Da
qualche giorno si susseguono senza sosta una serie di numeri e dati
che apparentemente contrastano sia tra loro, che con quelli della
Banca d’Italia, ma onestamente tutto questo sorprende poco in un
periodo di sede vacante ormai da anni di una vera governance del
turismo autorevole e riconosciuta.
Vi
sono poi una lunga serie di ‘personaggi’ che si dicono sorpresi
dello scivolone dell’Italia al 5° posto nella classifica mondiale.
Guarda
caso si tratta nella stragrande maggioranza dei casi, di coloro che
hanno favorito questo scivolone, appoggiando e supportando azioni
scellerate, ma che oggi ipocritamente si sorprende.
Questo
dato non aggiunge e non toglie niente di quello che già sapevamo, un
declino graduale ma realistico.
Serve
a poco cercare di confortarsi con altri dati, serve invece prendere
atto che ormai da anni esiste una forte inconsistenza di persone e
fatti che hanno procurato tutto questo.
Panorama
da una parte e il FattoQuotidiano
dall’altra, hanno ben fotografato lo scenario in cui versa il
turismo.
La
politica ha solo sporcato questo settore, gettandoci dentro
veterinai, ingegneri nucleari (davvero spero di sbagliare in questo caso che presto dovrei capire), pasticcieri, amici e parenti.
Consumandosi
in parole spesso squilibrate come quelle della Sig.ra Borletti quando
parla di ulteriori balzelli da pagare a Venezia, una città già cara
per qualsiasi cosa.
Franceschini,
ci ricorda di voler adoperarsi per la cultura, altre parole prive di
contenuto, tenuto conto che gli Uffizi sono rimasti chiusi perché
non ci sono soldi per pagare i dipendenti.
Purtroppo
questa è la realtà delle cose, qui non si tratta di fare più o
meno critiche costruttive ma bensì di ricostruire un settore che sia
nel pubblico che in parte del privato è totalmente impazzito e allo
sfascio.
Federalberghi,
altra entità che non si capisce cosa faccia, come del resto tutto
queste associazioni o federazioni, immobili, i cui vertici sono
rimasti invariati da anni.
Ebbene,
l’ultima iniziativa ci arriva, attraverso Roscioli, che racconta
che vogliono scrivere un libro nero sulle truffe ai danni dei
turisti, sarebbe cosa apprezzabile se vi includessero anche tutte le
strutture che applicano prezzi fuori dalla normalità, non sarebbe
anche questa truffa?
Ma
come fa il controllato a divenire controllore?
Per
non parlare dei loro intrecci a sostegno di iniziative prive di
senso. ma piene di amici e conoscenti. che solo per questo meritano a
loro parere grande importanza.
Tavoli
inutili che hanno solo lo scopo di placare appetiti personali e
politici, e dar da mangiare a vari tarli e tarme di varie dimensioni.
La
cosa più triste sono i tanti, che nel settore privato si rendono
disponibili, totalmente allineati a questo modus operandi. come se
fosse normale far gestire il turismo ad una serie di soggetti che
dovrebbero far bene altro.
Iorio
di Federturismo pur di appoggiare il TDLAB (altra entità la cui
composizione dovrebbe semplicemente far rabbrividire per la totale
assenza di trasparenza, ma fortemente legata a Federturismo e
Federalberghi per ovvie ragioni di cordata) affermava prendendo un
articolo di Ericsson Media Vision 2020, che saranno centinaia di
milioni i soggetti connessi a internet nel 2020, dimenticando però
che tale ricerca del tutto empirica, non parlava di utenti ma bensì
di oggetti connessi, cosa ben diversa.
Questo
è solo uno dei tanti, se avete tempo deliziatevi a leggere i tweets,
si ha l’impressione di entrare in una gelateria della periferia
romana.
No,
non è il turismo che merita l’Italia, ma roba da bar del
Quarticciolo (con tutto il rispetto per il Quarticciolo)
A
questo bel quadretto di soggetti coesi e intrecciati l’uno con
l’altro, a protezione del proprio orticello personale, si aggiunge
Farinetti patron di Eataly, che ci ricorda che forse sarebbe bene
mettere a capo del turismo un romagnolo.
Onestamente,
in un Italia fatta di 20 regioni mi piacerebbe che a capo ci fosse
qualcuno che ci capisse qualcosa indipendentemente dalla regione di
provenienza.
