Diciamocelo subito e senza tanti giri di parole: è veramente tutto un bel casino.
Ma vediamo un po’ che cosa succede da quelle parti e ciò che dovrebbe
essere deciso nel più breve tempo possibile nelle due Camere.
E naturalmente come sempre in queste cose, è frap1964 che mi da un’esagerata
mano, anzi completamente totale.
Via si parte e si parte da questo emendamento qua:
X1.3 (testo 2)
DE SIANO, RELATORE
"1-bis. Il capitale azionario di Promuovi
Italia S.p.A., attualmente interamente detenuto da ENIT - Agenzia nazionale del
Turismo, è trasferito al Ministero dell'economia e delle finanze. I diritti
dell'azionista sono esercitati dal Ministero per i beni e le attività
culturali. Alla Società si applica l'articolo 4, commi 3 e 5, del decreto-legge
6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012,
n. 135. Tutte le operazioni di cui al presente comma sono effettuate in regime
di neutralità fiscale. Tutti i relativi atti, contratti, convenzioni e
trasferimenti sono esenti da qualsivoglia tributo, comunque denominato."
NUOVI ORDINI DEL GIORNO ED EMENDAMENTI AL
DISEGNO DI LEGGE
(AL TESTO DEL DECRETO-LEGGE)
N. 576
N.B.: Il capitale
azionario era totalmente in mano ad ENIT, ma per statuto la società risponde
direttamente al (ex) DSCT.
Ora viene proposto di passare il capitale azionario al
Ministero dell'economia e delle finanze e di far esercitare i diritti dell'azionista
dal MIBAC.
Secondo “noi” è una mossa "trasversale" della
dirigenza di Promuovitalia che probabilmente teme che ENIT diventi SpA a
capitale pubblico e decida, essendo azionista al 100%, di liquidare la società.
In pratica temono di fare la fine di Buonitalia (imho).
Infatti, nelle mani di un ministero come quello
dell'economia e delle finanze si sentono probabilmente più
"tutelati".
Pertanto la lettera mi pare parecchio
"interessata", poiché teme che al MIBAC lo facciano fuori …
probabilmente farei la medesima cosa.
Ma siccome non sono lì, non posso saperlo con precisione.
Inoltre l'emendamento del Governo prevede chiaramente che
nelle more dell'attesa il ministro si serve dell'attuale ufficio.
Solo che probabilmente sperano di rimanere sotto la PdC
perché è ente autonomo a differenza del MIBAC.
Questo trasferimento comporta anche il blocco stipendio per i dipendenti (e assegnazione di assegno ad personam) come da emendamento
Questo trasferimento comporta anche il blocco stipendio per i dipendenti (e assegnazione di assegno ad personam) come da emendamento
Il cambio denominazione, come emendamento a sé, ovviamente c’entra
ben poco.
Ma andiamo avanti!
Cosa succede al
Senato … e chi sulla partenza ci capisce qualcosa è un fenomeno.
Questi gli stenografici delle due giornate di lavoro ultime:
Legislatura 17ª - Aula - Resocontostenografico della seduta n. 038 del 11/06/2013
Legislatura 17ª - Aula - Resocontostenografico della seduta n. 040 del 12/06/2013
Dove non c'è traccia di discussione/approvazione della Proposta di modifica n. X1.100 al DDL n. 576 sopra
citata, e la discussione di 'sto DDL non è più in calendario.
Mentre il titolo del DDL però l'hanno cambiato in:
Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni
urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad
emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per
accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per
Expo 2015.
Disposizioni in materia di trasferimento di funzioni di Ministeri e di composizione del CIPE (576)
Disposizioni in materia di trasferimento di funzioni di Ministeri e di composizione del CIPE (576)
Chi ci capisce qualcosa a questo punto è veramente bravo ...
e di fare le cose per bene …
Infatti non s’è ancora capito se il punto x1.100 l'hanno poi
discusso e approvato oppure no.
Che gli stenografi abbiano saltato un pezzo oppure è così
che si fa?
Boh!
Comunque, da un’altra parte
(mannaggia alla semplicità), ecco che:
L'Assemblea ha approvato, con
modificazioni, il disegno di legge n. 576, di conversione in legge del
decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il
rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze
ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare
la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Un
nuovo articolo, inserito nel disegno di legge di conversione, prevede il
trasferimento al Ministero per i beni e le attività culturali delle funzioni
esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di turismo.
Il testo del ddl sarà trasmesso alla Camera dei deputati.
... Il Movimento Cinque Stelle ha
votato contro la conversione.
