 71 comma 2
Cost.) ed i rappresentanti devono discutere QUEL disegno di
legge ... e pure con una delegazione dei proponenti.
Altrimenti saranno sempre coloro che sono stati la causa di tutto a fare e disfare (per non fare e disfare nulla ... alla fine).
Non importa quale sarà l'esito e/o se ne terranno conto delle richieste o delle proposte fatte dall'associazione per conto di tot numero di cittadini, quello che conta è far capire ai rappresentanti eletti (causa della mancata o dell'errata regolamentazione del caso) che non sono loro i sovrani e che non possono continuare a regolamentare ciò che hanno dimostrato di non sapere o non volere regolamentare dovutamente.
Altrimenti l'associazione diventa un distaccamento (in più ed anche inutile) di quanto già esistente e ben pagato dalla popolazione.
Altrimenti saranno sempre coloro che sono stati la causa di tutto a fare e disfare (per non fare e disfare nulla ... alla fine).
Non importa quale sarà l'esito e/o se ne terranno conto delle richieste o delle proposte fatte dall'associazione per conto di tot numero di cittadini, quello che conta è far capire ai rappresentanti eletti (causa della mancata o dell'errata regolamentazione del caso) che non sono loro i sovrani e che non possono continuare a regolamentare ciò che hanno dimostrato di non sapere o non volere regolamentare dovutamente.
Altrimenti l'associazione diventa un distaccamento (in più ed anche inutile) di quanto già esistente e ben pagato dalla popolazione.
Se
poi queste associazioni fanno come hanno fatto le confederazioni sindacali (si vendono?) siamo a posto.
Altra
gente che mangia pur restando fuori dalla politica.
Ma
quanta gente deve mangiare alla spalle dei cittadini ?(elettori, iscritti,
contribuenti. utenti ?).
In parole povere ... credo che l'Italia sia la culla del parassitismo ... dove molti vogliono vivere bene facendo poco (o nulla) pesando a come leccare il culo, alle raccomandazioni e a vivere sulle spalle dei più fessi.
E allora mi viene da pensare:
“Chi sono i fessi?”. … e chi mi risponde?
P. S.: Non dimentichiamo che
l’Italia ha, secondo alcune stime, un archivio legislativo incredibilmente spropositato
rispetto a TUTTI gli altri Stati d’Europa poiché si stimano dalle 150.000 alle
200.000 Leggi contro una media di 5.000/6.000 Leggi degli altri Stati europei.
@Luciano
RispondiEliminaRiscatto napoletano ... finalmente!!
:-)
@Jennaro
RispondiEliminaOlè
:)
Bellissimo
RispondiElimina:-DDDD
Nonostante la crisi che l'ha colpito nell'ultimo periodo, il turismo della Liguria, con 75 milioni di presenze stimate (comprese quelle dei turisti delle abitazioni privare), genera un Pil, di 7 miliardi, dei quali quasi 4,8 fuori della regione. E' quanto emerge da uno studio sul valore aggiunto del comparto nel territorio, redatto dall'Osservatorio turistico regionale, struttura gestita in collaborazione da Regione Liguria e Unioncamere Liguria.
RispondiEliminaIl report stabilisce che "ogni presenza turistica in Liguria
di Raoul de Forcade - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/LI1pD
@Luciano
RispondiEliminaBello questo sulle associazioni.
Fantastico Luciano, si parte e sono con te al 100%.
RispondiEliminaMa solo per il fatto che ci sei tu e in te io credo come in nessun'altro.
Troppo buoni
RispondiElimina:)
Mi aggrego dall'Australia con Luciano, che le associazioni del turismo le conosce come le sue tasche.
RispondiEliminaE quello che da queste può scaturire a favore di tutti.
Ciao
@Captain
RispondiEliminaMa tu non dormi mai?
Ciao
:)
(ASCA) - Roma, 7 giu - Puntare su turismo e infrastrutture per far ripartire l'Italia: e' il monito lanciato oggi dal vice presidente della Commissione Ue, responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, Antonio Tajani, durante un convegno all'aeroporto di Comiso inaugurato la scorso settimana.