Farinetti
farebbe bene a prendersi cura dei suoi dipendenti, non mi risulta che
tra quelli che lavorano nella sede di Roma a Porta San Paolo tutti
siano in possesso di un contratto di lavoro non a scadenza.
Se
far gestire ad un romagnolo significa questo, la risposta è: no
grazie, il turismo ha già dato e continua a dare.
Non
è con le parole o mettendo paroline magiche nel proprio avatar che
si modifica il turismo, ma prendendo atto che bisogna cambiare, con
fatti concreti.
Certamente
rispetto al passato vi è una crescente preoccupazione diffusa che
bisogna far pulizia, lamentarsi del 5° o 10° posto serve a poco,
bisognerebbe chiedersi guardandosi allo specchio e cercando di non
mentirsi, cosa in realtà siamo ognuno in grado di fare in modo
corretto per questo settore e quanta incoerenza fino ad oggi abbiamo
profuso per qualche briciola.
Il
turismo impiega oltre 2 milioni di addetti, e rappresenta il 10% del
Pil nazionale, basterebbe che solo il 10% di questi due milioni di
addetti si svegliasse da un coma profondo che dura da anni per
riprendersi nelle mani un patrimonio mondiale da rendere fruibile a
tutti, invece che ad una manciata di individui trash.
La
fiducia è qualcosa che si costruisce non si compra al supermercato,
come la dignità che tanti di voi hanno messo in vendita offrendola
all’asta.
Non
ci sono parole per queste azioni, perché quando ci si vende, vuol
dire davvero che si è perso tutto, anche il rispetto degli altri.
E di me quello che segue.
Vorrei solo ricordare quelle associazioni che a suo tempo firmarono questo bel documento di Legge (ved. sotto) e che permisero la nascita di Equitalia ... giusto per la precisione e per ricordare che tutti quei signori occupano ancora (?) delle posizioni di prestigio nel panorama politico e associativo italiano.
A cui va aggiunta la gioia e il grande vanto che, a mo di orgoglioni, si fanno quelli del sindacato UIL PA per aver suggerito l'idea di dare un incentivo a chi poi ti stangherà anche di fronte all'evidenza di non aver fatto alcunché di scorretto (vedi sotto) ma guadagnandoci in bonus anche 20.000 euro (secondo indiscrezioni).
QUI Farinetti dice:
RispondiEliminaPrenderei tutti i romagnoli e li metterei nei posti chiave del turismo italiano. E il perché è presto spiegato. Pur avendo il mare più brutto di tutta Italia riescono ad attrarre visitatori e turisti molto più di altri. Un motivo, una ragione ci sarà. Ci sanno fare più di altri.
Bisognerebbe far presente alcune cosette al Farinetti:
a) Il titolo V ha messo nelle mani delle Regioni il destino del turismo italiano con i risultati ben noti. Sarà difficile che in Sicilia o in Piemonte si prendano un assessore al turismo romagnolo.
b) Nei posti chiave di ENIT abbiamo già avuto una coppia di romagnoli (Celli + Babbi). Uno c'è ancora. Non mi pare abbiano prodotto granché, pur con la scarsità di fondi a disposizione. Vogliamo ricordare l'ultima campagna promozionale nazionale, per dire?
c) Il turismo sulla costa romagnola ha perso negli ultimi anni notevole appeal in molte sue fasce tradizionali. Un motivo, una ragione ci sarà. Qualcuno ritiene non ci sia stata una grandissima capacità di rinnovamento... certamente molti amministratori locali riminesi non hanno avuto l'occhio particolarmente lungo in materia di depurazione delle acque nell'ultimo ventennio.
d) L'attuale consigliere di Franceschini per il turismo, alla fresca età di soli 28 anni, con una laurea in Scienze Politiche, Sociologia, Economia presa solo 3 anni prima a Bologna, diventava nel 1998 direttore generale dell'azienda di promozione turistica dell'Emilia Romagna e lì rimaneva per quasi 4 anni. Come c'è riuscito, tenuto conto che non si sa quali significative esperienze avesse accumulato nel comparto tra il 1995 ed il 1998?
Mi sa che non è soltanto una questione di coraggio, eh... ;-)
In effetti ne sta sparando un po' troppe.
RispondiEliminaAgli inizi non era mica così.
:(