I Gruppi Sinistra Ecologia e
Libertà e Lega Nord si sono astenuti.
Hanno invece votato a favore:
GAL, Autonomie, Scelta Civica per l'Italia, Popolo della Libertà e Partito
Democratico.
Quindi parrebbe
effettivamente approvato il trasferimento da parte del Senato.
Ora hanno solo 12 gg di tempo
alla Camera, ma di fatto se ne mangiano 6.
Si è altresì convenuto che la
discussione sulle linee generali del disegno di legge 43, recante S. 576 -
Conversione in legge del decreto-legge 26 aprile 2013, n. disposizioni urgenti
per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze
ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare
la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015 (ove
trasmesso dal Senato - scadenza: 25 giugno 2013), già previsto per
lunedì 17 giugno, avrà luogo martedì 18 giugno, (pomeridiana) al
termine delle votazioni ed il seguito dell'esame dai giorni successivi.
Per cui altri emendamenti al
DDL ... adios.
Non ci sono più i tempi
tecnici.
La Prima lettera
Da parte dei dipendenti del
Dipartimento Turismo.
Questo a Testimonianza - di
cosa vale il Turismo in ambito Governo!.
Caro Bernabò Bocca,
ci permettiamo di dissentire su quanto espresso da Lei sulle testate giornalistiche.
ci permettiamo di dissentire su quanto espresso da Lei sulle testate giornalistiche.
Siamo contenti di sapere che
lei, con l’emendamento di cui è promotore ha definitivamente affondato il
coltello nel turismo.
Lo sa Senatore che i famosi
20 milioni per la promozione di cui parla sono ridotti a soli 2 milioni?
Se pensa che quanto
affermiamo non sia vero, faccia un passaggio al Ministero dell’economia e delle
finanze.
Non solo, è un mese che è
tutto bloccato, niente investimenti e interventi. Non c’è una Autorità
amministrativa che firma e, non solo….. con il famoso emendamento l’Ufficio per
le politiche del turismo vedrà bloccate le proprie attività e i propri
interventi per un periodo da 3 a 6 mesi, per non parlare poi delle riassegnazioni
delle risorse (quelle che rimarranno al turismo visto che nell’emendamento si parla di Ministeri
interessati) e del fatto che le risorse già impegnate quest’anno potranno
essere utilizzate solo fra un anno.
E’ questa la linea strategica? Niente progetti innovativi, niente reti di impresa, niente fondo per la sicurezza dei turisti in montagna, blocco degli stipendi per l’ENIT- Agenzia nazionale del turismo di cui, fino a poco prima delle elezioni Ella era un consigliere di amministrazione, perdita dei fondi POAT, blocco dei progetti di eccellenza con le Regioni e delle attività di promozione, già previste, Italia-USA e Italia-Russia, affossamento di programmi comunitari, etc……
Tante
erano le cose in cantiere e, purtroppo come accade in Italia, rimangono
cantierabili per molto e molto tempo.
Non sarebbe stato meglio attivare immediatamente la delega al Ministro per i beni culturali che si sarebbe avvalso di un Ufficio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri che avrebbe sicuramente assicurato una immediata operatività della struttura e avrebbe risposto a tutto il mondo del turismo che richiede una governance centrale e organizzare meglio e con tempi certi l’istituzione di un Ministero per il turismo?
E’ paradossale che un emendamento inserito in un decreto-legge, che si approva a fronte di necessità e urgenza, renda di fatto e per molti mesi impossibile qualsiasi intervento nel settore.
E’ sicuramente vero che tali continui trasferimenti di competenze da una Amministrazione all’altra provocano di fatto l’inesistenza di qualunque programmazione per il settore che viene percepita dalle imprese come mancanza di una qualsiasi governance autorevole.
Il personale in servizio all’Ufficio per le politiche del turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
(documento sottoscritto dal personale dell’Ufficio delle politiche del turismo).
Non sarebbe stato meglio attivare immediatamente la delega al Ministro per i beni culturali che si sarebbe avvalso di un Ufficio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri che avrebbe sicuramente assicurato una immediata operatività della struttura e avrebbe risposto a tutto il mondo del turismo che richiede una governance centrale e organizzare meglio e con tempi certi l’istituzione di un Ministero per il turismo?
E’ paradossale che un emendamento inserito in un decreto-legge, che si approva a fronte di necessità e urgenza, renda di fatto e per molti mesi impossibile qualsiasi intervento nel settore.
E’ sicuramente vero che tali continui trasferimenti di competenze da una Amministrazione all’altra provocano di fatto l’inesistenza di qualunque programmazione per il settore che viene percepita dalle imprese come mancanza di una qualsiasi governance autorevole.
