Ieri sera, rimestando le pagine di questo blog alla ricerca
di qualcosa che si abbinasse alla rottamazione che Piero Gnudi vuole attuare
per gli alberghi piccoli e vecchi, m’è capitato questo articolo che avevo
scritto non molto tempo fa; s’era nel marzo 2012.
E naturalmente mi ci sono educatamente incazzato; ma vediamo
il perché.
Angelo Berlangieri è l’attuale assessore al turismo della
Liguria ed è sicuramente l’assessore migliore che questa Regione abbia mai
avuto.
E questo lo dico, anzi lo scrivo, nonostante che su queste
pagine non gli abbia mai lesinato delle dure e aspre critiche, a conferma, nel
qual caso ce ne fosse ancora bisogno, che poco m’importa (anzi, niente) delle
eventuali scelte politiche che uno ha e che nel turismo non dovrebbero avere alcuna
dimora.
Chi ha una buona idea, la dica, e se poi questa viene dalla
destra, dal centro o dalla sinistra, sai che gli frega al turista chi l’ha
pensata?
Tu riesci ad immaginarlo quell’uno che non va a visitare il
Colosseo perché il Sindaco è Alemanno?
Ma per piacere.
E poi diciamocelo che al giorno d’oggi, non è granché
importante il da che parte stai, ma credo sia più fondamentale trovare delle
persone corrette, oneste e che sappiano e vogliano lavorare nel modo giusto.
E Angelo Berlangieri è indubbiamente una di queste.
E Angelo Berlangieri è indubbiamente una di queste.
Il resto è noia!
Comunque sia il Berlangieri s’è studiato sta cosa qua, e che
condivido alla massima potenza.
“L’obiettivo è
mettere in campo, in una situazione economica difficile, delle iniziative che
sostengano l’occupazione e lo sviluppo del settore alberghiero”. L’assessore ha
presentato il progetto di revisione della legge regionale 1/2008 “Misure per la
salvaguardia e la valorizzazione degli alberghi e disposizioni relative alla
disciplina e alla programmazione dell’offerta turistico-ricettiva negli
strumenti urbanistici comunali”.
Tra le novità, la possibilità per gli alberghi chiusi (circa 110 in Liguria) e
fatiscenti di utilizzare fino al 50% della volumetria per autofinanziare
interventi di riqualificazione. “Se si riuscisse a recuperare il 60% dell’esistente
si avrebbero 60 nuovi alberghi con 700-800 nuovi posti di lavoro”.
Chapeau!
Ma sul passaggio
normativo che consente ai proprietari di alberghi chiusi da molto tempo, o che
non riescono più a stare sul mercato per finanziare la riqualificazione con la
parziale trasformazione della destinazione d’uso entro la percentuale massima
del 40% della superficie lorda abitabile originaria, o del 30% di quella
risultante, sommando all’originaria l’eventuale ampliamento, la Federazione
della sinistra ha battuto il suo alt.
«È sbagliata
l’impostazione di questa legge, così si continua a rispondere alle esigenze del
partito del mattone, non a quelle degli operatori turistici» hanno detto Alessandro
Benzi e Giacomo Conti della Federazione della sinistra.
Eh, ma che stanno a dì ‘sti due qua?
Forse che gli faccia schifo che qualcuno ripristini queste
catapecchie che oltretutto sono disgustose al solo vedersi da parte di chi nei
pressi ci vive e agli occhi di eventuali turisti?
E che cippa ne sanno di turismo?
Andiamo a vedere.
Poi è stato
consigliere della Provincia per circa due anni, mentre adesso è consigliere
regionale con la Giunta di Burlando.
E’ contro la
Gronda (e la Gronda al turismo serve, eccome se serve), poi dal web s’evince
che disquisisce di Sanità e qui mi fermo.
E di “turismo”
una benemerita mazza.
Il Giacomo Conti
(toh, anche lui del FdS) è stato consigliere regionale dal ’05 al ’10 mentre
adesso è tra i segretari del consiglio regionale, è laureato (non ho trovato in che cosa) e
appartiene agli Impiegati Amministrativi con Mansioni Direttive e di Concetto.
Concetto a cui
forse manca completamente il turismo.
E se vai a
cercare sul suo sito per capire di cosa s’intende, ecco che leggi
che per debellare il Cinipide del castagno (una malattia) è necessario … poi non manca la sanità, il lavoro e dulcis in fundo il turismo.
Si, però di
turismo se ne vedono solo sei righe, e per tutti quegli anni sono veramente ben
poca cosa, mentre poi se uno va ad esaminare ciò che ha esternato in quella
frasetta, beh; probabilmente sarebbe stato meglio (per lui) non averne mai
parlato.