RispondiEliminaParlando dal prossimo scalo siciliano, il quarto in regione, dopo Palermo, Catania e Trapani, Tajani ha dunque ricordato come sia stato il meridione a subire i ''contraccolpi piu' pesanti'' della crisi, con ''un giovane su due'' senza un lavoro e ''sei punti di Pil persi negli ultimi 5 anni''.
''Se a livello nazionale nel 2012 sono venuti meno 44 miliardi di finanziamenti alle imprese italiane, il credit crunch al Sud - ha proseguito il commissario - ha avuto effetti a dir poco disastrosi''.
Un ''declino industriale'' al quale ''l'Europa deve opporsi con forza'', poiche' ad oggi ''ha eroso competitivita' e occupazione''. Per questo, ha aggiunto Tajani, il nuovo aeroporto di Comiso rappresenta ''un'infrastruttura da valorizzare'' e attraverso cui ''attuare un 'piano crescitap per il Sud in una dimensione europea''.
La ricetta del vice presidente prevede ''un migliore utilizzo dei fondi strutturali. In Sicilia - ha ricordato - il rinascimento industriale significa un'industria del turismo moderna, infrastrutture adeguate, tutela del territorio e dei beni artistici e, sinergia con agroalimentare, logistica, tessile o artigianato''.
Secondo Tajani ''la vera sfida e' intercettare la crescente domanda dal nuovo ceto medio in Brasile, India, Cina o Russia. Per questo serve anche per la Sicilia maggiore capacita' strategica e innovazione''.
Poi, evidenziando la ''nuova strategia europea del turismo adottata nel 2010'', Tajani ha ribadito l'importanza di ''5 priorita''', come ''facilitazione dei visti, destagionalizzazione, qualita', promozione e formazione''.
Quanto servirebbe alla Sicilia affinche' possa tornare ad essere leader del meridione e rilanciare la crescita in tutto il territorio.
@B.C.
RispondiEliminaChe è poi quello che vuole Confindustria!
Che combinazione, neh!
P.S.: Anche se condivido ... ma non solo infrastrutture.
... ma il guadagno più elevato l'hanno proprio da ciò.
RispondiElimina:(
Viva
RispondiEliminaEnnio Baratella
RispondiEliminaTraditi e Traditori.
Traditi siamo noi tutti - e dico tutti quelli che operano nel settore Turistico tutto! Siano essi semplici dipendenti, dal lavapiatti ( nobil e faticoso lavoro) - alla guida, dall'albergatore al piccolo e medio imprenditore - di ogni Categoria ( Agenzia viaggi - T.O. Alberghi - Balneari - Guide - Terme - B & B - Agriturismi - Ricettivo open air - RTI - ed altro ancora..).
Traditori sono tutte le Singole associazioni che ancora una volta non hanno perso il vizio di primeggiare per arroganza e individualismo o ambizioni che vanno oltre alla delega avuta dai Traditi. Non si offenda nessuno poichè alcune mosche bianche vi sono che hanno tentato di essere coerenti con i principi, penso ad Albonetti - o Maddaloni per citarne a titolo di esempio un paio - ma che isolate e messe in disparte non posso far altro che arrendersi o non partecipare per dignità professionale. come credo abbia fatto Albonetti) .
Traditi sono tutti quelli che versano un contributo ad una associazione avvolte per credo personale altre volte perchè va fatto! Siete stati traditi da decenni di non risultati - traditi di persone che sfruttando la carica si pavoneggiava o elemosinava poltrone ( mi vien voglia di fare dei nomi ma ho contato fino a 20 e mi son fermato..ma chi vive queste realtà sa bene a chi ci si riferisce ).