Il personale in servizio all’Ufficio per le politiche del turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
(documento sottoscritto dal personale dell’Ufficio delle politiche del turismo).
La Seconda lettera
Il nodo della vicenda, non
sono gli stipendi dei dipendenti perché quando ci sono trasferimenti, e lo
sappiamo per esperienza, lo stipendio segue il personale. Si, perché noi
dipendenti, in questi ultimi anni abbiamo fatto turismo in tutti i sensi. Siamo
passati dal Ministero del turismo e dello spettacolo alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri come Dipartimento del turismo. Nel 2000, altra legge!
Così siamo passati al Ministero delle attività produttive quale Direzione
generale. Nel 2006, un decreto-legge ci ha riportato alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri come Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del
turismo per essere poi, con un semplice decreto del Presidente del Consiglio
dei ministri del 2012, trasformati in Ufficio per le politiche del turismo
all’interno del Dipartimento per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
Ora, con un emendamento governativo, inserito in un decreto-legge c.d.
“Piombino”, nell’affrontare una serie di problematiche urgenti, si è ritenuto
urgente inserire il trasferimento dell’Ufficio al MIBAC come struttura……..non
si sa.
Le conseguenze? Proprio a causa di queste ripetute riorganizzazioni ci sono stati continui blocchi e rallentamenti delle attività, con ovvie ripercussioni sulla nostra capacità di incidere in maniera tempestiva ed efficace e di programmare azioni sinergiche. Ora siamo alla paralisi in questo momento così difficile per le imprese del settore e, quindi, per l’economia del Paese che probabilmente durerà per 3 o 6 mesi e poi………bisognerà ricominciare……..
Le conseguenze? Proprio a causa di queste ripetute riorganizzazioni ci sono stati continui blocchi e rallentamenti delle attività, con ovvie ripercussioni sulla nostra capacità di incidere in maniera tempestiva ed efficace e di programmare azioni sinergiche. Ora siamo alla paralisi in questo momento così difficile per le imprese del settore e, quindi, per l’economia del Paese che probabilmente durerà per 3 o 6 mesi e poi………bisognerà ricominciare……..
La situazione di incertezza
sulla sorte del turismo ha fatto si che, fino al 12 giugno, non è stata
delegata nessuna Autorità amministrativa per la firma di tutti quegli atti a
rilevanza esterna che incidono sul mercato turistico, per non parlare dei
provvedimenti di pagamento nei confronti degli enti regionali e locali, dei
consumatori, etc.
Le cose che erano in cantiere rimangono completamente paralizzate ed è per questo che abbiamo affermato “Niente progetti innovativi, niente reti di impresa, niente fondo per la sicurezza dei turisti in montagna, blocco degli stipendi per l’ENIT- Agenzia nazionale del turismo, perdita dei fondi POAT, blocco dei progetti di eccellenza con le Regioni e delle attività di promozione, già previste, Italia-USA e Italia-Russia, affossamento di programmi comunitari, etc…… “.
Infatti, sono bloccati, e lo saranno per altri 6 mesi, oltre 100 milioni di trasferimenti alle Regioni per i progetti di eccellenza, 8 milioni per le reti di impresa, 10 milioni per i progetti innovativi degli enti locali, oltre 5 milioni per gli ultimi 2 anni di contributi ad enti locali e associazioni per la promozione del turismo, oltre 5 milioni per i Buoni Vacanze, oltre 3 milioni per circa 2000 pratiche di rimborso ai consumatori per il fondo di garanzia, 6 milioni per l’alta formazione professionale, 10 milioni per la programmazione di fondi strutturali. Non si trasferiscono risorse dovute all’ENIT - Agenzia nazionale del turismo per l’agevolazione rilascio visti turistici (1.600.000 euro) e per la promozione anche dell’EXPO (circa 3 milioni) e rischiano di non arrivare 42 milioni a favore degli operatori delle Regioni convergenza.
Per non parlare, poi, del rischio che vengano trasferite, con notevole ritardo, le risorse a favore dell’ENIT - Agenzia nazionale del turismo, del CAI e del Corpo nazionale del soccorso alpino.
L’attuale emendamento comporterà, inoltre, una ulteriore paralisi delle attività dovute a tutte le complesse procedure di trasferimento al Ministero per i beni e le attività culturali delle risorse umane, strumentali e finanziarie, nonché l’impoverimento delle risorse, prevedendone la spartizione a più Ministeri.
