Un solo consiglio, se m'è consentito, al nuovo (per me) Direttore Generale dell'Agenzia Nazionale del Turismo, Andrea Babbi, in considerazione che questo blog è sicuramente quello che più di tutti segue e scrive dell'Enit.
"Non esistono cattivi collaboratori ma pessimi capi".
... e forza con l'aspirapolvere , che di "dust" ce n'è in quantità.
Buon lavoro!
P. S.: Noi però continuiamo a vigilare, né!
@Luciano
RispondiEliminaCome mai sembri contento?
:-)
@Vincenzo
RispondiEliminaI fatti tuoi mai vero?
;-)
Sai che bolletta!! (l'aspirapolvere) :-)
RispondiElimina@Francesco
RispondiEliminaSenti da che pulpito
;-)
@Jennaro
RispondiEliminaSe pulisce ben bene, ho paura che tu abbia ragione.
Ma in questi casi spero proprio che lo faccia, e pazienza se ci costerà qualcosa in più di corrente elettrica.
Se ce vo, ce vo!
;-)
Si riparte con un altro soggetto?
RispondiElimina;-)
@Luciano
RispondiEliminaPer te ..... e qualche anno dopo ci sono arrivati anche questi.
;-)
Il 44% dei siti del sud Italia non è aperto al pubblico ed un altro 19% lo è senza che si paghi alcun biglietto, E’ quanto emerge dal censimento dei siti del sud Italia (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata) presentato dal Mibac, il ministero per i Beni e le attività culturali, in un convegno sulle aree archeologiche della Magna Grecia. Per quanto riguarda la Campania, fra Salerno, Avellino, Benevento e Caserta si contano nove anfiteatri e teatri, 13 ville all’aperto, otto aree sacre superiori ai 2 ettari: ”Un patrimonio immenso”, ha detto la Soprintendente per i beni archeologici per quelle Province Adele Campanelli, che ha definito il proprio territorio di competenza ”un girone dell’inferno”. Un’area in cui c’è una gran parte di patrimonio non gestito che non solo non produce nulla, ma si deteriora. “Qui disponiamo di 10 euro all’ettaro ed un organico ridotto”. Numeri molto diversi invece a Pompei: 2.300.000 visitatori all’anno. La macchina Pompei richiede uno stanziamento di 18 milioni annui e l’incasso dei biglietti è più o meno equivalente, ma basta appena per la gestione ordinaria, ha rilevato la Soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro che ha diviso l’area in cinque città antiche: Napoli e Pozzuoli ancora esistenti, Pompei ed Ercolano perfettamente conservate, Cuma ben conservata ma massacrata dalla speculazione edilizia. Buone notizie, invece, dall’area archeologica di Velia, finora oscurata dalla vicina e più famosa Paestum. Grazie al trenino dell’iniziativa ‘In viaggio con Erodoto’, che partirà dalla prossima estate, ed ai fondi del Ministero per i Beni Culturali, si potranno così incrementare le visite, che nel 2011 sono state solo 30.000 a fronte delle 286.000 dei templi di Paestum. Sarà così una passeggiata vedere l’Acropoli, il grande mosaico e la Porta Rosa.
Dal web
RispondiEliminaMichael O'Leary continua a dire che le cinture di sicurezza sugli aerei sono inutili. Va bene, basta che sui suoi, di aerei, lo scriva da qualche parte: cinture d'insicurezza. Facile no?
@B.C.
RispondiEliminaE se dovessero ricuperarli, bisognerebbe capire se adegueranno il territorio per accogliere i nuovi turisti nella maniera più opportuna che esista ... naturalmente.
;-)
@Luciano
RispondiEliminaQuale sarebbe secondo te la prima cosa che Babbi dovrebbe fare?
Scusa ma sono curioso di vedere se c'azzecca.
;-)
@Francesco
RispondiEliminaBeh, dal di fuori può sembrare tutto facile mentre dal di dentro la situazione può apparire tutta all'opposto.
Chiaro è che la prima è chiamare a raccolta tutti i dirigenti e ... e poi il resto te lo scrivo per mail.
Ma credo che Andrea Babbi lo sappia già.
Anche se ... a dopo!
;-)
Come mai sei l'unico che ha dato la notizia?
RispondiEliminaQual'è la fonte o il link di riferimento?
Grazie
@Zucca
RispondiEliminaForse perché seguo l'Enit più di altri e quindi ...
La fonte ?
Beh, le mie!
Ma non preoccuparti che sul blog di sciocchezze non ce n'è ... almeno credo così!
:)
@Zucca
RispondiEliminaPrego