Nemmeno l'ultimo degli albergatori del mondo che avesse putacaso una o la quasi totalità delle zone del proprio hotel disastrate per incuria o per vari altri motivi, beh; penserebbe di usare le poche palanche a disposizione (se ce n'è) per costruire una pista ciclabile intorno al suo ricettivo.
Ovvio è che quei soldi li userebbe
dapprima per mettere a posto laddove ce n'è di bisogno, giusto per non far
storcere il naso ai proprio clienti e magari riceverli ancora.
E questa è la logica delle più
semplici cose.
Ma veniamo a chi la pensa
diametralmente all'opposto … sì, ahinoi c'è ed esiste, e non
credo sia nemmeno il solo in questa Italia a sostenere che le case si
comincino a costruire dai camini piuttosto che dalle fondamenta.
Anche perché, a chi mastica davvero di
turismo, prima di costruire o marketizzare una cosa, beh; prima pensa
di migliorare il suo prodotto.
Un po' come la classica scatoletta di
pomidoro (se l'ho già detto lo ripeto che male non fa) che puoi
reclamizzarla in tutte le migliori maniere e fare anche una scatola
con i fiocchi e pure i contro fiocchi, ma se al suo interno ci metti
un prodotto da far paura … scordatelo ed è meglio cambiare
mestiere.
Oggi a pagina 5 de Il Giornale (Genova)
c'è un fondo a titolo “Il sogno di una pista ciclabile sul
litorale da Nervi a Voltri”, e a proporre questa “genialata” è
Lorenzo Pellerano, consigliere regionale (Lista Biasotti)
all'opposizione.
In poche parole, nel fondo di
Massimiliano Lussana, si parla di quanto sarebbe utile e bello per il
turismo di questa città avere 'sta cosa, dimenticando però che di palanche non ce
ne sono e che magari ci sarebbero degli altri ben più grossi
problemi da risolvere prima di arrivare a … lasciamo perdere va.
Ma una cosa sola la voglio dire, ed è
che non si possono togliere tremila sussidi a delle persone non auto
sufficienti per mancanza di fondi e poi pensare ad una pista
ciclabile (con quali soldi?), che oltretutto non procurerebbe una
mazza fionda … ma poi vi spiego il perché.
Che ci si dimentichi dell'incuria dei
Parchi di Nervi da dove dovrebbe partire o arrivare l'eventuale pista
pedonale e ciclabile che nonostante i 4 mln di euro appena spesi, mantengono costante l'incuria degli anni passati?
E che dire di Voltri dove la negligenza dura dal tempo che fu? … per non parlare di tutto quello che sta
nel mezzo tra queste due località ai confini di Genova (ved. foto a
lato).
Ma soprattutto, chi manterrebbe la cura
di quei 34 km allo stato originale e con quali soldi se non si riesce manco a tenere decorosamente questa città ?
Diciamocelo; è come fare una bella
doccia e poi mettersi le stesse mutande di prima.
Nel pezzo poi si legge che il
consigliere ha fatto delle personali ricerche sul movimento dei
cicloturisti stranieri in Italia, estrapolando che le Regioni che ne ricevono
di più sono il Veneto, la Toscana, il Lazio, il Trentino Alto
Adigee, la Lombardia e l'Emilia Romagna dove non appare la nostra
Regione.
Eppure è da mo che qui abbiamo la pista ciclabile più lunga d'Europa (dicono) e una marea di simil tocchetti
che non finisce più.
Ma allora com'è questa faccenda che
pur avendo tutto questo ben di Dio, qui non ci vengono con la stessa
frequenza che esiste in quelle altre Regioni?
Semplice!
Le altre Regioni hanno un prodotto
migliore (ricordate i pomodorini?) che oltretutto mantengono in buon modo …
toh, proprio come dicevo prima.
Poi dell'augurio del giornalista sul
fatto che quel consigliere potrebbe essere un buon assessore al
turismo di questa Regione, beh; il mio di augurio è ben tutt'altro
(uno con queste idee, secondo me che di turismo ne mastico da 45 anni
… vabbeh, s'è capito), poiché pare che la Liguria non sia granché
fortunata coi nominati attuali e del passato mentre sarebbe giusta
l'ora di vederne finalmente qualcuno che … (imho) … vedi i
risultati (quelli veri).
E di ipotizzarlo addirittura come
presidente della Regione … dai, non scherziamo per piacere.
Il turismo è una cosa seria che dà da
mangiare a tanta gente, ma che in Liguria ne potrebbe dare molto di
più, ma se ci mettiamo di 'sta gente … campa cavallo che l'erba
non cresce manco più, perché muore.
Ora ci sarebbe da capire se questa è
una boutade pre elettorale, ma se già nelle solite “sparate” che
solitamente si leggono o si sentono prima di qualsiasi elezione, però mai
attuate poiché rimangono sempre dentro al cassetto dei sogni degli stolti che ci credono, si sostengono
delle cose che non hanno nessuna logica principale (imho) di
attuazione per il vero benessere della comunità … figurati dopo.
Aggiornamento del 3 aprile 2018
purtroppo continuano a pensare che una pista ciclabile (che oltretutto condivido) sarebbe utile per il rilancio turistico, e non solo, della città... poi in giro trovi di 'ste cose... ved. qui!
Degrado totale nel centro di Genova!!!
Ed è così che ancora una volta ti rendi conto che con 'sta gente è proprio inutile dare dei suggerimenti.
oimemì
RispondiEliminaproprio una grande idea
:-DD
@Sergio
RispondiEliminaEh già
:)