I tempi si allungano perché, dopo il DPCM previsto dall’emendamento, tutte le risorse andranno al Ministero dell’economia e delle finanze per poi essere ritrasferite, come abbiamo detto, ai Ministeri interessati; ancora più complesse sono le procedure per la riassegnazione delle somme che abbiamo avuto la fortuna di impegnare: ci siamo già passati! E… nel frattempo dovrà essere creata una struttura presso il MIBAC. Quale forma prenderà? Anche lì le procedure sono abbastanza complesse.
I continui trasferimenti di competenze da una Amministrazione all’altra provocano di fatto l’inesistenza di qualunque programmazione per il settore che viene percepita dalle imprese come mancanza di una qualsiasi governance autorevole.
Quindi, il nostro intendimento è solo quello di lanciare un grido di allarme perché, come noi ben sappiamo quando ci mettiamo a costruire un progetto, prima di vararlo bisogna studiare la situazione, le criticità e poi analizzare l’impatto. Questo, ci sembra non sia avvenuto.
Il mercato turistico lancia da più parti segnali di allarme per il comparto in termini di riduzione di fatturato e di occupazione e noi…….., che comunque uno stipendio percepiamo, siamo costretti a stare alla finestra a guardare.
Le cose che erano in cantiere rimangono completamente paralizzate ed è per questo che abbiamo affermato “Niente progetti innovativi, niente reti di impresa, niente fondo per la sicurezza dei turisti in montagna, blocco degli stipendi per l’ENIT- Agenzia nazionale del turismo, perdita dei fondi POAT, blocco dei progetti di eccellenza con le Regioni e delle attività di promozione, già previste, Italia-USA e Italia-Russia, affossamento di programmi comunitari, etc…… “.
Infatti, sono bloccati, e lo saranno per altri 6 mesi, oltre 100 milioni di trasferimenti alle Regioni per i progetti di eccellenza, 8 milioni per le reti di impresa, 10 milioni per i progetti innovativi degli enti locali, oltre 5 milioni per gli ultimi 2 anni di contributi ad enti locali e associazioni per la promozione del turismo, oltre 5 milioni per i Buoni Vacanze, oltre 3 milioni per circa 2000 pratiche di rimborso ai consumatori per il fondo di garanzia, 6 milioni per l’alta formazione professionale, 10 milioni per la programmazione di fondi strutturali. Non si trasferiscono risorse dovute all’ENIT - Agenzia nazionale del turismo per l’agevolazione rilascio visti turistici (1.600.000 euro) e per la promozione anche dell’EXPO (circa 3 milioni) e rischiano di non arrivare 42 milioni a favore degli operatori delle Regioni convergenza.
Per non parlare, poi, del rischio che vengano trasferite, con notevole ritardo, le risorse a favore dell’ENIT - Agenzia nazionale del turismo, del CAI e del Corpo nazionale del soccorso alpino.
L’attuale emendamento comporterà, inoltre, una ulteriore paralisi delle attività dovute a tutte le complesse procedure di trasferimento al Ministero per i beni e le attività culturali delle risorse umane, strumentali e finanziarie, nonché l’impoverimento delle risorse, prevedendone la spartizione a più Ministeri.
I tempi si allungano perché, dopo il DPCM previsto dall’emendamento, tutte le risorse andranno al Ministero dell’economia e delle finanze per poi essere ritrasferite, come abbiamo detto, ai Ministeri interessati; ancora più complesse sono le procedure per la riassegnazione delle somme che abbiamo avuto la fortuna di impegnare: ci siamo già passati! E… nel frattempo dovrà essere creata una struttura presso il MIBAC. Quale forma prenderà? Anche lì le procedure sono abbastanza complesse.
I continui trasferimenti di competenze da una Amministrazione all’altra provocano di fatto l’inesistenza di qualunque programmazione per il settore che viene percepita dalle imprese come mancanza di una qualsiasi governance autorevole.
Quindi, il nostro intendimento è solo quello di lanciare un grido di allarme perché, come noi ben sappiamo quando ci mettiamo a costruire un progetto, prima di vararlo bisogna studiare la situazione, le criticità e poi analizzare l’impatto. Questo, ci sembra non sia avvenuto.
Il mercato turistico lancia da più parti segnali di allarme per il comparto in termini di riduzione di fatturato e di occupazione e noi…….., che comunque uno stipendio percepiamo, siamo costretti a stare alla finestra a guardare.