Traditi da un governo che come nel passato ( da oltre 30 anni) vede il Turismo come una NON priorità, malgrado proclami sulla sua Strategia, importanza, occupazione, recupero, incremento PIL - Occupazione nel medio termine, sviluppo e rilancio del Mezzogiorno e rafforzamento delle Regioni più attive.Da un Governo, che ad oggi non ha dato alcuna delega al Turismo, che sta rischiando di buttare a mare finanziamenti già previsti ( se non erro i Fondi PAI) per decine di Milioni, liquidando il tutto con un laconico, "sono piccole questioni " si troveranno altre soluzioni...Da un Governo che ad oggi non ha speso una parola sul settore, bruciando di fatto l'operatività per il 2014 e che rischia di compromettere anche il 2015. Un Ministro che lancia Twitter per avere idee a tutto campo, ma siamo impazziti? o meglio direi, Ministro Bray, per cortesia siamo seri!
Traditori, sono Associazioni primarie come Confindustria - quindi Confturismo, dove non più tardi di poche ore addietro non ha aiutato chi spingeva per far dare anche al settore ricettivo potesse avere incentivi per riqualificare la struttura. Federalberghi invito pubblicamente a indicarci quali risultati reali ha dato ai propri associati e troppo vicino a Confindustria nelle logiche lobbistiche tendenti a promuovere affari per pochi e non per i molti.
RispondiEliminaCari Traditi, state certi che i vertici delle Associazioni diranno che siamo in errore , che siamo maniaci del Blog, persone che non hanno competenze e professionalità per esprimere pareri, vi diranno che noi non conosciamo i meccanismi delle Istituzioni - ma SBAGLIANO, e VI PRENDONO PER I FONDELLI. Ribadisco che pochi si salvano, ma essendo casi isolati sono messi spalle al muro.
Quindi, Cari Traditi VI INVITO, VI INVITO FORTEMENTE! a non versare più un CENT a queste associazioni - anzi a tutte!, PROVATE per una Volta a credere in un progetto che parte da pochi, ma che tocca le corde dei tanti e partecipare alla costituzione di un SOGGETTO UNICO! Capace di PESARE - Capace di IMPORRE E NON SUBIRE. Per farlo si dovranno mettere insieme delle risorse, e qui si andrà a contributo volontario - che servirà per creare questo soggetto legale che sfoci poi in un PARTITO ( questo ora la legge impone) - ma Per la Miseria - mettetevi in testa che o ci si UNISCE O SI MUORE. E Ieri hanno decretato la nostra Fine. Quindi - il 18 a Verona si sta creando un Secondo incontro - si sta pensando poi di farlo a Roma - e man mano in altre sedi - poichè dobbiamo trovare e creare punti di riferimento territoriale su cui tessere una rete efficace capace di portare sui vari tavoli le vere questioni del Turismo.
Di progetti da portare ve ne sono poi a iosa, ma ora la vera EMERGENZA è di CREARE UN FORZA COMPATTA E NUMEROSA.
METTETE FINE AI TRADITORI - NON DATE PI§ SOSTEGNO E VEDRETE CHE SE AZIONI INCISIVE SI DOVRANNO FARE, LE FAREMO! Ma solo se siamo NOI TUTTI. Lasciate perdere per una volta l'interesse personale - è questa mentalità che ci ha portato allo stato attuale e alla nostra debolezza verso i Traditori.
NON è uno sfogo! Ma mai come ora, abbiamo toccato e subiamo Tracotanza ed Ignoranza Politica, che non riesce a vedere oltre il proprio naso e relega ila risorsa più incredibile che il mondo ci riconosce come Optional ai loro piani.
FATE Veicolare questo post - fate attivare ogni mezzo di passaparola - ma non fermiamoci a questo momento. Non date più retta al canto delle sirene - ci hanno rimbambito da troppo tempo. Se non ci state, vi invito a non scrivere più per lamentarvi.
http://www.facebook.com/groups/votiamoperilturismo/permalink/372342829544055/
Dal Senato (discussione del DDL 576)
RispondiEliminaALBERTI CASELLATI (PdL). Signor Presidente, lei ha ritenuto inammissibile l'emendamento 5.0.1 per estraneità della materia.
