Buongiorno,
mi chiamo Gabriele Apostoli e dirigo l'Albergo al Vecchio Tram di Udine, e Vi scrivo in merito alla mail odierna dove mi proponete una collaborazione con Lottomatica per l'inserimento nella mia struttura di quelle che io, ma non solo io, chiamo macchinette magna sghei.
I
soldi per intenderci.
Ora,
non voglio prolungarmi sui danni che le suddette macchinette creano nella
società odierna e le mie personali considerazioni, però scusatemi se a questo
punto inizio (per modo di dire, né) ad avere qualche dubbio sull'utilità di
Federalberghi.
In un periodo di profonda crisi economica, anche nel nostro settore, tanto tartassato ed in difficoltà, la Federazione che riunisce (circa 28.000) la stragrande maggioranza degli Hotels italiani, (di cui posso però tranquillamente garantire che una buona quota degli associati l’è solo per usufruire degli sconti Canone Rai, Siae, Scf etc) … che cosa fa?
Ci
propone di "arrotondare" i conti trasformando i nostri locali in
tabacchini o affini.
Suvvia,
in verità ci sarebbero ben altri problemi, e che, senza una vera e forte
rappresentanza nei luoghi che contano e nella maniera più consona, non potrebbero
mai esser risolti, e in Italia di luoghi che contano nonché di problemi ce n’è
in gran quantità.
Infatti:
Abbiamo
delle notevoli preoccupazioni con le OTA e le loro arroganze, mentre la voce
dei nostri rappresentanti, tra cui quella di Federalberghi, è alquanto flebile.
Mentre se qualche lamentela in sede europea l’avete fatta, di risultati ancor non
se ne vede.
Ma
guarda un po’.
Nell'ultimo
Faiat Flash avete giustamente protestato, per la creazione illogica di nuovi
"comuni" a Roma, ma di proposte o di eventuali proteste a gran cassa
non ne ho sentite.
Che
sia colpa mia e che mi siano sfuggite?
Di TripAdvisor non parliamone neanche più che è meglio.
Mentre ogni santo mese ci dobbiamo vergognare di sentire le più alte cariche associative “dare dei numeri” (in senso lato) sulle statistiche e presenze del Turismo in Italia, le quali sono basate su raccolte dati di qualità miserrime, e puntualmente contrastate dalle Regioni che ne dispongono ovviamente di più certosini e … come dire, meno farlocchi?
Le
istituzioni si “divertono” assegnando le cariche importanti del Turismo a
persone che non ne hanno delle pregresse conoscenze, e Federalberghi, oltre a
non dire nulla, si dichiara contenta e ci va pure a braccetto … di esempi ce n’è
in gran quantità che elencarli tutti facciamo la notte di chissà quale anno a
venire.
Ci creano tasse che disincentivano il turismo, altroché il Vs. bel dire di far riportare l’Iva turistica italiana negli stessi parametri dei concorrenti europei, e che vanno a coprire quei costi che con il nostro mondo non hanno nulla a che vedere, mentre l’autorità di Federalberghi vale meno di zero ... e soluzioni al riguardo; beh; sempre zero ... e se mai ci saranno degli appianamenti correrà quell'anno che il nostro settore sarà tutto in mano alle banche e alle multinazionali, mentre nel frattempo le località si svuotano ed in hotel si diventa matti a fare i sostituti d'imposta.
Ci creano tasse che disincentivano il turismo, altroché il Vs. bel dire di far riportare l’Iva turistica italiana negli stessi parametri dei concorrenti europei, e che vanno a coprire quei costi che con il nostro mondo non hanno nulla a che vedere, mentre l’autorità di Federalberghi vale meno di zero ... e soluzioni al riguardo; beh; sempre zero ... e se mai ci saranno degli appianamenti correrà quell'anno che il nostro settore sarà tutto in mano alle banche e alle multinazionali, mentre nel frattempo le località si svuotano ed in hotel si diventa matti a fare i sostituti d'imposta.
E’
forse questo il Vs. vero giuoco oltre che quello di farci mettere delle
macchinette “magna li sghei”?
Faccio umilmente presente che una grandissima fetta degli associati è rappresentata da alberghi di medie-piccole dimensioni, mentre l’attuale ministro parla di "rottamazione" degli hotels troppo piccoli e vecchi a ovvio vantaggio delle strutture grandi (guarda caso dietro a ciò ci sono gli interessi di soggetti terzi e di gran "peso economico").
E
sull’ambaradan siete oltremodo anche d’accordo, ma senza esternare quei minimi
requisiti necessari, quei paletti o quelle considerazioni utili al caso per
ovviarci l’eventuale chiusura.
Pertanto,
e mi sia concesso, credo sia giunta l’ora che Federalberghi inizi a pensare ai
veri interessi dei propri associati.
O
lo fa già?
E’
altresì chiaro a tutti che non sia Federalberghi a legiferare o deliberare nel
merito, ma l'impotenza che la Federazione dimostra è un dato di fatto, fatto che
è assai preoccupante.
Forse
sarebbe opportuno il farsi sentire a gran voce, forti dei numeri di cui potremmo
disporre se chi sta a capo proponesse un progetto coinvolgente e soprattutto finalmente
riuscisse a rendere compatta la categoria in difesa dei propri interessi di
gruppo.
