Prima bisogna avere un prodotto da
vendere e poi …
Sono le parole di Filippo Donati, il
presidente nazionale di Assohotel, l’associazione di categoria di
Confesercenti che riunisce gli imprenditori della ricezione
turistica.
Associazioni in generale del settore
alberghiero a cui non ho mai lesinato di mandarle a dire su queste
pagine, ma quando sento della buona musica per le mie orecchie, ecco
che cambio immediatamente registro.
Non c'è l'ho con loro come non ce l'ho
con nessuno, ma sono stufo di sentire le medesime menate che alla fin
fine non producono mai un tubo per gli associati e che assottigliano
sempre più la pazienza umana.
Filippo no, ed è da mo che lo seguo
sul web, non riscontrando mai in quelle occasioni delle sciocchezze
gettate al vento come invero capita sovente quando leggo o ascolto
degli altri che non sto qui a dire.
Ma cerchiamo di analizzare per bene
l'importanza di quel “ … prima bisogna avere un (buon) prodotto
da vendere e (solo) poi … “, che seppur dovrebbe essere banale da fare entrare
nel comprendonio nella testa più bacata che c'è, ecco che non si
becca mai nelle convention, nei meeting, nelle riunioni etc. e manco
sul web.
Infatti le istituzioni locali o
governative ambiscono solo a fare cassa e chi se ne frega, sembra di
sentir dire, se poi quel prodotto non c'è … mica è colpa mia se i
miei predecessori e bla bla bla.
Ed ecco che inesorabilmente parte una
marea di str … anezze a gogò e per di più pagate con i soldi dei
contribuenti.
Come la sociometrica, la quale non fa
altro (imho) che dirti cose che ben sai dal tempo che fu, oppure che
quel tale Comune debba disporre un suo portale per “spacciare” le
camere degli alberghi, che il solo averne venduta una sarebbe già
per sé un gran successo.
E anche in questo caso previa
retribuzione dei digitalizzanti che combinazione stanno aumentando
come i funghi nelle migliori stagioni, ma che immancabilmente 'sto
innalzamento non avviene anche con i turisti.
S'arriva poi al pubblicizzare a
qualsiasi costo (inteso anche monetariamente) un prodotto che ancora
non c'è.
E via cantando.
Prima il prodotto, santa pazienza o
porca paletta.
E per prodotto s'intendono anche i
“servizi” nonché la qualità di questi.
Il buon ricettivo con quella miriade di
operazioni necessarie affinché siano “donati” al turista nel
migliore dei modi.
Con il giusto parametro che dovrebbe
esistere tra la qualità e il suo prezzo.
La competitività in poche parole e
giusto per darci un taglio.
Non mi resta che chiudere questo mio
post nella speranza di poter udire o di leggere innumerevoli volte le
stesse parole un po' da tutti nonché dalle istituzioni, ma soprattutto il metterle poi in pratica.
Grazie Filippo, e ora vado a cercare se
ne trovo un altro che dice le tue stesse parole … ma mi sa che sarà
dura, ma dura tanto, neh!
E bravo Filippo Donati
RispondiElimina:-)
Sarà difficile capirlo?
RispondiElimina@Vincenzo
RispondiEliminaCredo lo facciano apposta.
Altrimenti come potrebbero "omaggiare" a destra a manca degli incarichi di cui sovente non se ne capisce la ragione?
:)
Non conosco Donati personalmente, ma ricordo molto bene la chiosa di un suo lucidissimo discorso (tutt'ora attuale) del 2010 in occasione della Conferenza Nazionale del Turismo a Villa Erba, Cernobbio - Como (costata € 250.000); ministro di allora, MVB, che disse, nel suo discorso: «… possiamo dire che Cenerentola si avvia a diventare principessa perché, finalmente, in Italia sta nascendo una vera e propria politica nazionale del turismo. ».
RispondiEliminaDonati chiosò il suo discorso con:
« Per concludere visto che fortunatamente il Ministro Brambilla ha parlato di Cenerentola e non di Bella Addormentata... “e vissero tutti felici e contenti.....”. ».
:-D :-D :-D