Vorrei capire quali sono i criteri che presiedono a questo esame, perché il Governo ha presentato l'emendamento 11.1, per il trasferimento al Ministero per i beni e le attività culturali delle funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il contenuto del mio emendamento riguarda invece la defiscalizzazione delle erogazioni liberali da parte dei privati a favore di manifestazioni culturali di tutti i tipi.
Vorrei capire qual è il criterio sotteso alla valutazione da parte della Presidenza, perché da una parte, essendo questo un provvedimento omnibus, si ritiene conforme alla materia il trasferimento di alcune funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri al Ministero per i beni e le attività culturali; dall'altra, invece, dove si affronta il tema della defiscalizzazione, che ben riguarda il rilancio economico e le questioni della cultura, si dichiara l'estraneità della proposta rispetto all'oggetto del provvedimento. Non vorrei che ci fossero figli e figliastri, per cui desidero ricevere una spiegazione.
PRESIDENTE. Ferma restando l'inappellabilità delle valutazioni che sono state esposte, vorrei far presente che i primi sette commi dell'emendamento x1.100, approvato dalle Commissioni riunite, recano disposizioni tendenti a trasferire al Ministero per i beni e le attività culturali le funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di turismo e il relativo personale.
I commi da 1‑octies ad 1‑quaterdecies sono volti a disciplinare aspetti procedurali connessi alla composizione e al lavoro del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE). Il decreto-legge in esame contiene nel suo complesso numerose norme che coinvolgono sia direttamente le competenze del CIPE che, più in generale, la tutela del patrimonio turistico nazionale.
In particolare, l'articolo 5, che reca disposizioni volte ad accelerare la realizzazione dell'Esposizione universale di Milano 2015, detta una disciplina particolareggiata anche con riferimento ai profili di valorizzazione del settore turistico e del patrimonio culturale e paesaggistico. La lettera g) del comma 1 dell'articolo 5 attribuisce, infatti, proprio al CIPE il compito di assumere le decisioni strategiche per la realizzazione dell'Expo 2015, coordinando i vari soggetti istituzionali coinvolti anche in materia di turismo e di patrimonio culturale e paesaggistico.
Pertanto, il contenuto dell'emendamento x1.100 non risulta estraneo ai sensi dell'articolo 97, comma 1, del Regolamento, all'oggetto della discussione. Conseguentemente la Presidenza non può che confermarne l'ammissibilità e l'altra valutazione fatta.
ALBERTI CASELLATI (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALBERTI CASELLATI (PdL). Signor Presidente, leggendo queste motivazioni, mi sta dando ragione. Lei sta, infatti, parlando di una materia che riguarda le attività culturali. Ha letto tutto il profilo di ammissione dell'emendamento del Governo.
Non riesco quindi a capire quale sia la coerenza della decisione assunta.
PRESIDENTE. Senatrice, comprendo le sue motivazioni e ne prendo atto, ma dobbiamo procedere con i lavori.
Prendo atto delle sue motivazioni. Le valutazioni della Presidenza però sono inappellabili e, in ogni caso, le abbiamo discusse, offrendo elementi di chiarimento per doverose ragioni. Non posso, però, che confermare le valutazioni esposte. (Commenti della senatrice Alberti Casellati).
Senatrice, hanno chiesto di intervenire altri senatori.
(ANSA)-ROMA,7 GIU-L'Italia piace molto all'estero:la spesa turistica straniera,lo scorso anno, è stata pari a 32mld,di cui il 13% nel Mezzogiorno,+3,8% rispetto al 2011 (+5,3% nel Sud).Un dato che può servire a dare l'idea di questa nuova vivacità è il significativo aumento nel numero di visti rilasciati nel 2012:quasi 1,9mln e di questi quasi 1,5mln per motivi turistici.Ma servono nuove politiche e collegamenti aerei avverte l'Enit.I mercati più interessati sembrano Russia,Ucraina,Giappone e America Latina.
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/06/07/Turismo-2012-stranieri-hanno-speso-32mld_8836088.html
@Gregorio
RispondiEliminaPeccato che l'Ansa non riporti gli ingressi delle altre nazioni a noi concorrenti.
Comunque le previsioni sono qui