Non è mai accaduto finora:
qualsiasi struttura il turismo abbia assunto negli anni ha sempre avuto uno
stretto rapporto con il mercato…….e, non a caso, che quando si parla di turismo
si dice: turismo come industria, turismo come mercato, turismo come settore di
punta per il rilancio economico del nostro Paese, etc…
Vogliamo ricordare che il turismo è una vera e propria industria, con caratteristiche, problemi e una dimensione economica precisa che va oltre i beni culturali – che pur costituiscono una componente importante dell’attrattività dell’Italia – e coinvolge il settore alberghiero, la ristorazione, i trasporti, l’ambiente, l’enogastronomia e, quindi, migliaia di imprese con milioni di occupati.
Altro che “Cenerentola” ma è così che viene trattato. E in tutto ciò dove è la PROGRAMMAZIONE STRATEGICA?
Se vi sembra che stiamo parlando dei nostri stipendi, di 30 persone che devono gestire tutte queste attività…….. allora continuate a crederlo.
SOTTOSCRITTO DAL PERSONALE DELL’UFFICIO PER LE POLITICHE DEL TURISMO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vogliamo ricordare che il turismo è una vera e propria industria, con caratteristiche, problemi e una dimensione economica precisa che va oltre i beni culturali – che pur costituiscono una componente importante dell’attrattività dell’Italia – e coinvolge il settore alberghiero, la ristorazione, i trasporti, l’ambiente, l’enogastronomia e, quindi, migliaia di imprese con milioni di occupati.
Altro che “Cenerentola” ma è così che viene trattato. E in tutto ciò dove è la PROGRAMMAZIONE STRATEGICA?
Se vi sembra che stiamo parlando dei nostri stipendi, di 30 persone che devono gestire tutte queste attività…….. allora continuate a crederlo.
SOTTOSCRITTO DAL PERSONALE DELL’UFFICIO PER LE POLITICHE DEL TURISMO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
@Luciano
RispondiEliminaIn fondo alla seconda lettera dicono praticamente le stesse cose che dici tu dai tempi degli antichi romani.
Come mai non ti hanno mai interpellato o lo hanno fatto?
E se non l'hanno fatto, è perché loro si ritengono i migliori?
Vorrei proprio saperlo.
;-)
L'elenco dei denari per il turismo ancora fermi è lungo e articolato: "Sono bloccati, e lo saranno per altri 6 mesi, oltre 100 milioni di trasferimenti alle Regioni per i progetti di eccellenza, 8 milioni per le reti di impresa, 10 milioni per i progetti innovativi degli enti locali, oltre 5 milioni per gli ultimi 2 anni di contributi ad enti locali e associazioni per la promozione del turismo, oltre 5 milioni per i Buoni Vacanze, oltre 3 milioni per circa 2.000 pratiche di rimborso ai consumatori per il fondo di garanzia, 6 milioni per l’alta formazione professionale, 10 milioni per la programmazione di fondi strutturali. Non si trasferiscono risorse dovute all’Enit-Agenzia nazionale del turismo per l’agevolazione rilascio visti turistici (1.600.000 euro) e per la promozione anche dell’Expo (circa 3 milioni) e rischiano di non arrivare 42 milioni a favore degli operatori delle Regioni convergenza".
RispondiEliminaAumentano i prestiti per le vacanze del 13%, mentre servono oltre tre anni e mezzo per ripagare i finanziamenti ottenuti tramite la banca o la finanziaria. Quasi un italiano su due ha dichiarato che non farà le ferie, ma molti altri partiranno grazie ad un finanziamento. Il comparatore facile.it, con la collaborazione di prestiti.it (www.prestiti.it ), ha analizzato oltre 40.000 richieste di prestito presentate in Italia negli scorsi sei mesi evidenziando come, rispetto al 2012, sia aumentato del 13% l’importo medio richiesto (4.700 euro nell’analisi 2013, contro i 4.100 euro di quella relativa allo stesso semestre dello scorso anno), e del 5% il tempo di restituzione (41 mensilità contro le 39 di un anno fa). A quanto sembra, chiedere un finanziamento per le ferie non è più un tabù e le domande di prestito fatte dagli italiani che non vogliono rinunciare alle loro ferie estive, certamente non vacanze faraoniche godute su spiagge tropicali visti gli importi medi, sono passate dallo 0,7% allo 0,83% del totale delle richieste di prestito personale presentate in Italia. Pazienza se, per ripagare la vacanza, si impiegheranno più di tre anni e mezzo e per quella data l’abbronzatura sarà già sparita da tempo: vista la congiuntura economica, si sceglie di rateizzare la spesa con importi mensili abbastanza bassi, 139 euro circa (erano 120 euro un anno fa). Il profilo tipo di chi chiede un finanziamento finalizzato a viaggi e vacanze è un uomo, 38enne, dipendente di un’azienda privata (65% delle richieste). La Lombardia è la regione che veicola il maggior numero di richieste di prestiti per questa finalità (il 20,1% dei preventivi è compilato in Lombardia), ma è la Campania quella in cui il peso relativo è maggiore. Se i prestiti per pagare viaggi e vacanze, come detto, rappresentano lo 0,83% di quelli chiesti in Italia, in Campania la percentuale cresce del 24% ed arriva fino all’1,03% dei finanziamenti chiesti nella Regione.
