Per ora la Francia non aumenterà la tassa di soggiorno (Taxe
de séjour) che qualche bontempone (il segretario di Stato al
bilancio Christian
Eckert) aveva proposto non molti giorni fa nel
Parlamento francese.
Eckert s'era anche detto
convinto che lo stesso Parlamento l'avrebbe votata all'unanimità
poiché la tassa in questione non era proprio una tassa, ma lo scopo
era quello di fornire un'opportunità alle comunità (i Comuni) che
volessero istituire la tassa per provvedere a finanziare il trasporto
pubblico.
E che secondo lui era una
gran differenza.
Mah!
In poche parole un aumento
di ben 5 volte l'attuale tassa che varia dai 0,50 ai 1,50 euro a notte e
portarla quindi agli 8 euro.
Comunque sia non sono
fatti nostri (miei non di sicuro) perché nel caso il Parlamento
avesse votato «SI», beh; per noi sarebbe stato sicuramente meglio.
Ma quello che voglio
dire è che il loro segretario al turismo, che corrisponde al nostro
ministro (Laurent
Fabius), ha detto NO.
E il Parlamento, per ora,
non ha fatto passare l'emendamento di Eckert.
E meno male che doveva
essere all'unanimità.
E il motivo è anche
semplice semplice.
Durante una recente
riunione del WEF (World Economic Forum) in quel di Assisi nel mese
scorso, è risultato che la competitività della Francia (divario tra
qualità e prezzo) è crollata nelle ultime posizioni mondiali,
risultando appunto 23esima.
Nessuna paura però, noi
siamo anche peggio.
Infatti la nostra
posizione è di 47esima nel panorama mondiale, tanto per gradire,
neh !
Ma la cosa non è finita
qui, poiché nell'autunno prossimo verrà rivalutata l'eventuale
possibilità di aumento della tassa di soggiorno francese che sarà
nuovamente votata nel Parlamento nei primi mesi del 2015.
Pertanto il nuovo
emendamento (tassa di soggiorno) probabilmente questa volta passerà,
anche a causa dell'alto costo dei trasporti nella Regione di Parigi
(Ile de France) che a tutt'ora non dispone delle finanze sufficienti
per … eccetera eccetera.
E noi?
Beh, noi dovremmo essere
contenti … primo perché l'eventuale approvazione (cosa di cui ne sono certo al 100% ... imho, anche perché adesso sarebbe stato troppo tardi e avrebbe recato dei notevoli problemi in tutto il settore) non farà altro
che aumentare il loro divario tra la qualità ed il prezzo.
Come si dice (?) … mors
tua vita mea, no?
Oppure che se uno è una capra, Beh; razzi suoi!
Oppure che se uno è una capra, Beh; razzi suoi!
E poi perché abbiamo la
possibilità di recuperare in fretta molte posizioni mondiali sulla
competitività attraverso la nuova classificazione alberghiera di
qualità (CadQ).
'Na sega !
Io non capisco granché di classificazione alberghiera (e più in generale di classificazione di strutture ricettive), ma dovessi studiarla io definirei dei requisiti minimi obbligatori per ciascuna categoria + dei requisiti facoltativi aggiuntivi, a ciascuno dei quali attribuire un determinato punteggio.
RispondiEliminaCon un totale normalizzato a 1000 per categoria, ad esempio.
Mi spiego.
Se hai solo i requisiti minimi per un 3 stelle, ad es., sei un 3 stelle 3.000/3.999; se hai anche tutti quelli facoltativi per il 3 stelle, sei un 3 stelle 3.999/3.999.
Se hai solo i requisiti minimi per un 4 stelle, ad es., sei un 4 stelle 4.000/4.999; se hai anche tutti quelli facoltativi per il 4 stelle, sei un 4 stelle 4.999/4.999 e via così...
Naturalmente con obbligo di pubblicazione del punteggio assegnato accanto alla categoria principale, il che potrebbe essere elemento di giustificazione anche di tariffe diverse a parità di categoria principale di riferimento.
E un incentivo al miglioramento continuo della qualità.
Eventuali clausole di salvaguardia su situazioni preesistenti, come si è visto in passato, (ad es. la dimensione delle camere di un albergo) per strutture già in essere mi parrebbero francamente una gran fesseria: per essere un albergo di una certa categoria dovresti avere almeno un XX% delle camere che soddisfino i requisiti minimi richiesti per la specifica categoria, secondo me; altrimenti passi alla categoria inferiore e stop.
