Che Genova stia andando sempre più a
ramengo è cosa abbastanza risaputa, mentre il rischio di vederla
retrocedere e invecchiare inesorabilmente, ormai è come il pane di
tutti i giorni.
Infatti non passano 24 ore, minuti o anche un solo
secondo che qualche problema, che non si risolverà mai, non spunti
all'orizzonte.
A questo punto immagino il commento dei
miei lettori: “ … e a noi che ci frega delle critiche di
Ardoino?”.
Giusto!
Ma l'introduzione serve per raccontarvi
l'ennesima presa per i fondelli che crudelmente ci viene puntualmente
perpetrata nel mio settore: il turismo.
Il logo di Genova.
Ieri 23 luglio a pagina 13 de Il
Secolo XIX faceva bella mostra di se un fondo così intitolato:
“Bilancio positivo per “Genova is more than this” e subito
sotto: “Turismo, il nuovo logo fa breccia, centocinquanta richieste
di utilizzo).
E allora andiamo a leggere va, e tra
una riga e l'altra … un successo secondo l'assessore al Turismo del Comune, Carla Sibilla …
abbiamo sentito l'esigenza di farlo uscire dalla Regione e i nostri
clienti sono i migliori ambasciatori, e abbiamo pensato di legarlo ai
momenti topici della città (?) regalando magliette, cappellini e
ombrelli con il logo, dichiara la presidentessa degli albergatori di
questa città.
Ne avessi mai visto una di 'ste cose
(magliette, cappellini e ombrelli) … ma manco di ombrelli
nonostante stia sempre piovendo da un po' di tempo a questa parte.
“Siamo stati utilizzati come modello
da diversi Paesi, spiega Sibilla, e l'ultima presentazione è stata
fatta a Liverpool dopo molte altre capitali europee. I Paesi nordici,
che erano quelli più avanzati, avevano un modello estremamente più
cattedratico per lo studio del logo. Il fatto di aver coinvolto la
cittadinanza, aver effettuato una campagna, aver lasciato nel logo
uno spazio alle emozioni (quali?), sono stati visti come elementi
innovativi.
Sarà vero?
Sarà falso?
Nel dubbio andiamo a vedere 'sto grande
successo.
Ed ecco che spunta un blog (ved. qui)
che in tutto ha pubblicato negli anni solo 4 post (Errata Corrige: da un commento veniamo informati che il blog in questione pubblica tre post alla settimana dall'anno 2010) e che parla appunto dell'avvenimento in quel di Liverpool.
Poi, dopo ore
di ricerca per trovare l'eventuale secondo ... il deserto o, se
preferite, un'emerita mazza fionda.
Ma non era stato un gran successo?
Ma non era stato un gran successo?
Leggendo poi l'articolo non ho notato
nulla di quanto affermato dalla Carla Sibilla sulle pagine del Secolo
XIX, ma una sola descrizione fatta da Cesare Torre che in quell'occasione rappresentava
la città di Genova, il quale sosteneva che il marchio (logo) è
un modo per attirare nuovi posti di lavoro.
Ora,
che il logo è apparso sui media (con molte perplessità della popolazione) sono già alcuni mesi (marzo 2014 e con una gara un po' così così)
ma gli ultimi dati dicono che nel terziario si
rileva la riduzione più consistente, -6,1% pari ad una perdita di
30.000 posti di lavoro, fortemente influenzata dal settore
commerciale e turistico (-15,4% pari a -22.000 unità).
Quindi non si arresta la crescita dei
disoccupati, che tra i primi 2 trimestri del 2013 e del 2014 ha
determinato un tasso di disoccupazione pari a 11,9%, in crescita di
1,1 punti percentuali su base annua.
Mah, si vede che quel logo non ha
funzionato! … per ora! Poi si vedrà.
Ma l'approvazione
che la Carla Sibilla sostiene d'aver ricevuto un po' da tutte le parti d'Europa in merito al logo di
Genova sull'intervista del Secolo XIX, raggiunge l'apoteosi
ricercando sul web le precedenti esperienze nelle capitali europee.
E anche in questo
caso se ne trova uno solo di sito che ne parla ed è appunto questo
qui (leggere attentamente i commenti per farsene due sonore risate e una ragione).
E meno male che il
logo era piaciuto, neh!
P. S.: Al momento non s'è notata in
città nessuna coda di persone in cerca d'impiego presso l'assessorato del Turismo
per via di quel logo … ma qui sì, e non riguarda proprio il turismo.
hehehe
RispondiEliminabeccata con le dita nella marmellata?
:-DDD
@Luciano.
RispondiEliminaho l'impressione che questo logo sia comme 'a bella 'e cìglie, ca tutte quante 'a vonno ma nisciuno s' 'a piglia...
:-)
Fra questo logo e quello nuovo di Firenze è una bella lotta quanto a bruttezza.
RispondiEliminaMa forse il senso di 'sto coso vorrebbe essere che Genova è più (bella) di questo orrore di logo qui.
O no ? ;-)
Ricchi premi e cotillons in tutta Europa (dicono) e poi nemmeno un web giornale che ne parli ma un solo che blog che oltretutto con i commenti uccide senza appello quell'orrendo logo.
RispondiEliminaE questo lo chiamano marketing del turismo?
:)
"Ed ecco che spunta un blog (ved. qui) che in tutto ha pubblicato negli anni solo 4 post"
RispondiEliminaSiamo in grado di capire che non gli piace il logo di Genova, ma preghiamo Lei di confermare le suoi fonti, communque il nostro blog ha pubblicato tre post a settimana dal 2010 (400+)
Grazie
@citiesatlantic
RispondiEliminaPardon e inserito l'Errata Corrige
Grazie
:)