RispondiEliminaPer la precisione lo stenografico definitivo della seduta antimeridiana del giorno 12/06/2013 ora è QUI.
RispondiEliminaDall'analisi dell'allegato A, articolo 9 del decreto legge si evince che l'emendamento "incriminato" del Governo risulta effettivamente approvato.
...
RispondiEliminaPassiamo all'esame dell'emendamento x1.100, riferito all'articolo 1 del disegno di legge di conversione, che si intende illustrato.
VOLPI (LN-Aut). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VOLPI (LN-Aut). Signor Presidente, non ho niente da illustrare, ma intervengo per porle alcune domande, perché il Gruppo della Lega Nord vorrebbe da lei un chiarimento.
Non intervengo nel merito, ma sulle ammissibilità. Noi abbiamo avuto delle esclusioni di emendamenti perché non erano omogenei alla materia. Il Governo è libero di presentare assolutamente quello che vuole, ma la Presidenza determina le ammissibilità degli emendamenti. Vorrei sapere da lei il criterio per cui la Presidenza ha reso ammissibile questo articolo aggiuntivo. Esso è estraneo per materia, perché non c'è alcun riferimento a nessuna materia all'interno del provvedimento che stiamo trattando. In secondo luogo, non c'è alcuna urgenza, perché se lei intravede l'urgenza nel trasferimento delle competenze da un organismo all'altro per quanto riguarda il turismo, mi sembra che di emergenze ci siamo abbastanza preoccupati - ma di quelle vere - in questo momento.
Le domando: lei come considera le ammissibilità? Se non erano ammissibili emendamenti che erano comunque riferibili agli articoli contenuti nel provvedimento, come può rendere ammissibile questa cosa?
La scorsa legislatura lei, signor Presidente, non era ancora con noi, ma mi piacerebbe ricordare i moniti più volte espressi dal Presidente della Repubblica sull'omogeneità della materia e sulla necessità di avere dei criteri di urgenza in ordine all'inserimento di emendamenti nei decreti-legge. Vorrei capire, anche per saperci meglio regolare rispetto a cosa presentare come emendamenti. Signor Presidente, vorrei da lei una spiegazione molto chiara, e la ringrazio. (Applausi dai Gruppi LN-Aut e M5S). Perché se c'è una via preferenziale per le urgenze, che non sono urgenze, per il Governo, immaginiamo che lei ce lo dica; in questo modo sapremmo che il Governo ha un criterio di ammissibilità diverso da quello riservato agli emendamenti dei Gruppi parlamentari. (Applausi dai Gruppi LN-Aut e M5S).
NUGNES (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NUGNES (M5S). Signor Presidente, mi perdoni, però vorrei sottolineare che già in Commissione - e comunque anche in quest'Aula - ho avuto l'impressione che l'Aula sia troppa ossequiosa nei confronti del Governo.
Come ebbe a dire il collega, non abbiamo bisogno di una mamma: il Governo è un'altra parte. (Applausi dal Gruppo M5S).Anche quando l'Aula ha aperto discussioni, poi, di fronte al parere contrario del Governo, non ha più mantenuto fede alla propria posizione.
Sono davvero costernata per questa faccenda! La stessa identica cosa è avvenuta in Commissione. (Applausi dal Gruppo M5S). Trovo che ciò sia gravissimo. Il Parlamento ha una sua funzione che va rispettata e ribadita. (Applausi dal Gruppo M5S) ma sono gli stessi parlamentari che rinunciano a questo potere. Ciò è grave, molto grave. (Applausi dal Gruppo M5S).
PRESIDENTE. Lei ha ricordato i lavori in Commissione: quindi, il provvedimento è stato sottoposto all'esame della Commissione e dunque del Parlamento.
DALLA ZUANNA (SCpI). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DALLA ZUANNA (SCpI). Signor Presidente, a nome del Gruppo Scelta Civica per l'Italia, annuncio che su questo emendamento ci asterremo perché riteniamo sia totalmente estraneo nel merito al decreto-legge. (Applausi dai Gruppi M5S e LN-Aut).