Definire nuove regole solo per le nuove strutture ricettive, come si è visto ai tempi di MVB, peraltro col massiccio numero di strutture ricettive già preesistenti mi pare una sonora cavolata, oltre ad un evidente elemento di disparità concorrenziale. Capisco gli interessi in gioco, ma le regole dovrebbero essere le stesse per tutti e su tutto il territorio nazionale, per evidenti motivi.
Sistema del tutto analogo per tutte le strutture ricettive.
E revisione periodica del punteggio, ovviamente.
Dopodiché si tratta di definire i requisiti minimi, i parametri di misura ed i relativi punteggi per le diverse tipologie di struttura ricettiva.
Qui serve ovviamente l'esperienza diretta sul campo (ed è questo il vero punto di tutto).
Secondo me dovresti spiegare finalmente sul blog come funziona l'impianto generale della tua personale classificazione, tanto il valore aggiunto sarà comunque nei dettagli, nei parametri di misura, nei pesi, se esistono, ecc. ecc.
E quelli non si inventano di certo a capocchia così, dall'oggi al domani.
Forse così si deciderebbero a chiamarti, finalmente.
@Frap
RispondiEliminaC'hai azzeccato sui millesimi anche se gli algoritmi sono concatenati gli uni agli altri tra ogni migliaia.
E stessa cosa sulle tariffe e sulla pubblicazione e bla bla bla.
Vedi, caro Frap, ci capisci più te che non sei di questo mestiere che quelli che dovrebbero capirci.
La CAdQ (classificazione alberghiera di qualità) è di una semplicità disarmante per i fruitori e i clienti (d'altronde è estrapolata per soddisfare le loro lamentele dietrouno studio ventennale e più che quarantennale di lavoro nell'ambito) mentre è complicatissima nell'originalità, e vale a dire essere arrivati a delle soluzioni impensabili quando cominciai a studiarla involontariamente.
E confrontando una marea di classificazioni mondiali per estrapolare da queste etc.
Metterla sul blog e dire tutto?
Mah!
Credo che in questo caso la copierebbero e certamente non nella maniera giusta e a me rimarrebbe un pugno di mosche.
Comunque sia credo che il Titolo V manterrà 'sta cosa (classificazione) a decisione delle Regioni e non come si sperava ed era meglio!
Anche se ci sarebbe l'opportunità di farla lostesso sotto l'egida dello Stato e lasciando alle Regioni una sola fetta che ... vabbeh!
:)
Se volgiono sapere sono qua e conoscono molto bene il mio cell, altrimenti prima o poi, mi sa che la CAdQ prenderà la strada di un'altra nazione e poi ne vedremo delle belle.
Mah, non so che dire!
Metterei sul blog solo l'impianto fondamentale, imho.
RispondiEliminaIl valore aggiunto è sicuramente negli algoritmi, nei parametri, negli elementi di valutazione, ecc. ecc.
La differenza è nei dettagli, come si dice anche nel mio mestiere.
Quella rimarrebbe reserved sino a chiamata, obviously.
Ma se non li incuriosisci con qualcosa di concreto, secondo me, difficilmente ti chiameranno e si baseranno +/- sugli standard internazionali esistenti: prova a vederla dal loro punto di vista.
My 10 cents.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@Frap
RispondiEliminaEd è proprio lì il problema ... per me.
Infatti qualcuno s'inventerebbe degli algoritmi che ...manco li cani.
Ma per il motivo d'essere ammanigliato (chillullà) e già addentrato in quegli anfratti riceverebbe migliaia di gratitudini e bigliettoni in quantità.
E magari delle consulenza strapagate dove narrerebbe, nei tempi che seguono, il come l'ha fatto o ideato, neh!
Poi, l'impianto fondamentale è già stato fatto ed elencato.
P. S.: Dal loro punto di vista non riuscirò mai a mettermici anche perché, mi sarei chiamato alcuni anni fa.
E questo lo dico memore dei tempi in cui passavo delle innovazioni in altre nazioni e che in un battibaleno ...
:)
In Italia si può sempre dire la parola FESSI?
RispondiEliminaConosco Luciano da trenta anni e non ascoltare quello che ha da dire vuol dire essere FESSI 'se si può dire'.
Conosco che capra si può, allora userò capra e mai più FESSI.