giovedì 13 giugno 2013

L'incredibile storia di Chengdu ... incremento turistico estero del 285% in quattro anni

Cambia la mappa delle destinazioni che attraggono il maggior numero di visitatori internazionali, e si modifica di pari passo con i cambiamenti economici e di mercato che stanno caratterizzando questi ultimi anni.

Poi è chiaro che chi sa innovare (gran bella parola che fa tanto “in”, usata sempre più nelle dichiarazioni dei “professoroni” del turismo nostrano ma che soventemente rimane come del solo pestilenziale fiato), rimane al passo dei migliori.

Dicevamo venti destinazioni di cui non bisogna estrapolate delle informazionciucole di poco conto.
Non è così che si fa.

Infatti, a un occhio attento, la prima considerazione che si dovrebbe fare è quella di controllare la prima destinazione che appare in quella data classifica e che non sia capitale di Stato.
I motivi dei perché sono tanti, e uno su tutti è che le sedi dei vari Parlamenti e Governi, sono ovviamente i più visitati politicamente, risultando quindi un vai e vieni considerevole e ...
E qui è ovvio che New York la faccia da padrone, ma questa città pur non essendo la sede del Governo statunitense, è indubbiamente una capitale a tutti gli effetti.
E questo anche se non lo è nemmeno per l’omonimo Stato della Confederazione, essendo Albany il capoluogo.
Detto questo la prima che appare è Barcellona (decima), di cui ho già raccontato il perché e il percome sia riuscita in vent'anni a raggiungere l’ambita posizione e tutto quel benessere che da questo derivi.

Poi c’è Milano (dodicesima) che non è per niente male (anche se … ).
Mentre continua a stupire che l’indiscussa più bella città del mondo (almeno dovrebbe e così si dice), Roma, sia ancora dietro alla capitale della moda (tredicesima).
Credo che con l’avvento del nuovo Papa Francesco nella città Santa, le cose possano cambiare in breve tempo.

Il Global Destination Cities Index, che ha stilato questa classifica, c’informa però che il primato assoluto degli arrivi stranieri spetta alla città cinese di Chengdu, uno dei maggiori poli economici del paese, che negli ultimi quattro anni ha visto un incremento del 285%.

Beh, una performance così non è mai esistita nel tempo, e di conseguenza andrebbe fatta una disamina molto particolare.
Mentre è inutile dire che a nessuno è fregata una benemerita mazza, ma la cosa si sapeva già.
Bontà loro.

Perché dico questo?
Semplice!
Se io fossi sindaco di qualche grande città capoluogo di Regione, ma anche quelle di più modeste dimensioni, non ci avrei pensato un attimo a inviare in quella città qualche giovane di buone speranze e con tanta voglia di fare.

Il motivo?
Beh, provate a indovinare!

Credo che in poco più di tre mesi (facciamo cento giorni, va), quel “giovane” possa buttare giù una relazione minuziosa sui perché e sui percome, la città di Chengdu abbia ottenuto quell’incremento del 285% in pochissimi anni.

E’ anche certo che molte nozioni si possono trovare sul web, ma credetemi sono veramente cose di poco conto, e che non potrebbero mai darne l’effettivo ed esatto svolgimento.
Infatti, è abbastanza noto che in queste cose sia necessario indiscutibilmente avere dei colloqui direttamente (face to face) con tutti gli artefici del grande successo.
Estrapolare di conseguenza quello che si può fare (il copincolla in queste cose non esiste) … e poi darsi da fare.

Utopia, vero?
Sì, lo so, ma ci provo lo stesso … chissà mai che …


P. S.: Forse il motivo di quel successo è che lì esiste il centro di riproduzione per i panda giganti (razza in estinzione) e che nasce nella periferia nord di Chengdu, mentre qui abbiamo tantissimi “dormienti” che purtroppo non si estinguono mai, anzi …









3 commenti:

  1. @Luciano

    e magari non ti dispiacerebbe nemmeno se qualche "sveglio" primo cittadino ti rubasse la "dritta" e la mettesse in pratica...

    :-)

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  2. @Jennaro

    Credo che Luciano ne sarebbe più che contento.

    :-DDD

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  3. @Vinc

    e putacaso questo ipotetico "accorto amministratore" mostrasse di avere anche solo poco poco di furbizia avrebbe in Luciano quel "giovane di buone speranze e con tanta voglia di fare".

    :-)

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