@Frap
RispondiEliminaE' la seconda lettera che non mi piace per niente.
E soprattutto alla fine.
:(
PRESIDENTE. Voglio ricordare, se ce ne fosse bisogno, che nella seduta antimeridiana di giovedì 6 giugno la Presidenza ha già pronunciato, tramite il Vice Presidente di turno, il parere sui rilievi svolti da altri colleghi. Se volete posso leggere quello che è già stato detto: «i primi sette commi dell'emendamento x1.100, approvato dalle Commissioni riunite, recano disposizioni tendenti a trasferire al Ministero per i beni e le attività culturali le funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di turismo e il relativo personale.
RispondiEliminaI commi da 1-octies ad 1-quaterdecies sono volti a disciplinare aspetti procedurali connessi alla composizione e al lavoro del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE). Il decreto-legge in esame contiene nel suo complesso numerose norme che coinvolgono sia direttamente le competenze del CIPE che, più in generale, la tutela del patrimonio turistico nazionale.
In particolare, l'articolo 5, che reca disposizioni volte ad accelerare la realizzazione dell'Esposizione universale di Milano 2015, detta una disciplina particolareggiata anche con riferimento ai profili di valorizzazione del settore turistico e del patrimonio culturale e paesaggistico. La lettera g) del comma 1 dell'articolo 5 attribuisce, infatti, proprio al CIPE il compito di assumere le decisioni strategiche per la realizzazione dell'Expo 2015, coordinando i vari soggetti istituzionali coinvolti anche in materia di turismo e di patrimonio culturale e paesaggistico.
Pertanto, il contenuto dell'emendamento x1.100 non risulta estraneo ai sensi dell'articolo 97, comma 1, del Regolamento, all'oggetto della discussione. Conseguentemente la Presidenza non può che confermarne l'ammissibilità e l'altra valutazione fatta».
Tra non molto procederemo alla votazione, nel corso della quale ognuno potrà esprimere la propria opinione su questo emendamento.
Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi su tale emendamento.
ESPOSITO Stefano, relatore. Signor Presidente, esprimo parere favorevole. Chiedo però che venga apportata una correzione al comma 1-quater, secondo capoverso. Dove si legge: «Il personale delle qualifiche» aggiungerei le parole: «non dirigenziali». Così modificato, il parere è favorevole.
CIRILLO, sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, anche il Governo esprime parere favorevole sull'emendamento modificato.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento x1.100 (testo 2).
RispondiEliminaDE PETRIS (Misto-SEL). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE PETRIS (Misto-SEL). Signor Presidente, preliminarmente le vorrei far notare che per noi è molto complicato ogni volta chiedere la parola. Se ogni tanto i senatori Segretari si girassero verso di noi forse sarebbe più facile per tutti.
PRESIDENTE. Ho bisogno di collaborazione, perché non ho la possibilità di girarmi continuamente.
DE PETRIS (Misto-SEL). Circa l'emendamento x1.100, premetto che siamo assolutamente d'accordo sul fatto che le questioni relative al turismo dovrebbero essere ricomprese nel Ministero per i beni e le attività culturali. Ciò è assolutamente parte della nostra impostazione e della nostra filosofia.
Francamente anche la lettura da lei fornita per motivare l'ammissibilità dell'emendamento non ci convince. Noi abbiamo già posto la questione anche su altri emendamenti già esaminati nella seduta di ieri e questa mattina e riteniamo che il Governo disponesse di tutti gli strumenti - come è accaduto in passato - per il riordino delle deleghe e che dunque non occorresse inserirlo all'interno del provvedimento in esame.
Per tale motivo, esprimeremo un voto di astensione, proprio perché siamo d'accordo sul merito, ma non lo siamo rispetto all'inserimento in questo decreto-legge.
SANTANGELO (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SANTANGELO (M5S). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.
PRESIDENTE. Invito il senatore Segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Santangelo, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.
(La richiesta risulta appoggiata).
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento x1.100 (testo 2), presentato dalle Commissioni riunite.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Il Senato approva. (v. Allegato B).
Notare che con la modifica (approvata) dell'ultimo momento:
RispondiElimina1-quater. La Presidenza del Consiglio dei ministri provvede alla riduzione delle strutture e delle dotazioni organiche in misura corrispondente alle funzioni e al personale trasferito. Il personale delle qualifiche non dirigenziali trasferito mantiene il trattamento fondamentale ed accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, corrisposto al momento del trasferimento. Se tale trattamento risulta più elevato, al personale è corrisposto un assegno ad personam, riassorbibile con i successivi miglioramenti economici.