Per farla in breve … ma che cosa ne sanno questi due
di cosa può essere giusto e di quello no, in un comparto di cui (probabilmente),
hanno le stesse conoscenze di chi ha fatto la settimana bianca a Portofino?
Ecco, questo è uno dei motivi del perché in questo benedetto Paese il turismo non va come dovrebbe ... tutti sentenziano e sono dei "professoroni" laddove non ci capiscono un razzo.
Le tradizioni e la cultura religiosa in Italia e la presenza di santuari importanti di riferimento per itinerari spirituali oltreconfine, rappresentano dei punti di forza quali richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi. In Italia il turismo religioso pesa l'1,5% sul totale dei flussi turistici, di cui il 2% sulla domanda internazionale e l'1,1% sulla clientela italiana, per un totale di 5,6 milioni di presenze turistiche (3,3 milioni di presenze straniere e 2,3 milioni di presenze legate al mercato italiano). I dati arrivano da una ricerca recente dell'Isnart, l'Istituto nazionale ricerche turistiche. Il turismo religioso è dunque maggiormente legato alla clientela straniera che ne costituisce circa il 60%: il 45,3% arriva dall'Europa e il 14,9% dai Paesi extraeuropei. Adulto ma non senior - il 41,4% ha tra i 30 e i 50 anni -, il 44,4% dei turisti che raggiunge le località italiane per motivazioni religiose utilizza il circuito dell'intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio, per l'organizzazione del soggiorno con qualche differenza tra i mercati: gli italiani si affidano a questi canali nel 22,3% dei casi mentre è più diffuso il ricorso da parte della clientela straniera, con il 59% dei turisti che si affidano alle agenzie di viaggi, in particolare il 54,2% dall'Europa e il 73,7% dai Paesi extraeuropei. Vario e differenziato il gruppo di vacanza: viaggiano in compagnia del proprio partner il 32,7%, il 20% invece fa parte di un tour organizzato ed in alternativa è accompagnato da un gruppo di amici (19,7%), il 13,3% sceglie di muoversi con la famiglia, mentre pochi sono i turisti che viaggiano da soli (9,8%). La motivazione religiosa, che rappresenta la principale ragione di scelta del soggiorno per la stragrande maggioranza (71,9%) è unita al desiderio di partecipare ad eventi di natura spirituale (37%): il richiamo delle testimonianze culturali, spesso connesse agli interessi religiosi, emerge anche come attrattiva e motivazione di scelta: infatti, il 42,4% dei turisti sceglie le località italiane anche per la ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, esprimendo il desiderio di conoscere nuovi luoghi (26,3%) oltre che gli usi e costumi della popolazione locale (21,1%). Nonostante non si tratti di un turista high-spender il pellegrino viaggia principalmente in bassa stagione e, come buona parte della domanda di turismo sociale, contribuisce alla destagionalizzazione delle destinazioni. In Italia i turisti motivati da convinzioni religiose spendono mediamente 51 euro pro-capite al giorno, una spesa che risulta complessivamente più alta per i turisti italiani (59 euro) rispetto agli stranieri che spendono 46 euro al giorno (47 euro per gli europei e 43 euro per chi proviene da oltre i confini europei).
RispondiEliminaSquadre di qualità alberghiera?
RispondiEliminaMica male l'idea!!!!
Ma non esistono nelle altre nazioni?
@Vincenzo
RispondiEliminaSi, all'estero esistono da tempo
@Luciano
RispondiEliminaFunzionano?
No!
RispondiElimina:)
EH???
RispondiEliminaSe non funzionano perché le vuoi anche in Italia????????
:-(
@Luciano
RispondiEliminaNon ti capisco.
Se non funzionano perché le vuoi in Italia????
@BC e Vincenzo
RispondiEliminaVi siete messi d'accordo per scrivere la medesima cosa?
:(
Se all'estero non lo fanno come si deve, questo non vuol dire che non si possa fare bene qua.
RispondiEliminaE' anche dagli errori degli altri che s'impara.
:)
@Luciano
RispondiEliminaSe però lo fai tu!!!!
Stavo per inserire i dati del turismo religioso ma ho visto che li ha messi Carlo.
RispondiEliminaUna gran bella differenza col turismo congressuale.
43 euro contro 320.
:(
In italia potrebbe funzionare ... se a quelli della della Federazione della sinistra entrasse nella zucca che sostituire un mattone vecchio con uno nuovo non significa diminuire il verde, anzi, lo valorizzerebbe ... ma tanto è inutile, non funzionerà, perché non lo si vuole!!
RispondiElimina:(
@Jennaro
RispondiEliminaAmen, hai proprio detto quello che mi frullava in testa.
Non tutti per fortuna, e Berlangieri, ma non solo, ne è la conferma.
;-)