Oppure
il progetto non esiste, oppure e forse (lo dico tanto per finire la lettera)
gli interessi degli altri (?) vengono prima di noi associati?
Ovviamente
non mi aspetto una risposta (con Voi mi capita sempre), ma spero vivamente che
le prossime mail portino notizie positive per gli alberghi italiani e non
proposte commerciali che non fanno onore al nostro settore.
Cordiali
saluti
Gabriele
Apostoli – Udine
P.
S.: Poi seguirà il “pensiero” di Tutto sbagliato tutto da rifare … a dopo!
Scandalosamente SCANDALOSO fare una proposta del genere da parte di Federalberghi.
RispondiEliminaE poi parlano di qualità?
Non ci posso credere
RispondiEliminaNon ci posso credere
@B.C. e Vincenzo
RispondiEliminaCredeteci pure, la qualità la misurano così.
:(
Coraggioso, onesto, pulito, deciso? Penso proprio di si e in una sola parola, GALANTUOMO ... Complimenti!!
RispondiEliminaP.S.: non potevo esimermi: 'A bbona campana se sente a luntano ...
:-)
@Jennaro
RispondiEliminaQuì sul blog siete solo ed unicamente gente così, e per me è un gran motivo di vanto.
E Gabriele è una di queste!
Un Galantuomo nel vero senso della parola.
:)
Troppo buono sei Luciano :)
RispondiEliminadimenticato la firma alla riga sopra :)
RispondiEliminaGabriele Apostoli
Mi sembrava di aver letto, in passato, pareri positivi sul blog in merito alla ventilata apertura di Casinò negli alberghi 5 stelle (poi non se ne fece più nulla, mi pare).
RispondiEliminaNon ci vedo una grandissima differenza con le macchinette, da un punto di vista di mero principio.
Io comunque sono contrario ad entrambi. A prescindere da quanto succede a Las Vegas.
@Frap
RispondiEliminaLo sapevo e c'avrei anche giurato che dopo questo post avresti scritto ciò.
Infatti già allora (intendo i miei post favorevoli ai Casinò) tu non fosti troppo d'accordo, anzi per niente.
Sarà che girando il mondo ho visto molti di questi (i Casinò) che muovono un indotto da far paura con una miriade di nuove opportunità lavorative che invero nelle macchinette mangia sghei non ci sono, se non i per pochi che le trasportano e per quelli che le aggiustano in caso di rottura. Però ... aziendalmente (per quanto riguarda sempre i Casinò), il dare nuove possibilità lavorative mi manda letteralmente in visibilio, e se penso alle statistiche e ai dati che queste contribuiscono alla realizzazione addirittura di grandi città, beh, che dire; rimango della medesima opinione.
Forse la gente conosce poco queste realtà (i Casinò) e di conseguenza storce il naso, mentre il mio naso, oltre ad essere bergerachiano, è già storto per sua costituzione.
:-D
@Gabriele Apostoli
RispondiEliminaOgnuno qui sul blog ha quel che si merita.
Quindi non pensare ti scansartela, né!
:)
@Luciano
RispondiEliminaLo sapevi che
E’ rottura tra Governo e Regioni sulla direttiva Bolkestein riguardante le concessioni balneari. Da Roma, dalla sede della Conferenza delle Regioni, l’assessore all’Urbanistica della Regione Liguria Gabriele Cascino, insieme con l’assessore al turismo Angelo Berlangieri ha reso noto che” le Regioni italiane hanno espresso una pregiudiziale al Governo, nel senso che forniranno i previsti parere alla bozza di decreto legislativo sul demanio, solo a condizione che il Governo, insieme alle Regioni promuova un incontro a Bruxelles per chiedere ufficialmente la deroga per la direttiva Bolkestein. Frattanto, le Regioni hanno fissato per mercoledì 28 novembre una conferenza unificata turismo e demanio per uscire con un documento unitario”.
@Luciano
RispondiEliminaQuesta notizia dovrebbe farti piacere
:)
Per il settore turistico, la sfida dei prossimi anni e' quella del potenziamento infrastrutturale. Lo ha detto il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia, nel suo intervento al convegno sul settore crocieristico. Ciaccia, spiegando che ''nel 2010 le crociere hanno fatto registrare nei porti italiani, tra imbarchi e sbarchi, 9,6 milioni di passeggeri'' mentre per il 2013 le previsioni rimangono sempre positive, ha annunciato che ''a fronte della grande crescita del mercato, stiamo cercando di favorire nei porti italiani lavori di ampliamento per poter accogliere un numero maggiore di navi contemporaneamente. Occorre considerare infatti la necessita' di iniziative di potenziamento infrastrutturale per consentire un ulteriore aumento di flussi''.
''La sfida dei prossimi anni - ha proseguito Ciaccia - e' dunque in chiave di potenziamento infrastrutturale; sta anche nel potenziamento di porti in localita' turistiche oggi considerate minori e nella valorizzazione del trend crescente del business crocieristico per lo sviluppo del territorio.
Il contributo infrastrutturale alla competitivita' turistica si gioca tutto sulle 'porte' dell'Italia sul mondo e, soprattutto, per i passeggeri, sui porti e sugli aeroporti''.
@Francesco
RispondiEliminaEh si!
Chissà perché lo dice sempre chi sta finendo il suo mandato.
:(