Ma che succede invece dell'eventuale personale con qualifica dirigenziale trasferito ?
Ai posteri l'ardua sentenza... ;-))
Comunque Federturismo non pare particolarmente entusiasta della cosa...
RispondiEliminaQuanto alle lamentele del personale della PdC... se la prendano pure con Monti, Gnudi, Letta e Bray.
RispondiEliminaIo e te, temo, sulla questione possiamo fare assai pochino... (a parte parlarne e scriverne sul blog). ;-)
...
RispondiEliminaMentre infatti è largamente condivisibile puntare sulla cultura come attrattore chiave del nostro Paese, la più complessa filiera produttiva dell’industria turistica italiana, già duramente colpita dalla crisi, non può rischiare di vedere derubricato a mero ufficio secondario di un dicastero l’ultimo elemento centrale di governance Paese.
...
Qualcuno spieghi magari al Consiglio Direttivo di Federturismo che Monti e Gnudi, questa cosa, l'avevano già fatta e nell'ambito di un dipartimento della PdC assegnato ad un ministro pure privo di portafoglio (dipartimento degli Affari Regionali, Sport e Turismo).
Il MIBAC, viceversa, è assegnato ad un ministro CON portafoglio.
A me pare, come minimo, un passo avanti piuttosto che un passo indietro.
Concordo invece sul fatto che la cosa andasse fatta più in fretta e con decreto apposito, senza sfruttare 'sto DDL.
Ma così è andata ormai.
E dubito che alla Camera facciano crollare tutto il castello delle restanti norme del DDL. Per cui temo che i dipendenti e i dirigenti dell' Ufficio Turismo e Federturismo dovranno mettersela via, ormai (a meno di sorprese dell'ultima ora).
@Frap
RispondiEliminaConcordo sul fatto che non ci possiamo fare niente (magari fosse diverso).
Se non scrivere qualcosa sul blog.
:)
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RispondiEliminaIl fatto che il MIBAC sia "con portafoglio" non vuole dire affatto che si avranno più fondi rispetto ad un Ministro presso la Presidenza (cioè senza portafoglio) Con portafoglio vuole dire solo che è un Ministero, senza portafoglio vuole dire che è in Presidenza. Quanto alle responsabilità del precedente Governo ci sono tutte. E' stata una vergogna
RispondiElimina1-bis.1. La denominazione del Ministero per i beni e attività culturali è modificata in: "Ministero dei beni e attività culturali e del turismo".
RispondiEliminaPer cui si presume che il MiBAC diventerà il MiBACeT.
Aldilà di questo passaggio "formale" è sull'assegnazione dei fondi che si avrà immediata percezione di quale reale considerazione verrà data al comparto turistico.
Le parole di Enrico Letta di fine gennaio 2013 (Conferenza Turismo del PD a Roma) si possono risentire in qualsiasi momento... ;-))
E' Luca Patanè il nuovo presidente di Confturismo. Prende il posto di Bernabò Bocca, che guida Federalberghi in veste di presidente ed è anche senatore Pdl in Friuli Venezia Giulia. Un cambio della guardia atteso da tempo per l'importante sigla del turismo all'interno di Confcommercio. Sono attese per la prossima settimana le nomine dei vicepresidenti che accompagneranno Patanè nel percorso di sviluppo. Luca Patanè è presidente del Gruppo Uvet e presidente Federviaggio, altra sigla della famiglia Confcommercio. l.d.
RispondiEliminaIl riferimento del provvedimento alla Camera dei Deputati è QUESTO (C.1197).
RispondiEliminaIl provvedimento è stato assegnato all' VIII Commissione (Ambiente):
RispondiEliminaIl termine per la presentazione di emendamenti al DL 43/2013, C. 1197 Governo, approvato dal Senato, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015”, è fissato alle ore 15 della giornata odierna.
Termine "formale" (imho), poiché è ovvio che se venisse approvato anche un solo emendamento tutto l'ambaradan dovrebbe poi tornare al Senato. E il 25 giugno il decreto Monti che si vuole convertire, inevitabilmente, scade.
@Frap
RispondiEliminaUn bel pasticcio se non riescono ad entrare nei tempi.
Davvero grande!
@Anonimo
RispondiEliminaIl tuo commento è abbastanza scontato e nessuno qui ha scritto l'opposto.
:)
@Luciano
RispondiEliminaNota peraltro che la VIII commissione è l'unica che "teoricamente" lavora questo venerdì e giusto per depositare gli emendamenti entro le 15.00.
Praticamente han fatto in modo che emendamenti non ne vengano presentati. ;-))
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